Realismo e Fantasy: una contraddizione?

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
Pagine: [1], 2
Jotaro Kujo
00martedì 4 dicembre 2001 14:49
Visto che non c'è nessuna discussione, ne inizio una io. Dice il titolo" realismo in un mondo fantasy"...ecco, può sembrare una contraddizione in termini, del resto si parla di gente che si bombarda di palle di fuoco, fa 27 attacchi per round, draghi e compagnia bella, ma credo che ha senso parlare di realismo.

Un buon regolamento, secondo me, deve avere un'approccio il più possibilmente realista alle regole e all'ambientazione, cercando di svilupparsi "come se..." la magia etc... fosse una cosa vera.

Il realismo ha senso anche in tema di ambientazione, del resto i vari mondi fantasy pagano un pesante tributo (e non poteva essere diversamente) dal medioevo storico, dove, è vero, non c'era magia o draghi, ma la gente povera pensava di si.


The Battle rage, choose your side...
DEATH TO FALSE METAL
Forever
Fighting the World

[Modificato da Jotaro Kujo 04/12/2001 15:08]

Salkaner
00mercoledì 5 dicembre 2001 08:54
Re:

Scritto da: Jotaro Kujo 04/12/2001 14:49
Visto che non c'è nessuna discussione, ne inizio una io. Dice il titolo" realismo in un mondo fantasy"...ecco, può sembrare una contraddizione in termini,



IMHO non lo è



Un buon regolamento, secondo me, deve avere un'approccio il più possibilmente realista alle regole e all'ambientazione, cercando di svilupparsi "come se..." la magia etc... fosse una cosa vera.

Il realismo ha senso anche in tema di ambientazione, del resto i vari mondi fantasy pagano un pesante tributo (e non poteva essere diversamente) dal medioevo storico, dove, è vero, non c'era magia o draghi, ma la gente povera pensava di si.



Ti dirò di più. A sentire alcunii fan di Ars Magica (probabilment uno dei migliori fantasy storici) , il gdr cerca di ricostruire il medioevo "come la gente credeva che fosse".

CMQ sono pienamente d'accordo: il realismo (anche se preferisco parlare di verosimiglianza) nel fantasy è molto importante, e non solo X i gdr, ma anche nei libri e nei film.

[SM=x77401] [SM=x77401]
--
"adesso spacco il mondo in 4...
...e poi lo rimetto insieme col bostik!"
Jotaro Kujo
00giovedì 6 dicembre 2001 15:16
Ah, caro vecchio Ars Magica, sto finendo in questi giorni una campagna a questo gioco. All'inizio mi era parso molto valido, poi, per vari motivi, ho un pò riveduto le mie posizioni, cmq nel complesso è un buon gioco, originale, e con un ottimo sistema di magia.

ciao!


The Battle rage, choose your side...
DEATH TO FALSE METAL
Forever
Fighting the World
spin
00venerdì 7 dicembre 2001 22:28
Il mondo fantasy nasce, secondo me, come quello fantascientifico, prendiamo ciò che poteva essere (quello che credevano i contadini è perfetto) e facciamolo realtà. Otteniamo che un mago può lanciare palle di fuoco senza far scappare dalla paura gli abitanti del villaggio. Nel fantasy rendiamo normale ciò che è eccezionale. Il master ha, invece, il compito di portare alla realtà (e quindi dare possibilità verosimili) alle azioni anche strane dei personaggi.
Master Souze
00sabato 15 dicembre 2001 10:43
vi dirò io masterizzo e gioco fantasy da tempi immemorabili, ho masterizzato a 6 gruppi diversi per lunghi periodi, in sostanza ho avuto modo di vedere all'opera un gran mucchio di gente in ambientazioni fantasy di ogni tipo.
Io credo che ogni ambientazione debba, per possedere immediatezza di gioco in relazione ai giocatori, essere profondamente razionale... mi spiego.
Per razionale non intendo realistica o poco fantasy... credo che una campagna possa essere razionale anche con gli incantesimi del D&D.
Le componenti che compongono una campagna però, devono essere armonizzate tra loro e non in contrasto. Esempio classico il D&D, prendiamo il forgotten Realms:

ci sono i commerci ma esistono i mostri che si possono incontrare sulle strade.

questa è una contraddizione, a meno che non si trovi un motivo sensato per cui delle persone considerino più importante il commercio che la loro vita? ecco cosa intendo...

altro esempio:
la magia, qui di errori ce ne sono a bizzeffe... ne cito uno.
I maghi del Forgotten Realms potrebbero uccidere con un sonno di 1° livello qualunque persona, la gente sa che i maghi hanno la magia, ma la gente non ha paura dei maghi e vive accanto a loro...

il realismo risente della poca razionalità dell'ambientazione.
Vuoi mettere i maghi? bene, ma che nessuno sappia che la magia esiste o al limite, se la popolazione vede un mago agire, lo bruci sul rogo piuttosto che tenterselo accanto e rischiare.

