00 01/11/2003 02:27
Come si riconosce la depressione?
I sintomi più importanti sono essere tristi e nervosi, stanchi e svogliati, inattivi o agitati, troppo pessimisti, bassa stima di sé, idee di colpa, mangiare poco o mangiare troppo, dimagrimento o ingrassamento, dormire poco o dormire troppo, difficoltà a concentrarsi, pensare alla fine della vita. Questi sintomi sono presenti da almeno alcune settimane, e sono così intensi da compromettere le capacità lavorative ed i rapporti sociali. Vi sono molti tipi di depressione.

E' una malattia frequente?
Il rischio di avere una depressione in un anno è del 15%, e di avere una depressione nell'arco della vita è del 20%.

Chi è più a rischio?
Le donne e i giovani, ma può interessare tutte le età.

E' una malattia o uno stato psicologico che si risolve reagendo?
E' una malattia vera e propria, causata da disturbi chimici del cervello, che sono ereditati e / o causati dagli stress.

E' una malattia curabile?
Le terapie attuali sono molto efficaci. Purtroppo, spesso è una malattia non riconosciuta, sottovalutata e curata male. Spesso si dice che bisogna reagire, che ci vuole la volontà, non sapendo che invece è una malattia, e che la depressione richiede delle terapie, come la polmonite o l'ipertensione arteriosa.







E' una malattia grave?
La depressione può essere grave, fino a compromettere lavoro, vita famigliare e sociale. Inoltre, ha un rischio importante di suicidio. La gravità dipende dal numero di sintomi, dalla loro intensità, e dall'impatto che hanno sul funzionamento di una persona.

Quali sono le cause?
Nel 10% dei casi può essere causata da altre malattie, come le anemie o l'ipotiroidismo, o da alcuni farmaci. Più spesso è causata da una maggiore vulnerabilità agli stress, che può essere ereditata. Maggiore è la vulnerabilità, minore è l'intensità dello stress necessaria per causare una depressione. Mentre le prime depressioni sono spesso causate da stress importanti, le depressioni successive possono comparire per nessun motivo. L'autonoma comparsa della depressione, o la sua comparsa dopo stress sempre minori, dipende da cambiamenti chimici prodotti nel cervello dagli stress e dalla stessa depressione.
Il rischio di ereditare la depressione da un parente stretto è del 30-60%.

Rischio di suicidio?
Il rischio è del 7% negli uomini, e del 1% nelle donne. Perciò è una malattia importante, che non deve essere sottovalutata, specialmente quando è grave.

Quanto dura una depressione?
Una depressione non curata può durare 6-24 mesi, ed oltre. Spesso si hanno molti episodi depressivi.

Rischio di ricadute?
Il rischio di ricaduta è del 50% dopo una depressione, del 70% dopo due depressioni, e del 90% dopo tre depressioni. Ogni depressione causa cambiamenti chimici del cervello, che favoriscono le ricadute. Perciò è importante non solo curare, ma anche prevenire la depressione.





Come si cura la depressione?
La terapia si basa sui farmaci antidepressivi, associati ai colloqui terapeutici.

La probabilità di guarigione?
La probabilità di rispondere ai farmaci antidepressivi è alta. Prima si comincia la terapia, più rapida e completa è la guarigione. Anche le depressioni che durano da molti anni sono curabili. E' inoltre possibile impedire il ritorno della depressione con la terapia antidepressiva di mantenimento.

Quanto tempo ci vuole per guarire?
La depressione comincia a migliorare generalmente dopo alcune settimane di terapia coi farmaci antidepressivi, e generalmente scompare dopo alcuni mesi o anche prima. Dopo la scomparsa dei sintomi, la terapia antidepressiva deve essere continuata per altri mesi, per prevenire una ricaduta. A volte, specialmente nelle depressioni più gravi e ripetute, può essere necessario modificare la prima terapia per ottenere risultati migliori.

Qual'è la probabilità di rispondere alla prima terapia antidepressiva?
Sette persone su dieci rispondono al primo farmaco antidepressivo. Le altre persone di solito rispondono cambiando la terapia. Poiché vi sono molti farmaci antidepressivi, la probabilità di rispondere è alta.


