addio serge reggiani

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beren erchamion
00venerdì 23 luglio 2004 23:47
Aveva 82 anni. Di origine italiana (era nato a Reggio Emilia)
è stato grande interprete di film di da Carné, Sautet e Visconti
Addio a Serge Reggiani
attore e chansonnier


Serge Reggiani durante
un concerto a Parigi nel '97

PARIGI - Lutto nel mondo dello spettacolo francese, già colpito ieri dalla notizia della morte di Sacha Distel. Se n'è andato uno dei suoi più popolari attori, Serge Reggiani, morto la scorsa notte a Parigi "in seguito ad arresto cardiaco". Aveva 82 anni.

Di origine italiana, l'attore, molto apprezzato anche come cantante, era nato a Reggio Emilia il 2 maggio 1922 ed era arrivato in Francia all'età di 8 anni al seguito della famiglia emigrata. Fin da giovanissimo il mondo dello spettacolo è la sua vita, e riesce a farsi notare grazie a Jean Cocteau che scopre il suo talento. Studente al conservatorio, nel 1940 debutta come attore di teatro nel "Le Loup garou" di Vitrac dove evidenzia fin da subito un grande temperamento drammatico. Ma la sua notorietà maggiore gli venne poi dal cinema, che trovò in lui un interprete tra i più sensibili e preparati.

I suoi personaggi asciutti, romantici, malinconici e umanissimi, lasciarono il segno nel gusto del pubblico che sembrò apprezzarlo moltissimo fin dalla sua prima interpretazione: Le Voyageur de la Toussaint del 1942. L'anno successivo, nella Parigi occupata dai tedeschi, ottiene un ruolo di rilievo in Evasione di Claude Autant-Lara.

Da questo momento la sua carriera decolla, e sarà l'interprete di grandi film come Mentre Parigi dorme (1946) di Marcel Carné, raggiunge il successo nel ruolo di malvivente innamorato di Simone Signoret in Casco d'oro (1952) di Jacques Becker, lavora a fianco di Alberto Sordi in Tutti a casa (1960) di Luigi Comencini, è protagonista con Yves Montand, Michel Piccoli e Gérard Depardieu di Tre amici, le mogli e (affettuosamente) le altre (1974) di Claude Sautet. Luchino Visconti lo volle per una parte minore nel Gattopardo.

Nel frattempo continua a dedicarsi all'altra sua grande passione: la musica. Nel 1965, con l'aiuto di Simone Signoret e di suo marito Yves Montand, inizia una nuova carriera con una serie di canzoni di grande successo, come Le Barbier de Belleville, Ma liberté, Les Loups. Negli anni 70 è uno dei più apprezzati chansonnier.

Negli anni 80 cade in una profonda crisi in seguito al suicidio del figlio Stephan e ai conseguenti problemi legati all'alcolismo. Da una decina d'anni aveva scoperto una vocazione per la pittura, sia come espressione personale che come mecenate di giovani artisti. Recentemente era tornato alla ribalta con la pubblicazione di un libro, Les Adieux differes e con una serie di concerti. Nel 2003 a Parigi ottiene il suo ultimo premio: la "Victoire d'honneur de la musique".

Immediato e unanime il cordoglio sia del mondo dello spettacolo che di quello politico, con i socialisti che hanno esaltato Reggiani come "uomo di libertà che aveva accompagnato, anzi preceduto, tutti i combattimenti della sinistra".


(23 luglio 2004)
La Repubblica

a leggere ancora :
Le Monde : La lumière de l'Italien s'est éteinte... sarebbe "la luce dell'Italiano si è spenta"
http://www.lemonde.fr/web/article/0,1-0@2-3382,36-373471,0.html


erikaluna
00domenica 25 luglio 2004 14:27
....
grazie beren per averlo ricordato.
Io lo ricordo per " Tutti a casa " di comencini, con l'accoppiata sordi-de filippo.
Bellissimo Film.
:)
buona domenica
erika
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