Sofri, la pena è stata sospesa

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webcop
00lunedì 28 novembre 2005 14:36
L'ex leader di Lc ancora grave
Il direttore del carcere di Pisa: "Adesso è un uomo libero"
Il figlio Nicola: "E' l'ultima delle mie preoccupazioni"
Bertinotti: "Adesso è tempo di concedere la grazia"


ROMA - Sospensione della pena per Adriano Sofri. Il giudice di sorveglianza interviene così sulla vicenda dell'ex leader di Lotta Continua che, attualmente, è ricoverato in ospedale dopo il malore che l'ha colto nel carcere di Pisa. Una decisione presa in meno di un' ora, come ricostruisce il direttore del centro clinico del carcere di Pisa, Francesco Ceraudo, secondo il quale "le condizioni di Sofri non sono compatibili con il regime carcerario". Al termine della sospensione, Sofri sarà sottoposto a nuovi controlli per verificare le sue condizioni di salute. In un primo momento si era parlato di una sospensione di sei mesi ma il provvedimento non contiene una scadenza temporale.
La sospensione della pena -annunciata dall'onorevole Franco Corleone, garante dei diritti dei detenuti- è stata decisa dal magistrato del tribunale di Sorveglianza, su istanza del medico del carcere. Il direttore del penitenziario ha commentato: "Ora Sofri è un uomo libero".
Il ricovero in ospedale di Sofri ha riaperto il dibattito sulla concessione della grazia all'ex leader di Lc. La chiedono in molti, soprattutto nel centrosinistra. Il segretario di Rifondazione, Fausto Bertinotti, si augura che la sospensione "la prima delle belle notizie che vorremmo apprendere". La prossima, continua Bertinotti, dovrebbe essere "un provvedimento di grazia". Favorevole al provvedimento di clemenza anche il segretario diessino, Piero Fassino: "Bisognerebbe risolvere la vicenda con la concessione della grazia. Spero che il ministro della Giustizia inoltri la pratica al Quirinale". Cosa che Roberto Castelli ha sempre rifiutato di fare. E anche da An arrivano segnali cauti: "Giusto sospendere la pena - dice il ministro della salute, Francesco Storace - ma sulla grazie la questione deve essere approfondita".
Secco il primo commento del figlio Nicola: "L' ultima delle mie preoccupazioni è la sospensione della pena. Vista la situazione di mio padre mi sembrava una decisione scontata".
Il medico penitenziario ha seguito tutto l' intervento cui è stato sottoposto l'ex leader di Lc nella notte tra venerdì e sabato, ha confermato l'ipotesi circolata ieri che quella di cui soffre Sofri sia una forma di sindrome di Mallory-Weiss che colpisce l'esofago soprattutto in presenza, come nel caso del paziente, di una"vecchia esofagite da reflusso". "L'altra sera ha raccontato Ceraudo - quando Sofri si e sentito male ha detto al medico di guardia nel carcere di sentirsi come con il 'diaframma rotto': c'è andato vicino, visto che la lesione riguardava la parte bassa dell' esofago".
Sofri, che poco prima aveva avuto conati di vomito, è stato quindi subito trasportato all' ospedale Santa Chiara di Pisa dove è stato sottoposto ad una Tac. Quindi l' intervento compiuto dai chirurghi Mauro Rossi e Massimo Seccia e al quale ha assistito lo stesso Ceraudo, è "perfettamente riuscito dal punto di vista tecnico". Il medico penitenziario ha anche aggiunto che Sofri sarà tenuto in coma farmacologico almeno fino a giovedì.
Ceraudo si è anche detto convinto che le buone condizioni fisiche di Sofri potranno aiutarlo a superare l' attuale situazione: "Ha giocato a pallone fino al giorno prima di sentirsi male". (28 novembre 2005) Repubblica.it



Decisione giusta. Gli auguro di ristabilirsi completamente.

