Spot anti-nucleare di Greenpeace

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slayer71
00lunedì 24 gennaio 2011 00:25

Ottima iniziativa di Greenpeace.
Da Affaritaliani.libero.it:

Nucleare/ Ecco il contro spot di Greenpeace
Sabato, 22 Gennaio 2011 - 21:39

Greenpeace lancia una nuova campagna di comunicazione per informare i cittadini sui pericoli e sulle implicazioni ambientali, sociali ed economiche che la scelta del governo di puntare sull’energia nucleare comporterebbe. Una campagna che, senza rinunciare a un tocco di ironia, ha il chiaro intento di far conoscere particolari noti agli addetti ai lavori ma sconosciuti ai più. - Energia Nucleare. Il problema senza la soluzione - è il claim che ne riassume lo spirito. Nasce così uno spot (http://bit.ly/g26WID) che fa il verso - ribaltandoli - ai codici comunicativi delle grandi compagnie energetiche, caratterizzati da atmosfere sognanti, immagini epiche e toni di voce rassicuranti che, com’è ovvio, servono a celare le pesanti conseguenze spesso nascoste dietro le loro attività. Nello spot di Greenpeace, lo spettatore si trova davanti a un filmato che, con grande chiarezza, toni rassicuranti e ironia, mostra tutte le agghiaccianti verità sull’atomo: le scorie impossibili da smaltire, gli enormi costi, il falso mito dell’indipendenza energetica, i problemi di sicurezza. "Con questo spot - spiega Giuseppe Onufrio, Direttore esecutivo di Greenpeace Italia - vogliamo fornire ai cittadini uno strumento per riflettere sui problemi del nucleare in un paese distratto da slogan ingannevoli. Non possiamo certo competere con gli investimenti pubblicitari di Forum Nucleare & Co e, quindi, per contrastare il 'bombardamento mediatico nucleare' punteremo moltissimo sulla partecipazione attiva delle migliaia di persone che ci seguono online". "Vogliamo ringraziare - conclude Onufrio - l’agenzia che ha realizzato gratuitamente questa campagna e di cui non possiamo fare il nome. Il motivo? Aver realizzato un video per Greenpeace e contro il nucleare potrebbe creare problemi con 'certi' clienti".



Guardate lo spot nel link che ho attivato, è ben fatto [SM=g27811]



sadgh
00lunedì 24 gennaio 2011 11:17
bello... quello che passa in tv è una vergogna


Xipatetico
00lunedì 24 gennaio 2011 11:44
bello, ironico, ma sicuramente più realistico di quello che passano per TV di questi tempi. Ragazzi, vogliono propinarci di nuovo le centrali nucleari nonostante nel 1986 la popolazione abbia votato un bel secco NO, solo per mero interesse di qualcuno!!! L'uranio non è inesauribile e la nostra corsa ora sarebbe solo tempo e soprattutto denaro perso.

Cmq sul forum ufficiale del fUnclub se ne parlava tempo fa, e anche in modo interessante secondo me: se avete voglia (e se non lo avete già fatto) dateci un occhio: per fortuna il limite mentale di alcuni "moderatori" impedisce loro di intervenire in certe discussioni preferendo parlare esclusivamente di litfiba (discrimindando addirittura chi fa l'opposto), quindi si mantengono interessanti
http://forum.litfiba.net/forum-nucleare-italiano-t2937.html
Xipatetico
00lunedì 24 gennaio 2011 11:53
a proposito di quello che passano in tv e di come siano abili partigiani "comunicatori" questi personaggi che ci governano:


http://italianimbecilli.blogspot.com/2010/12/lingannevole-spot-favore-del-nucleare.html

Londinese
00lunedì 24 gennaio 2011 12:34
Elenco tutti gli aspetti negativi del nucleare:
1) scorie
2) radiazioni
3) uranio in fase di esaurimento
4) estrazione difficoltosa dell'uranio
5) l'80% dell'energia utilizzata dal mondo NON E' ELETTRICA http://www.unita.it/italia/laquo-la-francia-importa-pi-ugrave-petrolio-di-noi-il-nucleare-non-serve-raquo-1.27406
6) tempi lunghi per la costruzione di una centrale
7) costi troppo elevati


infine, al di là dei discorsi sulle energie rinnovabili, se si iniziassero a diminuire i consumi, non avremmo neppure bisogno di parlare di nucleare.
claudia.fatamorgana
00lunedì 24 gennaio 2011 13:26
Re:
Londinese, 24/01/2011 12.34:

...infine, al di là dei discorsi sulle energie rinnovabili, se si iniziassero a diminuire i consumi, non avremmo neppure bisogno di parlare di nucleare.



