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Non-solo-Ultras-Empoli: notizie ultras altre città

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    WEB RE1976
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    00 17/01/2009 00:38
    LIBERTE’ POUR SANTOS!!

    Vogliamo focalizzare la nostra attenzione su un fatto accaduto nei mesi scorsi e che nel nostro paese non ha avuto molto risalto se non tra noi ultras che abbiamo seguito la questione e lo facciamo per far vedere come la musica non cambi nel resto del mondo così come in Italia, dove un ultras paga caro ogni minimo errore o anche solo per dei sospetti. Basti pensare alle assurde diffide che settimanalmente arrivano ad ultras di tutta Italia per i più futili motivi quali non essere seduti esattamente al proprio posto allo stadio (è successo a Pisa, Piacenza…) o per aver fatto le corna in prossimità di un cordone di polizia (come accaduto ad un ragazzo degli Ingrifati nella scorsa stagione). E dopo il caso di Paolo, ultras bresciano rimasto in coma per tre mesi a seguito delle cariche delle forze dell’ordine mentre era alla stazione dopo Verona-Brescia del 24 settembre 2005, dopo la morte di Julien, tifoso del PSG, ucciso da un colpo di pistola sparato da un poliziotto durante alcuni scontri, dopo il caso del tifoso del Napoli anche lui colpito da un proiettile partito dall’arma di un agente e ridotto in coma durante gli scontri tra pescaresi e partenopei e, dopo il più noto caso di Gabriele Sandri (solo per citare alcuni casi di questi ultimi anni), ora la macchina della repressione violenta è andata a colpire in Spagna i tifosi dell’Olympique Marsiglia, condannando Santos Mirasierra a tre anni e sei mesi di reclusione.
    Ma cosa è successo di preciso? E chi è Santos? L’occasione è l’incontro di Champions tra Atletico Madrid e Marsiglia il 1 ottobre 2008 allo stadio Calderòn di Madrid. Quando gli ultras francesi entrano nel proprio settore subiscono una serie di cariche da parte della polizia spagnola (i cui motivi ancora non sono ben chiari).
    I pretesti per questa azione della Guardia Civil vengono trovati nel fatto che lo striscione degli Ultras Marseille ha come un simbolo un teschio e quindi va tolto. Quando viene fatto notare che nella curva opposta, quella dei tifosi dell’Atletico, c’è un simbolo simile sullo striscione del “Frente Atletico” allora la motivazione per sottrarre lo striscione agli ultras francesi diventa che il simbolo può essere interpretato come una provocazione (peccato solo che quello striscione giri l’Europa da anni ed era entrato in quello stadio già tre volte e senza mai alcuna obiezione).
    La polizia di Madrid non è nuova a tali situazioni, ci sono precedenti simili contro i tifosi di Bolton ed Aberdeen. Di quella sera ci sono denunce fatte dai tifosi francesi che accusano i poliziotti spagnoli di atteggiamenti violenti e provocatori nei loro confronti (come per esempio la multa fatta ad un autobus lasciato dove era stato detto dalla polizia, o il fatto che i marsigliesi siano stati obbligati a passare in corteo sopra escrementi di cavallo, ricevendo per contorno anche qualche manganellata mentre erano in coda per entrare allo stadio) e numerosi filmati che mostrano i poliziotti spintonare gli steward che provano a calmare gli animi e a dividere la Guardia Civil dai francesi.
    Ma tornando alla vicenda Santos, lui, come mostrano numerosi filmati in giro anche su YouTube, viste le sue origini spagnole e capendo quindi la lingua, non fa altro che avvicinarsi ai poliziotti durante le cariche per provare a capire cosa stesse accadendo. Poi, accusa gravissima che gli è stata mossa, ne spintona uno per aiutare una donna finita a terra. Santos è stato arrestato al termine della partita, prima che venissero diffusi i filmati, e il giudice ha poi confermato lo stato di fermo per il ragazzo ignorando sia i numerosi filmati che lo avrebbero scagionato (con la motivazione che tali filmati potrebbero essere stati modificati), sia le testimonianze della polizia francese presente a Madrid come scorta dei marsigliesi che affermavano l’innocenza di Santos. Forte è stata nelle curve di tutta Europa l’indignazione per quanto successo e, come spesso accade in questi casi, forte è stata la solidarietà tra ultras che, a quanto pare, dimostrano quali siano i loro veri valori e di non essere quelle “bestie” che vanno in giro a distruggere le città come invece vorrebbero far credere i media. Basti pensare a tutte quelle tifoserie che in Italia, come nel resto d’Europa, hanno dedicato striscioni alla vicenda: Sampdoria (i cui ultras hanno organizzato una raccolta di firme in suo favore), Cavese, Deportivo, Siviglia, Standard Liegi, Nizza, Saint Etienne, Le Mans, Metz, AEK Atene, Rayo Vallecano, Werder Brema, Amburgo, Fenerbahce e tanti altri; basti pensare che gli ultras del Rayo Vallecano (terza squadra di Madrid), insieme a quelli del Deportivo La Coruna ed altre tifoserie spagnole hanno tenuto conferenze stampa per contrastare il silenzio sull’argomento da parte dei media ufficiali ed hanno poi trovato un avvocato per Santos. Inoltre si è mobilitata la squadra dell’Olympique indossando prima della partita di campionato contro il Valenciennes (19 ottobre) una maglia con la scritta “Liberté pour Santos”, maglia indossata anche da un giornalista sportivo francese durante la diretta. Intanto gli ultras marsigliesi hanno continuato la loro pressione sulle principali cariche istituzionali, dal sindaco della loro città al presidente Sarkozy fino al console francese a Madrid.
    Ma a nulla sono serviti i loro sforzi: Santos Mirasierra è stato condannato a tre anni e sei mesi di reclusione (l’accusa ne aveva chiesta otto) per “turbativa dell’ordine pubblico” e per “lesioni”. Ricordiamo però che intanto Santos è stato liberato su cauzione, seimila euro pagati dall’Olympique Marsiglia, lo scorso 9 dicembre dopo 69 giorni di detenzione in attesa del processo di appello. “Resta dunque la condanna deve continuare la mobilitazione” sostengono gli ultras marsigliesi.

    LIBERTA’ PER GLI ULTRAS, LIBERTE’ POUR SANTOS!!!


    dalla home www.rangers.it
    (articolo tratto dalla fanzine Rangers Empoli n. 194)

    [Modificato da WEB RE1976 17/01/2009 00:38]
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    WEB RE1976
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    00 26/11/2008 11:52
    19 - 11 - 2008

    BOYS 1977 PARMA vs. Matarrese

    Ieri mattina, presso l'Aula Magna della Facoltà di Economia di Parma in via Kennedy, s'è tenuto il Convegno "Giocare di squadra: il dirigente sportivo tra esperienza e futuro" finalizzato alla presentazione del "Master Internazionale in Strategia e Pianificazione delle Organizzazioni, degli Eventi e degli Impianti Sportivi". Tra gli intervenuti era presente Antonio Matarrese, attuale presidente della Lega Calcio.
    Chiamare Antonio Matarrese a concorrere alla formazione dei dirigenti sportivi del futuro significa voler perpetuare nel tempo tutte quelle politiche speculative e repressive che hanno caratterizzato, e continuano a caratterizzare, la sua lunghissima carriera. Politiche che hanno impoverito il sistema calcio e tutto il Paese.
    Un piccolo drappello di BOYS s'è recato al Convegno.
    Lo spettacolo è stato veramente triste. I politici locali, gli imprenditori, i giornalisti, gli sportivi, gli opinionisti: tutti in ginocchio da Don Tonino. Nessuna critica, mille adulazioni, tanti sorrisi. Arriva il potente e anche qui, in quella che qualcuno crede sia un'isola felice, nella moderna e settentrionale Parma, siamo al "baciamo le mani sua eccellenza". Siamo a 780 chilometri da Bari, dove il potere dei Matarrese è di casa, opprimente e concreto, a 360°, con la sua cementizzazione folle che gli fa da tragico monumento. Ma anche qui il nome dei Matarrese conta, e allora giù, tutti a chinare la testa. "Tengo famiglia", "Tengo un lavoro". Il malcostume s'è fatto sistema e il lecchinaggio è diffuso.
    Ma anche se tutti, noi no. Ancora una volta le uniche critiche ai potenti e ai loro progetti di speculazione e devastazione sono arrivate dai BOYS. Per trovare un po' di coraggio, un po' di altruismo, un po' d'onestà e un po' di dignità: ci vogliono gli ultras. Che sia per questo che ci vogliono eliminare?
    L'intervento di Antonio Matarrese è stato patetico. Per una ventina di minuti ha cercato di conquistare il pubblico parlando con estrema semplicità, vantando umili origini, regalando sorrisi e battutine. Ha raccontato la sua carriera (al Bari Calcio, in Figc, in Lega Calcio, in Parlamento, in Fifa, ecc. ecc.) come se tutto fosse avvenuto per caso, con lui in balia dagli eventi. Si è finto umile, semplice, generoso ed altruista. Con questo atteggiamento, apparentemente confidenziale (non era un dialogo ma un monologo), ha mistificato fatti di corruzione in riferimento all'ultimo caso Calciopoli conosciuto, affermando che certe azioni sarebbero state fatte, semplicemente, per accontentare i tifosi. Una dimostrazione di cosa intende per "generosità" Matarrese.
    Un nostro portavoce ha avuto la parola per qualche attimo ed è riuscito ad esprimere qualche nostro pensiero. Sì è criticata la decisione di chiamare Antonio Matarrese a concorrere alla formazione di nuovi dirigenti sportivi, essendo lui tra i principali responsabili (come presidente della Lega Calcio) della crisi del sistema, che attraverso speculazione e repressione ha svuotato gli stadi e li ha privati dei colori. Si è ricordato ai presenti e all'opinione pubblica (c'erano anche i giornalisti) la sua recente proposta di costruire celle negli stadi. Si è criticata la decisione di costruire nuovi impianti per fini speculativi (tant'è che non saranno impianti sportivi ma polifunzionali, tutt'altra cosa), esprimendo gravi preoccupazioni per i soggetti coinvolti (a partire, proprio, dallo stesso Matarrese) che potrebbero produrre tante nuove "Punta Perotti" (l'ecomostro costruito dai Matarrese a Bari e fatto abbattere con la dinamite dallo Stato).
    Un silenzio totale è sceso nell'Aula Magna e Antonio Matarrese è sbiancato. Per alcuni secondi è rimasto senza parole, spiazzato da critiche che non pensava qualcuno avrebbe avuto l'onesta di fargli. Ha cercato di mantenere la calma, continuando la farsa, ma poi per un attimo ha perso il controllo, facendo uscire allo scoperto la sua vera personalità: arrogante e supponente. Quella che lo ha portato a definire una "porcata" l'abbattimento dell'ecomostro di Punta Perotti, quell'ammasso di cemento a due passi dal mare che (chissà perché...) l'amministrazione di Bari aveva autorizzato in sfregio alle leggi dello Stato. Perché Matarrese a Bari, vale forse più dello Stato. E forse anche qui.
    Nel suo nervoso s'è dimenticato di fingersi umile e in riferimento all'abbattimento di Punta Perotti ha parlato di un danno ad una "dinastia". La sua dinastia, la casa regnante, quella dei Matarrese di Bari. Perché per lui, forse, Bari non è una città della Repubblica ma un feudo della sua famiglia.
    Pochi attimi e ha ripreso il controllo, cercando di fingersi amicone pure di noi ultras... Il nostro portavoce gli ha chiesto di impegnarsi, allora, per la libertà di tifo. Ovviamente è stato evasivo. Sugli striscioni ha detto che sarebbe favorevole, dipende cosa c'è scritto su. La libertà d'espressione per Matarrese va bene, purché non sia contro lui, i suoi interessi, quelli dei suoi amici e della sua "dinastia".
    Fuori del convegno abbiamo distribuito (a politici, giornalisti, invitati e studenti) un nostro volantino che ha riassunto qualche nostro pensiero: "Speculazione + Repressione = Stadi vuoti e senza colore. Nuovi impianti sportivi: quante nuove Punta Perotti? Un altro concetto di sport: Matarrese vattene".
    Fuori dall'aula alcuni studenti sono venuti a farci i complimenti per l'intervento e a darci la mano. Tra loro c'era anche qualche ragazzo di Bari, che sa bene cosa significa "Matarrese". Gesti spontanei e disinteressati che abbiamo apprezzato.
    I giornalisti locali erano presenti ma molti hanno preferito tacere la nostra protesta, ma soprattutto: le tante verità scomode che andrebbero raccontate, da chi ha il dovere deontologico di informare. Purtroppo tanti giornalisti preferiscono fare servizi sull'ipotesi di una "merendina rubata" (molto meno rischiosa) - e magari senza neppure ascoltare chi accusano - che trattare argomenti riguardanti imperi economici che promuovono politiche in contrasto con gli interessi della collettività.
    PER UN CALCIO PULITO: UN CALCIO A MATARRESE!