Ci sono mostri fuori dalle città? intanto le città vanno fortificate o di notte i mostri entrano e si pappano gli abitanti, poi i commerci o sono molt radi o scompaiono del tutto...

Quando chiunque si metta a tavolino a creare una ambientazione fantasy, si ricordi di armonizzare i vari elementi ce la compongono, altrimenti i giocatori non interpreteranno correttamente e il fantasy diventa uno zoo...
Vittek
00giovedì 20 dicembre 2001 00:52
E se questo surplus di mostri servisse a creare un surplus di avventurieri che permetterebbero di continuare il commercio?

"Sono il Fantasticatore, la passione che brucia la carne" - Iscrizione del sigillo del Fuoco
Lord Kaos
00venerdì 21 dicembre 2001 14:40
Perfettamente daccordo con Master Souze. Aggiungo poi ke secondo me sono proprio le laucune di alcuni prodotti definiti "commerciali" che spingono gli appassionati a creare il proprio materiale...e quasto vale anke e soprattutto per le ambientazioni (anke se continuo a considerare PLANESCAPE della TSR un modello a cui ispirarsi sia per profondità che per vastità, e per lo sforzo di rendere coerenti, o almeno di dare senso alle cose...(sottolineando lo SFORZO, senza pretendere di dire che ci siano riusciti al 100%)).


This is The End, beautiful friend....This is The End, my only friend....The End....
Snogar
00sabato 22 dicembre 2001 12:04
Ma .....onestamente sare più contento di trovare un GDR fatto per bene , senza bisogno di alcuna modifica , con tante espansioni , possibbilità di personalizzazione del gioco ecc.. effettivamente sarebbe la cosa migliore :)

" Non ho bisogno delle vostre risposte , ma solo delle vostre domande ! "
Gorken 64
amisis
00sabato 20 settembre 2003 09:30
purtroppo vedo che la discussione e' ferma da un po'...peccato, mi sembra interessante.

io sono pienamente d'accordo sulla necessita' di una certa razionalita' nel gioco: se io contadino so' che il mago puo' uccidermi senza sforza, leggermi nei pensieri, charmarmi la figlia e portarsela a letto se gli va', e chi cavolo lo vuole come vicino uno cosi'! se invece sono il banchiere e so' che il mago mi puo' derubare quando vuole, puo' falsificare i miei soldi (e questo per un banchiere e' peggio che se gli stuprano la figlia[SM=x77414]), la frase si ripete e cosi' via! a parer mio ogni avventuriero e' in qualche modo un borderline, ovvero ai confini della legalita' e non oltre, daltronde ogni sistema legale e' fatto o per garantire parita' di dirirtti a tutti gli abitanti o per garantire dei privilegi ad una stretta cerchia, ma in ogni caso il potere di un avventuriero mette tutto in pericolo. ditemi se sbaglio. [SM=x77416]
Salkaner
00domenica 21 settembre 2003 14:20
Re:
Beh, questo dipende molto anche dl "taglio" dell'ambientazione: per dirla come Pratchett: il mago riesce anche a creare delle giovani vergini disponibili nel suo studio, ma alla fine e' talmente stremato e intontito dall'incantesimo da non ricordarsi nemmeno il motivo per cui l'ha fatto...
Lord Griffisu
00venerdì 3 ottobre 2003 13:32
Sono in sincronia con amisis!
Una ambientazione supermagica (tipo FG) per me è una vera carnevalata. Va bene se ti piace andare in giro a fare il figo e pestare ma se sei un giocatore appena un attimo più smaliziato sai che puoi trovare di meglio e ti accorgi che i FG sono la culla dell'eumate.
0beron
00venerdì 3 ottobre 2003 15:04
Bella sta discussione.

Parliamo intanto di cosa sia unhigh fantasy e uno sword & sorcery.

High Fantasy a parer mio è adatto a giovani o a persone comunque che non hanno voglia di impegnarsi in un gioco più maturo (attenzione non dico che si e immaturi nel giocare cosi, de gustibus).