Si, e tra le alternative, oltre alla riduzione dei consumi e all'investimento sulle fonti rinnovabili, da non dimenticare anche rendere più efficienti gli impianti termici, elettrodomestici migliori, illuminazione a basso consumo/alta efficienza...


slayer71
00lunedì 24 gennaio 2011 13:32

8)In Italia equivarrebbe a disastro annunciato [SM=g27987] [SM=g27994]

Sicuro al 100 X 100







Xipatetico
00lunedì 24 gennaio 2011 14:00
ah ma ne sono più che sicuro anch'io.....
Xipatetico
00lunedì 24 gennaio 2011 14:11
Re: Re:
claudia.fatamorgana, 24/01/2011 13.26:



Si, e tra le alternative, oltre alla riduzione dei consumi e all'investimento sulle fonti rinnovabili, da non dimenticare anche rendere più efficienti gli impianti termici, elettrodomestici migliori, illuminazione a basso consumo/alta efficienza...





ma non solo
mi permetto di segnalare questo sito che è molto esaustivo in materia
inoltre ne riporto la parte finale, giusto per fare un po' di chiarezza


ecco il sito

Molte volte i nostri avversari dicono che abbiamo un costo dell’energia elettrica molto più alta dei francesi, ma anche questo è sia vero che falso.
Il costo dell’energia elettrica italiana è dovuto all’inadeguatezza del nostro sistema elettrico in particolare delle nostre linee. Noi abbiamo linee che hanno uno spreco del 12, 13 % nel trasferimento dell’energia elettrica. Ma quando ci dicono che importiamo energia elettrica dalla Francia è perchè le centrali nucleari per quella rigidità che spiegavo non possono essere chiuse e dunque producono energia anche quando non serve L’Italia ha una maggiore flessibilità, perché noi possiamo modulare la produzione, e ci conviene importare l’energia elettrica quando è “buttata via”. Per altri versi non viene mai detto che noi esportiamo energia elettrica alla Francia. Questo dato non è una cosa irrilevante.
L’Italia, come è certificato nelle relazioni internazionali, ha una potenza superiore al massimo di picco di consumo nei periodi di maggior domanda – per esempio l’estate con tutti gli impianti industriali in funzione - ed è in grado di fronteggiare la domanda.
La Francia invece produce molta energia elettrica ma è vulnerabile nel picco. La Francia ha imposto a molte aziende, ad esempio, il riscaldamento con energia elettrica e, in un inverno freddo come quest’anno, questo ha portato all’assurdo che la Francia non è stata in grado di coprire il suo fabbisogno e sono intervenute sia la Germania che l’Italia per far fronte a questa carenza.
Il cosiddetto basso costo del nucleare francese è un sottoprodotto del nucleare militare, come De Grulle aveva previsto ed ancora funziona.
Per noi dunque il nucleare sarebbe solo uno spreco, un pericolo, un qualcosa che non ha nessun significato se non quello di peggiorare la situazione sotto ogni punto di vista, ma è importante che tutti quanti abbiamo gli strumenti per tappare la bocca a chi dice che fare il nucleare è una questione importante per salvare l’ambiente, per avere minori costi, che una centrale nucleare è più sicura di un’automobile ecc... Sarebbe il caso di mandarli a Le Havre in Francia o a Shellafield in Inghilterra, dove le centrali nel normale funzionamento hanno prodotto disastri e inquinamento radioattivo senza avere incidenti gravi.


slayer71
00lunedì 24 gennaio 2011 22:43
Re: Re: Re:
Xipatetico, 24/01/2011 14.11:



Per altri versi non viene mai detto che noi esportiamo energia elettrica alla Francia. Questo dato non è una cosa irrilevante.