    www.boysparma1977.it/ultras/voce/0809/ultras_liberi_nv_0809_11190800...

    Estratto audio dell'intervento BOYS
    Tempo: 03'51" - File wav/zip - 1.800 Kb
    www.boysparma1977.it/nord/download/audio/boys1977_vs_matarres...


    [Modificato da WEB RE1976 26/11/2008 11:53]
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    WEB RE1976
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    00 15/11/2008 11:46
    http://dailymotion.alice.it/video/x5x9xw_tifos-inedit-du-monde-entier-et-sup_webcam
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    WEB RE1976
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    00 17/10/2008 19:31

    Ecco altre foto inviatemi e scattate da AVANTI ULTRAS

    ALLIANZ ARENA DI MONACO PER MONACO-BOCHUM


    GLI ULTRAS DEL BAYERN


    GLI ULTRAS DEL BOCHUM IN TRASFERTA
    [Modificato da WEB RE1976 17/10/2008 19:34]
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    WEB RE1976
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    00 17/10/2008 19:25
    Avanti Ultras mi ha spedito alcune foto fatte da lui da inserire qui sul sito

    STADIO DEL CHELSEA



    [Modificato da WEB RE1976 17/10/2008 19:35]
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    zeman!
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    00 06/10/2008 13:19
    Tifosi della Roma danneggiano un treno
    Ammontano a 15 mila euro i danni provocati al treno delle Ferrovie dello stato da un gruppo di tifosi della Roma al rientro da Siena. Il treno, un 'Minuetto' di nuova generazione, era partito da Siena alle 18,04 diretto a Chiusi dove ad attendere i tifosi, che hanno distrutto vetri, parte della tappezzeria, una telecamera del circuito interno e l'impianto sonoro, c'era la polizia. Alcuni di loro sarebbero stati fermati.
    Fonte: Ansa



    Calcio: Potenza, tifosi impediscono arresto di ultrà violento
    POTENZA - Brutto episodio oggi a Potenza, dove un gruppo di tifosi della squadra locale - che milita nel Girone B della Prima Divisione - ha impedito l'arresto di un ultrà da parte delle forze dell'ordine. I tifosi hanno bloccato la polizia che stava inseguendo un giovane considerato tra quelli che avevano lanciato pietre contro gli agenti che stavano scortando verso l'uscita della città due pullman di supporter del Perugia. L'incontro è stato vinto dagli umbri 2-1.
    Fonte:AGR
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    WEB RE1976
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    00 03/10/2008 23:41
    (Roma-Napoli) Rai News 24: assalto al treno una montatura

    03 - 10 - 2008
    Il testo che segue è stato tratto da "Napoli Magazine".

    L'assalto al treno per Roma? Una montatura, una bolla mediatica, un'esagerazione giornalistica. E' quanto è emerso da un reportage di Rai News 24, andato in onda sul canale satellitare della Rai.

    Il giornalista Enzo Cappucci ha raccolto le testimonianza di un sindacalista della Polizia, Tommaso Delli Paoli, del giudice Antonello Ardituro e del giornalista austriaco Jacob Rosenberg, che si trovava a bordo del treno e che ha smentito categoricamente che i vagoni siano stati devastati.

    Antonio Petrazzuolo, dir. di "Napoli Magazine", ha intervistato Enzo Cappucci, il collega di Rai News 24 che ha realizzato l'inchiesta, per approfondire l'argomento.

    - Com'è nata l'idea di approffondire il post Roma-Napoli con un reportage?
    "L'idea è nata dopo aver letto un trafiletto su un quotidiano, in cui la magistratura inquirente adombrava l'ipotesi che i danni recati al treno dai tifosi non fossero dell'entità descritta da Trenitalia. Ci siamo incuriositi e abbiamo deciso di andare più a fondo. Per questo ci siamo collegati su internet e, a tal proposito, "Napoli Magazine" ci ha dato molte indicazioni interessanti. In seguito abbiamo rintracciato dei nomi e degli indirizzi, che ci hanno portato a raccogliere alcune testimonianze significative. E' chiaro che tutta questa vicenda è sotto inchiesta. Sarà la Magistratura a dirci se le cose stanno come abbiamo potuto apprendere dalle testimonianze raccolte. Siamo stati anche a Vienna, per parlare con due colleghi della rivista Ballesterer che erano quel giorno sul treno, e proprio lì abbiamo appreso che i fatti erano andati in maniera diversa. Alcune fonti istituzionali infine ci hanno dato delle conferme e così è nata l'inchiesta".

    - Nel servizio il sindacalista della Polizia, Tommaso Delli Paoli, e il collega austriaco Jacob Rosenberg sono stati molto chiari...
    "Si, inoltre Jacob Rosenberg ha fatto un Erasmus a Napoli e parla molto bene l'italiano: sia lui che il suo collega vengono spesso a Napoli in vacanza. Erano spettatori competenti dell'ambiente napoletano".

    - Com'è possibile che la stampa nazionale, sulla base di un comunicato emesso da Trenitalia, abbia condannato subito l'accaduto in una maniera così severa? Sono stati definiti *** persone munite dei biglietti per viaggiare sul treno ed assistere alla partita Roma-Napoli. E' un attacco alla città di Napoli? Anche perché la notizia è stata gonfiata di molto, stando alle testimonianze raccolte...
    "Nello specifico non credo che la città di Napoli sia stata il solo obiettivo di questa campagna. Credo invece che l'obiettivo di questa campagna sia stato il calcio violento in generale. Non voglio ergermi a maestrino del giornalismo, ma è chiaro che la fretta in questi casi può risultare determinante così come il sensazionalismo. Non dimentichiamoci che i giornali, come i telegiornali, sono articoli che si vendono".

    - La cosa che dispiace di più è che siano state abbinate frasi come "ecco i teppisti" alle immagini, riproposte all'infinito, dell'arrivo dei tifosi partenopei alla stazione di Roma, dove si vedevano gruppi di persone che correvano perchè avevano già perso la visione del primo tempo della partita...
    "Le immagini video disponibili erano carenti. Non c'erano nemmeno immagini di quello che è accaduto alla stazione di Napoli. Un giornalista che deve effettuare un servizio, e si ritrova il computer invaso da comunicati sugli scontri di Roma-Napoli, usa quello che ha a disposizione. Le uniche immagini disponibili erano quelle dell'arrivo a Roma dei tifosi. Detto questo, però, le testimonianze raccolte fanno capire che a Napoli non c'è stata la guerriglia. Ci sono stati dunque degli atteggiamenti impropri, perché non è corretto parlare di una guerriglia che è iniziata a Napoli ed è finita a Roma. Ovviamente ora la parola definitiva spetta alla Magistratura, per cui bisogna attendere la conclusione dell'inchiesta".

    - Alla luce delle testimonianze raccolte da Rai News 24, potrebbe essere rivista la sentenza che ha disposto il divieto di trasferte per tutta la stagione ai tifosi del Napoli?
    "Non posso dirlo io. Mi sono limitato a descrivere i fatti nell'ambito di un'inchiesta giornalistica. Se la Magistratura troverà dei riscontri, potrà muoversi anche la Società Sportiva Calcio Napoli facendo ricorso, anche se non so se ci sono ancora i tempi tecnici per farlo".