[Modificato da webcop 28/11/2005 14.38]

postman78
00lunedì 28 novembre 2005 15:03
...giusta???
...è l'unica possibile!!! [SM=x165051]
ispanicop
00lunedì 28 novembre 2005 15:46
...Ristabilirsi al più presto per finire la pena!!!! [SM=x165087] [SM=x165044] [SM=x165045]
bluewall
00lunedì 28 novembre 2005 18:01
Si, sono d'accordo anch'io. Decisione giusta. Già è stato detto che infierire non c'entra niente con la pena. E tenerlo in carcere in queste condizioni significa infierire. Auguri, Sofri.
ostro
00mercoledì 30 novembre 2005 22:37
Ma ci mancherebbe!
webweb
00giovedì 1 dicembre 2005 19:05
Re:

Scritto da: webcop 28/11/2005 14.36
L'ex leader di Lc ancora grave
Il direttore del carcere di Pisa: "Adesso è un uomo libero"
Il figlio Nicola: "E' l'ultima delle mie preoccupazioni"
Bertinotti: "Adesso è tempo di concedere la grazia"


ROMA - Sospensione della pena per Adriano Sofri. Il giudice di sorveglianza interviene così sulla vicenda dell'ex leader di Lotta Continua che, attualmente, è ricoverato in ospedale dopo il malore che l'ha colto nel carcere di Pisa. Una decisione presa in meno di un' ora, come ricostruisce il direttore del centro clinico del carcere di Pisa, Francesco Ceraudo, secondo il quale "le condizioni di Sofri non sono compatibili con il regime carcerario". Al termine della sospensione, Sofri sarà sottoposto a nuovi controlli per verificare le sue condizioni di salute. In un primo momento si era parlato di una sospensione di sei mesi ma il provvedimento non contiene una scadenza temporale.
La sospensione della pena -annunciata dall'onorevole Franco Corleone, garante dei diritti dei detenuti- è stata decisa dal magistrato del tribunale di Sorveglianza, su istanza del medico del carcere. Il direttore del penitenziario ha commentato: "Ora Sofri è un uomo libero".
Il ricovero in ospedale di Sofri ha riaperto il dibattito sulla concessione della grazia all'ex leader di Lc. La chiedono in molti, soprattutto nel centrosinistra. Il segretario di Rifondazione, Fausto Bertinotti, si augura che la sospensione "la prima delle belle notizie che vorremmo apprendere". La prossima, continua Bertinotti, dovrebbe essere "un provvedimento di grazia". Favorevole al provvedimento di clemenza anche il segretario diessino, Piero Fassino: "Bisognerebbe risolvere la vicenda con la concessione della grazia. Spero che il ministro della Giustizia inoltri la pratica al Quirinale". Cosa che Roberto Castelli ha sempre rifiutato di fare. E anche da An arrivano segnali cauti: "Giusto sospendere la pena - dice il ministro della salute, Francesco Storace - ma sulla grazie la questione deve essere approfondita".
Secco il primo commento del figlio Nicola: "L' ultima delle mie preoccupazioni è la sospensione della pena. Vista la situazione di mio padre mi sembrava una decisione scontata".
Il medico penitenziario ha seguito tutto l' intervento cui è stato sottoposto l'ex leader di Lc nella notte tra venerdì e sabato, ha confermato l'ipotesi circolata ieri che quella di cui soffre Sofri sia una forma di sindrome di Mallory-Weiss che colpisce l'esofago soprattutto in presenza, come nel caso del paziente, di una"vecchia esofagite da reflusso". "L'altra sera ha raccontato Ceraudo - quando Sofri si e sentito male ha detto al medico di guardia nel carcere di sentirsi come con il 'diaframma rotto': c'è andato vicino, visto che la lesione riguardava la parte bassa dell' esofago".
Sofri, che poco prima aveva avuto conati di vomito, è stato quindi subito trasportato all' ospedale Santa Chiara di Pisa dove è stato sottoposto ad una Tac. Quindi l' intervento compiuto dai chirurghi Mauro Rossi e Massimo Seccia e al quale ha assistito lo stesso Ceraudo, è "perfettamente riuscito dal punto di vista tecnico". Il medico penitenziario ha anche aggiunto che Sofri sarà tenuto in coma farmacologico almeno fino a giovedì.
Ceraudo si è anche detto convinto che le buone condizioni fisiche di Sofri potranno aiutarlo a superare l' attuale situazione: "Ha giocato a pallone fino al giorno prima di sentirsi male". (28 novembre 2005) Repubblica.it



Decisione giusta. Gli auguro di ristabilirsi completamente.

