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Le origini dei "Veneti"...

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    Naghornokarabah
    Età: 54
    Stratega Paradox
    Duca
    00 09/04/2004 20:43
    Le origini dei Veneti antichi: nuove ipotesi da tre studiosi sloveni
    In un testo, peraltro incredibilmente introvabile nelle nostre librerie,
    si sostiene un'affascinante teoria.
    di Ettore Beggiato Segretario Nazionale Veneti d'Europa



    Mi trovavo, qualche tempo fa, a Trieste e uscendo da quello splendido caffè mitteleuropeo che si chiama «San Marco» sono capitato in una libreria slovena. La mia attenzione si posò su un volume con titolo sbalorditivo anche per un venetista convinto come il sottoscritto: «I veneti - Progenitori dell'uomo europeo». Gli autori sono tre storici e linguisti sloveni: Josko Savli, Matej Bor, Ivan Tomazic.
    Avevo più volte sentito parlare di questo volume che ha suscitato un notevole interesse nel mondo slavo; interesse, per la verità e polemiche piuttosto vivaci. Gli autori infatti sostengono che gli sloveni non appartengono al gruppo degli slavi meridionali bensì a quella matrice che fa riferimento all'antico popolo dei veneti.
    Praticamente introvabile era ed è il volume nel Veneto: è veramente incomprensibile come un'opera incentrata sulla storia, sulle origini dei Veneti non abbia un minimo di diffusione nella nostra regione. Certo, un volume sui Veneti (o Paleoveneti o Veneti antichi) non potrà rappresentare un best seller, ma fortunatamente sta aumentando il numero di coloro che vogliono conoscere un po' di più da vicino questa civiltà, questo popolo che ha dato il nome alla nostra regione e dal quale discendiamo.
    «Se c'è una regione dell'Italia antica nella quale sia evidente la coincidenza di popolo, di cultura e di territorio, questa è il Veneto... tutto coincide: il popolo dei Veneti, la cultura che da loro prende il nome, il territorio che è sostanzialmente lo stesso ancora oggi»: così sostiene l'autorevolissimo Sabatino Moscati su «L'Espresso» del 15 dicembre 1985. Non c'è stato insomma solo l'impero romano nel passato dei Veneti, anzi; e nei nostri libri di scuola si dovrebbe parlare oltre che delle oche del Campidoglio anche dalla dea Reitia (la divinità adorata dai Veneti), della via dell'ambra, dei castellieri.
    E un passaggio nella prefazione del libro scritta da uno degli autori, il prof. Ivan Tomazic, è estremamente significativo (si riferisce alla civiltà lusaziana, cultura sviluppatasi a partire dal XII secolo a.C. nella regione di Lusazia ai confini fra la Germania e la Polonia):
    «Ma chi furono i portatori della civiltà di Lusazia e di quella dei campi d'urne che dalla lusaziana fu la derivazione e continuazione? Porsi questa domanda significa chiedersi quale fu il primo popolo dell'Europa centrale o forse dell'intera Europa, un popolo cioè dotato di un'evoluta organizzazione sociale non più strutturata su basi tribali. Fino all'ultima guerra gli studiosi identificavano questo popolo con i proto-Illiri. Le più recenti acquisizioni della storiografia dell'archeologia, della toponomastica e della linguistica testimoniano invece a favore di un'identificazione con il popolo dei Veneti antichi, una parte del quale si conservò fino all'arrivo dei Romani nell'area dell'alto Adriatico, in quella regione - il Veneto - che ancor oggi porta il loro nome. Ma che cosa si sa di questo popolo, quali sono le prove che ci permettono di affermare che furono proprio i Veneti a occupare l'Europa come portatori della civiltà dei campi d'urne e infine quali tracce rimangono di questo popolo e dei suoi discendenti? Su tutte queste questioni ha gravato finora un «non luogo a procedere», una specie di tabù che si spiega col fatto che il popolo preistorico dei Veneti non era inseribile in nessuna delle ideologie nazionalistiche che a lungo hanno condizionato la storiografia moderna. Il nostro lavoro si propone di rimuovere questa barriera e di offrire una visione più spassionata e chiara della preistoria e della storia dell'Europa».
    Il volume è il primo che pone in una luce completamente nuova la presenza dei Veneti nell'antichità, rivoluzionando le tradizionali teorie, spiegando come in quell'epoca essi abbiano avuto un ruolo di primo piano nel modellare la civiltà europea assieme all'entità greco-latina.
    Questo libro dovrebbe quindi scuotere l'assopito mondo culturale e scientifico italiani da sempre poco propenso a riconoscere nell'antichità spazio all'esistenza di civiltà diverse da quella latina.
    E soprattutto può essere un ulteriore momento di contrapposizione alla logica massificante e standardizzante «un popolo, una lingua, una storia» che si sta tentando di imporre in Italia quando invece all'interno dello Stato ci furono e ci sono «più popoli, più lingue, più storie».