Vi è una terapia antidepressiva uguale ed efficace per tutti?
Vi sono molti tipi di depressione, ed ogni tipo risponde meglio ad alcuni farmaci antidepressivi. Inoltre, la stessa terapia non è efficace in tutti i casi. Perciò non è raro dovere cambiare la terapia dopo alcune settimane se non si osserva una risposta, a causa della diversità clinica e biochimica d'ogni persona.





Perché parlare delle depressioni e non più della depressione come una volta si faceva?
Così come non si ha la polmonite o la bronchite, ma invece si ha uno dei vari tipi di polmonite o di bronchite, così non si ha la depressione, ma invece uno dei vari tipi di depressione.

Quanti tipi di depressione vi sono?
Vi sono molti tipi di depressione, che richiedono una diagnosi specialistica. Ogni tipo richiede terapie speciali. Non individuare il tipo di depressione può portare a terapie inefficaci.

Vediamo alcune di queste depressioni.
Vi è un quadro generale comune a tutte: da alcune settimane sentirsi giù, essere stanchi e svogliati, non avere voglia di vedere persone e di fare il proprio lavoro, difficoltà a concentrarsi, bassa stima di sé , insonnia, mangiare di meno, difficoltà a concentrarsi, pensieri molto negativi fino a pensare alla fine della vita, al suicidio, scomparsa del desiderio sessuale.

Allora come si distinguono i vari tipi di depressione?
I tipi più comuni sono la depressione atipica, la depressione bipolare, la depressione mista, la depressione psicotica, la distimia, la depressione unipolare, la depressione grave malinconica.

Vediamo la depressione atipica.
E' presente nel 40% dei casi ambulatoriali. Nella depressione atipica, oltre al quadro generale, vi è eccesso di sonno, ingrassamento, aumento della fame, grande calo delle energie, ipersensibilità alle critiche degli altri. Questo tipo risponde meglio ad alcuni antidepressivi piuttosto che ad altri.







E la depressione bipolare?
E' molto comune, un caso ambulatoriale su due ha una depressione bipolare. Purtroppo, spesso non è riconosciuta, portando a terapie inadeguate ed inefficaci. Per riconoscerla bisogna indagare se la persona ha avuto dei periodi, non tipici della persona, in cui era troppo su, troppo contento, o facilmente irritabile, era agitato, aveva un aumento della sue capacità e delle attività, ridotto bisogno di sonno, aumento dei rapporti sociali, parlava molto, aveva la testa piena di idee, spendeva troppo, si divertiva troppo. L'attività sessuale è superiore alla sua media, mentre nella depressione è inferiore alla sua media. Si chiamano episodi ipomaniacali se sono leggeri, o episodi maniacali se sono gravi.


Come si distingue la mania dalla ipomania ?
La mania causa importanti problemi lavorativi, famigliari, con gli altri, problemi economici (spese, investimenti sconsiderati e spericolati), e comportamenti spericolati, che non sono presenti nella ipomania. Chi ha un episodio maniacale o ipomaniacale di solito non cerca l'aiuto del medico, perché si sente al massimo delle sue capacità e vorrebbe sempre stare così su. Purtroppo, una fase maniacale o ipomaniacale viene spesso seguita da una fase depressiva, perché andare troppo su porta poi giù. E' per la depressione bipolare che allora la persona chiede l'aiuto del medico psichiatra, dato che prima si sentiva molto su. Bipolare perché alterna periodi giù a periodi su.

Cosa ha di diverso questa depressione bipolare?
La cosa più importante è la necessità di prevenire non solo le fasi depressive, ma anche le fasi ipomaniacali e maniacali. La stessa terapia che cura la fase depressiva può indurre una fase maniacale, con tutti i problemi conseguenti sul lavoro, in famiglia e con gli altri. Perciò gli antidepressivi sono di regola combinati ai farmaci regolatori dell'umore, che servono a prevenire o a curare le fasi ipomaniacali e maniacali. Inoltre, la depressione bipolare risponde meglio ad alcuni antidepressivi piuttosto che ad altri, ed è spesso una depressione con eccesso di sonno e di fame (una depressione atipica).