    - Rai News 24 ha fornito comunque un servizio importante...
    "Rai News 24 è una realtà importante dell'informazione Rai, che crede nel servizio pubblico. Riteniamo opportuno fornire delle informazioni corrette e, quando è possibile, cerchiamo la verità nei racconti che ci apprestiamo a descrivere ai nostri utenti".
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    WEB RE1976
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    00 30/09/2008 11:11
    Stato, media e ultras: tolleranza mille e tolleranza zero

    28 - 09 - 2008

    Nei giorni scorsi su "Magazine" è uscito un articolo di Pietro Calabrese, intitolato "Tolleranza mille". Il titolo, visto il momento contingente, può far pensare al "lodo Alfano" (ovvero: la totale immunità per le alte cariche dello Stato), al "processo Sandri" (dove l'omicida - un agente di polizia - è sempre in libertà e non è mai stato carcerato), al "caso Raciti" (la cui perizia dei Ris ha inficiato la "verità" più comoda al regime, quella sui cui - in cinque giorni - si costruì un decreto-legge e tanta repressione), al "fallimento Alitalia" (patrimonio nazionale devastato da interessi particolari, nella totale impunità dei responsabili), oppure, per rimanere in tema di sport, di "Calciopoli" (dove nessuno è finito in galera e la giustizia sportiva ha fatto sconti a tutti). Sbagliato. Nell'articolo di Pietro Calabrese non si parla di potenti (se non per lodare, indistintamente, tre ministri dell'Interno) si parla di ultras.
    La tesi di Calabrese è che gli ultras godrebbero di impunità, perché nessuno applicherebbe realmente le leggi (quelle che, in materia, lo stesso giornalista definisce "tra le più severe al mondo"). Addirittura, secondo Calabrese, gli ultras "Rischiano, al massimo, di non andare allo stadio per qualche domenica. Ammesso che qualcuno li controlli veramente". Insomma: o non sa o fa finta di non sapere. Ad esempio: che per essere diffidati (condannati senza processo) bastano semplici indizi, che la durata della diffida va da uno a cinque anni ed è spesso accompagnata dall'obbligo di firma (ovvero: l'obbligo di andare in questura a firmare) e che chi contravviene a tali disposizioni può essere arrestato, giudicato per direttissima e condannato alla reclusione. Calabrese forse non sa, o fa finta di non sapere, che troppo spesso gli ultras assolti in tribunale, a causa delle lunghezze dei processi, finiscono per scontare per intero delle diffide che si rivelano inique. Calabrese forse non sa, o fa finta di non sapere, che mentre gli scontri tra tifosi allo stadio continuano a diminuire, diffide e arresti continuano ad aumentare. Calabrese forse non sa, o fa finta di non sapere, che nel Paese delle mille impunità ci sono ultras finiti in galera per aver fatto scritte sui muri, per aver rotto un vetro, per aver acceso un fumogeno. Calabrese forse non sa, o fa finta di non sapere, che le norme anti-tifo e anti-ultras sono state tutte realmente applicate: dalla schedatura preventiva (biglietti nominativi) ai tornelli, dagli steward ai metal detector, dalla videosorveglianza alla flagranza differita, dalla chiusura delle Curve alle limitazioni al diritto di trasferta.
    Calabrese, nel tentativo di mostrarsi competente in materia, ha iniziato il suo articolo presentando le proprie credenziali: "Ho diretto per tre anni La Gazzetta dello Sport, vale a dire il quotidiano sportivo più letto e ammirato al mondo".
    Calabrese non sa, o fa finta di non sapere. Ma un giornalista che scrive riguardo a cose che non sa, o che fa finta di non sapere, fa solo disinformazione. Visto che ama la tolleranza zero... la applichi pure. Magari a partire da sé stesso.

    Boys Parma 1977
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    zeman!
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    00 30/09/2008 09:32
    Tifosi Chievo aggrediti a Catania: scende in campo il Sindaco
    di Francesco Letizia per tuttomercatoweb
    Per il sindaco di Verona Flavio Tosi "é inqualificabile" l'aggressione di cui sono stati vittime a Catania i sostenitori del Chievo Verona.
    Commentando l'episodio di violenza, Tosi attacca il questore della città siciliana ritenendo "inqualificabile" che il dirigente della polizia "abbia lasciato uscire e allontanare dallo stadio i sostenitori della squadra veronese senza alcuna scorta di polizia, nonostante quello stadio sia frequentato anche da persone pericolose e legate alla criminalità locale, come tristemente testimoniato dagli incidenti in cui fu ucciso Filippo Raciti".
    Definendo i tifosi clivensi "la tifoseria più pacifica d'Italia", Tosi invita a "colpire duramente questi fenomeni; é ora che cessi - dice il sindaco - ogni impunità per chi si rende responsabile di aggressioni e violenze e affinché anche chi si nasconde dietro i colori di una squadra sappia che per lo Stato non c'é alcuna differenza tra lui e un criminale".



    Fatti di Catania, la società etnea si difende
    di Francesco Letizia per tuttomercatoweb
    Il Calcio Catania "stigmatizza fortemente il tenore palesemente discriminatorio del comunicato" dell'ufficio stampa del Chievo sull'aggressione subita dai tifosi veneti ieri sera in Sicilia.
    La società etnea esprime "forti perplessità di fronte a tali prese di posizione, tanto più che proprio la nostra tifoseria è stata unanimemente riconosciuta come espressione di sano sostegno sportivo e buon esempio da seguire per i comportamenti virtuosi". "Sarebbe stato certo più opportuno - si legge in una nota - se la società Chievo Verona, prima di diramare il comunicato avesse avuto riscontri certi ed oggettivi. Ebbene, le indagini della Questura di Catania provano l'esatto contrario: si tratta, purtroppo ed i primi ad esserne dispiaciuti siamo proprio noi, di un mero atto delinquenziale che nulla ha a che vedere con il calcio ed i tifosi del Catania in particolare".
    "Che proprio una consociata - prosegue il comunicato del Catania - senza alcun fondamento, spari nel mucchio e tragga conseguenze non veritiere accostando un fatto (una vile aggressione da parte di una teppaglia) ad un colpevole (alcuni sostenitori del Calcio Catania), ci sembra veramente inspiegabile ed ingiustificabile".
    "Qualunquismo e disinformazione - conclude la nota del Calcio Catania - sono due elementi che vanno eliminati del tutto prima di gettare ulteriore benzina sul fuoco dal quale il mondo del calcio rischia di essere, suo malgrado, ustionato in maniera sempre più compromettente per lo stato della propria salute".
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    Avanti Ultras
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    Compagno di Muro
    00 30/09/2008 01:38
    GIUSTIZIA PER GABRIELE!!!!
    "Perdonare Spaccarotella? E' una richiesta ormai fuori luogo"
    Cristiano Sandri, fratello di Gabriele, non crede alle parole dell'agente coinvolto nella tragedia di Badia al Pino


    "Il perdono? E' tardi. La richiesta arriva con una tempistica processuale ineccepibile, che fa sorgere qualche perplessità. Non suona come vera". E' il commento di Cristiano Sandri, fratello di Gabriele, il tifoso ucciso l'11 novembre del 2007, alla richiesta di perdono avanzata da Luigi Spaccarotella, l'agente di polizia accusato dell'omicidio. "Incontrarlo? - risponde Cristiano -. Non lo so, non ne abbiamo mai parlato. Ma sarebbe difficile. In dieci mesi non l'abbiamo mai sentito. Né direttamente né attraverso altre persone abbiamo mai ricevuto suoi messaggi. Un conto sarebbe stato incontrarlo subito, ma che la sua richiesta e le scuse arrivino a processo iniziato appare fuori luogo". "E' una mossa un po' tardiva - aggiunge l'avvocato dalla famiglia Sandri, Michele Monaco - E poi, dicendo che il colpo è partito accidentalmente, Spaccarotella nega l'evidenza. Ci sono prove, testimoni, che dimostrano il contrario".

    "E' un errore continuare a sostenere la tesi della disgrazia quando ci sono quattro testimoni che danno indicazioni per una volontarietà dell'azione". Così l'avvocato Michele Monaco, legale della famiglia Sandri, ha inoltre commentato l'iniziativa dell'agente di polizia Luigi Spaccarotella di chiedere perdono ai genitori ed al fratello di "Gabbo". "In assenza di un'ammissione di responsabilità - ha aggiunto il legale - è difficile pensare di perdonare chi ha ucciso Gabriele".

    www.gonews.it/articolo.php?at=22382




    [Modificato da WEB RE1976 30/09/2008 01:49]
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    zeman!
    Post: 6.527
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    Anziano
    00 26/09/2008 07:16
    Iniziativa di solidarietà dei tifosi del pisa
    In occasione della partita casalinga Pisa-Triestina di sabato 4 ottobre, i tifosi nerazzurri effettueranno una colletta in tutto lo stadio per un nuovo progetto di solidarietà e collaborazione della curva nord Maurizio Alberti per l’impianto di pannelli solari per gli ambulatori sanitari della Tendopoli di Auserd in favore del Saharawi.
    la nazione
    [SM=x1380982]
    [Modificato da zeman! 26/09/2008 07:17]
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    zeman!
    Post: 6.519
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    Anziano
    00 25/09/2008 11:28
    Agguato all'autogrill, due ultrà in manette
    Altri due tifosi biancorossi denunciati. La polizia: «Picchiati supporter del Rimini»