Già lo dissi da qualche parte, ma lessi un articolo riguardo alle ambientazioni fantasy. Questo articolo citava che le ambientazioni fantasy non si autosostengono. Cosa significa?
Significa che se noi creassimo il nostro mondo di D&D e poi lasciassimo che gli eventi si susseguano senza poter sistemare le cose, l'universo creato finirebbe per collassare. Perche?

Ma perche High fantasy (forgotten, ecc) non prevedono certe reazioni che potrebbero veramente portare all'estinzione di questo mondo verso uno piu stabile.

Per quanto riguarda le ambientazioni alla D&D i maghi sono maghi solo perche conoscono la magia. Prendi un cretino falli cambiare livello e cambia in mago (mentre magari prima era un imbecillissimo barbaro).

Questo significa che non ce nulla di diverso tra chi lancia incantesimi e chi no solo la cultura.
Facciamo un po di social Hacking (anche se in questo caso e un po improprio il termine).

Maghi, contadini, nobili(potenti), Chierici(preti), cosa fanno tutti assieme?

Se i tra un mago e uno spazzacamino l'unica differenza che ce e la cultura i maghi cercheranno di mantenere la popolazione ignorante, per evitare il rischio che essi perdano il loro antico prestigio. Pero non possono schivizzare il popolo perche il popolo appartiene al nobile, il nobile non si fa sottrarre la sua forza lavoro, la sua gente, le sue terre. Per tanto tra maghi e nobili vi deve essere una spece di accordo, una sorta di patto di sopravvivenza, i maghi prendono denaro dal nobile ed essi aiutano con la loro magia in parte il popolo (migliorare i raccolti, evitare catastrofi ecc)
Alias i maghi si paraculizzano, ma i chierici? I preti se la loro divita da loro tali poteri devono veramente credere (bhe almeno si spera che una divinita si renda conto se uno segue o non segue [SM=x77404] ). I Chierici hanno piacere che la popolazione veda i maghi come degli dei? Direi di no, quindi comincerebbero a partire campagne diffamatorie, ecc...

Un gruppo di uomini scoprono che la magia po essere imparata da tutti, quindi perche essere inferiori? Perche sudare 12 ore sotto al sole per lavorare? Perche quando basterebbe la magia a migliorare il mondo? E da qui partirebbe un movimento di ribellione, e da questo altri, infine si troverà un equilibrio....
Sicuramente non so cosa saltera fuori ma sicuramente un bel bordello... ora immaginate che questo è avvenuto solo grazie a poche classi, nobili,contadini maghi, e preti. Immaginate questo moltiplicato per il numero di creature e di stranezze presenti in un universo hight fantasy.
BOOOOOOOOM!

Io infatti preferisco un Sword&Sorcery dove la magia esiste ma e cosa da maghi, la popolazione se pagana rispetta la magia ma non sa bene come essa funzioni e non è da tutti, i magi sono magi proprio perche non sono uomini normali. I magi sono pochi,e l'acciaio e lo stesso acciaio presente in tutte le nonstre campagne. I mostri nn si trovano come incontri casuali tra una citta e l'altra, ma bensì sono creature che pur essendo molto meno presenti se ne rispetta di piu la forza. Rammento ancora i giorni in cui giocavo a D&D e Martelli da guerra.... il mio personaggio tornava con suvenir di ogni tipo... ma non era nessuno, perche era normale.
Nello sword & sorcery inoltre posso dirvi che troverete molte piu soddisfazioni, perche se siete eroi magi o altro... sarete in evidenza in questo mondo.


-----------------------------------
Sciocchi! Siete come creta nelle mie mani...

[Modificato da 0beron 03/10/2003 15.05]

Dwarfolo
00venerdì 3 ottobre 2003 17:19
Bhe ... secondo me più che di realismo occorrerebbe parlare di "coerenza" e di "plausibilità". Infatti in un mondo fantasy nel quale per definizione le normali leggi universali possono essere stravolte, di "reale" puo' anche non esserci nulla, ma i "presupposti" fantastici sui quali si basa il mondo devono tuttavia creare un insieme coerente e plausibile per l'appunto.

Poi distinguerei il discorso su 2 fronti. Da una parte l'ambientazione e dall'altra il regolamento di un eventuale gdr basato sull'ambientazione fantasy.

