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Fedeltà e tradimenti

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  • _mackenzie_
    00 19/04/2010 13:05
    Valori sorpassati o ancora indispensabili
    Traendo le mosse dal testo di Alberoni postato da Omega, dall'incoraggiamento di Pyccolo di aprire un 3d apposito e dal quanto letto su un sito in cui si parla di psicologia di coppia e che riporto di seguito:


    L'infedeltà viene spesso considerata come la fine della coppia, la cosa più grave e imperdonabile...Ma lo psicoterapeuta Willy Pasini non la pensa cosi'. Il suo libro "Amori infedeli" è dedicato interamente alla difesa di quest'idea alquanto sorprendente: l'adulterio non è in sé motivo di rottura per una coppia!



    La fedeltà è un valore importante per la salute della coppia? Quanti ci credono ancora?

    Mac

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    pyccolo
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    00 19/04/2010 14:09
    Re: Valori sorpassati o ancora indispensabili
    _mackenzie_, 19/04/2010 13.05:

    Traendo le mosse dal testo di Alberoni postato da Omega, dall'incoraggiamento di Pyccolo di aprire un 3d apposito e dal quanto letto su un sito in cui si parla di psicologia di coppia e che riporto di seguito:


    L'infedeltà viene spesso considerata come la fine della coppia, la cosa più grave e imperdonabile...Ma lo psicoterapeuta Willy Pasini non la pensa cosi'. Il suo libro "Amori infedeli" è dedicato interamente alla difesa di quest'idea alquanto sorprendente: l'adulterio non è in sé motivo di rottura per una coppia!



    La fedeltà è un valore importante per la salute della coppia? Quanti ci credono ancora?

    Mac




    Penso che l'argomento sia molto complesso.

    La fedeltà, come l'amore, è un'astrazione, un'idea fantasiosa, anche se bella ed affascinante per alcuni, fastidiosa ed invadente per altri.

    Poichè gli umani sono profondamente egoisti (nell'accezione positiva del termine) cercano per sè sempre il meglio, che li gratifichi e li soddisfi.
    In termini stretti, la fedeltà come l'amore, sono forme, fra le più alte, di profondo egoismo.
    Noi diciamo che amiamo l'altro per dire che cosa se non che lo vogliamo e lo desideriamo tutto per noi?
    Questo desiderare tutto per sè, e solo per sè, innesca altri meccanismi, anche questi di tipo astratto, come la gelosia, l'invidia, la fedeltà, ed il suo rovescio l'infedeltà... tutte creazioni del linguaggio, altrimenti dette pensieri buoni o cattivi, a seconda del tipo di morale.
    L'amore implica perciò, in genere ma non sempre, il concetto di possesso dell'altro/a, addirittura, in alcune culture, la proprietà (in Israele le mogli e le concubine erano considerate proprietà privata - per la verità anche in Italia fino a qualche decennio fa l'uomo, per salvare il suo onore, poteva uccidere l'infedele, cavandosela con qualche annetto di carcere e forse neppure).
    In Israele se uno violava una donna sposata era meritevole di morte, se invece violava una donna libera doveva sottostare a certe procedure, ma non al giudizio di morte... (se non fosse così dimostrare con citazioni).

    Il problema è: FEDELTà A COSA O A CHI E PERCHE'?

    Pyccolo






  • _mackenzie_
    00 19/04/2010 14:33
    Re: Re: Valori sorpassati o ancora indispensabili
    pyccolo, 19/04/2010 14.09:




    In termini stretti, la fedeltà come l'amore, sono forme, fra le più alte, di profondo egoismo.
    Noi diciamo che amiamo l'altro per dire che cosa se non che lo vogliamo e lo desideriamo tutto per noi?



    Io sapevo che l'amore era una delle forme più alte di ALTRUISMO.... non di egoismo.... ed in effetti non è che vogliamo l'altro tutto per noi soltanto, ma primariamente (se condividiamo il concetto di fedeltà all'altro e ad un progetto comune) ci concediamo completamente, assicuriamo l'altro circa la nostra fedeltà, il nostro amore, il nostro appoggio.... e ci aspettiamo che l'altro si sforzi di fare altrettanto visto che in genere non siamo martiri... anche se pure su quest'ultima cosa dovremmo aprire una parentesi enorme su "donne (e uomini) che amano troppo", per usare il titolo di un celebre libro.

