Richiesta Candidatura Drakul di Khalux

Calux Skyblade
00mercoledì 28 agosto 2019 17:24
Salve!
Come da titolo, presento formale richiesta.

> Nome PG: Khalux (Antares)
> Clan di appartenenza: Defunti
> Genitore: PNG
> Forma Animale: Volpe Nera

> motivo della candidatura:
- A livello On Game, il personaggio si trova in una condizione sia mentale che esistenziale di necessitare una svolta, a seguito di eventi di gioco spontanei di grande impatto sulla sua vita. Si tratta di un profilo giunto al suo estremo, da cui può venir fuori soltanto con un'altra situazione fatale.
- A livello Off Game, il prediligere questa razza anziché un'altra, è stato dettato in primo luogo dalla lettura delle circostanze on game le quali, quando hanno cominciato a prendere una determinata piega, l'idea di scegliere un percorso di svolta maggiormente decisivo con una razza speciale è iniziato a subentrare. Nella successiva lettura ed approfondimento dei particolari, la scelta della razza drakul e, in particolare, del clan defunti, è stata attentamente ponderata fino a questo momento, sia parlando con lo stesso responsabile (Zukho) in più occasione, che interpellando qualche altro player (Ileh), che parlando anche con il master responsabile della razza attuale (Damosh); da tutti questi confronti, confermo la volontà ed il piacere di voler intraprendere questa strada, per giocare sia la razza che creare gioco della stessa, sia interno che esterno, avendo una propensione a tentare di coinvolgere e di costruire reti, connessioni, legami; il Drakul è una razza che permette di spaziare sul versante negativo e neutrale con una certa versatile discrezionalità, rendendomi più libero nello stesso limite del rispetto dell'attitudine della razza. Tra tutte le letture fatte, ho ritenuto la più vicina sia al percorso del pg, che alla mia intenzionalità di ricercare una nuova volontà di gioco in questa specifica direzione. L'indicazione dei defunti come clan di appartenenza, piuttosto che dei viventi, è maturata su ragionamenti di continuità e proiezione verticale del gioco: seppur vero il pg è partito come neutrale, tra luci ed ombre, che sarebbe più assimilabile al clan dei viventi, le situazioni di gioco l'hanno messo su di un binario più in linea i defunti, poiché la vita ha ricalcato più il lato bestiale, con i continui attacchi e la dimostrazione che essa può essere più spietata della morte stessa; a tal motivo, ho ritenuto che la corruzione del suo animo propenda verso un meccanismo di assimilazione e accettazione/identificazione con quella realtà, cosa che in vita non è riuscito a fare per il suo lato "umano", che nella versione di drakul defunto dovrebbe andare persa, caratterizzando quindi un superare, più che l'accentuare, di questo tratto della personalità (sviluppo verticale). Questa decisione è stata da me preferita allo sviluppo orizzontale, che avrebbe costituito un rafforzamento del gioco odi et amo, dissidio interiore, proprio dei viventi, perché il motivo della richiesta del cambio razza sarebbe quello di trovare un nuovo modo di interpretare il pg, di farlo evolvere nel tratto concettuale della propria filosofia e modalità di pensiero-approccio alla natura, conservando ed ampliando i concetti di fondo, quindi, anziché di intensificarli solamente con la variazione della razza, che a mio pensiero e nell'ottica del percorso del pg, in quel modo non mi apporta un soddisfacente sviluppo nella sua interpretazione, cosa che ho ipotizzato invece nel defunto, su cui progredire con un bel percorso sia di elevazione del gioco, oltre che di approfondimento dell'interiorizzazione innovativa.


> cos'è un drakul:
Cercando di coniare un'esposizione innovativa, eludendo la banalità del copia-incolla dalla documentazione, darò una visione personale e correlata al mio pg della razza.
Il Drakul è una creatura che ha varcato il limite della concezione comune dell'esistenza. Le tre linee di sangue, che rappresentano morte affamata, sete di vita, ed il confine di ambedue, sono espressione collegate intrinsecamente dall'immortalità, dalla scintilla divina racchiuso da ogni divinità che li ha sedotti/corrotti, dalla morte che altri non è che il rovescio della vita, benché ciascuna natura fosse diversa nelle distinte sfaccettature. Il laconico bisogno di formare una famiglia, valore scaturito dall'inganno di Feriy, non è soltanto da vedere come una conseguenza di tale misfatto, ma anche come l'espressione più intima e forte della vera sconfitta dell'identità della morte, ovvero la solitudine, la mancanza derivante dal vuoto di ciò che è sconosciuto; il modo di affrontare/sopravvivere/proseguire, per il Drakul, nella/la sua non vita, il tempo che trova nuovi modi di uccidere, con la dimenticanza e l'abbandono, che sia sulla propria identità vecchia o nuova, scoperta o riscoperta, come anche una ragione valida per non finire.


> Bg da presentare:
- Brevi cenni storici passati

L'infanzia di Khalux è caratterizzata da molti chiaroscuri. Nasce all'ombra di un mal'amore, poiché la madre, elfa di razza, viene ripudiata dal casato nobile del clan dei ghiacci per aver amato il padre, umano. Entrambi i genitori costretti ad un esilio separato, non conosce mai il padre. Vive così i primi anni tranquilli in una tenuta di campagna nel centro del continente, apprendendo le basi della conoscenza, restando segnato sia dall'amore trasmessogli dalla propria madre, sia dall'odio che gli elfi hanno usato contro di lui e contro il loro stesso sangue per quella stessa ragione. Ancora ragazzo, subisce la brutalità di un gruppo di banditi, che razziano la zona e riducono in schiavitù lui e la madre. Venduti come schiavi ad un signore della criminalità di Dalen, passa l'adolescenza ad intraprendere una vita criminale, sia per mantenere in vita la madre, sia per sé stesso, abbracciando con ostilità quanto necessaria virtù gli aspetti del male. Dopo un lungo periodo di quella vita, una regolazione di conti durante una faida malavitosa, uccide i suoi padroni e gli permettono di scappare: riesce a fuggire solo lui, costringendosi alla separazione dalla madre, che non vedrà più da quel giorno. Mantiene un basso profilo, spostandosi da un posto all'altro, facendo qualsiasi cosa ed utilizzando il falso nome di Antares per proteggersi da eventuali sortite di vendetta della malavita da cui era sfuggito. Arriva a Narvick, dopo comincia la sua nuova avventura.

- Accadimenti On Game
Grazie alle sue capacità, si guadagna presto la fiducia del Re Iago. Comincia a lavorare per lui e Zaran alla locanda di Namsos, iniziando ad accumulare denaro, rimettendosi in carreggiata. Inizia a farsi conoscere, prendendo il via in quella scalata sociale in cui punta alla nobiltà ed alla conquista di una rilevanza politica di un certo prestigio. Si fa e si affida a buone amicizie, riuscendo ad entrare nella gestione di grandi opere del sociale, col centro di accoglienza per i meno abbienti, e della salute, con la coordinazione collaborativa di carattere tecnico ed amministrativo del nosocomio di Narvick; investe e si insinua, oltretutto, nel divertimento, andando a prendere le redini gestionali in cooperazione dei bordelli di Namsos e di Narvick; infine, si prodiga per attività ed eventi di intrattenimento con scopo umanitario, delineando così quel programma della propria campagna propagandistica.
Benché a livello imprenditoriale-politico le cose sembrano andare alla grande, in ambito personale subisce dei profondi e durissimi scompensi, che lo trascineranno inesorabilmente verso il fondo.
Il primo evento drammatico sarà la relazione sentimentale con Faeve De Aedis. Il rapporto travagliato con la mannara mette a dura prova la sua resilienza psicologica, già segnata in precedenza dall'affetto perduto della propria madre, dall'essere cresciuto nel binomio amore-odio, cardini principali della sua infanzia. L'epilogo molto brusco e ostile della chiusura del rapporto con la licantropo, viene immediatamente aggravato dall'incontro/scontro con Urur, dal quale viene ridotto in fin di vita, prima senza motivo, secondariamente poi per difendere la ex compagna, che presumeva essere in pericolo dal momento che il suo aggressore la stava cercando. Viene salvato da Tanis, capoclan dei mezzelfi di cui fa parte, curato da Amaia (per la quale comincerà a nutrire un affetto particolare) ed aiutato da Iago, compie diverse scoperte che ne segneranno la psiche, che sarà affetta da sindrome da stress post traumatico: il suo aggressore, membro del magisterium, è l'amante della ex compagna, con cui pare lo tradisse, e che è stato pestato a morte per l'indole di lui violenta e possessiva; diverse persone di cui aveva fiducia, come Eledhwen e lo stesso Tanis, gli danno diverse informazioni menzognere (per proteggerlo), di cui però lui accusa la negatività, venendo leso sull'aspetto fiducia; infine, viene anche quasi aggredito dalla sua stessa ex compagna, perdendo così ogni valore sentimentale nei suoi confronti dinnanzi a quella insensibilità spietata, che aveva quasi pagato con la vita.
Demolito sul lato affettivo, avendo sfiorato la morte praticamente per nulla, sentendosi disorientato anche sul fronte legami, con cui cercava di farsi una famiglia, vive un profondo stato di apatia, abbandonandosi alle passioni, frivolezze, al raggiungimento degli scopi, ma perdendo ogni attaccamento alla vita, sopravvivendo nell'andare avanti, con l'unico scopo di aspettare la resa dei conti con la fine. Col tempo, pochi legami restano validi, rimasuglio di lucidità al quale cerca di restare aggrappato: questo, finché, in seconda drammatica successione, non si verificano degli eventi tragici che ne rompono gli equilibri completamente. In primo luogo, in un'apertura più profonda con Iago, nasce uno scontro con egli, che sembra non essere contento della condizione del mezzelfo, creando un primo clima di tensione il quale, latente, fa respirare aria di angoscia; successivamente, Amaia, simbolo della sua vittoria contro la morte, lo allontana in maniera negativa, incrinando il delicato lavoro di ricostruzione che si era avviato; ed infine, subito dopo, Yaraned, persona alla quale ha deciso di concedersi più profondamente, poiché rappresentante una figura di una certa rilevanza prima dell'evento patologicamente traumatico, che maggiore protagonista dopo l'accaduto, a confronto con la propria sentimentalità fragilmente messa a nudo, lo respinge: nonostante il duro colpo, sembra tenere, in maniera delicata, ma saranno l'insistenza confusionaria dell'altra che, spronandolo ad aprirsi ulteriormente, dopo aver lasciato fluire l'emotività traviata, lo respinge di nuovo, assestando l'ultimo critico attacco destabilizzante alla sua personalità, affossata. Disperato, senza identità, con ogni cardine affettivo totalmente caduto, impazzisce, spezzato; cerca il suicidio, in un momento di massima follia, invano. Esalato l'ultimo fiato di quell'escalation di pazzia, stremato, si annichilisce. Fugge via dal Farsen, senza meta, senza scopo, senza identità, senza legami, arrancando soltanto in quella vita in cui non si riesce più a sentir vivo, in quell'esistenza che non accetta, ma che, persa anche la scintilla di follia per togliersi la vita, non riesce a far concludere.