    Gli ultrà ripresi nell´autogrill e sopra il questore Rosato, il dirigente della digos Bax e delle ...
    Un'imboscata notturna all'autogrill di Fiorenzuola da parte degli ultrà biancorossi a quelli del Rimini è finita con un pestaggio sul piazzale dell'area di sosta e la fuga dei supporter riminesi che si sono chiusi nel loro pulmino. I biancorossi allora con grosse catene avrebbero sfasciato i finestrini del mezzo. Subito dopo sono fuggiti all'arrivo della polizia stradale. Ieri due dei presunti componenti della banda che ha teso l'imboscata all'autogrill sono stati arrestati. L'arresto è scattato in base all'accusa di aver compiuto atti violenti su persone in occasione di manifestazioni sportive, una legge che risale all'89. Si tratta di un arresto differito, ossia avvenuto molte ore dopo l'aggressione e anche questa circostanza è prevista da una legge varata lo scorso anno.
    Altri due ultrà del Piacenza sono invece stati denunciati per gli stessi motivi, si sono salvati dall'arresto perché la loro identificazione è avvenuta più tardi. Gli accertamenti proseguono per cercare di identificare anche gli altri componenti del gruppo che ha teso l'agguato.
    Il pestaggio non ha fortunatamente provocato conseguenze serie per i tifosi del Rimini, nessuno di loro ha voluto farsi medicare all'ospedale.
    La notizia del doppio arresto è stata resa nota ieri pomeriggio nel corso di una conferenza stampa a cui erano presenti il questore Michele Rosato, il dirigente della Digos Massimo Bax e il dirigente delle volanti Giulia Tondini.
    Nel corso dell'incontro sono state rese note le iniziali delle persone arrestate. Si tratta di: I.T., 22 anni, e M.M., 21 anni, entrambi piacentini già noti alla polizia per intemperanze nel corso di partite di calcio. I denunciati sono due ventenni. Sia uno dei denunciati che uno degli arrestati, avevano potuto fare ritorno allo stadio solo recentemente perché in precedenza erano sottoposti a Daspo.
    Il questore Michele Rosato ha usato termini duri nei confronti dei presunti responsabili dell'agguato: «Hanno colpito con inaudita e gratuita violenza, colpendo alle spalle i tifosi del Rimini. Si è trattato di un agguato premeditato - ha detto ancora il questore - e la violenza di questi soggetti è quindi più pericolosa».
    Secondo la ricostruzione della polizia, conclusa la partita Rimini - Piacenza intorno alle 22 e 45 un gruppo ultrà, avrebbe seguito dal Garilli un pulmino con tifosi del Rimini. Le auto degli ultrà piacentini, avrebbero seguito il pulmino fino all'area di sosta Arda sull'Autosole e qui è scattato l'agguato ripreso dalle videocamere del piazzale. Botte ai riminesi e colpi di catena al loro pulmino. Poi l'arrivo di una pattuglia della polizia stradale di Piacenza Nord in servizio presso l'autogrill proprio per evitare cose di questo genere. La fuga precipitosa degli ultrà piacentini, alcuni dei quali per i campi. Uno di loro ha dovuto abbandonare l'auto aperta sul piazzale dell'autogrill. Sulla macchina il biglietto dell'ingresso dell'autostrada avvenuto poco prima. Grazie alla macchina è stato quindi identificato questo tifoso e gli accertamenti di Digos e squadra mobile hanno consentito di risalire ad altri tre. Si cercano ora altri quattro o cinque supporter che potrebbero aver preso parte all'imboscata.

    (quotidiano.liberta.it)


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    zeman!
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    Anziano
    00 22/09/2008 10:24
    Arrestato un ultra' della Roma
    Ieri ha accoltellato tifoso Reggina, avra' Daspo per 5 anni

    (ANSA) - ROMA, 21 SET - La polizia ha arrestato un ultra' romanista che ieri sera aveva accoltellato, poco prima di Roma-Reggina, un tifoso della squadra calabrese. La vittima si stava recando allo stadio Olimpico insieme con la fidanzata e a tre amici quando e' stato ferito alla gamba destra: ne avra' per sette giorni. L'aggressore, rintracciato in poche ore, ha 37 anni. Aveva precedenti specifici e era gia' sottoposto ad un Daspo di tre anni. Ora avra' l'interdizione alle manifestazioni sportive per 5 anni.
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    WEB RE1976
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    Esperto
    00 21/09/2008 23:39
    IL COMUNICATO UFFICIALE FIRMATO DALL’UNANIMITA’ DEI RAPPRESENTANTI DELLA CURVA SU LIVORNO
    "Non c’è calcio senza passione, non c'è derby senza rivali"

    «QUALCUNO potrebbe pensare che è più facile, magari più comodo e sicuro assistere ad un confronto storico cone quello tra Livorno e Pisa senza l’ingombrante affluenza di pubblico amaranto e senza la fastidiosa e rumorosa presenza dei rivali. Ma un confronto mutilato da limitazioni che escluodono molti tifosi livornesi e privano la controparte del lòegittimo diritto di assistere ad un match tanto atteso non ha senso, così come non ha senso spezzare quella rivalità sportiva che ha fatto della contrapposizione campanilistica calcistica un evento unico a cui assistere nella vita, uno stadio gremito e colorato dove ancora si può respirare in ogni singola particella quell’atmosfera adrenalitica unica al mondo: il Derby. Sarebbe facile alzare le spalle e dire io comunque sarò allo stadio, dimenticando che chinare il capo a queste assurde imposizioni, significherebbe legittimare una società e una classe politica che giorno dopo giorno dimostrano ipocrisia e incapacità, le stesse che ci invitano ad ingerire senza reazione, quotidianamente, problemi più seri della violenza negli stadi, come corruzione, guerre, sfruttamenti e morti bianche. Significherebbe dimenticare i livornesi che non potranno assistervi, e visto che i diritti non hanno colori calcistici, che in un futuro prossimo potremmo essere NOI gli ospiti indesiderati di turno. Leggi speciali, norme speciali, abolizione del tifo organizzato, delle trasferte organizzate, gruppi sciolti e messi al bando da provvedimenti assurdi e intere curve decimate da denunce e diffide a raffica, biglietti nominali, tornelli, telecamere a circuito chiuso, settori delimitati da cancellate, stewart, repressione e abolizione di ogni diritto civile e penale per il tifoso/ultras, milioni di euro destinati alla creazione di osservatori speciali, di sezioni investigative speciali.
    Con tutte queste norme anticostituzionali e con questi soldi dei cittadini spesi nel nome della sicurezza, assistiamo ancora alle partite a porte chiuse e alle trasferte vietate come norma di prevenzione alla violenza? Qualcuno ha sbagliato mestiere, ma noi non saremo suoi complici. La nostra risposta: invitiamo tutti i tifosi amaranto che hanno la coscienza e la dignità di mostrarsi sensibili a queste tematiche a seguire la nostra sofferta scelta di non partecipare a quello che non è degno di essere chiamato derby. Noi staremo fuori».

    Curva Nord Livorno
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    zeman!
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    Anziano
    00 18/09/2008 18:36
    L’assurdo episodio è avvenuto non lontano dallo stadio sulla Statale 115. La polizia ha subito fermato i tre aggressori
    Dopo Modica-Siracusa picchiato un giovane: è grave

    MODICA (Ansa) - Un diciottenne è stato malmenato (è grave ma non sarebbe in pericolo di vita) da tre tifosi, poi arrestati, dopo la partita Modica-Siracusa del cam­pionato di serie D. È accaduto lungo la statale 115, non lontano dallo stadio, nel piazzale di un su­permercato. Alla gara avevano assistito circa cinquecento tifosi aretusei da una tribuna che, per motivi di ordine pubblico, era ri­servata a loro. Nessun incidente era accaduto nell'impianto.
    IGNARO MOTOCICLISTA - Dopo la partita gran parte dei tifosi in tra­sferta ha formato una lunga co­lonna di auto che, scortate dalla polizia, hanno imboccato la stra­da per Siracusa. In un momento in cui la colonna era quasi ferma, da un'utilitaria sono scesi tre tifo­si, i quali hanno bloccato uno scooter che sopraggiungeva in senso contrario.
    TESTIMONIANZE DECISIVE - Secon­do le testimonianze raccolte dal­la polizia, che precedeva e segui­va il corteo, il terzetto ha sferrato calci e pugni e colpito con un ba­stone e una corda il ragazzo, tran­sitato per caso e del tutto ignaro del contesto in cui si trovava. Tra­sferito all'ospedale Maggiore di Modica, è sotto osservazione. I tre aggressori (di 40, 30 e 24 anni, due dei quali pregiudicati) sono stati tratti in stato di fermo dalla polizia a Rosolini.
    Tra le tifoseria del Modica e del Siracusa esiste una storica rivali­tà, e per questo in vista dell'incon­tro erano state prese misure di si­curezza per contenere le circa duemila persone che hanno assi­stito alla partita. Le zone riserva­te agli spettatori erano state se­parate e numerosi poliziotti face­vano da un cordone fino al bordo campo. La partita si era conclusa sull'1-1, senza che nulla lasciasse presagire l'episodio che è accadu­to dopo. Alcuni tifosi erano anda­ti via con le loro auto senza im­mettersi nel corteo delle vetture, costituito da una cinquantina di automobili, controllate dalla poli­zia. Il lento scorrere del traffico ha provocato varie soste e in una di queste è accaduto l'impondera­bile.
    I tre aggressori sono riusciti a mimetizzarsi nel corteo ma so­no stati individuati proprio grazie a testimoni che hanno indicato l'auto sulla quale percorrevano e quindi arrestati.
    Purtroppo la Sicilia non è nuo­va ad atti di violenza teppistica: il 2 febbraio del 2007, a Catania, du­rante il derby tra gli etnei e il Pa­lermo, fu ucciso l'ispettore capo di polizia Filippo Raciti.