L'ambientazione come detto deve essere coeerente e plausibile ... posso ideare un mondo dove i maghi sono capaci di sgretolare montagne con una parola, ma poi mi aspetto che se questi maghi NON dominano il mondo ci sia una ragione plausibile e coerente, ovvero ci sia una motivazione basata sui presupposti fantastici dell'ambientazione. Per "presupposti" intendo un insieme di particolarità, convinzioni, principi, postulati se volete, che creano effettivamente un mondo diverso dal nostro che, ripeto, non potendo essere reale deve comunque essere fedele ai propri principi.

Un regolamento di un gioco fantasy deve avere ne piu' ne meno le stesse caratteristiche: coerenza e plausibilità. Nel mondo di cui sopra, un mondo alla Eddings tanto per capirci, quale regolamento potrebbe tener conto di una simile potenza della magia? Bhe ... forse Ars Magica ... il mago è il personaggio più forte e gli altri son gregari inoltre la magia spontanea ben si adatta a emulare la Volontà e la Parola, ma di sicuro ogni altro regolamento che mi viene in mente è assolutamente inadeguato a gestire un'ambientazione del genere (ne Ars Magica andrebbe bene per essere usata ad esempio nel mondo di Conan).
Ancora, ... il mio regolamento potrebbe prevedere che un guerriero sia in grado di compiere 10 attacchi in 1 secondo e forse qualcuno potrebbe storcere il naso dicendo che non è realistico, bhe .. potrebbe esserci un mondo nel quale TUTTI i guerrieri possono compiere 10 attacchi in 1 round ... ci sarebbe ancora più gente che urlerebbe all'oltraggio al realismo! Bhe .. io dico .. se c'è una motivazione plausibile e coerente con l'ambientazione, che sfrutti i famosi presupposti fantastici .. non vedo il perchè! Ad esempio potrebbe esistere una divinità dei guerrieri che li favorisce indiscriminatamente donandogli questo potere .. ridicolo? Pensate a Lex Arcana ... i PG e solo i PG (anche qualche creatura ma sono eccezioni alla regola base) godono del Tiro del Fato, ovvero in una prova ritirano ogni combinazione di dadi che abbia prodotto il massimo risultato possibile sommando il nuovo al risultato precedente .... questa abilità gli viene concessa in quanto ogni PG è votato nella sua carriera ad una particolare divinità del pantheon romano.

Quale è il punto quindi ... il punto è che noi urliamo allo scandalo per manacanza di realismo nei mondi fantasy che giochiamo .. ma in realtà dovremmo gridare per la mancanza di coerenza, per tutte quelle storture di ambientazione e di regole che servono solo a tenere in piedi castelli a volte un po traballanti.

Ma attenzione ... il nostro gridare non deve essere indiscriminato ... dobbiamo sempre ricordarci che a volte coerenza e plausibilità possono e devono essere sacrificate alla GIOCABILITA'!

E' giocabile secondo voi il mondo di Eddings??? Quanti giocatori avreste disposti ad interpretare qualcosa che non sia un personaggio stesso della saga? E di questi ... in quanti vorrebbero fare il mago?

E' giocabile un sistema di combattimento che riproduce nel minimo dettaglio ogni singolo swish e ogni singola goccia di sangue che stilla da un fendente di spada?

Lord Griffisu
00venerdì 3 ottobre 2003 18:11
Interventi a dir poco interessanti. Non ho mai digerito le ambientazioni con tanta magia perchè finiscono spesso per essere assolutamente incoerenti. Già concedere ad un mago una "classica" palla di fuoco implica moooolte cose che spesso i master disattenti non valutano con attenzione.

L'ambientazione più giocata e conosciuta al mondo è purtroppo proprio una ambientazione high magic che non sopporto : i Forgotten. E se dobbiamo mettere sul banco degli imputati qualcuno, quando adesso si pensa al gdr fantasy "generalmente" come a mondi di cartapesta fatti solo per banali scorribande in dungeons, proprio la Tsr e gli autori collegati (tipo Salvatore) che hanno solo pensato a costruirsi le loro storie quanto più power e spettacolari possibili in una rincorsa a fare i fighi a chi ha i poteri più grossi, senza pensare assolutamente alla coerenza dell'ambientazione.