Ah, bene, sta cosa non la sapevo. [SM=g27993]
Come sempre ci vengono raccontate mezze verità.
Governo ladro!!! [SM=g27987] [SM=g27987]




Robymel2.0
00martedì 25 gennaio 2011 07:33
Mettere una centrale nucleare in italia è come dare un atomica in mano ai talebani.
Londinese
00martedì 25 gennaio 2011 12:19
In italia non si riesce a gestire la monnezza... e si pretende di gestire le scorie nucleari.
claudia.fatamorgana
00mercoledì 26 gennaio 2011 10:56
Già..
a parte che, che sappia io, proprio non ci sono siti adatti in Italia per lo stoccaggio dei rifiuti nucleari radiattivi..
mi auguro ci ripensino, anche se ci credo poco, (e per quanto potrà servire- purtroppo temo a poco- io comunque lo stesso ho firmato in rete per il no..) ma nella malaugurata ipotesi li voglio proprio vedere alle prese: i cittadini si sono rivoltati contro una discarica, nessuno naturalmente vuole nelle vicinanze impianti di smaltimento, nessuno vuole essere intossicato, contaminato e questi qui dove le costruirebbero le nuove centrali? Sai i casini..
slayer71
00mercoledì 26 gennaio 2011 13:29

La sola cosa da fare è andare a votare il referendum sperando raggiunga il quorum.





sadgh
00mercoledì 26 gennaio 2011 16:07



slayer71
00mercoledì 26 gennaio 2011 20:08

Azz, quest'immagine fa impressione...





claudia.fatamorgana
00sabato 12 marzo 2011 11:39
Esplodono in Giappone le centrali, oh in GIAPPONE che è il non plus ultra delle tecnologie moderne ecc., si presume sia avanti a noi anni luce in quanto anche a sicurezza ecc. (a maggior ragione essendo un paese ad altissimo rischio sismico) e si vogliono averle qui da noi, un paese dove tutto viene fatto alla carlona?
slayer71
00sabato 12 marzo 2011 18:24

Da libero.it:

Giappone/ Incidente Fukushima meno grave 3 Mile Island e Chernobyl
Sabato, 12 Marzo 2011 - 17:26

Secondo l'Agenzia per la Sicurezza Nucleare nipponica l'incidente alla centrale di Fukushima e meno grave sia di quello negli Usa di 'Three Mile Island' del 1979 e di quello del 1986 a Chernobyl in Ucraina. Nella scala da 1 a 7 dell'International Nuclear and Radiological Event Scale (INES), Fukushima si colloca a livello 4, 'Three Mile Island' e di categoria 5 mentre Chernobyl, l'incidente piu' grave, raggiunge quota 7.


Mah, sperem ben [SM=g27992]

sadgh
00sabato 12 marzo 2011 20:17
perfetto ora romperanno le palle per farle tutte in Sardegna dato che non è una zona a rischio sismico


claudia.fatamorgana
00sabato 12 marzo 2011 20:38
No ti prego, sarebbe il colmo...
e mica gli incidenti si potrebbero verificare solo ed esclusivamente per via di terremoti eh (anche se in questi casi certo, ovvio, il rischio è maggiore).. [SM=g27994]
slayer71
00sabato 12 marzo 2011 21:17
Re:
slayer71, 26/01/2011 13.29:


La sola cosa da fare è andare a votare il referendum sperando raggiunga il quorum.



Raga, dobbiamo far capire a questi buffoni che stanno al potere che non possono fare quel che vogliono sbattendosi le palle dell'opinione del popolo (che peraltro già si era espresso su tale argomento, eh).

sadgh
00sabato 12 marzo 2011 23:34
claudia.fatamorgana, 12/03/2011 20.38:

No ti prego, sarebbe il colmo...
e mica gli incidenti si potrebbero verificare solo ed esclusivamente per via di terremoti eh (anche se in questi casi certo, ovvio, il rischio è maggiore).. [SM=g27994]




qualcuno mesi fa ha proposto di farle tutte qua appunto perchè non è una zona a rischio, adesso sicuramente coglieranno la palla al balzo. Il 15 maggio ci sarà il referendum, speriamo serva a qualcosa anche se è solo consultivo.

slayer71
00lunedì 14 marzo 2011 21:54

Aggiornamenti sulla situazione della centrale giapponese:

Giappone/ Agenzia nucleare Parigi, incidente Fukushima del quinto grado
Lunedi, 14 Marzo 2011 - 21:01

Per l'agenzia di sicurezza nucleare francese, Asn, l'incidente alla centrale nucleare di Fukushima deve essere classificato al quinto o addirittura al sesto grado della scala Ines degli incidenti nucleari, che vede quello di Chernobyl al settimo livello, quello dei disastri nucleari. «Noi consideriamo che debba essere almeno ad un livello 5 e probabilmente a quello 6. Siamo oltre Three Mile Island senza raggiungere Chenrnobyl», ha detto Andre-Claud Lacoste, presidente dell'Asn, citando un altro famoso incidente avvenuto in una centrale nucleare americana nel 1979. Subito dopo il sisma e l'incidente nella centrale nucleare le autorità giapponesi, fornendo le prime informazioni all'Aiea, avevano classificato l'incidente al quarto grado della scala Ines.