    Corriere dello Sport
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    WEB RE1976
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    Esperto
    00 18/09/2008 09:39
    L'articolo che segue, a firma Antonio Corbo, è stato tratto da La Repubblica (edizione di Napoli) del 13 settembre 2008 e fa riferimento alla trasferta dei tifosi napoletani a Roma (31-08-2008)

    (Roma-Napoli )Il giallo dell'Intercity sparito - indagini sui danni a Trenitalia

    Viaggia con 500 mila euro di danni a bordo. Ma dov'è? Introvabile il treno che gli ultras del Napoli avrebbero distrutto. Dal 31 agosto, giorno di Roma-Napoli, i vagoni dell'Intercity Plus "Modigliani" sono inafferrabili. Come la verità di quella domenica. È l'ultimo mistero di una già nebulosa ricostruzione: per ora, pagano il Napoli e i suoi tifosi, penalizzati dalla chiusura delle curve per tre gare interne. Ma la vicenda promette un finale diverso: indaga la Procura di Napoli. L'inchiesta può dimostrare che i disordini furono enfatizzati, magari per coprire errori e responsabilità. Sarà troppo tardi, Napoli-Fiorentina esclude domani i tifosi delle curve, 11 mila abbonati hanno pagato per non vederla.

    Il dirigente della Digos Antonio Sbordone ha consegnato una informativa al pm Antonello Ardituro. Una relazione accurata, con foto e riscontri. Il magistrato, specialista di camorra e ordine pubblico, ha subito derubricato l´ipotesi di reato: da "devastazioni" al più lieve "danneggiamenti". Rintracciato dalla polizia il ferroviere «aggredito e ferito». Neanche un graffio. La Scientifica, diretta da Fabiola Mangoni, doveva esaminare il treno danneggiato. Impossibile. Solo quattro vagoni sarebbero a Napoli, gli altri in viaggio. Sono più veloci gli inventari che i treni. Il 31 agosto, i tg del pomeriggio riferivano già la stima dei danni: 500 mila euro. Gli Ultras, in un reportage di "Repubblica" nel covo di via Venezia, promettono di risarcire con una colletta l´azienda. Neanche loro hanno più visto il treno. «Girano solo tre foto, sempre le stesse». Possibile che sia tornato a viaggiare un treno devastato per 500 mila euro? Se lo chiede anche la Procura. Il conto di solito va allo Stato. Pagano i contribuenti.
    «Si indaga ad ampio raggio», osserva il procuratore capo, Giovandomenico Lepore. Sembra sorpreso, però. «Il treno è partito a mezzogiorno, con ampio ritardo. I tifosi aspettavano dalle 7.

    Qualcuno avrà perso la pazienza, comprensibile. E i benpensanti, vista la bolgia, sono scesi. Finora però non risulta un disegno criminoso della camorra. Molti camorristi sono tifosi. Difficile però cogliere nell'insofferenza di quella domenica un piano preordinato. Comunque, indaghiamo su tutto». Chiusura prudente, ma svanisce nelle equilibrate parole di Lepore l'ombra dei clan. Roberto Maroni ha invece rimarcato la presenza di 27 affiliati e 800 pregiudicati tra i tremila tifosi. Si sa c'erano tanti tifosi con precedenti penali. Ma nessuno sa che cosa abbiano davvero combinato. A Napoli niente, così sembra. Le spranghe viste in tv a Roma Termini erano asticelle delle bandiere. Di plastica.

    La Repubblica - Napoli
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    Avanti Ultras
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    Città: EMPOLI
    Compagno di Muro
    00 15/09/2008 22:19
    Derby vietato, ultras pronti al sit-in
    15/09/2008
    DIVISI DA SECOLI di acerrima rivalità di campanile, si ritrovano uniti — a tutti i livelli, anche istituzionali — nel giudicare un clamoroso autogol la decisione del Casm (Comitato di analisi per la sicurezza delle manifestazioni sportive) che giovedì scorso, dopo l’iniziale via libera, ha messo letteralmente ‘‘i pisani all’uscio’’, vietando l’accesso all’Armando Picchi per i tifosi nerazzurri e negando loro la possibilità di godersi il derbyssimo Livorno-Pisa, di sabato prossimo, appannaggio dei soli abbonati amaranto. Un autogol perché, tra i ’‘curvologi’’ dell’una e dell’altra tifoseria c’è già chi paventa (o fose suggerisce?) la messa in cantiere di una protesta di massa, con gli esclusi dallo stadio — livornesi non abbonati e i pisani tutti — a picchettare i cancelli dell’Ardenza per sbarrare la strada agli abbonati. Pisani e livornesi che firmano il reciproco armistizio, e insieme esprimono il comune dissenso verso i ‘‘guastafeste’’ del Casm? L’ipotesi, giornalisticamente parlando, è suggestiva. Difficile capire ora, a una settimana dal giorno X, se sia anche realizzabile. Certo il tutto si traduce in una bella ‘‘gatta da pelare’’ per le forze dell’ordine pisane e livornesi. Diciotto chilometri separano i due capoluoghi di provincia, 22 appena ne corrono tra fli spalti dell’Arena e quelli dell’Armando Picchi. Venti chilometri per macinare i quali non servono certo pullman, treni o auto. Basta una bici e un po’ di fiato buono. E le strade di comunicazione, lungomare e lungo-Arnaccio sono un’infinità. Come si fa a impedire ai pisani l’accesso a Livorno? Come si farà a istituire varchi e posti di controllo su ogni accesso alla città? E i pisani che sabato 20 vorranno andare a farsi un bagno a Calafuria, dovranno recarsi al lavoro (in molti uffici pubblici e privati, in ospedale, al Porto, si lavora anche di sabato pomeriggio) o fare shopping al centro commerciale Fonti del Corallo? In attesa di conoscere le strategie che saranno messe in campo per garantire l’ordine pubblico prima, dopo e durante il derby, anche gli amministratori — i due sindaci, Filippeschi per Pisa, Cosimi per Livorno, in primis — criticano la decisione del Casm.

    «STAVAMO pensando alle iniziative da prendere con i colleghi livornesi — esordisce il primo cittadino di Pisa — nella settimana precedente il derby Livorno-Pisa per favorire una grande giornata di sport, facendo sì, come spesso avvenuto negli ultimi anni, che la rivalità sportiva fra le due città tale rimanesse. Quando è parso che l’Osservatorio del Viminale avesse dato il via libera alla trasferta dei tifosi pisani, il nostro impegno si era intensificato, ma i gravi fatti accaduti di Napoli hanno portato il governo a forzare l’immagine del pugno di ferro e il Casm, cui spetta la decisione finale, ha incluso anche Livorno- Pisa fra le gare da “punire” ammettendo all’Ardenza solo i tifosi amaranto dotati di abbonamento. Il contrasto e la lotta alla violenza dentro e fuori gli stadi, sia chiaro, va affrontato e risolto seguendo il modello di altri paesi europei. Ferma restando la priorità della lotta alla violenza, occorrono percorsi chiari per quei tifosi, e sono la maggioranza, che rifiutano la violenza ma rischiano di veder prevalere i più violenti della tifoseria. Fanno riflettere anche i recente servizi tv che hanno messo falsamente in relazione vendite irregolari di armi improprie nelle bancarelle di Piazza Duomo, con la tifoseria pisana». «Pur nel pieno rispetto del ruolo di chi ha l’autorità di decidere in merito — afferma il presidente della Provincia, Andrea Pieroni — la decisione presa dal Casm ci rammarica, anche alla luce del contesto in cui è maturata, con giudizi fin troppo severi sulla tifoseria pisana. Speriamo che d’ora in poi si creino le condizioni per non privare più gli appassionati di uno spettacolo così atteso. «Il provvedimento di Maroni non mi pare né corretto né giusto — dice da Livorno il sindaco Cosimi — colpisce i tifosi e tutta la citta. Finora non abbiamo avuto comunicazioni ufficiale: si informa prima la stampa delle autorità di governo locali. Mi pare strano e un po’ scorretto. Il ministro non tiene conto che abbiamo già iniziato a lavorare con la prefettura e con la questura per avere un derby che fosse una festa del calcio. Nei prossimi giorni parlerò di nuovo col prefetto: spero si possa fare qualcosa». Il conto alla rovescia è iniziato.

    - di Il Quotidiano; Fonte: www.ilquotidiano.it
    [Modificato da WEB RE1976 16/09/2008 00:10]
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    Avanti Ultras
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    Città: EMPOLI
    Compagno di Muro
    00 15/09/2008 22:16
    sempre i soliti che tristezza gli spezzatini!!!! [SM=x1380979]

    Tifosi Spezia picchiano due dipendenti Autogrill
    15/09/2008
    Mandano all'ospedale due dipendenti di un'area di servizio dell'autostrada, poi tranquillamente ripartono e vanno a vedere la partita dello Spezia a Savona. E' accaduto poco prima delle ore 13, all'autogrill di Sestri Levante sulla corsia Nord dell'autostrada A12 Livorno-Genova. Un gruppetto di tifosi dello Spezia a bordo di auto private hanno fatto il loro ingresso nel bar dell'Autogrill e dopo pochi attimi uno di loro ha iniziato a insultare una ragazza intenta a preparare dei panini. Alla scena ha assistito la responsabile del servizio clienti della stazione di servizio, che ha invitato l'uomo a uscire dal locale, ma per tutta risposta è stata colpita violentemente al volto con un pugno ed è stramazzata al suolo. In sua difesa è intervenuto un altro dipendente dell'Autogrill, che nella colluttazione è caduto a terra ed è stato selvaggiamente colpito a calci da tre giovani. I due sono rimasti al suolo, mentre i giovani tifosi sono ripartiti a tutta velocità. I malcapitati sono stati portati al pronto soccorso di Lavagna da dove sono stati dimessi in serata; la donna per lesioni al volto e allo zigomo guaribili in sette giorni mentre per l'uomo la prognosi è di 15 giorni, oltre che per le ferite al volto e al costato anche per la sospetta lesione al timpano per un forte calcio ricevuto alla tempia. Sull'episodio sta indagando la polizia stradale di Sampierdarena che ha anche acquisito il video delle telecamere di sicurezza interne all'Autogrill.