- Trasformazione
Cercherò di lasciare poche indicazioni, per dare più un orientamento su come sarebbe possibile far accadere la cosa.
L'idea sarebbe di ripescare dal cilindro la figura paterna di Khalux, che non ha mai conosciuto. L'uomo, travolto dal dolore e dalla rabbia, fu trasformato in un drakul durante il suo esilio. da allora, ha vissuto la sua non vita, superando il dolore della perdita nella sua nuova esistenza. E' venuto a sapere del figlio quando l'ha ritrovato schiavo a Dalen. E' rimasto nell'ombra, da allora, a seguirlo ed osservarlo. Ha cercato di riavvicinarsi a lui creando la faida criminale che uccise i padroni del mezzelfo, ma lo stesso è riuscito a scappare. Ne perse le tracce, finché non fu incuriosito da un certo Antares a Laguna Verde al fianco del Re, venuto a conoscenza di ciò attraverso una vena insediata tra la popolazione locale (un beccamorto png animato durante una quest di convalida del master Nagflar). Da lì, è tornato a tenerlo d'occhio, seguendolo nelle varie vicissitudini fino alla sua fuga dal farsen. L'idea, sarebbe quella di farlo avvicinare dal suo sconosciuto genitore, il quale gli potrà proporre quella nuova vita, un nuovo inizio come fu per lui quando perse tutto, giocando sul parallelismo del padre/figlio. Le role potrebbero essere animate coinvolgendo anche altri personaggi, avrei piacere ad avere co-protagonisti durante il percorso, per creare una dimensione ludica maggiormente collettiva, propri a dimostrazione che non voglio giocare da solo, ma cercare di creare più movimento possibile, anche su una cosa di carattere individuale, sempre nei limiti della coerenza e dell'attinenza on game alla razza.

Grazie per l'attenzione.
°Zukho°
00venerdì 30 agosto 2019 10:11
Ciao! Ti ringrazio per l'interesse alla razza, innanzi tutto! :D

Mi prendo qualche giorno per leggere bene e con calma tutto, poi passerò alle domande! Come scritto in forum, la mia presenza è un po' incostante per ora, lo sarà anche in questi ultimi giorni! Ma non temere... tornerò! xD
Calux Skyblade
00venerdì 30 agosto 2019 19:21
°Zukho°, 30/08/2019 10.11:

Ciao! Ti ringrazio per l'interesse alla razza, innanzi tutto! :D

Mi prendo qualche giorno per leggere bene e con calma tutto, poi passerò alle domande! Come scritto in forum, la mia presenza è un po' incostante per ora, lo sarà anche in questi ultimi giorni! Ma non temere... tornerò! xD

A disposizione, lo sai ;)
Quando sei comoda, procedi con tutte le operazioni che devi!
°Zukho°
00lunedì 2 settembre 2019 12:06
Eccomi qui!

Allora, andrò per gradi e piccoli pezzi, perchè nel leggerti ho visto come alcune informazioni si nascondono dietro a frasi e concetti piuttosto intrecciati e ci devo star dietro con la testa, non voglio affrontare tutto in una volta! xD

Partiamo dalle motivazioni.
Naturalmente ho letto tutto e ora vorrei capire in effetti cosa sono per te i Defunti. Ovviamente, come hai già scritto, non voglio copia+incolla del manuale, voglio capire cosa pensi di loro e in cosa evolverebbero il tuo personaggio.

Dici che i Defunti svilupperebbero un’evoluzione del pg, abbandonando quell’umanità che i viventi invece conserverebbero. In seguito parli di lato bestiale che si accentuerebbe, prodotto dalla vita che ha bastonato Khalux parecchie volte, diventando quasi una filosofia di vita del pg.
A questo punto voglio sapere se Khalux diventerebbe una bestia assetata di vendetta o qualcosa di puramente istintivo, libero di assecondare il suo lato più “nero” senza il freno dell’essere umano e soprattutto, se pensi che questo sia in linea con i Defunti e il loro modo di essere o vivere.


Per adesso mi fermo qui, come detto procedo lentamente per capire tutto in modo chiaro! ;)
Calux Skyblade
00martedì 3 settembre 2019 02:48
°Zukho°, 02/09/2019 12.06:

Eccomi qui!

Partiamo dalle motivazioni.
[...] voglio capire cosa pensi di loro (defunti) e in cosa evolverebbero il tuo personaggio.

Dici che i Defunti svilupperebbero un’evoluzione del pg, abbandonando quell’umanità che i viventi invece conserverebbero. In seguito parli di lato bestiale che si accentuerebbe, prodotto dalla vita che ha bastonato Khalux parecchie volte, diventando quasi una filosofia di vita del pg.
A questo punto voglio sapere se Khalux diventerebbe una bestia assetata di vendetta o qualcosa di puramente istintivo, libero di assecondare il suo lato più “nero” senza il freno dell’essere umano e soprattutto, se pensi che questo sia in linea con i Defunti e il loro modo di essere o vivere.


Per quanto concerne le motivazioni:

Dei defunti, ciò che penso è che la loro linea di sangue è quella più orientata all'accettazione della propria natura da creatura immortale, con tutto ciò che ne concerne. Sono consapevoli della propria indole più bestiale, collegata all'identità di essere oltre la vita, la accettano, e la esprimono con quei mezzi di cui tale superiorità è coscienza, ovvero l'abbracciare le passioni nel loro aspetto vigoroso, come fonte di energia da cui trarre forza ed espressione di "vita", l'istinto di dominio che è altresì una corroborazione della propria essenza dominante, l'istinto di sopravvivenza il quale, ovviamente, è il vanto di essere sfuggito alla presa del tempo ed alla fine umana.
Circa l'attaccamento alla progenie ed il desiderio di creare una famiglia, ho voluto dare un'interpretazione dalla sfumatura più "romantica": una creatura che ha sconfitto la morte (avversario per eccellenza dell'essere umano), che non è soggetto quindi al tempo, che accetta la sua natura bestiale e quindi non "patisce" sé stesso né le sue debolezze, ha soltanto un unico e tremendo avversario da temere, ovvero la solitudine, il restare solo con sé stesso; per tale inconscia paura, si anima il desiderio ed il bisogno di avere dei legami, i quali rappresenteranno quell'unico modo per dimostrarsi superiori a tutto.
Anche sulla lettura dell'aver conquistato, tra tutto il pantheon, il favore proprio della Dea Morwell, propongo una personale lettura motivante di carattere alternativo: i Drakul defunti, malgrado risultino essere delle aberrazioni allo scorrere naturale delle cose, oltre al fatto che si nutrono proprio di vita altrui per salvaguardare la propria, sono riusciti a conquistare il suo favore poiché, sia ricordavano proprio tutti questi aspetti più ferali della natura, sia perché questa loro forza è, allo stesso tempo, anche anatema, come la vita che è marchiata dalla morte, la qual cosa può aver suscitato sia intrigo per quell'aspetto oscuro, sia la compassione della divinità.

Riassumendo, potrei sintetizzare con questa citazione:

"Il male è un punto di vista. Dio uccide indiscriminatamente, e così faremo noi; perché nessuna creatura di Dio è come noi; nessuno è simile a lui, quanto noi." (cit.)

Sull'aspetto evolutivo del pg:

L'evoluzione che si svilupperebbe nel mio pg è, fondamentalmente, la seguente: il diventare una creatura superiore, oltre la normale concezione, svincolandolo dal dolore di vivere, che è ciò da cui sta cercando adesso disperatamente di fuggire, ridandogli una nuova vita, di fatto, un nuovo modo di vedere e di leggere le cose del mondo, con gli occhi da Drakul.

Non diventerebbe una bestia senza cervello che uccide la gente senza criterio. La linea di ragionevolezza è comunque un tratto caratteristico del Drakul, che verrà rispettata dal pg.
Infatti Khalux, che non è mai stato un personaggio aggressivo, ma ha sempre agito con discrezionalità per il proseguimento del proprio interesse, riuscirà ad essere sì più ferale, ma per come lo intendo io, lo inquadro nell'ottica che riuscirà ad accetterà quello che la vita gli ha fatto, il modo "bestiale" di come l'ha trattato e condotto a desiderare la morte, e non avrà più remore in quest'ultima, perché considerata una liberazione da quella noiosa natura di drammi; sarà svincolato dagli assunti comuni agli esseri viventi, ostentando la sua nuova condizione di creatura al di là della normalità.
Da defunto non avrebbe conflitti dovuti alla fragilità dell'essere mortali, sarebbe più forte mentalmente, riuscirebbe ad esaltare i suoi aspetti che ora sono in crisi per la condizione di rottura vissuta. Rimarcherà: l'aspirazione di di conquista di una posizione; una propria presunta nota elitaria; l'essere seduttore passionale ed ammaliatore di menti come sfogo della sua materiale sentimentalità; mentre la sua lacuna più grande, quella del vuoto della famiglia che ha avuto a metà, per poi perderla del tutto, fino ad ora colmata con la ricerca di legami affettivi dal gusto travagliato, si orienterebbe con la linea di razza, ovvero il senso del Drakul di ambire alla creazione e a far parte di un branco, di una famiglia, fatta di prede e di progenie, grazie al non avere più delle comuni reazioni chimiche e fisiologiche da umano, ma un senso più intenso e profondo di connessione con altri dato dal sangue.

°Zukho°
00mercoledì 4 settembre 2019 15:20
Ok, mi piace il punto di vista in più che hai dato di Morwell. ;)
(e la citazione di Lestat ahuahua)


Rimarcherà: l'aspirazione di di conquista di una posizione; una propria presunta nota elitaria; l'essere seduttore passionale ed ammaliatore di menti come sfogo della sua materiale sentimentalità; mentre la sua lacuna più grande, quella del vuoto della famiglia che ha avuto a metà, per poi perderla del tutto, fino ad ora colmata con la ricerca di legami affettivi dal gusto travagliato, si orienterebbe con la linea di razza, ovvero il senso del Drakul di ambire alla creazione e a far parte di un branco, di una famiglia, fatta di prede e di progenie, grazie al non avere più delle comuni reazioni chimiche e fisiologiche da umano, ma un senso più intenso e profondo di connessione con altri dato dal sangue.




- Cosa pensi che spinga un Khalux Drakul ad ambire a nuove posizioni (immagino politiche)?
- Che intendi con "presunta nota elitaria"? E anche qui, cosa ci guadagna o motiva Khalux Drakul?
- Con "sedurre come sfogo alla sua materiale sentimentalità"... intendi per capriccio? Anche qui, Khalux Drakul lo farebbe per vizio o cos'altro?
- Parli di "creare e far parte" di un branco. Quali sono le regole o come interpreti la situazione dei Drakul Defunti e il loro clan?
- Come pensi che si comporterebbe Khalux nei confronti degli altri membri anche non dello stesso clan? Orientati sul carattere di Khalux, ovviamente.


