°Zukho°, 16/09/2019 10.43:
Per ora riassumo in un: siamo pochi e anche in un futuro prossimo, non prevedo una quantità di player costanti che possano costruire e mantenere un gioco del genere. Inoltre il gioco “solo drakul” è attuabile in un’ambientazione che non prevede altre razze (come Vampire), ma quando ci sono altre influenze negative e positive, una zona/città così concentrata e “grande” non è assolutamente gestibile. Probabile, sì, ma in un ambiente più ristretto che assomiglierebbe al clan dei Viventi e al loro covo (e quindi già esistente).
-) Ho capito. Non credo sia limitante. Al personaggio resterà l'ambizione ed il sogno di poter realizzare una cosa del genere, nel piccolo o nel grande, a seconda del gioco che ne potrà venire; sul fatto che sia "solo Drakul" è più una preferenza, come ho detto possono essere coinvolte anche altri di razze diverse, ma che magari hanno piacere di esplorare e far parte di questo tipo di scenario (regno della notte). Quindi, anche se off parlando potrebbero non esserci mai i presupposti, ciò non dovrebbe a priori condizionare il game; semplicemente si agirà di conseguenza quando le cose accadranno nel gioco giocato.
Per quanto riguarda la trasformazione… oddio, ci sono un bel po’ d’intrecci e non ho ben capito i ruoli di chi citi (a parte Zù e Eloy). Ma cmq sia, non mi dispiace come detto l’idea del Padre vero che diventa suo stesso Genitore. Poi, nel caso di esito positivo, vedremo la fattibilità!
-) Sulla trasformazione, ok: i ruoli degli altri sono più da definire, a seconda pure della volontà di partecipare o meno delle persone. Non ho dato indicazioni precise perché essendo ancora tutto molto vago, preferisco prima conoscere l'epilogo della candidatura, poi chiedere e sapere se gli altri giocatori in questione sono interessati, e poi mettersi d'accordo per sviluppare meglio l'idea.
Spiegami un momento questa “faida”… vedo sempre una strana questione di “gruppo contro gruppo” o “famiglia contro famiglia”… pensi che scontri del genere equivalgano o si allineano agli scopi dei Defunti o dei Drakul?
-) La questione "gruppo contro gruppo" e "famiglia contro famiglia" era riferita all'idea della città, come possibili scenari interni: ad ogni modo, se l'idea è stata scartata in sé, non mi dilungo nell'aggiungere altro che non ha senso.
Scontri del genere possono allinearsi nella misura in cui viene toccata una sfera di influenza/interesse del/i Drakul (una preda violata, un territorio di caccia usurpato senza consenso, mire espansionistiche che trovano impedimenti o ingerenze, etc..). Viventi e Defunti, benché abbiano mire espansionistiche formalmente diverse (i primi di carattere politico, i secondi di carattere territoriale), possono sia andare d'accordo e convivere, sia andare incontro a delle sovrapposizioni: tutto sta nel come si evolve la cosa.
Ad ogni modo, le caratteristiche personali del personaggio (che, ribadisco, NON ESSERE prerogative della razza), esaltate dalla natura di Drakul, potrebbero generare reazioni diverse dalla linea di condotta normale di un altro membro del clan: per cui non è detto che come reagirebbe un qualunque defunto, così farebbe allo stesso modo Khalux, il quale tuttavia, spinto dalla stessa natura, esalterebbe tale modo di fare (Esempio: Khalux è ambizioso ed ha sete di potere; i drakul hanno indole di dominanza e conquista del territorio; la caratteristica di Khalux, che non è parte del corredo di comportamenti dei defunti, viene esaltata dalla natura di razza, che lo farà muovere nella maniera dei defunti in quella propria particolarità, seppur non sia una reazione basilare, andando così a fondere il bg del pg con la sua natura).
- Cosa ti ha spinto, a parte al bisogno di una consapevolezza del pg che lo porta a sentirsi “superiore”, a scegliere questa razza? Una cosa così Khalux potrebbe raggiungerla con qualsiasi razza chiusa, i Drakul cosa ti hanno ispirato realmente?
-) Mi sono sembrati i più idonei per caratteristiche e prospettiva di gioco, oltre che, a "sentimento", i più belli da giocare.
Gli Aasimar, per quanto sarebbero potuti essere un'alternativa abbastanza interessante, avrei dovuto fare un reset eccessivo del pg per intraprendere una strada di quel genere, quindi, a fronte di una eccessiva forzatura, ho ritenuto non fattibile tale cosa.
I Mannari, al di là di alcuni motivi personali, li ho scartati perché li trovo poco giocabili nella loro completezza.
Con gli elementali non c'avevo nulla in comune, per cui non ho avuto interesse a volgere la strada del mio gioco in quella direzione.
I mutaformi non mi hanno fatto scattare quel qualcosa in più che mi facesse dire "ok, proverò con loro!".
Sui Drakaal ci ho riflettuto un po' di più, ma ho sentito "maggiormente affine" la razza Drakul rispetto a loro.
