Un super Milan ferma la Juve

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
Shizuku.
00domenica 30 ottobre 2005 02:39
I rossoneri, senza Shevchenko, si impongono 3-1 contro i bianconeri, al primo k.o. dopo 9 successi di fila. Nel primo tempo a segno Seedorf, Kakà e Pirlo. Nella ripresa accorcia Trezeguet



MILANO, 29 ottobre 2005 - Per battere la Juventus ci vuole la partita perfetta. Il 3-1 finale del Milan la disegna senza fare una grinza. Perfetta come una tempesta. Anche senza Shevchenko. Ad Ancelotti manca molto, ma recupera i suoi navigati marinai in difesa; quelli che alla bisogna sanno manovrare la vela, spingere di prua e tagliare l'onda in due. Ritrova Nesta e Stam; si riappropria di un gigantesco Maldini. Nesta ha il tutore. E Nesta è anche il tutor di Ibrahimovic. Lo insegue ovunque. Non gli dà tregua. Ancelotti sa che tutto si gioca fra la difesa e il centrocampo, dove la Juventus ha pilastri di cemento leggeri come giunchi, che imprimono repentini cambi di rotta a ogni partita. La linea di confine dove si decide il destino della sfida.
Partita muscolare, ma di alta scuola, che il Milan monopolizza con il furore senza mai uscire di senno. L'ordine è assoluto, imbrigliare Nedved, chiudere Vieira ed Emerson, colpire nell'occhio del ciclone; vale a dire lasciare Ibra e Trezeguet senza rifornimenti. Ancelotti si gusta lo spettacolo da posizione invidiabile. Poi anche Capello si accorge che il Milan sta giocando proprio come la sua Juve: imponente sulla linea centrale, impeccabile davanti a Dida, frenetica in attacco. Ci fosse però Buffon. Preferito Chimenti ad Abbiati, e verrebbe da dire, col senno di poi, che la strada è spianata. Gilardino che tocca perfetto per Seedorf, pronto a impallinare il portiere juventino imbarazzato e beffato dalla leggera deviazione di Thuram.
Ma con la Juve mai dire è fatta. Ecco la difesa bianconera che si impappina davanti al tocco di Pirlo, riecco Chimenti perforato da Kakà che raccoglie nel marasma e raddoppia. Juve sorpresa, con la bocca aperta, mentre il Milan non si distrae un attimo. In mezzo come sulla fasce. Soprattutto a sinistra. Capello non ci pensa molto: fuori Pessotto, dentro Chiellini. Mentre i rossoneri dilagano da tutte le parti. Anche su una punizione calciata da Pirlo da distanza siderale: gol; 3-0. Senza storia. E qui il pensiero divaga. Torna indietro nel tempo: 25 maggio, Istanbul, primo tempo straordinario. Poi... Con la Juve mai dire è fatta. Stesso impeto, stessi volti quando scatta la ripresa.
Ma quando il Milan tenta nuovamente il tiro al bersaglio sul disperato Chimenti, Capello cerca di dare un significato alla partita con la mossa Mutu per Camoranesi, chiedendo al romeno una fluidità maggiore, garantita solo da Emerson, evidentemente stizzito dal risultato pesante. Ad Ancelotti che inserisce Vieri e toglie Inzaghi, Capello replica con Del Piero al posto Di Nedved, altro "desaparecido" della sfida; in un contesto che si è fatto tra l'altro rognoso, incattivito da eccessi di nervosismo, a tratti gestito con senso britannico da Bertini che spesso lascia correre. E all'insegna del "con la Juve mai dire mai", quando Vieira fa la cosa giusta, Trezeguet, servito magnificamente, accorcia. Un piccolo segnale che Ancelotti metabolizza inserendo due difensori, Cafu e Kaladze, per Gilardino e Seedorf. Utili alla causa per resistere all'impennata senza sbocco della Juve. Sigillata fino allo stremo da Dida. Meno due. Ancelotti alla fine può annotare sul diario di bordo: la corazzata è stata colpita. E affondata.

FONTE: gazzetta.it
Shizuku.
00domenica 30 ottobre 2005 02:42
Devastanti.
29/10/2005 22:42.
Per rissumere quanto successo a San Siro provocatoriamente basterebbe un dito indice davani alla bocca. Tutti zitti davanti al grande Milan. I rossoneri caricati dalla loro naturale voglia di vincere e perchè no, anche da tante numerose e ingiuste critiche, decidono che è giunto il momento di fare sul serio e di spegnere ogni elogio per l'avversario. Prima era la Juve inarrestabile che per molti aveva già vinto il campionato e ora? Ora c'è l'immagine bella e decisa di un Milan spietato, perfetto, trascinato dalla grinta di Rino Gattuso, sublimato dalla perfezione della propria difesa. Prima c'era un solo centrocampo, quello bianconero, muscolare, tecnico e perfetto. Ora c'è un centrocampo, quello rossonero, che segna, con Seedorf, con Pirlo, con Kakà, che sbriciola ogni svantaggio. C'è un Milan meraviglioso e una Juventus sempre grande che tuttavia abbassa il capo a tanta superiorità avversaria. Il bello del calcio è anche questo, un giorno sembra tutto deciso e il giorno dopo, che lavora e cresce a fari spenti sovverte tutto. E il bello deve ancora venire.

FONTE: accessibile.acmilan.com
Shizuku.
00domenica 30 ottobre 2005 02:54
tieeeeeeeeeeeeeeeeeee www.ultrasmilan.it/mp3/forza_milan_milan_campione.mp3

e tieeeeeeeeeeeeeeee



ihihiihiiiihiiihihhihihhii [SM=x660240]


[SM=x660205] 26 ANNI MILANISTAAAAAAAAAAAAAAA [SM=x660205]
StarTrader
00martedì 1 novembre 2005 19:42
Ma che gusto c'è a stare con squadre che vincono sempre? [SM=g27818] [SM=g27828]

Come fate a rinunciare alle emozioni che si provano col rischio [SM=g27828] , con le salvezze all'ultimo minuto di gioco [SM=g27822] , con le partite che valgono la promozione [SM=g27811] ...


...con la retrocessioni di ben DUE categorie in una volta sola???? [SM=g27813]
BeatAurora
00martedì 1 novembre 2005 20:59
Sarai una..... [SM=x660196] [SM=x660310]
[SM=x660309]

[SM=x660305]

[SM=x660302]

[SM=x660306]

Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 15:34.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com