[Modificato da webcop 28/11/2005 14.38]





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La vergogna morale non si cancella con un provvedimento sanitario [SM=x165044]
Ma quando si avrà il coraggio di chiamare le cose con il loro vero nome, in questo nostro tribolato Paese, dove le mezze verità devono coprire con la “moina” gli intrecci di interessi, le connivenze, gli “inciuci” (per usare un termine che peraltro non gradisco proprio)? E allora si abbia per favore lo coerenza di ammettere che quest’ultima meteora (caduta in verità neppure tanto a ciel sereno, visto che da tempo se ne faceva un gran parlare e solo l’aggravarsi delle condizioni di salute dell’omicida carcerato l’hanno resa tema di immedita attualità) sulle nostre teste, cioè la richiesta di grazia per Sofri, è il tentativo di dare una risposta politica contrapposta – sprezzantemente contrapposta - ad una sentenza giuridica, confermata più volte. Una risposta subdola, che si vorrebbe ammantare di argomentazioni pseudoumanitarie e tuttavia rivela una motivazione inaccettabilmente arrogante. Un’arroganza che si fa beffe della legge e dei meccanismi costituzionali. Sì, perchè l’arroganza di certe aree e di certi schieramenti sembra proprio non avere limite ed anzi cresce in misura direttamente proporzionale con la debolezza di chi è preposto a far rispettare le istituzioni democratiche (e non mi riferisco certo, fra i tre Poteri dello Stato che conosciamo dalla nostra Carta Costituzionale, al Potere Esecutivo). E allora ripetiamo, per sbugiardare quei pinocchi ormai senza pudore, perchè quotidianamente avvezzi allo sfrontato minuetto dei loro nasi, che tutti noi sappiamo benissimo come la loro preoccupazione di offrire garanzie ad un detenuto malato, nascondano in realtà il disegno di delegittimare i tribunali che hanno giudicato Sofri e lo hanno ritenuto mandante morale del vile assassinio del Commissario Calabresi. Sofri è colpevole, inconfutabilmente colpevole: per l’aggravarsi della sua salute potrà lasciare il carcere, risedendo fisicamente altrove per essere curato: non dovrà invece in alcun modo beneficiare della grazia. Ci ribelliamo a questa ipotesi. La vergogna morale che grava sulla sua coscienza è enorme, al di là delle chiacchiere e delle stupidaggini dei babbei che vanno dicendolo degno della grazia, solo perchè sarebbe dotato di una straordinaria intelligenza (già, proprio quella che non posseggono coloro, impegnati a difenderlo). A meno che non si voglia rivedere la Costituzione e aggiungere un comma all’Art.1°, specificando che L’Italia è una repubblica democratica, fondata sul lavoro, dove l’intelligenza (o la furberia) e il cattivo stato di salute, possono vanificare ogni umana regola di civile convivenza fra i cittadini.



webcop
00giovedì 1 dicembre 2005 23:47
Nulla da eccepire. Per quel che mi riguarda ho evidenziato che in presenza di condizioni di salute così serie la sospensione della pena mi sembra un provvedimento giusto, legittimo, del quale altri detenuti usufruiscono. Sulla grazia, ho già detto da tempo come la penso.
ispanicop
00sabato 3 dicembre 2005 00:57
...Anche perchè, se non sbaglio, lui la grazia non l'ha mai chiesta [SM=g27768] [SM=x165048] [SM=x165051]
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