RE:croce
Sono completamente daccordo con questa visione che da il Cristo morto sulla croce piuttosto che essere appeso su un palo.
Io sono arrivato a questa conclusione sia per i ragionamenti che tu citi ,sia per la storia narrata da Giuseppe Flavio,sia per altre considerazioni.
E' verosimile che un uomo bastonato,frustato ,ferito ,non potesse portare una croce per un tragitto molto lungo ,ne poteva portare un palo molto lungo ,sarebbe morto dalla fatica.
Parto dalla considerazione che il suplizio serviva di monito e doveva durare il più a lungo possibile ,in altre parole non si voleva ucciderlo subito ma alla fine di un periodo ben definito .
A mio parere doveva portare solo il "patibolum" ,un palo legato alle braccia di un peso sufficiente per ferirlo,affaticarlo,ma senza ucciderlo.
Questo palo sarebbe stato appeso con il corpo del Cristo su un altro palo già piantato sul luogo dell'esecuzione.
Essendo un luogo di esecuzione comune,è inimmaginabile che i romani continuassero a piantare pali per giustiziare le loro vittime ,la razionalità aveva il sopravvento ,per cui i pali verticali rimanevano piantati mentre il morituro veniva issato legato al "patibolum" ,una volta giustiziato ,era semplice anche calarlo per sepellirlo o per cremarlo .
Ciao,
Renj