in procinto di dormire

fabella
giovedì 7 maggio 2020 13:55

i gruppi di coperte mi segnano le gambe
a effetto cipolla. pesano come mappamondi
sulle spalle di una sindrome da virus.
tu non mi attacchi mai, anche se
di cose che non ti piacciono ne sto facendo tante

ho il petto a cielo aperto

non è facile tener le orecchie in equilibrio
sentendo cose che non sono cose
mi regge un gomito solo. nessun appoggio dal cassetto
aperto nel suo sogno, che morde
fabella
venerdì 8 maggio 2020 07:48
destinazione Ria.

scottano le calze
non è più la stagione delle calze
sto preparando la valigia per essere pronta

sai quanti non hanno la valigia?
con quei corpi di occhi chiusi e carne
il pudore non ha senso

mi chiedo se avranno freddo

allora metterò un golfino e qualche paia di calzini
il dentifricio non serve
fabella
sabato 9 maggio 2020 17:23

è un'accensione magra che hai
dopo la doccia o un calice di vino
di colpo tiri le punte dei piedi
e sei sulla pendenza del palco del Bolshoi

mi chiedo perché non Alla Scala, non all'Operà

pensi al Bolshoi come a una capsula spaziale
in cui si possa ballare anche intubati
uno dentro l'altro, come la matrioska
dalla madre al seme
e del seme nessun germoglio


fabella
lunedì 11 maggio 2020 21:20

ebbi l'esperimento addosso
mi bucarono i pollici così da confrontarli tra di loro
diedi a vedere se a ogni buco, corrispondesse buco

vi fu la stessa nebbia nella radiografia:
uguali e malati diversamente

così che mi lasciarono morire (con l'esperimento addosso)
zampillante dai buchi tutto il mio sangue
di una simmetria aerea, nel ricadere
fabella
domenica 17 maggio 2020 11:09
dalla finestra versa un piovere nudo
come il nudo sui letti in terapia intensiva

là tutto è carne, persino i vetri

ci pioverà il nudo
dal buio natalizio, da quello pasquale
dal buio vampa a ferragosto

trattasi di un antico colore: buio ospedale
nonostante i lampi che schizzano per i corridoi

fabella
giovedì 25 giugno 2020 11:40

sono anch'io causa
di un manoscritto trovato a Saragozza
non intimo di bianco, tutt'altro
spiattellato di fantasmi come matriosche
non destinato il foglio a restare candido
ma di matite sudicie di forche, di banditi
i diavoli, le zingare a alimentare
lenzuola pregne di miseria e verginità
Falkenna
giovedì 25 giugno 2020 16:18


Sono forti, tutte molto forti. Ho letto le date, è una specie di

diario. Una "elaborazione del lutto" (scusa la parolaccia) che

segna il passare di quei giorni. Ho apprezzato non solo le poesie

che sono dinamite, ma anche la capacità di esserCi dentro in pieno,

sembri un surfista che cavalca le onde più turbolente. Beh, ad

ognuno il suo.

Io ricomincio solo ora ad aver voce, e ne parlo solo in maniera

piuttosto velata, come un turista sul bagnasciuga che immerge

l'alluce per vedere se è il caso di tuffarsi. L'ultima cosa che

ho inserito, empaticamente suscitata dalle tue, è la mia maniera

di immergere l'alluce



🏄🏄


fabella
giovedì 25 giugno 2020 21:11
Re:
Falkenna, 25/06/2020 16:18:



Sono forti, tutte molto forti. Ho letto le date, è una specie di

diario. Una "elaborazione del lutto" (scusa la parolaccia) che

segna il passare di quei giorni. Ho apprezzato non solo le poesie

che sono dinamite, ma anche la capacità di esserCi dentro in pieno,

sembri un surfista che cavalca le onde più turbolente.




mi sentivo davvero in lutto, per quello che succedeva e che sarebbe potuto succedere a tutti, indistintamente. sì, ci ero dentro a sperare di riuscire a dribblare tutte le porte aperte, non credendo che potesse (che possa) finire. prima di dormire, tutto questo affiorava, quando il giorno era sorretto dalle solite risate.
fabella
giovedì 25 giugno 2020 21:25
Re:
Falkenna, 25/06/2020 16:18:





Io ricomincio solo ora ad aver voce, e ne parlo solo in maniera

piuttosto velata, come un turista sul bagnasciuga che immerge

l'alluce per vedere se è il caso di tuffarsi. L'ultima cosa che

ho inserito, empaticamente suscitata dalle tue, è la mia maniera

di immergere l'alluce



🏄🏄





mi piace l'espressione "immergere l'alluce". lo immagino molto bene il tuo alluce, disegnato da un cartone animato. è un classico, mentre tutte le restanti dita del piede si ritirano, quasi chiuse a pugno, l'alluce si allunga spizzicante a toccare l'acqua, prima di tuffarsi

in effetti il mondo della poesia è un oceano a cui bisogna adeguare la temperatura, prima di buttarsi. in passato esistevano i salotti per contaminarsi e poi decontaminarsi. ora abbiamo i Forum, dove non riusciamo a vederci in faccia, né ad ascoltarci la voce. ma come hai detto tu " il computer quando vuole è un medium telepatico". qui si sono prodotte nel tempo tante affinità. spesso proprio cavalcando l'onda dell'empatia, siamo riusciti a conquistare le nostre differenze.


fabella
venerdì 26 giugno 2020 07:39
salvamento

respiro bene, te lo voglio dire, perché è importante
e non ho fame, nonostante la carestia
gli occhi, anche se a malapena, restano aperti
le gambe reggono anche oltre le ginocchia
c'è una parvenza di salvamento nel mio passo veloce
nella bocca nascosta che ride; sorvolo su come apparire
diffido della scienza che mi sarà applicata
non svelo mai quello che dovrebbe aggiustare
fabella
venerdì 26 giugno 2020 07:43
quasi le due

mi si accendevano sotto le palpebre intermittenze di piccoli fuochi
che non avevano il colore del fuoco, bensì di lampi agglomerati
dove la luce fa una prestazione di intensità, poi sfuma

sarà corta questa notte, sono quasi le due

la doccia scarica il soffione con gocce battenti
che tardano a silenziarsi, come volessero spegnere del tutto
quei bagliori, che mi introducevano al sonno
fabella
martedì 30 giugno 2020 13:56
piani e ripiani

per non parlare dei piani: il condominio
a sette piani, ormoni, riunioni
che sembra di essere dentro a una grancassa
unta di odori e di prove generali

i primi piani in fotografia
e meno male che c'è l'app che ci fa belli
i piani cartesiani, che Cartesio
nemmeno con la app poteva risultare bello

e poi ripiani da fissare, incastrare, mettere in bolla
su cui decidere se incollare carta da parati

io non amo la carta da parati: non mi fa dormire
fabella
mercoledì 1 luglio 2020 10:07
cambiando casa

sarei ripetitiva se dicessi che mi sento disarmata
con la finestra aperta verso il vicino
assumendo una posizione scomoda, quasi scandalosa

scrivo da coricata, prima di dormire
con le gambe in aria, accavallate
per appoggiare il blocco tra ginocchio e coscia

la matita è tutta nera, che anche temperandola
rimane nera: la trovo elegante, come l'atmosfera
intima della mia stanza chiusa a chiave

mi chiedo se potrò organizzarmi a scrivere col buio
mi sentirei più armata con la luce spenta
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