    - di ANSA .it; Fonte: www.ansa.it
    [Modificato da WEB RE1976 16/09/2008 00:05]
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    zeman!
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    Anziano
    00 15/09/2008 18:15
    Animalismo ultras
    Cosa sono gli ultras? Gli studiosi si dividono, forse l'anello mancante dell'evoluzione, oppure il risultato dell'esperimento fallito di uno scienziato pazzo. Intanto sono allo studio per loro attività di recupero sociale come zoo e circhi I tifosi del Napoli al San PaoloLa riapertura del campionato di calcio italiano è l'evento più atteso dell'anno per zoologi e naturalisti di tutto il mondo, che scendono nel Belpaese armati di binocolo con la certezza di poter studiare da vicino, nel loro ambiente naturale, i più numerosi branchi di ultras del pianeta. Divisi in sottospecie (il panzone buzzurro, il magretto nevrastenico, il nazista rionale, il trucido stagionato, il ragioniere frustrato, eccetera), gli ultras italiani appassionano gli studiosi per la natura straordinariamente composita del loro comportamento: migrano come gli gnu, si nutrono come i varani inghiottendo panini dell'autogrill interi e completi di tovagliolini di carta, rosicchiano le poltrone dei treni come i ratti, si espongono nudi alle intemperie come i trichechi, sudano come il mulo, si ammassano a migliaia in spazi minimi come le termiti, mostrando le natiche in segno di sfida come il mandrillo, scrivono e leggono solo in stampatello come Alberto Tomba.

    La loro scatola cranica è di dimensioni simili a quelle di homo sapiens, ma il cervello, di dimensioni ridotte, galleggia in una sospensione gassosa formata da vapori di birra, pregiudizi razziali e titoli di studio polverizzati. La loro presenza sul pianeta è oggetto di un animato dibattito: secondo alcuni gli ultras sono l'anello mancante, secondo altri il frutto dell'esperimento di uno scienziato pazzo che voleva creare la razza perfetta incrociando uno spacciatore napoletano e un assessore veronese, secondo altri ancora sono la smentita vivente delle teorie evoluzioniste: ogni successiva generazione di ultras compie infatti notevoli passi all'indietro nella scala evolutiva, come si può constatare leggendo gli striscioni, scritti sempre più grossi e contenenti cazzate sempre più evidenti. Chiuso in laboratorio con striscioni bianchi e un pennarello, un giovane esemplare maschio di ultras, Beppe, ha tracciato scritte contenenti le sole due parole a lui note, 'onore' e 'infami', in tutte le combinazioni possibili. Poi ha cominciato a scrivere solo aste e quadratini.


    Poi a soffiarsi il naso nello striscione. Infine, ha mangiato il pennarello.

    Nonostante il grande interesse scientifico della specie, la presenza degli ultras nel territorio, allo stato brado, fa discutere.

    Gli animalisti sono convinti difensori degli ultras, ma creano disastri introducendosi di notte nei laboratori e liberandoli dai gabbioni: distante dalle fonti di cibo (l'autogrill) e separato dal branco, l'ultras non è in grado di provvedere a se stesso e soprattutto, in mancanza di nemici, si accoltella da solo seguendo il suo istinto. Un altro problema è costituito dalla vista esclusivamente frontale: abituato a fronteggiare la curva nemica, l'ultras, in qualunque situazione, punta diritto davanti a sé. Lo sa bene il personale carcerario, che quando libera un ultras deve avere l'accortezza di farlo uscire dalla parte del carcere orientata verso il suo domicilio, perché l'animale comincia a correre verso l'orizzonte urlando e minacciando un punto X situato sempre frontalmente.

    Tra i provvedimenti allo studio del ministero degli Interni: il lancio di quarti di bue in curva, mediante catapulte, per rabbonire i branchi più inferociti.

    Il recupero sociale avviando gli ultras verso attività meno pericolose, per esempio scippi e rapine. L'affidamento ai principali circhi europei, con domatori particolarmente energici, o ad appositi parchi zoologici a forma di curva dove i visitatori potranno nutrire gli ultras lanciando mele e noccioline. Infine, l'inserimento nel campionato italiano della Dinamo di Novosibirsk: seguendo la squadra in trasferta molti ultras, a torso nudo anche d'inverno, non riuscirebbero a fare ritorno.

    (05 settembre 2008)
    michele serra, l'espresso, satira preventiva

    che dovrebbe fa ridere?
    [Modificato da zeman! 15/09/2008 18:22]
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    WEB RE1976
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    Esperto
    00 15/09/2008 11:44
    Il comunicato che segue, della Curva Nord Maurizio Alberti di Pisa, è stato diffuso in data 11 settembre 2008 dal sito www.ilpisasiamonoi.it

    Comunicato

    A Pisa, in Curva Nord Maurizio Alberti, è esposto lo striscione ''Nelle gioie e nelle difficoltà siamo stati sempre qua, forza ragazzi lottate ancora gli ultras - Curva Nord Mau ovunque''
    "NELLE GIOIE E NELLE DIFFICOLTA' SIAMO STATI SEMPRE QUA, FORZA RAGAZZI LOTTATE ANCORA CON GLI ULTRAS"...
    E' possibile prendere un daspo e una multa di 170 € per questo striscione? A Pisa sì. Ancora una volta ci troviamo a commentare altre due assurde diffide (daspo) e corrispettive multe emanate dagli organi preposti a due ragazzi dei gruppi organizzati della Nord. La prima è stata mandata ad un ragazzo per aver introdotto nello stadio "uno striscione non autorizzato", così recitano i fogli del preavviso del daspo. Lo striscione in questione è quello sopra citato, esposto dalla Nord in sostegno alla squadra e applaudito da tutto lo stadio. Che turbativa per la sicurezza poteva creare tale striscione??? E' considerato anche questo uno striscione offensivo o violento?
    A Pisa viviamo davvero un clima di tolleranza zero, ogni mese ci fioccano daspo e multe per qualsiasi stronzata. L'altra diffida e multa di 170 € sono arrivate ad un altro ragazzo per l'esposizione di una bandiera argentina con al centro raffigurata l'effigie del "Che".
    Difficile commentare ancora una volta questa situazione, basterebbe fotocopiare e far ripubblicare i comunicati fatti da quando esiste questo decreto. Qui a Pisa infatti siamo puntualmente colpiti per qualsiasi minimo "sgarro" a queste assurde regole imposte, il livello di tolleranza qui è zero, in pochissimi stadi siamo a questi livelli.
    "NELLE GIOIE E NELLE DIFFICOLTA' SIAMO STATI SEMPRE QUA, FORZA RAGAZZI LOTTATE ANCORA CON GLI ULTRAS"...
    Concludiamo questo comunicato come lo abbiamo iniziato nella speranza che davvero "saremo sempre qua" e che l'Arena non sia svuotata del suo calore e della sua passione da ridicoli provvedimenti. La speranza è questa, la certezza invece è che non abbasseremo mai la testa davanti a queste norme anticostituzionali che vietano i diritti più elementari della persona...
    NON CI AVRETE MAI COME VOLETE VOI.

    Curva Nord Maurizio Alberti
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    WEB RE1976
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    00 10/09/2008 11:31
    Comunicato Curva A Napoli
    09 - 09 - 2008

    "Finalmente una trasferta...finalmente Roma!
    Sembra essere finito il tempo degli stupidi divieti, inaspettatamente abbiamo la possibilità di recarci nella capitale!Affrontare questa trasferta al meglio è la parola d'ordine, Noi Ultras abbiamo il diritto e,soprattutto, il dovere di gestire e di guidare la spedizione partenopea all'Olimpico!
    Nessuna iniziativa personale ,nessun atto di vandalismo,soprattutto nessun tentativo di viaggiare o di entrare allo stadio sprovvisti di biglietto... QUESTE LE NOSTRE REGOLE... chiunque abbia intenzione di non rispettarle "RESTI A CASA"... dobbiamo viaggiare uniti e con una sola linea di condotta!Ci muoveremo "TUTTI" in treno, macchine, bus organizzati, ed altri mezzi privati li sconsigliamo vivamente... dobbiamo fare quadrato ed essere un solo blocco umano che invaderà la capitale... nel nome di Napoli e della nostra curva! L'appuntamento è per le ore 10.00 in Piazza Garibaldi.

    CURVA "A" COMPATTI E FIERI!