Comunque, passo al resto. Sempre a piccoli passi.


Il laconico bisogno di formare una famiglia, valore scaturito dall'inganno di Feriy, non è soltanto da vedere come una conseguenza di tale misfatto, ma anche come l'espressione più intima e forte della vera sconfitta dell'identità della morte, ovvero la solitudine, la mancanza derivante dal vuoto di ciò che è sconosciuto; il modo di affrontare/sopravvivere/proseguire, per il Drakul, nella/la sua non vita, il tempo che trova nuovi modi di uccidere, con la dimenticanza e l'abbandono, che sia sulla propria identità vecchia o nuova, scoperta o riscoperta, come anche una ragione valida per non finire.



Con "laconico" intendi... conciso? xD Ci sono un po' di parole che nell'insieme non rendono chiarissimo il concetto. Ti chiedo di esprimerlo in maniera più diretta, in modo che possa analizzarlo con meno difficoltà. Non che sia stupida (cioè oddio, alle volte sì) però così è più facile e veloce comprendersi :)
Quello che ho capito è che il voler una famiglia, per il Drakul, equivale a sconfiggere la solitudine che l'immortalità gli darebbe. È così? Se è sì, quindi Khalux sarebbe propenso più a circondarsi di progenie, che di vene (basandosi sulla necessità di sconfiggere l'immortalità)?

Quando leggo cosa è per te un Drakul... mi immagino quasi che Khalux, vedendo e riconoscendo questa razza e ciò che ottiene, si possa credere "superiore" (parlando proprio di ascesa).
Pensi che sia questo il modo in cui si approccerebbe? Una specie di superbia da ostentare? Secondo te sarebbe discreto, nella sua razza, o ne darebbe mostra?
Calux Skyblade
00mercoledì 4 settembre 2019 22:51

- Cosa pensi che spinga un Khalux Drakul ad ambire a nuove posizioni (immagino politiche)


-) Khalux, di base, è già ambizioso di suo, a testimonianza del percorso che stava facendo, con ottimi risultati, finché non si è praticamente ribaltato (perlopiù in parte da solo, per colpa della sua emotività, ed in parte per le brutte esperienze che gli sono capitate). Da versione Drakul, il non avere più quelle debolezze che sono state causa della sua rovina (l'umanità ed il senso di inferiorità, scaturito dall'essere stato quasi ucciso, che gli hanno lasciato comunque una paura di morire), lo faranno soltanto esaltare di più, una sorta di senso di invincibilità, di superiorità fondata sulla sua nuova natura di creatura immortale.


- Che intendi con "presunta nota elitaria"? E anche qui, cosa ci guadagna o motiva Khalux Drakul?


-) Con presunta nota elitaria, intendo che Khalux si sentirà rafforzato da questa natura di Drakul, ovvero accettando tale realtà, in linea con il clan dei defunti, esalterà questa fierezza con un senso di orgoglio e di prestigio, per l'appunto, con cui si riterrà un essere superiore. Il guadagno sta sia a livello pragmatico di capacità e di natura, oltre che di identità e psicologia (No conflitto: umano-fragile-bene e male-debole; ma bensì: Drakul-Immortale-noncuranza bene e male-forza).


- Con "sedurre come sfogo alla sua materiale sentimentalità"... intendi per capriccio? Anche qui, Khalux Drakul lo farebbe per vizio o cos'altro?


-) Prevalentemente, la seduzione e la passionalità sarebbe utilizzata come strumento, sia per ottenere nutrimento, sia per avere "prede", sia per ottenere eventualmente degli scopi. Potrà starci che possa decidere di concedersi qualche vizio, più per diletto e per presunzione, per sfida come una sorta di desiderio di conquista, ma nulla che possa rasentare l'umana condizione di amore. Sarebbero perlopiù istinti predatori da soddisfare, competizioni da vincere, tutto nell'ottica del Defunto come creatura predominante e legata all'aspetto ferale, che non per questo dev'essere per forza assunto (a mio avviso) come concetto di brutale bestialità.


- Parli di "creare e far parte" di un branco. Quali sono le regole o come interpreti la situazione dei Drakul Defunti e il loro clan?


-) Le regole del branco, da ciò che ho potuto percepire tramite la documentazione di razza, si basano in particolar modo su di una struttura gerarchia di carattere animale, con predominanza dell'Alfa, e del Beta in seconda. I due vertici sono Drakul, i quali devono, come minimo, condividere intenzionalità di scopi ed un legame piuttosto forte per dare e trasmettere sicurezza e forza alla famiglia. Ciò non ritengo debba risultare necessariamente un appiattimento/annichilimento delle personali attitudini e maniere di comportarsi dei razziati, purché si mantengano i canoni necessari a rispettare i principi fondamentali di lealtà, rispetto e missione della famiglia.
Uno dei principali obiettivi sarà quello di poter assicurare prede che possano, oltre a dare nutrimento, anche avere uno scopo di tenere infiltrazioni nel tessuto globale della società dei mortali, per permettere naturalmente di estendere predominio e controllo dell'intero casato.
Successivamente, se sarà ritenuto opportuno dall'Alfa e dal beta, l'ammissione di prede a pieno titolo nel clan sarà perpetrata coscientemente alle ragioni che sono ritenute opportune ai fini del rafforzamento della stessa famiglia, e con la massima certezza di avere la lealtà di quest'ultima.
Conseguentemente, rispecchiando l'idea che "la creazione di altri Drakul deve avvenire con oculatezza, perché significa avere un altro rivale per il cibo", il rinfoltire le fila della famiglia del branco con altri Drakul resterà, dunque, sempre attento e morigerato. Ciò che posso sottolineare, è che il personaggio non avrà remore a trasformare, se dovesse essere ritenuto utile per il proprio Clan. La situazione attuale, dal mio punto di vista, credo sia un po' contratta, specie per la questione del passaggio da Revenant a Drakul, la quale, da come mi è parso di capire, ha comunque creato delle ragioni on game a giustifica di tale circostanza; per cui, ripartire con un secondo membro drakul, assieme all'affiliato già presente, auspico possa essere una scelta fortunata!


- Come pensi che si comporterebbe Khalux nei confronti degli altri membri anche non dello stesso clan? Orientati sul carattere di Khalux, ovviamente.


-) L'approccio di Khalux verso i membri degli altri clan sarà, di base, di rispetto, in quanto comunque Drakul, benché di diversa appartenenza; le sfumature sul comportamento saranno date da vari fattori, che le faranno quindi oscillare dalla linea indicativa data dal regolamento di razza. Il primo fra tutti gli elementi che cercherà di constatare, essendo un Drakul Defunto, quindi a carattere "animalesco", sarà la "forza"; questo non vuol dire che ingaggerà sfide o andrà a menarsi in giro con gli altri immortali, ma molto più sottilmente cercherà di testare il valore del Drakul sconosciuto in questione, sia per un senso di imposizione propria, sia per assicurarsi "l'affidabilità" di quell'altro parirazza (quindi, per un vivente ed un ibrido che ritiene inferiori a sé, tenderà a dargli un'accezione negativa, secondo i canoni da manuale, mentre chi invece riconosce essere superiori o affidabili, mostrerà più rispetto e, a seconda degli altri elementi in gioco, come grado di conoscenza e legame costruito in on, più o meno simpatia.)



Quello che ho capito è che il voler una famiglia, per il Drakul, equivale a sconfiggere la solitudine che l'immortalità gli darebbe. È così? Se è sì, quindi Khalux sarebbe propenso più a circondarsi di progenie, che di vene (basandosi sulla necessità di sconfiggere l'immortalità)?


-) Sulla parafrasi, interpretazione corretta. Hai capito bene. Per quanto riguarda il concetto circa Khalux, riprendendo comunque quanto detto in un punto precedente, più che "propenso", diciamo che non avrebbe problemi a circondarsi di progenie, fermo restando tutti i criteri esposti prima. E' motivo, logicamente, dalle ragioni che ho espresso e che hai ben inteso, quindi potrà provare a spronare la coscienza degli altri membri del clan ad accettare la sua filosofia, ma non trasformerà mai senza criterio, a meno di una precisa ragione (gesto di sfida verso l'Alfa, tentativo di trasformazione andato a male, gesto di sfregio verso un nemico che saprebbe così di torturare).
A pro di questo, in maniera per adesso puramente ipotetica legata al superamento di questa prova, sarà mio piacere quindi mettermi a disposizione del gioco di razza in futuro per tutti coloro che avranno volontà di giocare un cambio razza con pg, una volta compiuti i requisiti necessari da parte del mio personaggio, sempre restando fedele al decreto del master di razza, restando disponibile con il pg, come io stesso, in maniera più che lieta a poter collaborare in tal senso.


Quando leggo cosa è per te un Drakul... mi immagino quasi che Khalux, vedendo e riconoscendo questa razza e ciò che ottiene, si possa credere "superiore" (parlando proprio di ascesa).
Pensi che sia questo il modo in cui si approccerebbe? Una specie di superbia da ostentare? Secondo te sarebbe discreto, nella sua razza, o ne darebbe mostra?



-) Lui si crederà sicuramente superiore, perché di fatto riterrà la trasformazione in Drakul una liberazione, una conquista, una vittoria sulla propria miserabile condizione umana. Accetterà la sua essenza da immortale, e non avrà conflitti interiori, se non la lacuna data dalla solitudine. Questo, tuttavia, sarà un suo rafforzamento prettamente interiore, che esteriormente metterà in atto con le dovute discrezionalità: andare urlando in giro di essere un non morto non è propriamente furbo, e se si ha un'arma segreta, la si sfrutta al meglio. Il suo potere sarà anche questo, il mistero, che è parte integrante del suo fascino. Ciò non toglie, tuttavia, che potrebbe essere un suo obiettivo quello di creare una realtà a misura di Drakul, dove poter stare senza preoccupazioni di nascondere ciò che si è, perché sotto il dominio della famiglia...
°Zukho°
00lunedì 9 settembre 2019 10:38
Questo senso di superiorità e ambizione, mi sembra più un mix tra Viventi e Ibridi.
I viventi hanno la tendenza a conquistarsi posizioni politiche, gli Ibridi supportano la superiorità della razza, divinizzandola quasi.
Dici che ciò è “in linea con il clan dei defunti” ma non è così. I defunti sono soltanto più animaleschi ma non puntano a diventare superiori e nemmeno hanno come aspetto intrinseco il riconoscersi “più” di altri. Questo percorso, in caso, è giustificabile dalla tendenza del tuo personaggio e non del clan.


Uno dei principali obiettivi sarà quello di poter assicurare prede che possano, oltre a dare nutrimento, anche avere uno scopo di tenere infiltrazioni nel tessuto globale della società dei mortali, per permettere naturalmente di estendere predominio e controllo dell'intero casato.



Anche questo passaggio, sembra quasi che tu intenda estendere il dominio dei Drakul a livello politico, ma ripeto che questo non è lo scopo del clan. Va bene avere "vene" influenti, ma non che ampliano il predominio o il controllo del "casato".