    Mac


  • Aquarius83
    00 19/04/2010 14:41
    [SM=x2192099]
  • _mackenzie_
    00 19/04/2010 14:57
    Re:
    Aquarius83, 19/04/2010 14.41:

    [SM=x2192099]




    Moooooolto esplicativooooo!


    [SM=x2192095]
  • Cristianalibera
    00 19/04/2010 14:57
    Avevo già espresso un mio pensiero nell'altro 3d.


    Credo che la parola fedeltà vada a braccetto con la parola amore, se si ama la fedeltà è automatica, se non si ama la fedeltà diventa un valore imposto che facilmente può venire meno!
  • candela6129
    00 19/04/2010 15:00
    Re: Re: Valori sorpassati o ancora indispensabili
    pyccolo, 19.04.2010 14:09:



    Penso che l'argomento sia molto complesso.

    La fedeltà, come l'amore, è un'astrazione, un'idea fantasiosa, anche se bella ed affascinante per alcuni, fastidiosa ed invadente per altri.

    Poichè gli umani sono profondamente egoisti (nell'accezione positiva del termine) cercano per sè sempre il meglio, che li gratifichi e li soddisfi.
    In termini stretti, la fedeltà come l'amore, sono forme, fra le più alte, di profondo egoismo.
    Noi diciamo che amiamo l'altro per dire che cosa se non che lo vogliamo e lo desideriamo tutto per noi?
    Questo desiderare tutto per sè, e solo per sè, innesca altri meccanismi, anche questi di tipo astratto, come la gelosia, l'invidia, la fedeltà, ed il suo rovescio l'infedeltà... tutte creazioni del linguaggio, altrimenti dette pensieri buoni o cattivi, a seconda del tipo di morale.
    L'amore implica perciò, in genere ma non sempre, il concetto di possesso dell'altro/a, addirittura, in alcune culture, la proprietà (in Israele le mogli e le concubine erano considerate proprietà privata - per la verità anche in Italia fino a qualche decennio fa l'uomo, per salvare il suo onore, poteva uccidere l'infedele, cavandosela con qualche annetto di carcere e forse neppure).
    In Israele se uno violava una donna sposata era meritevole di morte, se invece violava una donna libera doveva sottostare a certe procedure, ma non al giudizio di morte... (se non fosse così dimostrare con citazioni).

    Il problema è: FEDELTà A COSA O A CHI E PERCHE'?

    Pyccolo










    In un certo senso, hai ragione. aspettarsi la fedeltà è qualcosa di egoista in sé. Va ricordato, però, se vado in un rapporto, significa qualcosa come "mi limito liberamente nella mia libertà.

    Se io non voglio, quindi non ho bisogno di entrare in qualsiasi rapporto.

    Penso che la persona che non vuole essere fedele in un rapporto, è egoista nella misura in cui benefici del suo attuale partner non vuole perdere, ma allo stesso tempo ha bisogno di un secondo partner per compensare il lato negativo del partner attuale.

    Evidentemente la persona infedele ha dimenticato che ogni cosa ha due facce.

    Ogni essere umano è per sua natura egoista, anche se non è più disposto ad accogliere. Sulla infedeltà, c'è la "disonestà aggiunto," e questo è il problema. L'uomo che non vuole essere fedele, dovrebbe trarre le conseguenze e rimanere single. Poi si può cambiare il partner come vuole, ma lui almeno sarebbe onesto.

    Saluti da [SM=g27998]

    candela

  • Cristianalibera
    00 19/04/2010 15:12
    Re: Re: Re: Valori sorpassati o ancora indispensabili
    candela6129, 19/04/2010 15.00:





    Va ricordato, però, se vado in un rapporto, significa qualcosa come "mi limito liberamente nella mia libertà.






    Se io amo in modo completo la persona che sta accanto a me non devo limitarmi in niente perché la fedeltà sarà automatica...

    Se amo non tradisco, se tradisco probabilmente non amo più!!!!!

    E se non amo più a cosa serve una autoimpostura di fedeltà?



    [SM=g7344]


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    pyccolo
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    00 19/04/2010 15:25

    _mackenzie_, 19/04/2010 14.33

    Io sapevo che l'amore era una delle forme più alte di ALTRUISMO.... non di egoismo...