    Questo è il volantino distribuito durante la settimana per Napoli e provincia a tutti i tifosi del Napoli. Fino alla domenica mattina era stato elogiato da tutti i media, pubblicato su tutti i giornali, parlato nelle radio ed emittenti private e nazionali, compreso il giovedì sera a Sky durante la partita di Coppa Uefa. Da lunedì tutto è cambiato, quella maturità tanto elogiataci è stata decisamente contrariata... da ultras maturi ed intelligenti siamo diventati... delinquenti, mafiosi, drogati, teppisti, sequestratori e dirottatori di treni e passeggeri... e chi più ne ha più ne metta... le verità su ciò che è accaduto minuto per minuto le conoscono bene: il Questore, la Digos, la Polfer... e soprattutto i dirigenti di Trenitalia! Sapevano perché c'erano! C'erano, quel venerdì mattina in cui, mentre allo stadio si vendevano biglietti e noi ci occupavamo di mantenere l'ordine (operazione palesemente riuscita), ci siamo recati nel grattacielo della stazione per l'esattezza sesto e undicesimo piano negli uffici organizzativi di Trenitalia... conoscono bene quali erano le nostre intenzioni di organizzare un viaggio corretto con tanto di biglietti andata e ritorno... soprattutto conoscono molto bene quale fu la risposta secca di Trenitalia.... con questi non ci vogliamo parlare neanche... e fu dal quel momento che capimmo che quella domenica sarebbe diventata una catastrofe... onestamente credevamo andasse peggio... perché molto peggio poteva andare, se non ci fossero stati gli ultras a controllare tutto.
    Passiamo al racconto attimo per attimo...
    Quando Trenitalia si rifiuto di avere un colloquio con noi erano presenti i dirigenti della Polfer, a loro volta in contatto telefonico con la Digos, neanche loro si aspettavano questa risposta ed informarono subito il Questore... lì iniziò il fallimento di chi dovrebbe mantenere l'ordine pubblico, perché vedendo che erano stati venduti nel frattempo quasi 2.000 biglietti della partita fecero finta di nulla... tanto il problema era nostro, solo nostro... come lo è ora che siamo stati puniti da chi non sa un briciolo di verità, vietandoci di seguire il nostro Napoli in trasferta per tutto l'anno.
    Giunti alla stazione alle 7:00 di domenica, noi ultras avevamo in tasca 390 biglietti acquistati già il venerdì mattina verso le ore 12:00 in un'agenzia di viaggi sita in Qualiano... la nostra piccola spesa per 390 biglietti di andata e ritorno dell'Intercity con tanto di prenotazione obbligatoria, è stata di 15.600 euro... oltre a noi erano stati acquistati quasi altri mille biglietti, ed è li che è nato il casino. Trenitalia, nonostante ben sapesse che i posti fossero esauriti, udite udite, ha continuato imperterrita a vendere altri biglietti attraverso i distributori automatici preposti in tutte le stazioni, quindi tutti gli altri, anche non facendo parte della lista dei 390 biglietti avevano i tickets intercity quelli validi 24 ore e logicamente tutti volevano e potevano viaggiare insieme agli ultras su quel treno che sarebbe dovuto partire per le 9.24... noi ultras abbiamo organizzato il filtraggio almeno dei nostri 400 tickets, ma ci tenevamo a fare questa cosa da noi mai fatta per far si non accadessero scaramucce che poi per i media sarebbero diventati "atti di guerra al binario 24".
    Abbiamo dapprima lasciato passare per una fila alternativa tutti gli altri 250 passeggeri non tifosi e li sfidiamo a testimoniare il contrario, aiutandoli anche per velocizzare i tempi a farli accomodare nelle loro carrozze. Finiti i 250 passeggeri siamo passati alla nostra lista... nel frattempo il treno porta 2 ore di ritardo e ci sono ancora altri circa 700/800 tifosi in fila ma che per l'80% erano tutti muniti di biglietti e le casse di Trenitalia lo sanno bene... molto bene... Una signora arrabbiata scende dal treno vedendo alcuni dei nostri responsabili parlare con il Questore e i responsabili di Trenitalia inizia a gridare ad alta voce : "Siete voi che non sapete organizzare, voi istituzioni e Trenitalia sapevate bene che c'era la partita e che arrivassero i tifosi non potevate organizzarvi prima con un treno solo per loro o aggiungendo le carrozze? Vergognatevi tutti questa è l'Italia"...
    A questo punto uno dei nostri sfortunatamente è colpito da un malore e per accompagnarlo fuori la stazione dove lo aspettava un ambulanza il filtraggio della polizia è costretto ad aprirsi e qui tutti gli altri ne hanno approfittano per salire in treno, ma ripeto erano in fila da diverse ore ed ognuno col biglietto singolo, questo è sicuro... i giornalisti a quel punto presenti e nascosti nei pressi dei binari, colgono "giustamente" l'occasione di far rimbalzare la notizia degli "assaltatori"... del binario 24, non conoscendo un minimo dei fatti. Vedono bene però che un imbecille tifoso del Napoli, con il treno fermo, attua il freno d'emergenza a quel punto gli ultras lo prendono per l'orecchio e per lui "espulsione"! Trasferta finita in tempo record! Tutto questo davanti agli occhi del Questore e di tutti i presenti! Siamo pienamente consapevoli che facciamo parte di una città con alto tasso d'ignoranza e condanniamo quei piccoli danni fatti al treno; anche se c'è da dire che la massa in quel treno non ci permetteva di respirare e più volte quell'intercity ha fatto 5/6 minuti di sosta sotto gallerie scure, veramente era impossibile muoversi e controllare tutte le carrozze, ma comunque condanniamo quell'unico vetro rotto, perché se rivedete attentamente le immagini quello è sempre lo stesso vetro... non capiamo come si arrivi a quota 500.000 euro di danni... (tra l'altro comunicato dopo un'ora e mezza, di domenica 31 agosto...) condanniamo anche quei cretini che per aprire le porte dei bus nel tragitto stadio abbiano stracciato i fili elettrici all'interno. Noi ultras, come si legge nel volantino, "odiamo" gli atti di vandalismo, chi ci conosce lo sa bene... Dopo l'inconveniente del nostro amico, tutti occupano posto sul treno ed il filtraggio della polizia si richiude: in fila rimangono ancora circa 150/200 tifosi tutti muniti di biglietti!
    Arriva il questore, ci sono due ore e mezzo di ritardo ed intelligentemente su nostro consiglio si decide di far scendere quei 250 passeggeri non tifosi, per farli salire sull'Eurostar delle 12... Finalmente si parte con tre ore di ritardo siamo già stanchi ma la voglia di andare all'Olimpico e più forte di tutto.
    Si arriva a Roma Termini, dove le immagini hanno fatto il giro del mondo, si scende dall'Intercity come dicono in corteo cantando come avrete notato con aste di bandiere per una coreografia mai fatta... si decide di avanzare il passo, come vedete nelle sole ed uniche immagini video perché purtroppo era già finito il primo tempo.
    Arriviamo fuori la stazione come avrete visto nelle solite immagini senza che sia successo un minimo di danno, minimo di scontro, senza che nessuno torcesse un capello ad un passeggero. A Roma Termini ci aspettano 25 pullman... e la polizia di Roma dobbiamo dire per la prima volta e unica credo, capisce che non si poteva più perdere tempo e ci permette, senza controllare nessuno, di farci andare velocemente all'Olimpico dove però all'entrata qualcosa fallisce perché ci ritroviamo di fronte un po' di romanisti all'interno della Curva Nord che provocano, e inizia un piccolo lancio di oggetti ma lì non c'è stata nessuna guerra, nessuna sparatoria, nessun morto... al contrario di quanto si è voluto far credere.
    Inizia il secondo tempo il Napoli perde e noi entriamo tutti e 3.000, il tifo e incessante i cori e tutto il calore trasformano il Napoli... che prima pareggia poi prova a vincere, per poco non si fa il colpaccio contro una delle compagini più forti d'Europa... finisce la gara tutti stanchi e felici ricevono le maglie dei guerrieri azzurri. Si ha tanta sete non c'è da bere all'Olimpico, tranne una fontanina in campo che è "assaltata" come dicono i media dai partenopei che in 2 ore soli nello stadio con circa 25/30 stewards in campo non recano minimo danno oltre al consumo d'acqua... ci saranno le prove tv per questo?
    Si esce dallo stadio alle 19, i bus ci riportano alla stazione e i poliziotti inferociti dalle notizie che per tutta la giornata hanno visto di napoletani camminare e far tutto ciò che si voleva a Roma, iniziano a comportarsi male, anzi come da 20 anni a questa parte e violentemente, immotivatamente questo perché non lo fanno vedere i video? Arresti alla cieca di brava gente che stava avanti col biglietto singolo per salire sul treno del ritorno, dove pian piano suddivisi in 3 treni, facciamo ritorno a Napoli verso mezzanotte.
    Il risultato? Notizie stravolte e trasferte vietate per tutto l'anno... Un poliziotto gridava: siete caduti in una grande trappola.... si può pensare che era stato tutto studiato a tavolino... infine teniamo a precisare che questo non è un atto di vittimismo per gli errori che senz'altro ci sono stati, siamo pronti a pagare con le nostre facce come da anni siamo abituati... ma che pagassero tutti... compresi colletti bianchi... e alte cariche... dirigenziali in primis quelli che per mestiere si curano del disordine... scusate dell'ordine pubblico... sono anni che gli ultras partenopei perseguono con estremo impegno la possibilità che Napoli ed i napoletani abbiano una grande squadra per una grande tifoseria!
    La nostra città non ci giudichi!!

    Curva A
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    Compagno di Muro
    00 06/09/2008 15:58
    2008-08-31 10:15
    Testo:Alessio Giovarruscio
    Secondo un'indagine svolta dal Corriere della Sera, sulla base delle indicazioni provenienti dall'Osservatorio, la tifoseria del Pisa è la terza in Italia per "cattiveria". Un primato che potrebbe costare ai tifosi il derby di Livorno.


    www.calciotoscano.it/pisa-la-tifoseria-piu-cattiva-della-serie-b-06-09-...
    [Modificato da WEB RE1976 18/09/2008 09:37]
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    zeman!
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    Anziano
    00 01/09/2008 06:40
    fliiby.com/file/65999/pbl6paang7.html

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    zeman!
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    Anziano
    00 31/08/2008 22:13
    Intercity Napoli-Torino preso d'assalto dai tifosi
    I sostenitori partenopei diretti a Roma hanno di fatto costretto i passeggeri del treno in partenza da Napoli delle ore 9,24 e diretto a Torino a scendere e a far loro posto. Anche Trenitalia ha invitato i passeggeri non tifosi a far posto ai supporter del Napoli. Quattro ferrovieri risultano contusi. Ingenti forze dell'ordine schierate alla stazione centrale di Napoli e a Roma.

    I PASSEGGERI "NORMALI". Erano diretti soprattutto a Torino ed a La Spezia, qualcuno anche a Roma, i passeggeri che contavano di partire da Napoli con l'intercity delle 9.24 e che dopo circa due ore di attesa a bordo del convoglio assediato dai tifosi del Napoli hanno preferito scendere, lasciando il loro posto alle centinaia di supporter azzurri diretti allo stadio Olimpico. Stanchi e provati dall'esperienza di stamane ("una stazione sotto assedio per colpa di una partita di calcio") ma soprattutto inferociti per essere stati in pratica sfrattati dal loro convoglio: i passeggeri che avrebbero dovuto partire da Napoli con l'intercity delle 9.24, diretti a Torino, commentano con rabbia l'assalto dei tifosi, che li ha convinti ad accogliere la richiesta di Trenitalia, ossia scendere dal convoglio per far posto ai supporter azzurri. "Una scena incredibile", racconta Cinzia Vettosi, in viaggio con due bambini: "Ho avuto finanche paura di scendere dal treno, di fronte a centinaia di tifosi che inveivano pretendendo di salire, in un'atmosfera che è facile immaginare". Daniela Terrazzano, impiegata, deve tornare a Torino per riprendere domani il lavoro dopo le ferie: "Dovevo partire alle 9.24, ho già perso oltre tre ore e non so quando potrò prendere il prossimo treno. Scendere? In pratica non c'erano alternative: prima i tifosi hanno cominciato a chiedercelo urlando, poi sono saliti sul treno gli addetti di Trenitalia ribadendo la richiesta. Cosa dovevamo fare?". Alcuni passeggeri hanno reagito urlando contro l'assedio. Tra loro la signora Anna R., in viaggio con il figlio che deve essere visitato all'ospedale Gaslini: ha pianto e gridato all'indirizzo dei tifosi, alcuni dei quali hanno anche provato a confortarla. Anche lei, comunque, ha abbandonato l'intercity in attesa di una successiva partenza. "Devo raggiungere mia madre a Torino - racconta con le lacrime agli occhi Maria M. - è andata a far visita a mio fratello, voleva trascorrere le vacanze con i nipotini ma poi è stata colpita da un ictus. E' assurdo quello che sta accadendo. Fino a stamani quando mio fratello mi diceva di lasciare Napoli gli rispondevo che non l'avrei mai fatto ma, a questo punto... Anche il calcio qui è diventato un problema: meglio scappare da questa città". Sbigottiti dalla scena dell'assedio al binario 24 i molti turisti, soprattutto stranieri, in partenza con altri treni da Napoli centrale: "Succede per il calcio? Incredibile".