La situazione attuale, dal mio punto di vista, credo sia un po' contratta, specie per la questione del passaggio da Revenant a Drakul, la quale, da come mi è parso di capire, ha comunque creato delle ragioni on game a giustifica di tale circostanza; per cui, ripartire con un secondo membro drakul, assieme all'affiliato già presente, auspico possa essere una scelta fortunata!



E no, l’attuale situazione non è derivata dal cambio in Revenant a Drakul, bensì semplicemente da eventi ON costruiti in anni, per quanto riguarda il mio caso almeno. xD
Per quanto riguarda l’idea che Khalux sia pronto a trasformare è sicuramente eccellente. A tal proposito però voglio chiederti: come affronteresti tu player un legame così forte con un player? nel caso appunto questi smetta di giocare, cosa e come faresti affrontare a Khalux per la perdita? Mi è quasi sembrato di capire che un gioco del genere saresti pronto ad averlo con più player/pg, ritieni opportuno legare tanto il tuo gioco così intenso, a un pg come Khalux che in effetti ha vissuto e vivrebbe, da Drakul, le emozioni in modo altrettanto profondo?


E' motivo, logicamente, dalle ragioni che ho espresso e che hai ben inteso, quindi potrà provare a spronare la coscienza degli altri membri del clan ad accettare la sua filosofia, ma non trasformerà mai senza criterio, a meno di una precisa ragione (gesto di sfida verso l'Alfa, tentativo di trasformazione andato a male, gesto di sfregio verso un nemico che saprebbe così di torturare).



Fammi comprendere meglio qui che intendi nelle parentesi. Pare quasi che Khalux utilizzerebbe l'Abbraccio come una tortura, una sfida o causa di morte accidentale. Quest'ultima poi è un'opzione piuttosto difficile, sai dirmi perchè?


Ciò non toglie, tuttavia, che potrebbe essere un suo obiettivo quello di creare una realtà a misura di Drakul, dove poter stare senza preoccupazioni di nascondere ciò che si è, perché sotto il dominio della famiglia...



Qui e in altri stralci delle tue risposte, c’è qualcosa che però non mi torna. Quando parli di “territorio” sembra quasi che tu stia parlando di un territorio effettivo, materiale, come una città o un luogo o un posto esteso. I Drakul Defunti, ci tengo a precisare e soprattutto a distinguere, non sono Mannari.

Perciò, tenendo da conto questo: come si comporterebbe Khalux in caso un altro Drakul invadesse, solo a presenza, un luogo dove è stazionato? Se invece il Drakul attaccasse qualcuno del posto in cui è? Se attaccasse una preda di Khalux con cui ha un vincolo?
Se ci fosse un’altra razza potente, Khalux l’affronterebbe in quale caso?

E in ultimo… parli nel quote che ho inserito di “creare una realtà a misura Drakul, sotto il dominio della famiglia”. Cosa intendi? Cosa vorresti organizzare e cosa pensi del covo dei Defunti?
Calux Skyblade
00lunedì 9 settembre 2019 12:47

Questo senso di superiorità e ambizione, mi sembra più un mix tra Viventi e Ibridi.
I viventi hanno la tendenza a conquistarsi posizioni politiche, gli Ibridi supportano la superiorità della razza, divinizzandola quasi.
Dici che ciò è “in linea con il clan dei defunti” ma non è così. I defunti sono soltanto più animaleschi ma non puntano a diventare superiori e nemmeno hanno come aspetto intrinseco il riconoscersi “più” di altri. Questo percorso, in caso, è giustificabile dalla tendenza del tuo personaggio e non del clan.



-) La base di partenza è quella del pg, il quale sì, riprende qualcosa di tutti gli altri clan per propria natura di fondo, (dagli ibridi, essendo lui di fatto un mezzosangue in vita, ha in sé quel senso di superiorità razziale; dai viventi, come si rileva dalla sua storia, lui è prevalentemente uomo politico e di conquista), ma quando dico che "è in linea con il clan dei defunti", intendo piuttosto che tali elementi del pg, trasposti nei valori e nelle meccaniche del clan razziale, vanno interpretati nella chiave di lettura data dai manuali. (ad esempio, i valori "conquista del territorio" prenderanno nella loro ottica le caratteristiche del Khalux conquistatore politico; i valori di "dominanza e branco" magari sono sostenuti dalla base del personaggio di fierezza della propria razza: La "linea ragionevole mossa dall’autoconservazione" si sposa con la consapevolezza e l'autocontrollo che il pg ha maturato nella sua esperienza anche da vivo; la "indole e carattere più animale" assorbirà quel bagaglio di disavventure che lo hanno reso più aggressivo.) Riassumendo: non volevo intendere che tali valori (propri del pg) siano le linee del clan, ma che in tali cose si possono più o meno leggere le linee del clan, dentro le quali assumono una certa prospettiva; del resto, il pg ora non è un drakul defunto, e dopo sì, cambierà modo di fare/vedere le cose, ma resterà pur sempre un punto di partenza sulla quale poi sviluppare il gioco della razza (altrimenti saremmo tutti uguali!).


Anche questo passaggio, sembra quasi che tu intenda estendere il dominio dei Drakul a livello politico, ma ripeto che questo non è lo scopo del clan. Va bene avere "vene" influenti, ma non che ampliano il predominio o il controllo del "casato".



-) Stesso discorso: se si può fare quello (tra l'avere vene, trovarne qualcuna di più influente) ed anche l'altro (estendere il dominio del casato), si potrebbe approfittarne, magari sfruttandolo come la possibilità di essere una buona fortuita conseguenza con cui magari creare anche un ponte di interazione con il resto degli altri Drakul, nel bene o nel male.


E no, l’attuale situazione non è derivata dal cambio in Revenant a Drakul, bensì semplicemente da eventi ON costruiti in anni, per quanto riguarda il mio caso almeno. xD



-) Mia percezione personale, basata su quello che posso vedere e di cui posso essere a conoscenza attraverso qualche post...!


Per quanto riguarda l’idea che Khalux sia pronto a trasformare è sicuramente eccellente. A tal proposito però voglio chiederti: come affronteresti tu player un legame così forte con un player? nel caso appunto questi smetta di giocare, cosa e come faresti affrontare a Khalux per la perdita? Mi è quasi sembrato di capire che un gioco del genere saresti pronto ad averlo con più player/pg, ritieni opportuno legare tanto il tuo gioco così intenso, a un pg come Khalux che in effetti ha vissuto e vivrebbe, da Drakul, le emozioni in modo altrettanto profondo?



-) L'approccio dipenderà da caso a caso, dal momento che le storie circa l'abbraccio son diverse per tutti: a seconda di quello che proporrà l'on game, le direzioni possono essere molteplici, ma di fondo ci sarà un grande legame tra sé e la progenie, anche se questi dovesse essere di tipo conflittuale (mi rifaccio testualmente al manuale "Sono i più attaccati alla propria Progenie, perché la considerano una vera e propria proprietà. Tendono a difenderla con ogni mezzo esistente e il legame che gli unisce è forte e quasi indissolubile."). Circa la scelta di un player di smettere di giocare, bisognerà valutare da caso a caso, per rendersi conto della circostanza, vedendo se si possa giungere ad una soluzione di comodo accordo che possa permettere di non rovinare il gioco di alcuno: in caso l'episodio sia turbolento e quindi inconciliabile, le conseguenze saranno quelle dettate dall'on game e dalle circostanze in cui ci si troverà, con tutto ciò che ne deriva (rabbia, dolore per la perdita, senso di vendetta se ve ne sia il caso, etc..), formando la nuova esperienza drakul, ma che non patirà mai lo stesso destino di quando è stato mortale, in cui ha subito impazzendo e spezzandosi, mantenendo invece sempre un gradino superiore, proprio grazie all'evoluzione avuta nel cambio razza (quindi troverà la forza di andare avanti, nella sua natura di istinti di sopravvivenza, nella propria indole ferale, in ogni elemento che è pilastro della sua nuova essenza).
Lo ritengo opportuno proprio per questo, perché ha vissuto e vivrebbe le emozioni in modo profondo, quindi ritengo che possa dare tanto sia a personaggi che al gioco in sé, creando un grande senso di valore comunitario al gioco che ne deriverebbe.


Fammi comprendere meglio qui che intendi nelle parentesi. Pare quasi che Khalux utilizzerebbe l'Abbraccio come una tortura, una sfida o causa di morte accidentale. Quest'ultima poi è un'opzione piuttosto difficile, sai dirmi perchè?



-) Sono estremizzazioni con cui ipotizzavo possibili eccessi di sadismo alle quali potrebbe arrivare un personaggio molto cattivo che si lascia andare ad affronti duri utilizzando mezzi non convenzionali. Non dico che Khalux lo farebbe, sono solo parentesi per dire che ci sono degli eccessi coi quali distinguere la volontà di poter trasformare più persone senza problemi, ma sempre in maniera ponderata e misurata, da gesti sconsiderati ed irragionevoli.
> Riguardo all'eventualità di "morte accidentale", da regolamento è descritta la motivazione On game che non tutte le vene abbiano il sangue adatto per essere trasformate, e che tentare di trasformarle "a caso" (senza conoscere chi può resistere all'abbraccio e chi no) può portare alla morte (fondamento della regola off di avere l'approvazione del bg in questo forum).


Qui e in altri stralci delle tue risposte, c’è qualcosa che però non mi torna. Quando parli di “territorio” sembra quasi che tu stia parlando di un territorio effettivo, materiale, come una città o un luogo o un posto esteso. I Drakul Defunti, ci tengo a precisare e soprattutto a distinguere, non sono Mannari.

Perciò, tenendo da conto questo: come si comporterebbe Khalux in caso un altro Drakul invadesse, solo a presenza, un luogo dove è stazionato? Se invece il Drakul attaccasse qualcuno del posto in cui è? Se attaccasse una preda di Khalux con cui ha un vincolo?
Se ci fosse un’altra razza potente, Khalux l’affronterebbe in quale caso?



-) Per rispondere a tutti questi quesiti, riprendo agilmente il manuale, che mi viene in aiuto in maniera molto precisa.
Le linee di sangue sono mosse da reciproco rispetto, malgrado approcci e comportamenti variano a seconda dei casi: quindi, se un drakul mettesse piede nel territorio dov'è stazionato con radici Khalux, rispetto per il fratello, ma in casa "sua" ti muovi e ti comporti secondo le regole del padrone di casa. Stessa cosa vale per lui nei riguardi degli altri.
Le vene che hanno bevuto il sangue di drakul hanno una traccia in sé, quindi si capisce che sono "occupate". Se mostri rispetto, ricevi rispetto, per cui se tale ospite in casa si comporta secondo le regole, non v'è motivo di non condividere, per il senso di famiglia: ma se prende qualcosa senza il consenso, reca un affronto, che nella legge di razza è passibile di punizione. Vale pure il viceversa.
Se ci fosse un'altra razza potente, Khalux l'affronterebbe nel caso in cui si rivelassero una minaccia per sé, per la progenie, per le proprie vene, o per i membri della famiglia dei defunti. Se non v'è motivo di ostilità, non c'è motivo di creare conflitti inutili: dopotutto, ha pur sempre un fondo politico di partenza.