    Se è altruismo allora possa aspettarmi che tu ami uno qualunque.
    Invece tu scegli... ed in base a cosa?
    Credo che sia in base a certi parametri che ti sei data, come quando scegli un auto, la quale abbia un determinato colore, che sia di una determinata marca piuttosto che di un'altra, che abbia certi optional e non altri etc.
    Quando l'altro non ti piace e lui si permette di dirti anche solo qualche dolce parolina di troppo, tu rifuggi, trovando persino fastidiosa quella premura, che invece, per come tu dici, dovresti considerare un'espressione di amore altruistico.

    Tu ti concedi all'altro semplicemente perchè l'altro deve concedersi a te, baciarti, toccarti, sfiorarti, accarezzarti, coccolarti, vezzeggiarti, ascoltarti etc.
    Se tu ti concedi e l'altro resta indifferente non è che poi dici:
    ma che importanza ha, io, dato che amo per altruismo, mi sono concessa e gli ho dato tutto di me e questo basta... poco mi importa che lui non mi abbia dato, tanto io non sono egoista.
    Si può desiderare una persona senza essere ricambiati, ma questo non soddisfa, perlomeno non abbastanza... anche se tu cerchi innanzitutto il tuo piacere nel piacere dell'altro, ti disturba e ti scoccia se l'altro non risponde. In verità tu dai per ricevere, possibilmente il doppio.
    Solo se lui cerca il suo piacere aumenta il tuo, ma se non trovi corrispondenza in lui, anche se te ne vai comunque abbastanza soddisfatta, ti resta l'amaro in bocca, perchè tu vorresti che l'altro ti desideri intensamente e non che resti indifferente.
    L'amore è perciò, fra le altre cose, anche e soprattutto il DESIDERIO DEL DESIDERIO DELL'ALTRO.

    La fedeltà risponde al desiderio di possesso/potere unico del e sull'altro/a.
    Non per nulla in amore si va dalle stelle alle stalle e dall'amore profondo di 5 minuti prima ad odio intenso.
    Ovviamente io non sono per questo tipo di amore.
    Sono anche per la fedeltà, ben sapendo che essa vive in simbiosi con l'egoismo (su questo ci dilungheremo ancora, cogliendone altri diversi interessanti aspetti).

    Nel film, se non ricordo male "Son de mere", l'amore dello sposo per lei, nonostante la presenza del figlioletto, diventa odio profondo nel momento in cui scopre che lei ama alla follia un'altro... giunge, lo sposo, al punto di programmare, riuscendoci, la morte di entrambi, dandoli in pasto ad un coccodrillo, come dire "o per me o per nessun altro".

    Come giustificare l'amore profondo di quest'uomo con il concetto di altruismo?
    Non andrebbe meglio a braccetto con l'egoismo anche se, nel caso specifico, fu stupidamente portato all'esasperazione (cosa che è assai frequente)?

    Saluti

    Pyccolo








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    _Rossini_
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    00 19/04/2010 15:57
    A BUON INTENDITOR.....



    DESIDERIO
    = DOLORE :
    Schopenhauer



    Solo liberandosi radicalmente di ogni desiderio, solo estirpando da sé la volontà l’uomo potrebbe superare l’infelicità che fa parte della sua natura.


    "Ogni volere scaturisce da bisogno, ossia da mancanza, ossia da sofferenza.
    A questa dà fine l’appagamento; tuttavia per un desiderio, che venga appagato, ne rimangono almeno dieci insoddisfatti; inoltre, la brama dura a lungo, le esigenze vanno all’infinito, l’appagamento è breve e misurato con mano avara. Anzi, la stessa soddisfazione finale è solo apparente: il desiderio appagato dà tosto luogo a un desiderio nuovo: quello è un errore riconosciuto, questo un errore non conosciuto ancora.

    Nessun oggetto del volere, una volta conseguito, può dare appagamento durevole, che più non muti: bensì rassomiglia soltanto all’elemosina, la quale gettata al mendico prolunga oggi la sua vita per continuare domani il suo tormento.

    Quindi finché la nostra coscienza è riempita dalla nostra volontà; finché siamo abbandonati alla spinta dei desideri, col suo perenne sperare e temere; finché siamo soggetti del volere, non ci è concessa durevole felicità né riposo.

    Che noi andiamo in caccia o in fuga; che temiamo sventura o ci affatichiamo per la gioia, è in sostanza tutt’uno; la preoccupazione della volontà ognora esigente, sotto qualsivoglia aspetto, empie e agita perennemente la coscienza; e senza pace nessun benessere è mai possibile."