Io quando gioco con un master e vedo il maghetto di turno che si ferma amabilmente a conversare per ottenere informazioni sul posto...... quel contadino dovrebbe urlare come un forsennato e scappare cacandosi sotto o magari chiamare i colleghi col forcone e abbrustolire il maghetto diamine!!!!!!-: [SM=x77429] [SM=x77429] [SM=x77429]
0beron
00venerdì 3 ottobre 2003 20:52
Re:

Scritto da: Lord
Io quando gioco con un master e vedo il maghetto di turno che si ferma amabilmente a conversare per ottenere informazioni sul posto...... quel contadino dovrebbe urlare come un forsennato e scappare cacandosi sotto o magari chiamare i colleghi col forcone e abbrustolire il maghetto diamine!!!!!!-:



Verissimo. Ci sono alcuni casi pero in cui questo non viene considerato. Ovvero le popolazioni pagane, dove gli idei e i maghi erano strettamente correlati. Non per sangue (almeno non sempre).
Ho appena messo appunto un sistema con un elemento del nucleo (mandible) un sistema per gestire la corruzione. La corruzione prevede di mettere sotto controllo un mago, e allo stesso tempo dotare una responsbilita notevole (il potere) a chi fa i mago.
Io mi sono sempre sentito offeso se mi veniva detto "No non puoi alzare quella persona, l'incatesimo alza un oggetto non un uomo", Ma che minchia di mago e?[SM=x77404]

Giustamente pero se il mago non ha limiti usa il suo potere sempre e il ruolo degli altri personaggi va a farsi un giro.
Quindi la corruzione gia modera l'uso della magia e se il giocatore rompe in eccesso ... puff.

La magia inoltre non puo essere commercializzata cosi!
Ma vi rendete conto l'effetto che puo avere un solo incantesimo che trasporta un messaggio da una parte all'altra?

Le telecomnicazioni!!!! Infine ci troverremmo in un mondo alla tecnomancer dove la magia viene usata per produrre bombe, ecc ecc.
Ma la magia è l'unico punto dolento? certo che no!
Immaginiamoci un esercito di minotauri e un esercito di umani (tralasciando la magia altrimenti ci complichiamo la vita).

Immaginiamoci che i minotauri siano una razza, il che prevede che abbiano uno "stato/tribu" e facciano una prole.
Ora immaginiamo che i minotauri sono in cima alla catena alimentare (visto che si mangiano anche l'uomo) perche dovrebbero essere pochi? Allora non hanno un predatore e predano di tutto. Sono cosi grossi da far impallidire conan il barbaro... sono abbastanza intelligenti per organizzarsi e sviluppare anche una tecnologia bellica. NON POSSONO RIAMANERE IN UN ANGOLO! Perche nn dovrebbero tentare l'espansionismo? La loro tribu cresce... (come detto nessuno li preda) e le risorse scarseggiano man mano che si cresce di numero. A mio parere aggredirebbero mooooolto volentieri gli uomini (e non solo).
Direi che sono delle perfette macchine da guerra.
E non mi metto a parlare di draghi....

Insomma il fantasy se ci si pensa e veramente difficile da mantere in equilibrio. Come ha gia detto dwarfolo la coerenza manca il piu delle volte.



amisis
00martedì 7 ottobre 2003 12:10
Sapete una cosa? mi preoccupa trovare tante persone d'accordo con me sulla mancanza di coerenza generale...
Penso che in realtà il problema nasca dai gdr commerciali:
devono essere sviluppati in breve tempo, mentre il lavoro di rendere coerente regolamento e ambientazione può richiedere anni...
Per il problema dell'equilibrio io ho trovato utile il ragionamento down-top, ovvero partire da cosi si ha (un particolare mondo fantasy) e decidere poi cosa sia avvenuto per renderlo così.
ad esempio parlando dei minotauri possiamo dire che sono una razza marginale perchè sono stati creati da poco, quindi erano poco numerosi e circondati da milioni di umani.
In questa situazione logicamente non possono sperare di espandersi, e tutti i regni intorno provvederanno a mantenere tale la situazione.
Se un regno ha una potenza militare superiore allora gli altri regni vicini si alleeranno per evitare di essere sottomessi uno dietro l'altro.
In effetti come sistema di ragionamento è più semplice da utilizzare, visto che le condizioni iniziali risulteranno quasi sicuro le premesse giuste per un mondo stabile.


Rincewind
00martedì 7 ottobre 2003 12:56
Parlando di minotauri ci sono altre possibilità. Per esempio i minotauri potrebbero avere poca predisposizione alla magia e quindi si troverebbero in grave difficoltà contro popolazioni che la usano correntemente.
Inoltre hanno un'organizzazione (anche bellica) rudimentale che costituisce un grave svantaggio. Pensate alla scena iniziale del gladiatore, dove i Germani caricano in maniera indiscriminata i Romani e ci rimettono le penne.
Inoltre un minotauro potrebbe pesare troppo per un cavallo e quindi niente cavalleria.