E in ultimo… parli nel quote che ho inserito di “creare una realtà a misura Drakul, sotto il dominio della famiglia”. Cosa intendi? Cosa vorresti organizzare e cosa pensi del covo dei Defunti?



-) Del covo dei Defunti penso che sia una realtà indispensabile ed imprescindibile, perché un ritrovo segreto e personale della famiglia, più stretta ed intima, si deve avere per ragioni di sicurezza e di legame. Per una realtà a misura di Drakul, pensavo ad organizzare una cosa più formale, a parte, che sia condivisa con gli altri pg/player, sognando una specie di New Orleans, dove riunire (in una sede differente da quella privata del clan) anche le altre famiglie (famiglia qui è in senso più lato del termine, riferendosi al genere dei Drakul), ma anche coloro che volessero partecipare a questo tipo di gioco, per avere un punto di raccolta e raccordo con gli altri, ed aumentare quindi l'interazione sia interrazziale, che interna.
°Zukho°
00martedì 10 settembre 2019 09:56

Riassumendo: non volevo intendere che tali valori (propri del pg) siano le linee del clan, ma che in tali cose si possono più o meno leggere le linee del clan, dentro le quali assumono una certa prospettiva; del resto, il pg ora non è un drakul defunto, e dopo sì, cambierà modo di fare/vedere le cose, ma resterà pur sempre un punto di partenza sulla quale poi sviluppare il gioco della razza (altrimenti saremmo tutti uguali!).



Era quello che volevo appunto sottolineare :)
Se queste sono basi del tuo pg, che non trovano giustificazione nel comportamento del clan ma solo una prospettiva di interpretazione, mi sta bene. Quello che vorrei è appunto sottolineare che non sono i Defunti che vogliono conquiste politiche, né territoriali come i Mannari. Quindi non è con il clan che il pg può ottenerle. Se le cerca è per una sua mira personale, che non coinvolgerebbe gli altri Defunti. Si parla di “branco” è vero ma i Drakul sono creature molto individuali sui loro progetti o arrivismi.


Riguardo all'eventualità di "morte accidentale", da regolamento è descritta la motivazione On game che non tutte le vene abbiano il sangue adatto per essere trasformate, e che tentare di trasformarle "a caso" (senza conoscere chi può resistere all'abbraccio e chi no) può portare alla morte (fondamento della regola off di avere l'approvazione del bg in questo forum).



Perfetto, quindi ovviamente se il pg non è consenziente o il caporazza non lo ritiene idoneo, non si può usare l’Abbraccio come “morte accidentale”. Non sarebbe corretto anche ai fini di un gioco pulito e soprattutto gradevole. xD


Le vene che hanno bevuto il sangue di drakul hanno una traccia in sé, quindi si capisce che sono "occupate”.



Quali vene? E tutti i Drakul comprendono che sono occupate?


Per una realtà a misura di Drakul, pensavo ad organizzare una cosa più formale, a parte, che sia condivisa con gli altri pg/player, sognando una specie di New Orleans, dove riunire (in una sede differente da quella privata del clan) anche le altre famiglie (famiglia qui è in senso più lato del termine, riferendosi al genere dei Drakul), ma anche coloro che volessero partecipare a questo tipo di gioco, per avere un punto di raccolta e raccordo con gli altri, ed aumentare quindi l'interazione sia interrazziale, che interna.



Ma intendi un palazzo? o una città, visto che mi citi New Orleans? È interessante ma… come la terresti “nascosta” e come la organizzeresti, soprattutto coinvolgendo un gioco che è piuttosto chiuso e individuale? E a parte all’interazione, come la sfrutteresti visto che si dovrebbe tenere in una cerchia ristretta? Ti faccio queste domande sia per capire meglio la tua idea, sia per vederne le potenzialità xD

Comunque, ora passo un momento al resto del BG.
Sugli avvenimenti passati e presenti non ho alcun appunto da fare, in fondo è un percorso ON che come altri cresce, muta e cambia.

Parli però del Clan Mezzelfi, di cui Khalux fa parte. In tal caso, come si comporterebbe nei confronti di Tanis (anche se mi è parso di capire che abbia tagliato i ponti con tutti, nella seconda parte della vicenda) e come si allontanerebbe da quell’altra realtà di clan?

Per la trasformazione, mi piace l’idea del genitore/padre. In termini di collettività chi e come desidereresti coinvolgere? Altri Drakul? Vecchi legami?

Siccome che hai parlato di un Khalux più ferale, vendicativo magari, distruttivo... nei confronti dei vari pg che l'hanno segnato così profondamente tanto da fargli desiderare la propria morte, come si comporterebbe? li affronterebbe?
Calux Skyblade
00martedì 10 settembre 2019 12:26

Era quello che volevo appunto sottolineare :)
Se queste sono basi del tuo pg, che non trovano giustificazione nel comportamento del clan ma solo una prospettiva di interpretazione, mi sta bene. Quello che vorrei è appunto sottolineare che non sono i Defunti che vogliono conquiste politiche, né territoriali come i Mannari. Quindi non è con il clan che il pg può ottenerle. Se le cerca è per una sua mira personale, che non coinvolgerebbe gli altri Defunti. Si parla di “branco” è vero ma i Drakul sono creature molto individuali sui loro progetti o arrivismi.



-) Va bene. Certo, se trova qualcuno che si voglia unire alla causa, ben venga: non è uno scopo di clan, comunque, chiaro.


Perfetto, quindi ovviamente se il pg non è consenziente o il caporazza non lo ritiene idoneo, non si può usare l’Abbraccio come “morte accidentale”. Non sarebbe corretto anche ai fini di un gioco pulito e soprattutto gradevole. xD



-) No, assolutamente. Convengo.


Quali vene? E tutti i Drakul comprendono che sono occupate?



-) Le "prede", ovvero le vene di un Drakul defunto, hanno una traccia intrinseca in sé, come un territorio marcato: questa sarà percepibile da TUTTI gli altri Drakul, e farà da deterrente sul nutrirsi di quella specifica preda da parte di quest'ultimi. Oltremodo, i Drakul Defunti hanno la prerogativa di riuscire a percepire le VENE degli altri Drakul (tutti), per non andare contro i principi del clan. I defunti, quindi, percepiscono vene e prede, per non andare contro i principi di razza, mentre gli altri Drakul comprendono solo le prede, e saranno scoraggiati dall'andare contro un defunto.


Ma intendi un palazzo? o una città, visto che mi citi New Orleans? È interessante ma… come la terresti “nascosta” e come la organizzeresti, soprattutto coinvolgendo un gioco che è piuttosto chiuso e individuale? E a parte all’interazione, come la sfrutteresti visto che si dovrebbe tenere in una cerchia ristretta? Ti faccio queste domande sia per capire meglio la tua idea, sia per vederne le potenzialità xD



-) Intendevo più una città, anche di medie dimensioni. Approssimativamente, l'idea sarebbe questa: si terrebbe nascosta attraverso dei meccanismi di coercizione - controllo - dominio, cioè manovre che permettano di avere Vene Influenti a guida del governo, magari 1 per famiglia (defunto, viventi, ibridi), specie di giorno e di facciata, mentre la notte sarebbe delle creature che la dominano. Saranno stipulate delle norme ben precise, con coscienza, sia per regolare gli eccessi, ma anche per sancire dei limiti molto ampi, entro i quali quasi non si riuscirà a percepire di essere "bloccati". L'organizzazione, a carattere territoriale, potrebbe prevedere una suddivisione in quartieri della città, con 1 quartiere per i Defunti, 1 quartiere per i viventi, un quartiere per gli ibridi, e poi una zona neutra, più ampia, per il resto delle creature che vogliono partecipare/vivere la città, e possa fare da specchietto delle allodole. Nella fattispecie, i vari quartieri sarebbero da identificare con dei luoghi simbolici principali: nel quartiere degli ibridi, facile che si trovi il cimitero (così come anche la zona di culto o i templi) di modo che tale clan abbia facilmente la sua fonte di cibo; nel quartiere dei viventi, facile che ci sia un grande parco od un territorio verde aperto, abitato da animali (magari anche qualche persona ingenua che si fa un girettino a godersi la natura... giusto per non farsi mancare qualche variazione nella dieta... ); nel quartiere dei defunti, si possono trovare alcuni tipi di locali e luoghi di raccolta(tipo il bordello o area fiera -tranne la taverna- o ambienti in cui è facile approfittare/trovare nutrimento magari anche per fare un po' di scuola per i meno esperti); l'ultima zona è neutrale, e comprende la taverna ed il palazzo di governo, e l'ospedale, oltre ad una zona residenziale più vasta. Diciamo che come regola fondamentale, è che in ogni quartiere ognuno fa le proprie regole, nella zona neutrale, invece, tutto e di tutti e si condivide ogni cosa, come il cibo (quindi, se un drakul ha una vena prediletta, sappia che nel territorio neutrale può essere a rischio; questo spunto lo terrei di proposito, proprio perché potrebbe essere motivo e possibilità di creare gioco interno, questioni di faide, movimentare un po' le acque, insomma.). Lo sfruttamento potrebbe essere sia per gioco interno, magari creando una sorta di gioco nel gioco con faide interne, intenti di supremazia, etc. etc., così come punto aggregante e di partenza per fuori, per costruire qualcosa che verrà esportata nel resto del gioco, a seconda della cooperazione e dell'accordo che ci sarà tra i pg e le intenzioni dei player. Le possibilità son tante, insomma, dipende tutto da chi si mette in gioco e come lo fa!



Parli però del Clan Mezzelfi, di cui Khalux fa parte. In tal caso, come si comporterebbe nei confronti di Tanis (anche se mi è parso di capire che abbia tagliato i ponti con tutti, nella seconda parte della vicenda) e come si allontanerebbe da quell’altra realtà di clan?



-) Non ci sono grossi rapporti, anzi, il pg non è proprio più tanto fiducioso nei riguardi del capoclan, dato i trascorsi avuti che non lo hanno convinto; in gioco, poi, si è andati verso una direzione di distacco totale, quindi di fatto è già lontano da quella realtà. Per cui, nei confronti sia di Tanis che di quelli del clan in generale dei mezzelfi, ci sarà indifferenza.


Per la trasformazione, mi piace l’idea del genitore/padre. In termini di collettività chi e come desidereresti coinvolgere? Altri Drakul? Vecchi legami?