    Il mondo come volontà e rappresentazione, Roma-Bari, Laterza, 1979, vol. II, p. 270 
    [Modificato da _Rossini_ 19/04/2010 15:59]
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    00 19/04/2010 18:20
    Io sono per la fedeltà. [SM=g7427]
    Però ………………… punto.

    Brian
  • Cristianalibera
    00 19/04/2010 18:25
    Re:
    brian67, 19/04/2010 18.20:

    Io sono per la fedeltà. [SM=g7427]
    Però ………………… punto.

    Brian




    E no...ora devi spiegare!!!! [SM=g27988]


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    00 19/04/2010 18:28
    Re: Re:
    Cristianalibera, 19.04.2010 18:25:




    E no...ora devi spiegare!!!! [SM=g27988]






    É facile essere fraintesi. Perció é meglio andarci piano. [SM=g7434] [SM=g7350] [SM=g7405]
    [Modificato da brian67 19/04/2010 18:29]
  • Cristianalibera
    00 19/04/2010 18:30
    Re: Re: Re:
    brian67, 19/04/2010 18.28:




    É facile essere fraintesi. Perció é meglio andarci piano. [SM=g7434] [SM=g7350] [SM=g7405]




    Più piano di cosi!!!!



    [SM=g7405]


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    00 19/04/2010 18:33
    Re: Re: Re: Re:
    Cristianalibera, 19.04.2010 18:30:




    Più piano di cosi!!!!



    [SM=g7405]






    Finché non ri fermi rimani senpre in movivento. Quindi si puó andare piú piano. [SM=g7405] [SM=g7350] [SM=g27987]
    [Modificato da brian67 19/04/2010 18:33]
  • Cristianalibera
    00 19/04/2010 18:36
    Re: Re: Re: Re: Re:
    brian67, 19/04/2010 18.33:




    Finché non ri fermi rimani senpre in movivento. Quindi si puó andare piú piano. [SM=g7405] [SM=g7350] [SM=g27987]




    Sì, ma ora sbrigati, però!! [SM=g7350]


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    00 19/04/2010 19:52
    Nell'altro 3d ho accennato alla fedeltà, di cui discutete, come a qualcosa di "estrapolato" dal suo contesto più ampio, che è il rapporto di coppia in senso generale.

    Va da sè che laddove c'è amore c'è anche fedeltà; ma il punto è proprio questo: l'amore.
    Quando ci si ama? Perchè ci si ama? Perchè e come subentrano elementi di crisi nel rapporto a due?

    Non ho nemmeno il coraggio di sfiorare tali argomenti per la loro complessità, talvolta, comunque, un esempio può essere più illuminante di molte parole.

    Una coppia di miei amici, cristiani, unita per molti anni, improvvisamente scoppia e in modo quasi drammatico. Io, che li conosco da moltissimo, conosco le rispettive famiglie e problematiche personali ho capito quello che nemmeno loro due avevano capito che era successo e che li ha portati al divorzio, un divorzio doloroso, conflittuale e dannoso per il loro unico figlio.
    La mia "analisi". Lei, come tante donne, sebbene ancora giovanissima, fu presa dal terrore panico di "restare zitella", così accettò la corte assidua di un suo coetaneo, non bello ma laborioso.
    I primi anni, come spesso accade, la coppia è presa dal dover "mettere su casa", arredarla ecc. Dopo un po' la nascita del loro unico figlio e, quindi, tutta l'attenzione per l'erede ... fino a che questi cresce ed è quasi un giovanotto.
    ...
    E' questo uno dei momenti nevralgici della coppia, quando cioè si è esaurito un certo ciclo: fidanzamento-matrimonio-figlio grande: in questo momento saltano fuori i sentimenti che furono soffocati, ma sempre accesi come dei carboni sotto la cenere.
    Lei comincia a cercarsi un lavoro, cosa a cui prima non era interessata e sul lavoro comincia ad essere corteggiata. BUUUMMMM!