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    scauro
    Età: 65
    Stratega Paradox
    Barone
    00 19/04/2004 13:44

    Ciao Nagh, gran bella città Trieste mi hai fatto venire voglia di tornarci per qualche giorno....

    Dal punto di vista storico è cosa encomiabile ed interessante (perchè tutta la storia è interessante) studiare le antiche popolazioni italiche (anteromane) che erano tantissime celti, galli cisalpini, veneti, etruschi,sanniti, bruzi siculi sicani etc....

    Però tutte quante vennero spazzate da Roma che per prima ebbe il senso dello Stato unitario (res publica e non la polis come in Grecia ) e di loro ai tempi di Diocleziano ben poco era rimasto.

    Lo Stato Romano è stato il primo grande esempio di stato laico (perchè la religione contava poco e gli stessi imperatori venivano deificati) distrutto poi dai barbari ma anche dalla nuova mentalità cristiana.

    L'attuale frazionamento campanilistico dell'Italia deriva dai successivi stati e principati che hanno cessato di esistere solo nel 1860 e la cui influenza pesa ancora dopo oltre 140 anni.

    Secondo me la Storia è una buona "magistra vitae" quando in essa cerchiamo il perchè del presente e delle credibili ipotesi sul futuro ma non quando la si usa per far tornare indietro l'orologio del tempo.

    Riconettendomi all'altro post sui longobardi io ribadisco la mia personale e modesta convinzione che è stata una buona cosa fare l'Italia ; io sono nato in Sicilia cresciuto a Roma vivo a Milano lavoro dapertutto non mi sento nè siciliano nè romano nè milanese ma italiano e poi europeo.

    Ecco la Storia ci insegna che dovremmo puntare ad un'unificazione politica dell'Europa perchè in una prospettiva globale verso America ed Asia fra gli Europei ci sono più punti di unione che di divisione perchè la politica non può prescindere dall'economia e solo unificandosi l'economia cresce.

    Agli amici del forum che parlano di sentirsi lombardi o (longobardi ?) dico che economicamente parlando scindere la Padania le farebbe perdere forza in un mercato globale sarebbe come volere forzatamente mantenere piccola un'impresa che pure va bene e rinunciare a farla crescere in multinazionale....
    Come pure penso che un riassetto in modo federale dell'Italia unica ed indivisibile sarebbe utile per tutti.
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    Riccardo.cuordileone
    Età: 38
    Stratega Paradox
    Marchese
    00 19/04/2004 14:10
    La storia è la cosa più utile per capire il presente e evitare certi errori nel futuro.
    Per quanto riguarda il discorso etnico, non ci si può fossilizzare su un sentimento di longobardità o romanità ecc., tutte le varie etnie che sono passate per il nostro paese hanno lasciato la loro impronta, a seconda delle zone poi ci sono stati più influenzamenti o meno.
    La romanicità ci ha lasciato una delle cose che nessun'altro al mondo ha, ovvero l'arte, l'archittettura, la poesia... cose che tutto il mondo ci invidia.
    I longobardi a loro volta hanno costruito le basi della nostra lingua e delle nostre leggi e hanno avuto una grande influenza nel nord italia, sopratutto in Lombardia alla quale hanno pure dato il nome.
    La ricerca etnica e nazionalistica, va dunque cercata dal basso medioevo in poi (dal rinascimento sopratutto), qui hanno origine e si sviluppano fino al 800 le caratteristiche di ogni nazionalità.
    Come ho già detto io mi sento lombardo, ma non celtico o longobardo, ma lombardo e porto dentro di me il sangue romano, insubre, longobardo ecc.
    Per quanto riguarda il tuo discorso scauro, ti dò ragione, però anche la Svizzera è piccola eppure sta meglio di tutta Europa economicamente, personalmente non credo e non voglio un Europa unita (non volevo nemmeno l'euro), sarei però favorevole ad un'alleanza militare ed economica europea (e non occidentale).
    Nel mondo d'oggi poi dove le guerre e la potenza militare ormai (a noi europei) non servono più, essere grandi porta solo problemi.