-) Se potessero esserci altri Drakul, mi farebbe piacere. Sarei lieto di ritrovare Ileh, qualora avesse piacere di partecipare, che è una vecchia conoscenza in sospeso, di vecchie scaramucce, con la quale s'è rimasti in contatto off, in attesa di ritrovarsi anche in gioco. Sono sicuro che qualche ideuccia simpatica si riesca a buttare giù, anche con la collaborazione di tutti voi. Naturalmente, non mi dispiacerebbe la partecipazione di Zukho, come attore non protagonista, specie perché se il Genitore/padre sarà un drakul defunto, anziché farlo piombare dal nulla così, in via estemporanea, magari si potrebbe coinvolgere Zukho con una giocata masterata per e con lui in cui possa incontrare questo png drakul, che potrebbe essere andato da lui per rivolgerglisi in cerca di consiglio, gli espone questo fatto: e ciò potrebbe creare l'opportunità per coinvolgere tipo pure Eloy, che potrebbe essere mandato a seguire la vicenda/in supporto di questo png, oltre che partecipare, permettergli magari poi di aiutare Khalux anche nel raggiungere successivamente Zukho per farsi dare qualche dritta ed ufficializzare l'entrata nel clan. Sarebbe carino pure coinvolgere Eledhwen, con cui condivido una parte del bg, e con la quale in off si è ragionato tanto e mi ha detto che potrebbe essere incline a farsi usare come nutrimento: perciò, se e quando avrò l'ok, potrei riproporglielo e vedere cosa ne pensa e cosa voglia decidere di fare definitivamente, di modo da definire un po' meglio ruolo e possibilità di comparsa. Pressapoco è questa l'idea. Ho stimato che si potrebbero trattare di un 3-4 giocate masterate (incluso il cr), che oscilleranno tra convalida e quest: la quest potrebbe essere il cr vero e proprio, le altre potranno essere quasi più delle convalide/supervisioni, il primo approccio tra khalux e png genitore, in cui khalux dovrebbe diventare preda di quest'ultimo, la role tra png genitore e zukho+eloy in cui magari si sviluppa l'idea di trasformare khalux la possibilità di eloy di andare a seguire la cosa, facendo da occhi a zukho (ammesso che non voglia partecipare in prima persona anche lui), e poi una eventuale partecipazione con incontro di ileh, qualora vi fosse bisogno di una supervisione del master, in cui si potrebbe approfondire proprio sul campo questo discorso della percezione di una vena appartenente ad un drakul defunto, vedere un po' sul campo cosa comporta, cosa succede. Altre role potrebbero benissimo essere fatta senza ausilio del master, magari giocando con eloy, o con altri pg che potrebbero ritrovarsi coinvolti in corso d'opera.
Insomma, degli spunti ci sono o si trovano!
PS: presentato così, si dimostra essere un progetto non proprio brevissimo, tra giocate e tutto. Sono disponibile a metterci anche un po' di più (un mese, un mese e mezzo, contando 1 quest a settimana circa così come anche possibili imprevisti che allunghino i tempi): non è un problema, mi basta sapere che le cose possano portare divertimento e possano coinvolgere. Ho maggiore piacere a fare una cosa fatta bene e che interessi più giocatori e pg, che una semplice storyline personale.


Siccome che hai parlato di un Khalux più ferale, vendicativo magari, distruttivo... nei confronti dei vari pg che l'hanno segnato così profondamente tanto da fargli desiderare la propria morte, come si comporterebbe? li affronterebbe?



-) Beh, la voglia di vendicarsi ce l'avrà di sicuro, e penso che qualche faida faccia bene all'agonismo. Naturalmente, i conflitti sarebbero sempre mirati e la possibilità di scontro, se si dovesse verificare, sarebbe soltanto contro coloro che possono permettersi un confronto più o meno equo, mantenendo il rispetto del gioco di tutti.
°Zukho°
00lunedì 16 settembre 2019 10:43
Eccomi,

c’ho messo un po’ perchè ho voluto ragionare un po’ sull’idea del posto “solo Drakul” che hai idealizzato. Anche se l’idea di gioco è interessante, io la ritengo non attuabile per diversi motivi (on e off) che, se vuoi, ti esporrò in privato senza tediare troppo questa sede d’esame di varie considerazioni! xD
Per ora riassumo in un: siamo pochi e anche in un futuro prossimo, non prevedo una quantità di player costanti che possano costruire e mantenere un gioco del genere. Inoltre il gioco “solo drakul” è attuabile in un’ambientazione che non prevede altre razze (come Vampire), ma quando ci sono altre influenze negative e positive, una zona/città così concentrata e “grande” non è assolutamente gestibile. Probabile, sì, ma in un ambiente più ristretto che assomiglierebbe al clan dei Viventi e al loro covo (e quindi già esistente).

Per quanto riguarda la trasformazione… oddio, ci sono un bel po’ d’intrecci e non ho ben capito i ruoli di chi citi (a parte Zù e Eloy). Ma cmq sia, non mi dispiace come detto l’idea del Padre vero che diventa suo stesso Genitore. Poi, nel caso di esito positivo, vedremo la fattibilità!


Beh, la voglia di vendicarsi ce l'avrà di sicuro, e penso che qualche faida faccia bene all'agonismo.


Spiegami un momento questa “faida”… vedo sempre una strana questione di “gruppo contro gruppo” o “famiglia contro famiglia”… pensi che scontri del genere equivalgano o si allineano agli scopi dei Defunti o dei Drakul?

Comunque vorrei farti un’ultima domanda personale (che mi viene in mente perlomeno), poi passo a quelle tecniche.

- Cosa ti ha spinto, a parte al bisogno di una consapevolezza del pg che lo porta a sentirsi “superiore”, a scegliere questa razza? Una cosa così Khalux potrebbe raggiungerla con qualsiasi razza chiusa, i Drakul cosa ti hanno ispirato realmente?

Ora passo alle domande più tecniche :

- Elencami tutti i punti deboli del Drakul, con anche le loro conseguenze.
- Come ruoleresti un eventuale Abbraccio e come istruirebbe Khalux la sua progenie?
- In una situazione dove il Drakul progenie di Khalux attenta a una sua vena come agirebbe il tuo pg? (ovviamente so che sono situazioni ipotetiche e so anche che potrebbero cambiare)
- Cosa farebbe Khalux e come si comporterebbe nei confronti di una vena a cui ha giurato vendetta, quando questa appartiene a qualche altro Drakul (esempio: Faeve vena di Lars)?
- Come giocheresti Khalux durante un tempo Sereno e uno Variabile?
- Spiegami il rapporto Magia / Drakul.

…per ora mi fermo! xD
Calux Skyblade
00lunedì 16 settembre 2019 13:20
°Zukho°, 16/09/2019 10.43:


Per ora riassumo in un: siamo pochi e anche in un futuro prossimo, non prevedo una quantità di player costanti che possano costruire e mantenere un gioco del genere. Inoltre il gioco “solo drakul” è attuabile in un’ambientazione che non prevede altre razze (come Vampire), ma quando ci sono altre influenze negative e positive, una zona/città così concentrata e “grande” non è assolutamente gestibile. Probabile, sì, ma in un ambiente più ristretto che assomiglierebbe al clan dei Viventi e al loro covo (e quindi già esistente).



-) Ho capito. Non credo sia limitante. Al personaggio resterà l'ambizione ed il sogno di poter realizzare una cosa del genere, nel piccolo o nel grande, a seconda del gioco che ne potrà venire; sul fatto che sia "solo Drakul" è più una preferenza, come ho detto possono essere coinvolte anche altri di razze diverse, ma che magari hanno piacere di esplorare e far parte di questo tipo di scenario (regno della notte). Quindi, anche se off parlando potrebbero non esserci mai i presupposti, ciò non dovrebbe a priori condizionare il game; semplicemente si agirà di conseguenza quando le cose accadranno nel gioco giocato.


Per quanto riguarda la trasformazione… oddio, ci sono un bel po’ d’intrecci e non ho ben capito i ruoli di chi citi (a parte Zù e Eloy). Ma cmq sia, non mi dispiace come detto l’idea del Padre vero che diventa suo stesso Genitore. Poi, nel caso di esito positivo, vedremo la fattibilità!



-) Sulla trasformazione, ok: i ruoli degli altri sono più da definire, a seconda pure della volontà di partecipare o meno delle persone. Non ho dato indicazioni precise perché essendo ancora tutto molto vago, preferisco prima conoscere l'epilogo della candidatura, poi chiedere e sapere se gli altri giocatori in questione sono interessati, e poi mettersi d'accordo per sviluppare meglio l'idea.



Spiegami un momento questa “faida”… vedo sempre una strana questione di “gruppo contro gruppo” o “famiglia contro famiglia”… pensi che scontri del genere equivalgano o si allineano agli scopi dei Defunti o dei Drakul?



-) La questione "gruppo contro gruppo" e "famiglia contro famiglia" era riferita all'idea della città, come possibili scenari interni: ad ogni modo, se l'idea è stata scartata in sé, non mi dilungo nell'aggiungere altro che non ha senso.

Scontri del genere possono allinearsi nella misura in cui viene toccata una sfera di influenza/interesse del/i Drakul (una preda violata, un territorio di caccia usurpato senza consenso, mire espansionistiche che trovano impedimenti o ingerenze, etc..). Viventi e Defunti, benché abbiano mire espansionistiche formalmente diverse (i primi di carattere politico, i secondi di carattere territoriale), possono sia andare d'accordo e convivere, sia andare incontro a delle sovrapposizioni: tutto sta nel come si evolve la cosa.

Ad ogni modo, le caratteristiche personali del personaggio (che, ribadisco, NON ESSERE prerogative della razza), esaltate dalla natura di Drakul, potrebbero generare reazioni diverse dalla linea di condotta normale di un altro membro del clan: per cui non è detto che come reagirebbe un qualunque defunto, così farebbe allo stesso modo Khalux, il quale tuttavia, spinto dalla stessa natura, esalterebbe tale modo di fare (Esempio: Khalux è ambizioso ed ha sete di potere; i drakul hanno indole di dominanza e conquista del territorio; la caratteristica di Khalux, che non è parte del corredo di comportamenti dei defunti, viene esaltata dalla natura di razza, che lo farà muovere nella maniera dei defunti in quella propria particolarità, seppur non sia una reazione basilare, andando così a fondere il bg del pg con la sua natura).


- Cosa ti ha spinto, a parte al bisogno di una consapevolezza del pg che lo porta a sentirsi “superiore”, a scegliere questa razza? Una cosa così Khalux potrebbe raggiungerla con qualsiasi razza chiusa, i Drakul cosa ti hanno ispirato realmente?



-) Mi sono sembrati i più idonei per caratteristiche e prospettiva di gioco, oltre che, a "sentimento", i più belli da giocare.
Gli Aasimar, per quanto sarebbero potuti essere un'alternativa abbastanza interessante, avrei dovuto fare un reset eccessivo del pg per intraprendere una strada di quel genere, quindi, a fronte di una eccessiva forzatura, ho ritenuto non fattibile tale cosa.
I Mannari, al di là di alcuni motivi personali, li ho scartati perché li trovo poco giocabili nella loro completezza.
Con gli elementali non c'avevo nulla in comune, per cui non ho avuto interesse a volgere la strada del mio gioco in quella direzione.
I mutaformi non mi hanno fatto scattare quel qualcosa in più che mi facesse dire "ok, proverò con loro!".
Sui Drakaal ci ho riflettuto un po' di più, ma ho sentito "maggiormente affine" la razza Drakul rispetto a loro.
I Drakul sono risultati vincenti su tutti gli aspetti, sia a livello di gioco, che a livello di interesse. Hanno una notevole versatilità, possono creare spunti, e mi hanno suscitato facilmente un interesse volto ad avere una prospettiva ludica più appagante a lunga durata. Sono stato conquistato dall'adeguatezza della razza alla mia ricerca di un qualcosa di più.