Anche l'ambiente potrebbe giocare contro i minotauri. Pensate a dei minotauri che devono attraversare una foresta. Creature più abituate a luoghi simili (elfi per esempio) potrebbero decimare i minotauri con tattiche di guerriglia (pensate alla guerriglia in Indocina).

Per quanto riguarda i draghi la cosa si fà più seria. La potenza di fuoco [SM=x77404] , l'elevata mobilità, l'intelligenza, ecc. li rendono praticamente invincibili.
Lo scenario è quello del Regno del Fuoco, con gli umani (e altre razze in un fantasy) praticamente costretti a rifugiarsi nel sottosuolo. I draghi sono realistici solo se si pone qualche limitazione pesante (tipo rateo di riproduzione bassissimo, dipendenza da un cibo particolare, malattie mortali).

Per quanto riguarda i Fg sono d'accordo nel sostenere che sono poco realistici. Oltre ai maghi anche i chierici potrebbero sbilanciare tutto con effetti molto simili, trasformando il mondo in un campo di battaglia tra fedi diverse.
Gli unici limiti a questo andamento sono artificiosi (fondamentalmente la presenza di Ao che impedisce agli dei di litigare e potendo "sollevare dall'incarico" la dea della magia potrebbe causare la perdita degli incantesimi ai maghi, così come accadde al tempo di Karsus).

0beron
00martedì 7 ottobre 2003 13:03
Sono daccordo con i vostri due post, anche se mi avete un po devastato i minotari. Non credo che i minotauri debbano rifugiarsi nella cavalleria (visto che gia di loro spingono violentemente), Io infatti mi riferivo ad un minotauro di GURPS aldifuori di una ambientazione specifica.
Inoltre io trovo obbrobbioso mescolare magia e spionica. E piu una scelta personale, diciamo stilistica.


pagolo81
00lunedì 15 marzo 2004 09:47
beh, oddio, nel nostro mondo la cavalleria è stata mooolto importante e si mi arrivi nellos contro corpo a corpo con 500 metri di scatto, non è che poi rendi molto quando devi menar le mani.

Inoltre i minotauri potrebbero avere delle credenze che non gli permettono uno sviluppo tecnologico avanzato.

E se poi, appunto, arrivano dopo l'essere umano, debbono nutrisrsi dell'uomo disponendo però di minor forza.

Inoltre gia il fatto che devono nutrisri dell'uomo dovrebbe dotare loro di un qualcosa in più rispetto all'uomo (intelligenza, forza fisica), giacchè, appunto, lo devono predare.
Se quindi esiste un mondo con dei Minotauri, questi sono pericolosi per l'uomo (forza fisica, tecnologica ecc...) giacchè, se non lo fossero, l'uomo semplicemente li fa estinguere, eliminando un pericolo (il suo predatore) ed eliminando un possibile rivale per la caccia.
vasquas
00venerdì 3 dicembre 2004 12:00
Realtà nei fantasy è possibile, ma chiaramente bisogna lasciare spazio all'interpretazione. Quello che mi piace dell'ambientazione di VQ è che è molto reale. Mai un mago dichiarerà di esserlo solo per la paura di incontrare un'altro mago e rischiare di esser ucciso per assorbire le rune in sua conoscenza.[SM=x77423] in più i maghi eran banditi e solo eprsone elette potevano accederci, questo li rendeva ancora una schiera più ridotta! Anche se scuole di magia si trovano anche all'esterno dei vincoli.

In più la magia è molto potente in VQ ma è bilanciata in modo (almeno nel regolamento VAS QUAS LITE) che sia un LOW MAGIC, il tutto rende più realistica la cosa. Un mago ci pensa due volte prime id fare un'incantesimo sa benissimo che un solo sbaglio nella pronuncia nella valutazione di ciò che vuole fare può far secco se stesso o il gruppo.[SM=x77423] Oltretuttto rivelare a tutti di essere un mago può essere rischioso come detto sopra.