    Non vengano a dirmi, come molti hanno fatto, che le colpe sono da cercare nella scarsa presenza di lui in famiglia, di problemi di salute e di difetti personali! Tutte storie. La questione a me fu chiarissima: lei non fu mai veramente innammorata del suo uomo e si era immersa in mille occupazioni familiari e sociali per alimentare le sue illusioni e soffocare certe "vocine" interne. Lui innamoratissimo della moglie, non riusci a vedere nessuno dei numerosi segni, che pure c'erano, di sofferenza interiore di sua moglie.
    Essendo dei nostri amici, miei e di mia moglie, cercammo di dialogare con loro, Ma il problema ci è parso subito insolvibile e la nostra amica era alquanto reticente nello scoprire le vere motivazioni della loro crisi matrimoniale. Ma, un giorno non ne potei più delle grosse menzogne che lei andava raccontando in giro su suo marito cercando di passare da quella che non era: una vittima. Le chiesi di parlarle e accettò. Dopo un dialogo fatto di domande e risposte, risposte evasive e bugiarde da parte sua, le dissi apertamente quello che pensavo.
    "Tu X, ti sei sposata troppo giovane e in maniera affrettata. Fu uno sbaglio -le dissi- poi, a distanza di parecchi anni, ha scoperto l'amore, la sensualità, il piacere fisico con una persona che ti piaceva veramente; sono cose che capitano. Però, perchè riversare tutte le colpe su tuo marito e raccontare un sacco di bugie, anche a noi che vi conosciamo e sappiamo molto di voi? Non potevi dire semplicemente: allora feci una scelta che ritenni giusta; oggi non la penso più così, non amo mio marito e lo lascio per vivere l'amore come l'ho sempre sognato?"

    Si mise a piangere, non disse più nulla, ma da quel giorno, un po' alla volta, cominciò ad evitarmi e adesso non ci salutiamo nemmeno più.

    Che cosa ne traggo da questa triste storia?
    Veniamo al mondo spesso senza sapere molto e senza degli aiuti fondamentali, soprattutto nel campo dell'educazione ai sentimenti in famiglia, Molto spesso, in queste condizioni, si improvvisa o si ubbidisce a delle consuetudini sociali, si soffocano dei sentimenti che hanno una forza straordinaria e che un giorno si vendicheranno, si prenderanno la rivincita, senza guardare in faccia nessuno e senza curarsi della sofferenza che si semina. A chi dare la colpa di tutto questo? Un giudizio difficile, credetemi, un giudizio che io non posso dare.
    Sono vissuto anch'io senza le giusta dritte ed ho dovuto decidere le cose importanti della vita senza un'educazione e senza consigli. Mi è andata bene. A tanti non va così bene, è una sorta di roulette. Non viviamo sempre nelle condizioni di fare delle scelte ponderate e spesso non siamo nemmeno in grado, a livello personale, di farlo. Se ti va bene è fortuna, l'amore centra, ma perchè ti è andata bene e sei stato capace di correggere la rotta ogni volta che fu necessario. Ma tanti non sono in grado di farlo.
    Io non penso che il TRADIMENTO sia sempre veramente tale. Nel caso che ho riferito, il tradimento fu una sorta di esplosione di una "bomba a orologeria" da sempre innescata, una bomba di sentimenti repressi da un cumulo di condizionamenti sociali, culturali, familiari ed altro ancora. Una bomba difficle da disinnescare perchè "nascosta" alla coscienza dei due partner di cui sopra e, io che li conosco entrambi, so che nessuno dei due era comunque capace di neutralizzare. Quel matrimonio è semplicemente nato male, non doveva essere fatto e loro non ne erano coscienti.

    Sono io, forse, troppo complicato?
    Parlo da persona che ha vinto molte battaglie interiori, familiari, di lavoro, sociali ... non mi sto vantando, semmai, le mie esperienze mi servono molto per comprendere le difficoltà degli altri di tenere la barra del timone sempre dritta ...
  • Cristianalibera
    00 19/04/2010 20:02
    Re:
    Agabo, 19/04/2010 19.52:



    Quel matrimonio è semplicemente nato male, non doveva essere fatto e loro non ne erano coscienti.






    Chiaro, esplicito, sintetico e pieno di verità!

    [SM=g7372] [SM=g7372] [SM=g7372]




    Un super-abbraccio stra-fraterno!!!!!!



    [SM=g7426]


    [Modificato da Cristianalibera 19/04/2010 20:03]
  • candela6129
    00 19/04/2010 21:02
    Re: Re: Re: Re: Valori sorpassati o ancora indispensabili
    Cristianalibera, 19.04.2010 15:12:




    Se io amo in modo completo la persona che sta accanto a me non devo limitarmi in niente perché la fedeltà sarà automatica...