    Fonte: Unionesarda.it

    ma la mondezza non l'avevano levata da napoli?
    per questi serve solo una cosa...che sian messi a cartavetrare pannelli d'amianto, in luoghi chiusi e poco arieggiati [SM=x1380979]
    [Modificato da zeman! 31/08/2008 22:15]
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    Avanti Ultras
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    Compagno di Muro
    00 31/08/2008 17:08
    Napoli, tensione in stazione
    I tifosi arrivano a Roma

    Problemi sul treno per Torino delle 9.24: circa un migliaio di tifosi impedisce la partenza del convoglio. Alcuni viaggiatori costretti a scendere. Forzati i cordoni di controllo dei biglietti. Sul posto il questore Antonino Puglisi: "Posti insufficienti, i capi ultrà hanno collaborato"

    MILANO, 31 agosto 2008 - Riparte il campionato, ripartono le trasferte. E i problemi. I primi stamattina a Napoli: cori da stadio contro la Roma e atmosfera tesa alla stazione centrale dove i tifosi azzurri da circa due ore sono in attesa di partire per la capitale in vista della partita con la Roma. Trenitalia dichiara che le intemperanze di circa un migliaio di supporter hanno impedito la partenza in orario dell'Intercity plus 520 per Torino, prevista alle 9.24. Il convoglio alla fine è uscito dalla stazione con tre ore di ritardo.
    BIGLIETTO - I tifosi del Napoli Calcio, secondo Trenitalia, hanno provocato disagi e incidenti dopo aver forzato i cordoni di controllo predisposti dalle Ferrovie, in collaborazione con le Forze dell'ordine, per verificare che tutti fossero in possesso del biglietto di viaggio. Sul posto è arrivato anche il questore di Napoli, Antonio Puglisi. Dopo qualche ora di tensione, la situazione è finita sotto controllo. "Abbiamo avuto un problema con la scarsa capienza dei treni" ha dichiarato il questore. "I tifosi avevano il biglietto, li abbiamo controllati". "I responsabili delle tifoserie" sottolinea Puglisi, "hanno collaborato".
    ALTRI VIAGGIATORI - La situazione è resa ancor più complicata dal rientro dalle vacanze di molti turisti, che riempiono i treni diretti a Nord. Sono stati circa 250 i passeggeri che a causa delle intemperanze dei tifosi del Napoli hanno dovuto deviare il loro rientro, secondo Trenitalia: hanno dovuto lasciare l'Intercity plus 520 diretto a Torino e viaggiare a bordo di altri treni. Sbigottiti dalla scena dell'assedio al binario 24 i molti turisti, soprattutto stranieri, in partenza con altri treni da Napoli centrale: "Succede per il calcio? Incredibile".
    A ROMA - Intanto i primi tifosi napoletani sono arrivati a Roma. Nella capitale sono state approntate le misure di sicurezza necessarie per la partita, considerata a rischio: un gran numero di agenti è impegnato nel controllo delle zone vicine all'Olimpico. Rafforzata anche la presenza di agenti nelle maggiori stazioni ferroviarie della Capitale: Termini, Ostiense e Tiburtina. Si stima che circa tremila tifosi dovrebbero arrivare in treno. "Ai tifosi del Napoli è stata concessa una importante opportunità, ora bisogna far vedere che i sostenitori azzurri possono andare dappertutto e stare con noi sempre", aveva detto ieri l'allenatore Edi Reja.

    gasport
    [Modificato da WEB RE1976 31/08/2008 19:13]
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    zeman!
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    Anziano
    00 25/08/2008 13:05
    Violenza: un accoltellato in Lazio-Benevento
    È stato accoltellato da un gruppo di tifosi laziali un 23enne di Benevento, venuto a Roma per seguire l'incontro valido per la Coppa Italia Lazio-Benevento. Il fatto è accaduto ieri sera intorno alle 23.20, a partita conclusa, in via Gomenizza, a Roma. Il giovane, ferito al dorso e al gluteo sinistro, è stato trasportato all'ospedale S. Spirito. I tagli sono stati giudicati guaribili in 20 giorni e il ragazzo è stato dimesso. I Carabinieri della Compagnia Roma Trionfale, presso i quali il giovane ha sporto denuncia, stanno indagando per individuare i responsabili dell'aggressione.
    Fonte: Romanews.eu
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    Avanti Ultras
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    Città: EMPOLI
    Compagno di Muro
    00 07/08/2008 14:04
    multimedia.quotidianonet.ilsole24ore.com/?media=9385&tipo=photo&id=197076&cat_principale_page=1&canale=0&canal...

    multimedia.quotidianonet.ilsole24ore.com/?media=9385&tipo=photo&id=197072&cat_principale_page=1&canale=0&canal...

    ma dov'erano gli "ultras" senesi ???
    coloro che si vantano di un video
    su yuotube in giro per empoli....
    venvia venvia..... [SM=g7990] [SM=g7990]
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    Avanti Ultras
    Post: 66
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    Città: EMPOLI
    Compagno di Muro
    00 07/08/2008 13:52
    it.youtube.com/watch?v=Apia3DOhOps
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    zeman!
    Post: 5.901
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    Anziano
    00 04/08/2008 07:00
    Norcia, tornano gli animali da stadio
    L’ultima follia: ultrà del Cosenza picchiano donne e bambini tifosi del Siena

    dall’inviato PAOLO BROGI
    — NORCIA —
    ANIMALI senza freni, avanzi di galera, assassini del calcio. Non ci sono parole per qualificare un gruppo di delinquenti con i colori del Cosenza e la loro vile aggressione a pacifici tifosi del Siena, ieri a Norcia con famiglie e bambini per una domenica in allegria. Il pretesto, l’amichevole fra le due squadre che si doveva giocare al campo dell’hotel Salicone dove i bianconeri sono in ritiro e che invece è stata annullata. Il motivo del raid? Una vecchia rivalità mai dimenticata e purtroppo sono stati vani gli allarmi lanciati nei giorni scorsi dalla tifoseria organizzata del Siena, sull’opportunità di giocare una partita del genere. I cosentini, la cui squadra sta svolgendo la preparazione a Spoleto, si sono dati appuntamento in paese nella tarda mattina, per poi organizzarsi e intorno alle 16,30 sferrare il criminale attacco. Mentre la tribunetta del Salicone era già gremita di tifosi bianconeri, con diversi anziani, donne e bambini sorridenti e le due squadre in campo stavano già effettuando il riscaldamento, i circa cento delinquenti hanno puntato direttamente alla gradinata. Un gruppo compatto e armato fino ai denti: bastoni, spranghe di ferro, bottiglie rotte, addirittura spray urticanti e in molti con il casco. All’ingresso della gradinata il gruppo ha iniziato un fisso lancio di sassi, prima di provare ad entrare all’interno, creando il panico tra donne e bambini. A quel punto per evitare il peggio alcuni tifosi bianconeri hanno provato a bloccare l’ingresso, venendo a contatto con i facinorosi. Fra le due parti è nata una colluttazione violenta e impari, con l’uso di armi improprie che ha mietuto feriti dalla parte senese, senza contare il continuo lancio di oggetti dall’esterno della tribuna. I pochi carabinieri presenti sono stati impotenti, inutile il tentativo da parte dei giocatori in campo di bloccare, con le loro urla, l’assalto dei delinquenti. Solo la chiusura del cancello della gradinata, riuscita ai tifosi senesi, ha diviso le due parti, mentre il grosso dei sostenitori del Siena si è riversato sul campo da gioco. Il gruppo di cosentini si è dileguato, prima che le forze dell’ordine ricevessero finalmente rinforzi. Bilancio: diversi feriti medicati sul posto, fra i quali un carabiniere, e un senese ricoverato in ospedale per un trauma facciale. Apocalittica la scena che si è presentata alle ambulanze giunte sul posto, fra grida, magliette macchiate di sangue, bambini piangenti e donne prese dal panico. Una vergogna che non deve restare impunita.
    In serata, un tifoso calabrese è stato arrestato dai carabinieri per resistenza a pubblico ufficiale: altre sei persone sono state fermate.

    la nazione
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    WEB RE1976
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    Registrato il: 28/05/2005
    Città: EMPOLI
    Esperto
    00 01/08/2008 11:34
    Suona il tamburo allo stadio: multato e daspato tifoso del Pisa

    Mister Tamburino non può più suonare in curva altrimenti viene multato per buona pace di Bob Dylan.
    E' accaduto ad un ultras del Pisa che oltre al Daspo (stadio vietato per tre anni) dovrà pagare 167 euro di multa per aver suonato un tamburo il 26 aprile nella partita contro il Chievo.
    Nei suoi confronti è stato adottatto alla lettera il decreto Amato che vieta di portare nello stadio oggetti non preventivamente autorizzati.
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