Io più di realtà nel fantasy parlerei dunque di rispetto a quello che succede, un sacerdote di Corrupto (Dio della corruzione)non può girare a spasso per la città tranquillamente senza che incuta timore o la stessa cosa un sacerdote di Xax(dea del Caos)![SM=x77423]

Per parlare ancora di realismo io mi sono impegnato a descrivere la flora e la fauna, i Metzebù sono grossi cammelli enormi altri tre volte un cavallo, molte popolazioni ci vivono, li rispettano quindi come tali, in più da essi si ricava la lana che compone buona parte degli indumenti dell'isola Di Brithain ed è una merce rara e costosa negli altri emisferi![SM=x77423] Oppure le lune che si muovono e puoi sapere dove si trovano ogni giorno o puoi sapere quando si fà giorno in ogni periodo etc...etc...[SM=x77432] Oppure i rapporti sociali fra le varie razze sono intrisenchi e descritti dagli inizi della storia(devo ancora finire di mettere tutto online adesso mi sto dedicando al manuale per dargli una forma consona!)

Insomma si può parlare di realtà nel fantasy, basandosi appunto sulla realtà della propria ambientazione![SM=x77423]

Ciao,
Vas Quas


Maehdros
00mercoledì 5 gennaio 2005 16:08
Salve a tutti, vorrei dire che i GDR di oggi (quelli commerciali intendo) sono molto Power Play, ambientazioni tipo D&D e Forgotten per quanto a volte spettacolari, andando avanti ti accorgi quante lacune hanno e come un mago molto potente possa distruggere decine e decine di nemici della stessa forza con un colpo solo, ad esempio se prendiamo un guerriero ed un mago dello stesso livello è quasi sicuro ad alti livelli che il mago vinca...poi si creano ambientazioni dove il divino è mooolto vicino al materiale e secondo me neanche questo va bene, è solo un modo per attirare quei giocatori PP che hanno la voglia di diventare degli dei!!!
Cmq trovare il giusto mix è difficilissimo, anch'io sto pensando ad una ambientazione e penso di aver trovato la chiave giusta (veramente mi sarei fatto proprio tutto il set di regole)...e cmq dipende sempre dai gusti dei giocatori c'è chi piace giocare in un modo chi un altro, però secondo me manca ancora un'ultima cosa nelle ambientazioni di oggi, ovvero trovare un modo per far entrare i giocatori subito nella mentalità dell'ambientazione e nelle sue regole senza trovarsi di fronte ogni volta il librone di 200 pagine da leggere per trovar la cosa che piace...lo so che molto dipende dal master, ma spero condividiate con me che molte volte è difficile far entrare una nuova mentalità in un nuovo giocatore...o sbaglio?

Principe Vegeta
00giovedì 6 gennaio 2005 20:54
Ave a tutti quanti! Ho letto con estremo interesse tutti i precedenti post e ho trovato affermazioni molto sensate su questo "scottante" problema. Interverrò qui di seguito sui punti che più mi hanno colpito:

-la terza edizione consente di cambiare classe in maniera troppo libera, come del resto qualcuno ha già fatto notare, un barbaro può diventare mago di punto in bianco solo passando di livello e diventare prete a quello dopo, questa cosa non ha senso, il background del personaggio diventa inverosimile e si ha un'ambientazione in cui chiunque può diventare mago (con le conseguenze del caso..)

-i FG come sono stati pensati dalla TSR non sono realistici, troppa magia, troppi maghi, io li ho modificati più o meno radicalmente, dicendo che dopo il periodo dei disordini il mondo si sta avviando verso un lento e inesorabile declino (per dirla alla Stephen King "sta andando avanti") e c'è un diffuso senso di fatalismo. I maghi non somo frequentissimi e a seconda del luogo sono guardati con sospetto, curiosità o indifferenza. Nei grossi e civiliazzati regni, come il Cormyr ad esempio, la popolazione ha imparato ad accettare la presenza dei maghi e questi sono tuttavia molto preziosi per i regnanti a causa della loro rarità, ma proprio a causa del loro numero esiguo possono essere tenuti in qualche modo a bada proprio dagli stessi regnanti. Inoltre gli avventurieri sono considerati degli sconsiderati e delle potenziali minacce, i commerci sono ridotti e così gli scambi culturali. Le armi e gli oggetti magici non sono frequentissime poiché sono rimasti in pochi a saperle creare (e per questo saranno più apprezzati dai Pg).

-Credo che un'ambientazione high-magic sia ingestibile oltre che inverosimile, un posto dove anche solo un individuo su 10 può incenerire il prossimo, oltre che l'incubo di ogni guerriero, è sostanzialmente imprevedibile, difficile da masterizzare e da giocare.

