mr.si
00venerdì 24 marzo 2006 13:46
Solo.
Tua madre dall’altra parte del muro a raccogliere dalle unghie
gli ultimi resti strappati alla depressione.
A volte sembra lasciarla.
Ti sembra quasi di vederla alzare lo sguardo imbronciata
e preparare le valigie.
Ma poi torna,
con la scusa di aver dimenticato qualcosa sotto il cuscino,
dove le lacrime hanno scavato una fossa in suo ricordo.
E tu sempre più solo.
Cerchi di tirare i fili della tua vita in silenzio, senza fare troppo rumore.
Perché non vuoi che nessuno dubiti della tua buona fede,
dei tuoi falsi respiri che tra una carezza e l’altra
lasciano tracce di amori scivolati dal pensiero alle dita.
lemieparole
00giovedì 30 marzo 2006 12:50
mi è piaciuto Stefano.....secondo me sei bravo anche qua...
mr.si
00venerdì 31 marzo 2006 19:39
grazie Gianni, gli altri racconti li ho impostati in un modo strano forse è questo il motivo per il quale non sono stati commentati