I Drakul sono risultati vincenti su tutti gli aspetti, sia a livello di gioco, che a livello di interesse. Hanno una notevole versatilità, possono creare spunti, e mi hanno suscitato facilmente un interesse volto ad avere una prospettiva ludica più appagante a lunga durata. Sono stato conquistato dall'adeguatezza della razza alla mia ricerca di un qualcosa di più.
Ora passo alle domande più tecniche :
- Elencami tutti i punti deboli del Drakul, con anche le loro conseguenze.
- Come ruoleresti un eventuale Abbraccio e come istruirebbe Khalux la sua progenie?
- In una situazione dove il Drakul progenie di Khalux attenta a una sua vena come agirebbe il tuo pg? (ovviamente so che sono situazioni ipotetiche e so anche che potrebbero cambiare)
- Cosa farebbe Khalux e come si comporterebbe nei confronti di una vena a cui ha giurato vendetta, quando questa appartiene a qualche altro Drakul (esempio: Faeve vena di Lars)?
- Come giocheresti Khalux durante un tempo Sereno e uno Variabile?
- Spiegami il rapporto Magia / Drakul.
-) Il punto debole più marcato è la luce del sole. A contatto diretto iniziano a bruciare. Il giorno, con la luce, ne subiscono l'incidenza anche indirettamente, sul fisico, con senso di spossatezza, che mentalmente, con un senso di irritabilità.
Punto debole relativo, ma non meno importante, è la percepibilità magica: essendo percepibili magicamente, e come entità negative, corrono maggior rischio di essere scoperti come una presunta minaccia.
Punto debole fisico di carattere nevralgico, è il cuore: è il centro della non vita del Drakul. Se il cuore non funziona, o viene ferito gravemente il drakul si dissipa e muore (non definitivamente).
Altro punto debole fisico, è il cervello, unico altro organo che funziona nell'interiora del Drakul.
Infine, un particolare aspetto che può essere annesso ai punti deboli, è la magia: un Drakul viene ucciso definitivamente da un fuoco magico lanciato nel luogo di sepoltura durante la rinascita di quest'ultimo.
-) A seconda della persona che lo richiede, il pg cerca di adattarsi alla sua richiesta. Per lo più, comunque, il Drakul Khalux cercherà di essere sempre ammaliante e seducente, per rendere l'abbraccio un'esperienza positiva, di morte e rinascita, di modo da creare un legame probo e volto alla fiducia ed all'unità. L'istruzione che ne deriva sarà coerente con l'esperienza della non vita di Khalux stesso, ma sicuramente cercherà di trasmettere i propri principi (che non sono necessariamente quelli del clan): la grande superiorità della razza, il buon gusto di cacciare e nutrirsi delle prede umane, il buon senso di attenzione a non lasciare tracce, se non per un ragionevole scopo, ma che non debba mai mettere a repentaglio la propria esistenza, l'importanza del branco e delle prede sia come fonte di cibo che come possibili mezzi per raggiungere i propri scopi.
-) Gli impartirebbe una sonora lezione, la prima volta, per fargli rendere conto chi è che comandi, chi è superiore, essendo lui ad averlo creato. Mostrerebbe il minimo di indulgenza solo perché è una sua progenie, ma ciò non si ripeterà in una seconda occasione.
-) Essendo materiali nei sentimenti, la vendetta non supera il senso di responsabilità e rispetto razziale, oltre che all'istinto di conservazione che eviterebbe una faida inutile per la vita di un essere mortale. La cosa non gli farebbe piacere, ma non si esporrebbe mai, ameno non in prima persona: non è detto che, comunque, possa tramare qualche subdolo sotterfugio per perseguire lo stesso il suo scopo, sempre col minore dei rischi per sé.
-) Tempo sereno, starà al chiuso, tende sbarrate, lontano dalla finestra. Umore poco allegro, senso di stanchezza diffuso, suscettibilità marcata, anche se non si traduce in un'aggressività fisica, quanto in un'antipatia caratteriale.
Tempo variabile, stesse precauzioni e più o meno stesse sensazioni, il sole c'è sempre.
-) Il drakul è una creatura magica: il suo cuore è il centro nevralgico della sua potenza arcana. Per tale ragione, sono percepibili a livello magico. Tale essenza, lo rinvigorisce sia a livello fisico che mentale, gettando quindi le fondamenta della sua non vita. Possono essere uccisi definitivamente soltanto da un fuoco magico durante il periodo della loro rinascita nel luogo di sepoltura, e ciò quindi rende la magia il modo ultimo per uccidere un Drakul. La magia del Drakul gli permette di assumere forme diverse, quindi riesce a plasmare anche la sua fisicità: può farlo diventare un animale prestabilito, oppure assumere forma inconsistente di nebbia, nella quale diviene vulnerabile soltanto agli incantesimi. Tutto ciò, quindi, identifica la magia come un pilastro fondamentale della non vita del Drakul: per questo, anche il più fisico dei Drakul, risulterà essere magico, per essenza naturale di razza.