Ave,
Vegeta
Shad Leidar
00domenica 13 febbraio 2005 23:25
Bhè anche ai nostri giorni una persona su 10-20 ha un'arma da fuoco in casa e può quindi schizzare e uccidere chiunque però c'è cmq un ritmo di vita e non c'è il caos totale...
DragoRinato
00domenica 13 febbraio 2005 23:32
Re:

Scritto da: Principe Vegeta 06/01/2005 20.54
-Credo che un'ambientazione high-magic sia ingestibile oltre che inverosimile, un posto dove anche solo un individuo su 10 può incenerire il prossimo, oltre che l'incubo di ogni guerriero, è sostanzialmente imprevedibile, difficile da masterizzare e da giocare.



hmm forse no, se ti capita di metterci su le mani, dai una letta a GURPS: Tecnomancer sarà illuminante!
amisis
00lunedì 14 febbraio 2005 00:01
vedo che ancora quest discussione gira, sono felice.
In tema magia io penso che il problema nasca più dalla diffusione che dalla potenza.
il fatto che un mago sia in grado di uccidere 100 uomini, ma ce ne sia uno ogni 2'000'000 di persone è poco rilevante ai fini dell'ambientazione, mentre se ci fosse un mago ogni 1000 persone, ma anche in grado di fare poco, qià questo avrebbe una ripercussione enorme.
Questo perchè una persona con molto potere modifica la politica di una socità (ovvero come si trattano le varie potenze in gioco), ma una grande frequenza porta ad una società molto profondamente alterata, e se non se ne tiene conto si ottenogno risultati drammatici.

Per capirci, vi è mai successo che con l'uso di incantesimi anche banali i giocatori ottenessero un potere enorme? bene, allora perchè nell'ambientazione (in cui i maghi sono tanto comuni) nessuno lo ha mai fatto?

altra cosa da dire è sulle monete (difetto tirato dietro dal primo d&d) vi siete mai accorti che il costo di un pasto in taverna è anche 10 volte il reddito mensile di un contadino? ::
in giochi come warhammer il difetto è stato corretto, ma mi sembra che invece nella saga del d&d si perseveri a far pagare una lanterna 10 monete d'oro ed a far guadagnare al contadino 5 monete d'agento al mese...tutti al buio! [SM=x77404]
DragoRinato
00lunedì 14 febbraio 2005 11:35
[OT] In D&D i costi 'pompati' servono per bilanciare gli enormi guadagni dei PG...

[IT] In effetti alcuni semplici incantesimi possono facilmente portare grossi guadagni ai PG e grossi cambiamenti al mondo, un esempio banale: Fiamma Perenne, con una spesa 'relativamente' bassa si può avere luce per sempre... e visto quanto costano le candele...
amisis
00lunedì 14 febbraio 2005 12:24
senza offesa, lo sò che servono a compensare i Pg, ma appunto per questo fanno a cazzotti con il realismo, non trovi?
Saan Raal
00martedì 15 febbraio 2005 11:07
Probabilmente a volte è necessario rinunciare ad un pizzico di realismo a favore della comodità e snellezza del gioco..

Gornova
00martedì 15 febbraio 2005 11:30
Re:

Scritto da: Principe Vegeta 06/01/2005 20.54
-la terza edizione consente di cambiare classe in maniera troppo libera, come del resto qualcuno ha già fatto notare, un barbaro può diventare mago di punto in bianco solo passando di livello e diventare prete a quello dopo, questa cosa non ha senso, il background del personaggio diventa inverosimile e si ha un'ambientazione in cui chiunque può diventare mago (con le conseguenze del caso..)
[...]



Ciao vegeta.. ma come dici tu nel resto del tuo post.. é proprio il master che tramite il controllo sull'ambientazione e sui background che deve limitare schifezze di questo genere.. cioé si possono fare, ma secondo me l'esempio che citi del cambio di classe o dell'accesso alla magia nn deve essere una cosa alla portata di tutti (qualcuno ricorda la prova Di Raistlin? quello é un buon esempio di come certe esperienze possano cambiare la vita degli sconsiderati che vogliono diventare maghi :D )
DragoRinato
00martedì 15 febbraio 2005 13:23
Rispondo ad Amisis
E' come dice Saan Raal, i listini di D&D sono completamente sballati, tutto ciò per una giocabilità migliore... a parer loro!

meglio sarebbe aver prezzi corretti e tesori meno pompati...
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 11:48.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com