    _____________________________
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    imperatoreluca
    Età: 40
    Barone
    00 19/04/2004 14:17

    Scritto da: Riccardo.cuordileone 19/04/2004 14.10

    I longobardi a loro volta hanno costruito le basi della nostra lingua e delle nostre leggi e hanno avuto una grande influenza nel nord italia, sopratutto in Lombardia alla quale hanno pure dato il nome.



    dire che i longobardi hanno posto le basi di lingua e legge in Italia mentre si parla dell'eredità romana mi pare una grande, gigantesca, strepitosa cazzata. [SM=g27828]
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    Riccardo.cuordileone
    Età: 38
    Stratega Paradox
    Marchese
    00 19/04/2004 15:09
    Re:

    Scritto da: imperatoreluca 19/04/2004 14.17


    dire che i longobardi hanno posto le basi di lingua e legge in Italia mentre si parla dell'eredità romana mi pare una grande, gigantesca, strepitosa cazzata. [SM=g27828]


    I Romani certamente hanno posto le basi dell'organizzazione statale e di una lingua internazionale che è durata centinaia d'anni (questo non è indubbio).
    Però nel cammino che ha percorso la lingua italiana, dal latino al volgo, ai vari dialetti fino all'italiano, la popolazione più determinante verso questa strada furono proprio i longobardi che hanno dato origine a moltissime parole che usiamo ancora adesso.
    Allo stesso modo hanno modernizzato la più antica legge romanica e hanno dato le basi delle leggi odierne.


    _____________________________
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    Naghornokarabah
    Età: 54
    Stratega Paradox
    Duca
    00 19/04/2004 15:12
    Hai ragione Luca... vogliamo mettere il Diritto Romano con l'Editto di Rotari???? ( www.cronologia.it/storia/anno643.htm ).... mamma mia.....[SM=g27825]
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    Naghornokarabah
    Età: 54
    Stratega Paradox
    Duca
    00 19/04/2004 15:14
    Re: Re:

    Scritto da: Riccardo.cuordileone 19/04/2004 15.09

    I Romani certamente hanno posto le basi dell'organizzazione statale e di una lingua internazionale che è durata centinaia d'anni (questo non è indubbio).
    Però nel cammino che ha percorso la lingua italiana, dal latino al volgo, ai vari dialetti fino all'italiano, la popolazione più determinante verso questa strada furono proprio i longobardi che hanno dato origine a moltissime parole che usiamo ancora adesso.
    Allo stesso modo hanno modernizzato la più antica legge romanica e hanno dato le basi delle leggi odierne.



    Ma studia un po Riccardo.... perfavore.....senza offesa.....[SM=g27813]
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    Riccardo.cuordileone
    Età: 38
    Stratega Paradox
    Marchese
    00 19/04/2004 16:31
    Forse fa bene Mikon ogni tanto a defilarsi dalle discussioni, non c'è peggior sordo di quello che non vuole sentire![SM=g27812]

    Non c'è niente da fare viaggiamo su due binari diversi che non si incontrano e credo che non si incontreranno mai.


