ricalco da Pasolini di Orgia

rofilippi
00domenica 9 settembre 2007 11:16
Nessuno parlava
Il sole picchiava
su azzurre grondaie
e su muri di sassi.
Le voci di pace rigavano
l’angoscia tranquilla del giorno.
Allegre le voci si alzavano
dalla strada d’asfalto.

Eppure nessuno parlava.

Veniva pian piano il tramonto,
una specie di mosto d’altri pianeti,
il cui rosso pesava
come pasta divina,
e le voci, perfino cantando,
salivano su dai giardini.

Eppure nessuno parlava.

Mio padre apriva la bocca e imponeva comandi,
reso torvo come un vecchio soldato
dalla mezza povertà
e dal vino.
Apriva la bocca
per dire cose già dette dai padri.

Neanche lui parlava.

Mia madre, innamorata,
apriva la bocca
per dire cose di casa e di cibo,
in un linguaggio tra loro segreto.

Neanche lei parlava.

Nessuno diceva qualcosa ad un altro
ma era tutto un eco di voci.
Com’era divino
quel silenzio così pieno di voci!
Non serviva sapere,
bastava unire a quelle la propria.

Comunicavamo facendo qualcosa:
mia madre faceva il pollo alla salvia,
la torta di farina gialla,
sotto la cenere,
mio padre faceva la strada d’ufficio,
il tetto di tegole nuove.

Ho imparato a parlare
ascoltando le voci:
nell’anima cercava
di prendere posto
la parola non detta.
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