    Se amo non tradisco, se tradisco probabilmente non amo più!!!!!

    E se non amo più a cosa serve una autoimpostura di fedeltà?



    [SM=g7344]






    Penso che tutti sanno quando si entri in una relazione, che ci sono alcune restrizioni alla vita, ciò che si è gestita senza un partner. In una relazione ognuno deve rinunciare a qualcosa della sua libertà, chi non vuole questo non è affatto adatto per una relazione.

    Tu scrivi "Quando amo qualcuno, non tradisco". Questa è bella.
    Questo è il punto, il partner che tradisce lo fa solo finta in modo come se lui ama ancora l'altra, altrimenti probabilmente non sarebbe un tradimento.

    Qui puoi vedere esattamente che l'infedeltà e la disonestà sono probabilmente molto da vicino.

    Chiunque creda che la fedeltà non è importante se un partner non ama più l`altro, mi dispiace, perché questa è la prova di povertà interna. Chi è infedele, è semplicemente troppo vile da prendere le conseguenze delle proprie decisioni.



    [SM=g8074]

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    pyccolo
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    00 19/04/2010 21:56
    Per Agabo

    La tua esperienza è indubbiamente interessante.

    Può essere che, per il caso che hai raccontato, il rapporto si sia rotto per le ragioni che hai addotte, ma non sempre è così.
    Avevo scritto un lungo post a sostegno, ma per qualche stupida ragione è andato perduto.
    Non ho voglia di riscriverlo.
    Volevo dirti che ci sono un'infinità di coppie che si sposano per amore e che, comunque, falliscono miseramente.
    Ho conosciuto grandi amori, che sembravano intramontabili, e sono cessati.
    Ho conosciuti amori di convenienza, come quelli della tua storia, e che vanno egregiamente bene.
    L'amore e la passione non sono garanzie.
    Il fatto è che bisogna togliersi dalla testa che possa esistere

    L'AMORE VERO.

    Non esiste l'amore vero, ma ciascuno costruire la propria concezione di amore.
    Esso è diverso per ogni essere umano ed ogni storia è a sè.
    E' un'illusione il patto di FEDELTA'.

    La fedeltà è l'elemento che si richiede perchè, in fondo, ciascuno teme l'infedeltà.
    Se l'amore fosse davvero quello VERO, quello che funziona, non servirebbero promesse di fedeltà.
    Gli esseri umani si innamorano di altri/e nonostante abbiano al loro fianco l'amore tanto agognato.
    Succede ad uomini e donne... agli uomini più frequentemente, ma, oggi, le donne non scherzano in tradimento.
    Anche chi ama profondamente il proprio marito, o viceversa, può arrivare ad essergli infedele.
    L'AMORE, CHE E' PROFONDO EGOISMO, NON PERDONA QUANDO BUSSANO ALLA SUA PORTA... SENTE, COME MINIMO, LA LA FORTE E PREPOTENTE CHIAMATA E, IN MOLTI CASI, FINISCE PER CEDERE AL RICHIAMO, PUR SAPENDO CHE A CASA E' AD ATTENDERLO IL SUO AMORE DI SEMPRE, QUELLO A CUI DOVEVA LA FEDELTA'.

    "TI TRADISCO, MA TI AMO", questo è stato il tema di una recente conferenza.
    Una cosa importante da sapere è che l'essere umano, educato, può amare contemporaneamente più persone, come i genitori amano i figli, altrimenti la poligamia sarebbe stata una tortura per ebrei allora e mussulmani oggi.
    L'invito fatto alla Sulammita del Cantico dei Cantici nè è un esempio eclatante. Salomone si innamora di moltissime donne.
    Diversi patriarchi riescono ad amare profondamente più donne.
    C'è poi il caso delle donne, che non si distanzia di molto da quello degli uomini.
    C'è una paese al mondo dove vige ancora il matriarcato e colà le donne hanno più mariti.

    In questa giungla bisogna che ciascuno capisca e decida cosa vuole dall'amore.
    Se la fedeltà è una caratteristica irrinunciabile allora bisogna saperla costruire. Una volta costruita non è detto che si regga, ma è senza dubbio più facile che declini le offerte.

    Naturalmente c'è molto altro da dire.
    Tutti avranno avuto qualche esperienza che può illuminare su come si regola il famigerato amore.

    Cari saluti [SM=g7348]

    Pyccolo



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