Vi sono sottotipi di depressione bipolare?
Vi sono due sottotipi. La depressione bipolare tipo 1 e tipo 2. La tipo 1 ha fasi maniacali (cioè fasi in cui è troppo su e facilmente irritabile, con conseguenti importanti problemi sul lavoro, in famiglia , con altre persone, spese e investimenti esagerati, comportamenti spericolati). La tipo 2 ha fasi ipomaniacali, in cui è più su e facilmente irritabile del solito, ma più efficiente, più produttivo, pieno di energie e di interessi, più facili i rapporti sociali, cerca la compagnia degli altri e gli altri si divertono con lui. In altri casi è prevalente la irritabilità, ma non così intensa da causare grossi problemi.

Cosa è la depressione mista?
Sono contemporaneamente presenti sintomi generali della depressione e sintomi della ipomania, come la facile irritabilità, essere agitati, avere la testa piena di idee che non si fermano. Molte casi hanno una depressione bipolare tipo 2. Davanti ad una depressione mista, così come davanti ad una depressione atipica, bisogna sempre pensare che si tratti di una depressione bipolare.

Perché è importante riconoscere la depressione mista?
Perché gli antidepressivi usati da soli o ad alte dosi peggiorano la parte ipomaniacale di questa depressione, con maggiore irritabilità, insonnia, e comportamento agitato. In pratica peggiorano le cose invece di migliorarle. Infatti è indispensabile combinare un antidepressivo ad un regolatore dell'umore, che non solo controlla irritabilità e comportamento agitato, ma previene che l'antidepressivo peggiori le cose. La terapia deve spesso essere una doppia terapia. Questo spiega in parte perché vi sono delle depressioni resistenti alle terapie.










Vi sono allora nuove possibilità di curare la depressione?
Certamente. Riconoscere il tipo di depressione permette una terapia mirata, e previene l'uso di una terapia che invece di migliorare peggiora le cose.
I nuovi regolatori dell'umore, sempre più leggeri e tollerati, che lasciano la mente lucida, sono un'arma indispensabile nella terapia della depressione bipolare e mista.
Infine, vi sono nuovi antidepressivi (leggeri, che lasciano la mente lucida, da cui non si diventa dipendenti), che essendo chimicamente diversi dai precedenti, possono curare depressioni resistenti ad altri antidepressivi. Perché non solo vi sono vari tipi di depressione che richiedono terapie speciali, ma anche nello stesso tipo di depressione vi sono delle diversità chimiche da persona a persona, per cui non tutti rispondono allo stesso antidepressivo, e chi non risponde ad un antidepressivo può rispondere ad altri chimicamente diversi.

Allora è così importante la chimica nella depressione?
Molto. I sintomi sono causati da cambiamenti chimici del cervello. La chimica cambia per effetto degli stress della vita e perché una persona è predisposta per le depressioni. Davanti allo stesso stress solo 20 su 100 persone diventano depresse, e quelle 20 persone erano predisposte chimicamente.

E il ruolo degli antidepressivi?
Gli antidepressivi correggono e mettono in ordine la chimica, a volte in modo stabile, altre volte invece è necessario rifare le cure per periodi più lunghi.









I farmaci antidepressivi sono sicuri?
Quelli moderni sono sicuri, hanno infrequenti e leggeri effetti collaterali, non si diventa dipendenti, non annebbiano la mente, non sono dei tranquillanti, e non sono tossici.

Di cosa si parla durante i colloqui terapeutici?
Quando si ha una depressione tutto appare negativo, disperato, privo di valore, irrisolvibile e doloroso, non c'è più futuro, non si ha fiducia in sé. Questa visione ipernegativa delle cose è esagerata e distorta. Essa è modificata con ragionamenti più realistici usando la terapia cognitiva. Inoltre, i problemi personali che possono avere causato o peggiorato la depressione, o che possono derivare dalla depressione, sono affrontati con la terapia interpersonale.

La depressione si può associare ad altre malattie mentali?
Spesso si associa agli attacchi di panico, alle ossessioni e alle compulsioni, alla bulimia, a disturbi della personalità.

Come si manifesta la bulimia?
Vi sono eccessi alimentari ripetuti, durante i quali sono assunti grandi quantità di cibo in poco tempo ed in modo incontrollato, non riuscendo a smettere. Allo scopo di non ingrassare e di dimagrire, spesso è indotto il vomito, sono usati lassativi e diuretici, è attuato un digiuno esasperato, o si cerca di perdere calorie facendo molta ginnastica. La stima di sé dipende in modo esagerato dal peso e dalla forma del corpo.