    _____________________________
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    Naghornokarabah
    Età: 54
    Stratega Paradox
    Duca
    00 19/04/2004 20:17
    Certo che nn ci incontriamo mai, dici stronzate!

    [SM=x166632] [SM=x166632] [SM=x166632] [SM=x166632] ...troppo bella questa...[SM=g27828] ...
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    imperatoreluca
    Età: 40
    Barone
    00 19/04/2004 20:21
    nagh ma ti autocensuri ahahahahah [SM=x166638]
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    Naghornokarabah
    Età: 54
    Stratega Paradox
    Duca
    00 19/04/2004 20:27
    Per forza! Le cazzate che spara quello sono cosi' assurde che mi fanno incazzare e dire cattiverie... poi mi pento e mi censuro (per il rispetto che nutro per i cattolici praticanti- molti- che ci frequentano[SM=g27828] ).... approposito.... mi ricensuro....
    Ma come cacchio si fa a dire che i Longobardi sono alla base del Diritto Italiano ed a loro lo dobbiamo??????? Ma porc... di quella zozz.... ladra!!!!????
    La STORIA e' CICLICA, non LINEARE... non e' detto che sia un continuo miglioramento....e nel caso dell'Italia "Longobarda" ne abbiamo prove evidentissime.....
    Se i Romani ci vedessero oggi ci "vomiterebbero" addosso.....da qunto facciamo schifo![SM=g27828]
    Censuriamo si... che e' meglio....[SM=g27821]
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    Riccardo.cuordileone
    Età: 38
    Stratega Paradox
    Marchese
    00 20/04/2004 16:36
    Ma riuscite a fare un discorso senza parolacce?

    Quando entrai nel forum per la prima volta pensai che imperatoreluca fosse il più e l'unico volgare del forum.
    Con il passare del tempo invece, ho potuto constatare che era solamente un pò impetuoso e che era in grado di sostenere benissimo un discorso, purtroppo invece ho scoperto che i volgari sono altri e che ne esistono più di uno.


    _____________________________
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    imperatoreluca
    Età: 40
    Barone
    00 20/04/2004 17:31
    Re:

    Scritto da: Riccardo.cuordileone 20/04/2004 16.36
    Ma riuscite a fare un discorso senza parolacce?

    Quando entrai nel forum per la prima volta pensai che imperatoreluca fosse il più e l'unico volgare del forum.
    Con il passare del tempo invece, ho potuto constatare che era solamente un pò impetuoso e che era in grado di sostenere benissimo un discorso, purtroppo invece ho scoperto che i volgari sono altri e che ne esistono più di uno.



    guarda che la volgarità non consiste nel dire parolacce, si può essere volgarissimi senza dirne nemmeno una
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    Naghornokarabah
    Età: 54
    Stratega Paradox
    Duca
    00 20/04/2004 19:15
    Re:

    Scritto da: Riccardo.cuordileone 20/04/2004 16.36
    Ma riuscite a fare un discorso senza parolacce?

    Quando entrai nel forum per la prima volta pensai che imperatoreluca fosse il più e l'unico volgare del forum.
    Con il passare del tempo invece, ho potuto constatare che era solamente un pò impetuoso e che era in grado di sostenere benissimo un discorso, purtroppo invece ho scoperto che i volgari sono altri e che ne esistono più di uno.



    Adesso fai il bigotto.... dai si scherza su....e basta dire caxxate![SM=g27828]
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    Lord Attilio
    Stratega Paradox
    Barone
    00 03/09/2006 19:03
    L'editto di Rotari fu considerato grandioso perchè era il primo codice di leggi dopo secoli di anarchia dovuta alle invasioni e mescolava le leggi longobarde con quelle romane(prova tu a vivere nel medioevo il sufraggio universale completo ci fù solo con la prima repubblica)!

    P.S.Mi dispiace per non essermi presentato e mi inchino davanti alla vostra potenza! [SM=x166638]


    _____________________________
    Ciaooooooooooo!