Ora passo alle domande più tecniche :

- Elencami tutti i punti deboli del Drakul, con anche le loro conseguenze.
- Come ruoleresti un eventuale Abbraccio e come istruirebbe Khalux la sua progenie?
- In una situazione dove il Drakul progenie di Khalux attenta a una sua vena come agirebbe il tuo pg? (ovviamente so che sono situazioni ipotetiche e so anche che potrebbero cambiare)
- Cosa farebbe Khalux e come si comporterebbe nei confronti di una vena a cui ha giurato vendetta, quando questa appartiene a qualche altro Drakul (esempio: Faeve vena di Lars)?
- Come giocheresti Khalux durante un tempo Sereno e uno Variabile?
- Spiegami il rapporto Magia / Drakul.



-) Il punto debole più marcato è la luce del sole. A contatto diretto iniziano a bruciare. Il giorno, con la luce, ne subiscono l'incidenza anche indirettamente, sul fisico, con senso di spossatezza, che mentalmente, con un senso di irritabilità.
Punto debole relativo, ma non meno importante, è la percepibilità magica: essendo percepibili magicamente, e come entità negative, corrono maggior rischio di essere scoperti come una presunta minaccia.
Punto debole fisico di carattere nevralgico, è il cuore: è il centro della non vita del Drakul. Se il cuore non funziona, o viene ferito gravemente il drakul si dissipa e muore (non definitivamente).
Altro punto debole fisico, è il cervello, unico altro organo che funziona nell'interiora del Drakul.
Infine, un particolare aspetto che può essere annesso ai punti deboli, è la magia: un Drakul viene ucciso definitivamente da un fuoco magico lanciato nel luogo di sepoltura durante la rinascita di quest'ultimo.

-) A seconda della persona che lo richiede, il pg cerca di adattarsi alla sua richiesta. Per lo più, comunque, il Drakul Khalux cercherà di essere sempre ammaliante e seducente, per rendere l'abbraccio un'esperienza positiva, di morte e rinascita, di modo da creare un legame probo e volto alla fiducia ed all'unità. L'istruzione che ne deriva sarà coerente con l'esperienza della non vita di Khalux stesso, ma sicuramente cercherà di trasmettere i propri principi (che non sono necessariamente quelli del clan): la grande superiorità della razza, il buon gusto di cacciare e nutrirsi delle prede umane, il buon senso di attenzione a non lasciare tracce, se non per un ragionevole scopo, ma che non debba mai mettere a repentaglio la propria esistenza, l'importanza del branco e delle prede sia come fonte di cibo che come possibili mezzi per raggiungere i propri scopi.

-) Gli impartirebbe una sonora lezione, la prima volta, per fargli rendere conto chi è che comandi, chi è superiore, essendo lui ad averlo creato. Mostrerebbe il minimo di indulgenza solo perché è una sua progenie, ma ciò non si ripeterà in una seconda occasione.

-) Essendo materiali nei sentimenti, la vendetta non supera il senso di responsabilità e rispetto razziale, oltre che all'istinto di conservazione che eviterebbe una faida inutile per la vita di un essere mortale. La cosa non gli farebbe piacere, ma non si esporrebbe mai, ameno non in prima persona: non è detto che, comunque, possa tramare qualche subdolo sotterfugio per perseguire lo stesso il suo scopo, sempre col minore dei rischi per sé.

-) Tempo sereno, starà al chiuso, tende sbarrate, lontano dalla finestra. Umore poco allegro, senso di stanchezza diffuso, suscettibilità marcata, anche se non si traduce in un'aggressività fisica, quanto in un'antipatia caratteriale.
Tempo variabile, stesse precauzioni e più o meno stesse sensazioni, il sole c'è sempre.

-) Il drakul è una creatura magica: il suo cuore è il centro nevralgico della sua potenza arcana. Per tale ragione, sono percepibili a livello magico. Tale essenza, lo rinvigorisce sia a livello fisico che mentale, gettando quindi le fondamenta della sua non vita. Possono essere uccisi definitivamente soltanto da un fuoco magico durante il periodo della loro rinascita nel luogo di sepoltura, e ciò quindi rende la magia il modo ultimo per uccidere un Drakul. La magia del Drakul gli permette di assumere forme diverse, quindi riesce a plasmare anche la sua fisicità: può farlo diventare un animale prestabilito, oppure assumere forma inconsistente di nebbia, nella quale diviene vulnerabile soltanto agli incantesimi. Tutto ciò, quindi, identifica la magia come un pilastro fondamentale della non vita del Drakul: per questo, anche il più fisico dei Drakul, risulterà essere magico, per essenza naturale di razza.
°Zukho°
00martedì 17 settembre 2019 14:32

sul fatto che sia "solo Drakul" è più una preferenza, come ho detto possono essere coinvolte anche altri di razze diverse, ma che magari hanno piacere di esplorare e far parte di questo tipo di scenario (regno della notte).



Parlando e valutando anche con altri punti di vista, è una situazione che difficilmente altri giocherebbero realmente (soprattutto con il dominio della razza, come hai anticipato poco su). I Drakul si devono mischiare tra le persone, attirarle in modo diverso, senza predominarle... altrimenti nessun player vorrà realmente sottostare a una cosa del genere. E attenzione, parlo proprio di "player" non di "pg". Ma ripeto, senza riempire il forum di pareri e opinioni, se vuoi se ne discute in privato! ;)



-) Il punto debole più marcato è la luce del sole. A contatto diretto iniziano a bruciare. Il giorno, con la luce, ne subiscono l'incidenza anche indirettamente, sul fisico, con senso di spossatezza, che mentalmente, con un senso di irritabilità.



Nope, non bruciano. Al massimo possono perdere pf per la spossatezza fisica e le reazioni che ne derivano, ma non bruciano, non diventano cenere ecc... ecc...


Punto debole fisico di carattere nevralgico, è il cuore: è il centro della non vita del Drakul. Se il cuore non funziona, o viene ferito gravemente il drakul si dissipa e muore (non definitivamente).



E se il cuore viene colpito invece magicamente?


Infine, un particolare aspetto che può essere annesso ai punti deboli, è la magia: un Drakul viene ucciso definitivamente da un fuoco magico lanciato nel luogo di sepoltura durante la rinascita di quest'ultimo.



E se la Magia colpisce il Drakul durante uno scontro normale?


-) A seconda della persona che lo richiede, il pg cerca di adattarsi alla sua richiesta. Per lo più, comunque, il Drakul Khalux cercherà di essere sempre ammaliante e seducente, per rendere l'abbraccio un'esperienza positiva, di morte e rinascita, di modo da creare un legame probo e volto alla fiducia ed all'unità. L'istruzione che ne deriva sarà coerente con l'esperienza della non vita di Khalux stesso, ma sicuramente cercherà di trasmettere i propri principi (che non sono necessariamente quelli del clan): la grande superiorità della razza, il buon gusto di cacciare e nutrirsi delle prede umane, il buon senso di attenzione a non lasciare tracce, se non per un ragionevole scopo, ma che non debba mai mettere a repentaglio la propria esistenza, l'importanza del branco e delle prede sia come fonte di cibo che come possibili mezzi per raggiungere i propri scopi.



Come ruoleresti un eventuale Abbraccio? Perdonami, forse prima non era chiara la domanda. Vorrei che mi descrivessi proprio il rituale e cosa accade.



-) Il drakul è una creatura magica: il suo cuore è il centro nevralgico della sua potenza arcana. Per tale ragione, sono percepibili a livello magico. Tale essenza, lo rinvigorisce sia a livello fisico che mentale, gettando quindi le fondamenta della sua non vita. Possono essere uccisi definitivamente soltanto da un fuoco magico durante il periodo della loro rinascita nel luogo di sepoltura, e ciò quindi rende la magia il modo ultimo per uccidere un Drakul. La magia del Drakul gli permette di assumere forme diverse, quindi riesce a plasmare anche la sua fisicità: può farlo diventare un animale prestabilito, oppure assumere forma inconsistente di nebbia, nella quale diviene vulnerabile soltanto agli incantesimi. Tutto ciò, quindi, identifica la magia come un pilastro fondamentale della non vita del Drakul: per questo, anche il più fisico dei Drakul, risulterà essere magico, per essenza naturale di razza.




Ok, ma i Drakul stessi come pensi che guardino la magia? come la considerano?


Altre domande:

- Parlami in modo specifico delle varie Forme Drakul.
- Dove vedi la differenza nei rapporti in Drakul/Vena e Genitore/Progenie
- Come si lega una vena al Drakul?
- Cosa accade una volta che una vena è dentro il Clan? E come lo giocheresti? Puoi farmi qualche azione d'esempio, se vuoi
Calux Skyblade
00mercoledì 18 settembre 2019 02:05

E se il cuore viene colpito invece magicamente?


-) Se il cuore viene colpito magicamente, subisce danni magici, magari anche più gravi, perché è un suo punto debole. Non muore definitivamente, per essere ucciso deve trovarsi ad essere distrutto nella sua totale vulnerabilità nel luogo di sepoltura, bruciato da un fuoco magico.


E se la Magia colpisce il Drakul durante uno scontro normale?


-) Danni magici a seconda delle caratteristiche del pg attaccante e del difensore, dell'incantesimo scagliato, e di tutti quegli elementi che il master dovrà tenere in considerazione. Azzarderei che probabilmente l'elemento fuoco sia un pelino più forte, giusto perché la carne secca s'incendia meglio.


Come ruoleresti un eventuale Abbraccio? Perdonami, forse prima non era chiara la domanda. Vorrei che mi descrivessi proprio il rituale e cosa accade.