Di bene in meglio... [SM=g27992]


Mr.FantasY
00martedì 15 marzo 2011 10:27
Cioè...3000 euro a puntata (puntata di 5 minuti), per sentirci dire delle panzane o delle cose scontate (sentite la conclusione del discorso)....e poi lo paragonano ad annozero o a ballarò....pfff




ieri sera ho visto un 5 minuti di porta a porta poi ho spento la tv.
i favorevoli si fanno forza e puntano sull'eccezionalità dell'evento sismico (e tsunami) giapponese per continuare la propaganda: spiegavano che già solo il terremoto di l'aquila, benchè molto meno potente di quello del giappone come scala di potenza, ha però sviluppato un movimento, uno sfregamento della crosta terrestre ben 10% più alto di quello del Jap....quindi i danni ad un ipotetico reattore sarebbero stati gli stessi se non maggiori
e insistono!!!
claudia.fatamorgana
00martedì 15 marzo 2011 10:52
In radio ieri mattina si parlava di questa questione e chi è a favore del nucleare non ha fatto altro che ripetere che ora qui da noi non si farà altro che sfruttare il discorso di questo incidente in Giappone per marcare ancora di più il nostro essere contro, cioè non so se rendo l'idea: si arriva ad accusare gli sfavorevoli di scorrettezza intellettuale perchè stanno strumentalizzando questo incidente, assurdo..
ma che discorso è che quelli sono casi eccezionali, ma che cazzo vuol dire...mi verrebbe da rispondere a questi qui: ma li mortacci vostri!! Mi è preso il nervoso ed ho spento poi..
se si tratta di nucleare la sicurezza dovrebbe essere assicurata (scusate il gioco di parole) sempre e in ogni caso! Sennò non se deve fa'!!
Farabutto83
00martedì 15 marzo 2011 11:05
6 tecniche retoriche per minimizzare un incidente nucleare

http://www.ecowiki.it/6-tecniche-retoriche-per-minimizzare-un-incidente-nucleare.html

Gran bel sito
Mr.FantasY
00martedì 15 marzo 2011 11:52
si, gran bell'articolo farabutto83, molto!!
talmente ben fatto che lo posto per intero qui, così che tutti possano leggerlo senza usare il link [SM=g27988]


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Eccovi, in pillole, i trucchetti retorici che vedrete adoperare quando si parla del disastro nucleare in Giappone. Sappiateli riconoscere e aggiungete nei commenti i trucchetti che conoscete voi! :)

0) Gridare forte e per primi.
La prima cosa da fare e’ trovare un podio. La gente cerca una spiegazione, ha bisogno di un narratore che inquadri il problema e si ferma sotto il primo che trova. Non importa se l’oratore dice cose false (per par condicio ha il diritto di aprir bocca), basta che parli e qualcuno lo ascolterà. Anzi, meglio! Essere smentiti funziona da rinforzo. Se si riesce a dare subito la propria versione dei fatti in modo convincente, sarà poi difficile che il pubblico cambi idea. Per fidelizzare i telespettatori occorre dargli in pasto storie commoventi e personali. Non fategli cambiare canale!

1) Negare l’evidenza.
Si strombazza che l’incidente e’ piccolo, che e’ tutto sotto controllo, che le radiazioni non fanno male, che le esplosioni sono cose normali. Lo hanno fatto i russi per Chernobyl perché “non creare il panico” e’ la migliore scusa per prendere tempo e nascondere quel che si può. Certo, i simpaticoni del nostro Forum Nucleare sarebbero più credibili se invece di andare in TV a dire che il nucleare e’ sicuro andassero a Fukushima, senza tuta. Facciamo una colletta per pagare loro il viaggio di istruzione?