-) Innanzitutto, a seconda di come stabilito col player in questione, nell'avvicinamento della vittima, mi inventerei un modo per far uscire in mezzo il discorso del luogo di sepoltura. Se, ad esempio, il rapporto è di carattere filo-positivo, la cosa potrà risultare più semplice nell'esplorazione interrogativa di tale postazione. Se il rapporto è di carattere filo-negativo, allora si giocherà più di astuzia, rendendola più impegnativa ma allo stesso tempo avvincente.
Fatto ciò, si passerà al primo atto, ovvero il dissanguamento della futura progenie: anche lì, se è filo-positivo, potrà essere di carattere più romanzesco, se invece negativo, sarà bello improvvisare uno scontro, anche per dare sfogo all'istinto dominante del Drakul.
Tratto caratteristico di Khalux, sarà di dare sempre una finta scelta finale in quel momento di prossimità alla morte della progenie: per i filo-positivi, sarà una maschera di salvezza ("ti ho privato di tutto il tuo sangue... potresti morire, o... abbracciare la vita eterna, essere bello e giovane per sempre... vedere cose che prima ti erano celate... basta solo che mi dici di volerlo..."), mentre per i filo-negativi, sarà un tentativo di corruzione verso un potere oscuro della dannazione ("Stai per morire. Potrei lasciarti qui, a sfamare i topi e gli sciacalli, oppure puoi decidere di avere una seconda possibilità, migliore della precedente, con poteri e capacità che nemmeno ti immagini. A te la scelta...") . Tale elemento singolare, secondo la prospettiva del pg, sarà perché lui la trasformazione l'avrà voluta, per salvarsi dalla miseria della vita, e quindi questo gesto che lui fa, nell'abbracciare un altro futuro drakul che sarà sua progenie, diventa un vero e proprio rito di iniziazione alla non vita, con cui vorrà che il figlio, sia nel bene che nel male, abbia comunque maturato un senso di riconoscimento verso di lui, per avergli fatto dono proprio di quella seconda opportunità, che lui ritiene qualcosa di superbo. Tale cosa diventa così anche un modo per la ragione off di fondare e motivare i rapporti di legame progenie/figlio, i quali possono essere positivi o conflittuali per i negativi (rispetto ma che oscilla tra amore ed odio a seconda di come il pg poi può reagire), anche e soprattutto nel caso che questo dovesse avvenire in maniera più rapida (non tutti immagino che vogliano cambiare razza dopo tanto tempo, per cui le dinamiche dell'abbraccio, le quali potrebbero non avere la possibilità di prevedere un rapporto duraturo o superficiale, potranno vertere maggiormente su un discorso "mi piace/non mi piace come avviene la trasformazione" e, quindi, ripartire da lì, tutto sempre fatto nell'ottica di cercare di andare incontro al desiderio del player che fa richiesta, organizzandosi di sorta.)
Infine, ci sarà la trasfusione di sangue, dove Khalux si ferisce e farà bere il sangue alla futura progenie, dopodiché la predispone nel luogo di sepoltura, attendendo che questi vada incontro alla morte naturale. Non mancherà di partecipare alla rinascita, restando lì, a rincuorare o prendersi gioco della progenie (sempre a seconda del legame che andrà ad essere instaurato), mentre questi si gioca il decesso del suo corpo mortale. Farà in modo di avere anche a disposizione del cibo per sfamare il proprio figlio, magari portando con sé un servitore (png o, se ci fosse disponibile, una propria vena, che condividerebbe con lui proprio per dare ancora di più un valore profondo al loro legame).


Ok, ma i Drakul stessi come pensi che guardino la magia? come la considerano?


-) Suppongo dipenda dal tipo di Drakul. In sé e per sé, essendo tutti magici di fondo, di natura, la guarderanno con una comprensione maggiore rispetto ad un umano scettico, anche con una certa riverenza, perché è fonte della loro non vita; poi, a seconda della natura del Drakul, se è più fisico potrà esserci meno affine, nel senso meno dedito all'approfondimento di tale natura arcana, utilizzando quelle basilari conoscenze che gli permettono di cambiare forma (animale o nebbia), gli artigli per i defunti... ; se invece è più di tipo mentale, ne potrebbe essere ragionevolmente più attratto e volto ad esplorare di più le sue capacità, orientato allo sbloccare tutte le capacità a disposizione.


- Parlami in modo specifico delle varie Forme Drakul.


-) > Forma animale: tipica e singolare. la sceglie all'inizio e non la potrà cambiare. solo animali di media taglia. qualsiasi tipo di animale sia, avrà sempre l'esteriorità di colore nero, e gli occhi rossi. in questa forma non sono percepibili come creature magiche, ma osservati bene lasceranno una sensazione di stranezza particolare. sono ammesse le skill coerenti, e questa forma lascia dei segni particolari che il drakul potrà mostrare a piacimento nella forma antropomorfa.
> Forma nebbia: diventa una nuvola di fumo con tutto l'equip che ha con sé. E' invisibile di notte e visibile di giorno. Possono essere colpiti solo dalla magia in questa forma. Ha la velocità di un uomo a piedi e non viene ostacolata da barriere fisiche. Consente di utilizzare solo la skill "nebbia opprimente".
> Forma umana: Stesso aspetto al momento del decesso. Non invecchia o ringiovanisce (tranne gli ibridi per la loro skill di clan). Hanno un'aura affascinante che li rende più intriganti, pelle pallida (se scuro, tonalità meno marcata; freddissima al tatto, diviene più calda e colorata dopo aver assunto sangue. La percezione sensoriale è ovattata, il dolore è fastidio, gli stimoli piacevoli sono superficiali, e sono sterili), occhi brillanti (la vista gode di scurovisione di notte, mentre è normale di giorno se in ombra, ed è infastidita se invece senza filtri, con le pupille che diventano scintillanti quando toccate dai riverberi luminosi), capigliatura ordinata, canini più pronunciati e retrattili. Gli organi interni non funzionano (tranne cuore e cervello), i liquidi interni sono solo il sangue e la saliva (quest'ultima cura ferite piccole, e viene usata per lo più per togliere i segni del morso), Il cuore batte in modo diverso a seconda delle linee di sangue (defunti: praticamente nullo se non una contrazione sporadica (si anima in stato di frenesia o di emozioni forti); viventi: quasi umano, appena più calmo; ibridi: molto debole, non accelera praticamente mai). Sono immuni ai veleni perché l'organismo non li assorbe, e non possono mangiare (tranne i viventi) ma rivivono i sapori attraverso il sangue della vittima che ha morso, se questi ha consumato qualcosa da poco (alcolici, cibo).


- Dove vedi la differenza nei rapporti in Drakul/Vena e Genitore/Progenie


-) I primi sono più a senso unico di sudditanza della vena al Drakul a cui è subordinata, in un rapporto di signore-servitore; possono decadere, se il drakul lo decide, e la rottura porta il rifiuto del ricordo del signore drakul dalla memoria della vena. I secondi, possono essere influenzati da una parte e l'altra, e sono di stampo più familiare, un rapporti padre-figlio. Anche se il drakul decide di rompere l'asservimento, la progenie non sarà più costretta a fare ciò che gli viene ordinato dal genitore, ma il legame tra i due resta comunque.


- Come si lega una vena al Drakul?


-) Facendogli bere il proprio sangue, in genere, a lungo, ma anche poche gocce possono bastare.


Cosa accade una volta che una vena è dentro il Clan? E come lo giocheresti? Puoi farmi qualche azione d'esempio, se vuoi



-) Una volta che la vena è legata al Drakul ed al suo Clan, si instaura un rapporto di devozione e servilismo nei confronti di questa verso il proprio signore Drakul, e di riflesso anche della sua famiglia. Una volta dentro il clan, la vena potrà venire a conoscenza di notizie importanti, che tendenzialmente non andrà a rivelare a terzi, mantenendo un'assoluta segretezza. Oltretutto, potranno acquisire delle doti particolari se il rapporto col Drakul resta costante e si rafforza sempre più, oltre che ad ottenere la protezione del suo Signore, il quale avrà possibilità di percepire se fosse in pericolo ed il luogo in cui si trova. Le vene del clan potranno assumere vari ruoli, e di certo saranno degli ausili per il Drakul durante il giorno. Le modalità di gioco sono differenti da personaggio a personaggio, da situazione a situazione, per cui userei flessibilità, cercando di adattarmi alla circostanza. Sicuramente, dovrò confrontarmi col/i player in off, dal momento che il far diventare qualcuno vena sotto costrizione, potrebbe urtare la sensibilità di determinati giocatori che non vogliono; oltretutto, andrà consultato il capo clan, mettendolo a parte della circostanza.
°Zukho°
00martedì 24 settembre 2019 12:21

Non muore definitivamente, per essere ucciso deve trovarsi ad essere distrutto nella sua totale vulnerabilità nel luogo di sepoltura, bruciato da un fuoco magico.


Sbagliato. I Drakul muoiono definitivamente se colpiti da danni magici e portati a 0 salute. Il cuore essendo un punto debole se colpito da danno magico potrebbe portare il Drakul alla morte definitiva. Non è solo se vengono colpiti magicamente nel luogo di sepoltura, intenti a ricostituirsi, che muoiono, quello è solo un altro modo per ucciderli (piuttosto difficile, visto che è altrettanto difficile scoprirlo).


Azzarderei che probabilmente l'elemento fuoco sia un pelino più forte, giusto perché la carne secca s'incendia meglio.


Non ho ben capito se è ironia il fatto della “carne secca” xD maaaaa cmq sia, i danni magici sono i classici che subiscono gli altri, solo che come dico anche sopra, la conseguenza è nel caso in cui il Drakul venga portato a 0 punti salute.


"I primi sono più a senso unico di sudditanza della vena al Drakul a cui è subordinata, in un rapporto di signore-servitore; "

"Una volta che la vena è legata al Drakul ed al suo Clan, si instaura un rapporto di devozione e servilismo nei confronti di questa verso il proprio signore Drakul," 



Questa è una tua interpretazione, ovvero come immagino che Khalux si comporterebbe con le sue vene. Loro non sono servitori (forse solo con la skill apposita, che è più forte), hanno comunque la psicologia libera e possono ribellarsi a ordini e imposizioni e il Drakul, oltretutto, tende a tutelarle e salvaguardarle. Poi, se il tuo pg pretende tale rapporto, è un conto diverso e che dovrà fare i conti con l’ON ma soprattutto con il gioco scelto dai player, come detto poco dopo da te ;)


Ti faccio qualche altra domanda tecnica, poi passo a qualche richiesta di role.

- Hai parlato di come i Drakul affronterebbero la Magia, ma secondo te la desiderano o la temono? E Khalux Drakul, nello specifico?
- Se al Drakul viene amputato un braccio o una mano, cosa succede?
- Se il Drakul viene colpito da una spada al fianco? in viso?
- Quanti giorni impiega a risorgere dal luogo di sepoltura? E nel caso di un Abbraccio?

- Fammi un esempio di impiego della skill “Bere il Sangue” (te la incollo in spoiler) lascio a te il dove e la situazione.
- Poi un altro esempio dove la stessa skill viene usata di giorno, con cielo sereno.

Skill Bere il Sangue


- Fammi qualche azione per la trasformazione da Materiale a Nebbia
- Fammi qualche azione per la trasformazione da Nebbia ad Animale

- Fammi qualche azione su come ruoleresti la skill “Scaglie Sanguigne” e "Frenesia del Defunto" (te le incollo in spoiler)

Skill Scaglie Sanguigne


Skill Frenesia del Defunto


Per ora mi fermo!
A te!
°Zukho°
00domenica 29 settembre 2019 12:17
Il player ritira la sua candidatura, come regola potrà ritentare tra tre mesi.
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