2) Isolare i contaminati.
Se le autorità locali ammettono che il guaio e’ grosso, allora bisogna rassicurare il grande pubblico che il danno e’ limitato e circoscritto. Specie all’inizio, quando i contaminati sono in ospedale, gli altri evacuati e mancano i collegamenti, la cosa e’ fattibile. Quando poi l’attenzione del pubblico cala, allora si possono ripristinare i collegamenti telefonici e permettere alle tv di andare sul posto, magari con giornalisti embedded.

3) Rassicurare gli spettatori.
La rassicurazione va fatta in tutti i contesti simili, come sta succedendo da noi in Italia, sostenendo che un evento simile non potrebbe ripetersi, che le condizioni sono diverse, che noi sappiamo fare le cose meglio di loro. L’importante e’ sottolineare la distanza tra noi e loro, sia geografica sia tecnologica.

Dire che potremmo battere i giapponesi in tecnologia e’ difficile, quindi meglio evidenziare che ad esplodere sono le loro centrali vecchie, non le nostre nuove. (Tanto chi ci guadagna oggi non sarà qui quando anche le nostre centrali invecchieranno. I problemi che avremo noi giovani tra 40 anni non riguardano i 60enni di oggi.)

4) Trovare un capro espiatorio.
Quando l’evidenza e’ innegabile e il danno conclamato, occorre trovare un nuovo cattivo su cui puntare i riflettori. Ci fosse un errore umano da tirare in ballo, anche solo come ipotesi, sarebbe perfetto, ma un terremoto non te lo permette. Resta allora un’ultima cosa da fare per acquistare consenso:

5) Farsi passare per vittime.
Il miglior travestimento del lupo e’ la lana di un agnello. Non e’ un caso che alcune testate abbiano dato degli “sciacalli” a chi scrive contro il nucleare: descrivere gli altri come cattivi serve a dipingere se stessi come innocenti vittime di una macchinazione diabolica. I nuclearisti sono ora “vittime” di una campagna contro di loro. Spiacente, non credo che il trucchetto funzionerà facilmente: oggi la gente ha degli esempi concreti sotto gli occhi di cosa significhi “rischio nucleare”.

6) Dimenticavo, non perdete l’occasione di inventare un business sulla tragedia.
Il TG1 sta sfruttando il disastro per raccogliere le e-mail dei telespettatori con la scusa “vi teniamo aggiornati con la nostra newsletter”. Cliccate su acconsento e acconsentirete a ricevere informazioni commerciali o l’invio di messaggi promozionali, altro che aggiornamenti sul Giappone nuclearizzato!

claudia.fatamorgana
00martedì 15 marzo 2011 13:22
Per fortuna meno gente oggi abbocca a varie stronzate..
grazie soprattutto a internet c'è modo e maniera di informarsi per bene e anche di poterli vedere (sempre se ce la fai a reggere certe immagini perchè è dura davvero [SM=g27992]) gli effetti dei disastri nucleari.. [SM=g27992]
Farabutto83
00martedì 15 marzo 2011 14:51
Re:
claudia.fatamorgana, 15/03/2011 13.22:

Per fortuna meno gente oggi abbocca a varie stronzate..
grazie soprattutto a internet



E' da un po' che ci penso, ma non riesco a dare una dimensione a quel numero.
Sono d'accordo, sempre più gente usa internet, ma:

31'000'000 persone che hanno diritto al voto hanno più di 40 anni
16'000'000 persono con diritto al voto hanno dai 18 ai 40 anni
Per votare al senato occorrono 21 anni.

A cazzotto significa che se tutti i giovani (18-40) con diritto al voto o al referendum si tenessero informati con internet avremmo circa il 35% dell'elettorato aggiornato da una informazione non faziosa..

Poi ci sono gli stupidi, i menefreghisti, i coglioni, quelli in malafede e chi ci guadagna dal male degli altri.. poi c'è il popolo di mediaset (molti giovani..)

Quanto ne rimane di quel 35% ?

Secondo è per questo che alla politica non interessa più niente e continua a dire cazzate spudoratamente:

PERCHE' SIAMO UN PAESE DI VECCHI!! E BASTANO SOLO LORO PER VINCERE UNA LEGISLATURA! ;)

Troppo disfattista?
slayer71
00martedì 15 marzo 2011 14:58
Re: Re:
Farabutto83, 15/03/2011 14.51:



Troppo disfattista?



No, sei realista.


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