Pioltello............

massimo.z
00sabato 27 gennaio 2018 18:08
Diventa naturale interessarsi maggiormente di un qualsiasi evento, quando puoi essere relazionato nei particolari da tuo figlio..........

Venerdì i tutor e professori del corso erano molto sconfortati, a suo dire, e la lunga lezione è stata incentrata sulle possibili cause del disastro ferroviario............

Danilo, in questo caso chi sono, in scala direzionale i possibili indagati............visto che mi è stato detto che i lavori sulle linee sono fatti maggiormente dalle imprese, e gli operai RFI fungono il più delle volte visori dell'opera dell'impresa..........

angelo.c
00sabato 27 gennaio 2018 21:55
Visto che giorni fà si parlava di qualità della vita nel passato...ricordo che quando ero ragazzino lungo la linea ferroviaria che attraversava la pineta vedevo spesso delle persone con uno strano martello a manico lungo che controllavano il serraggio dei bulloni sulle rotaie....non sò di preciso a cosa servisse e come fosse organizzato lungo la rete ferroviaria ma la sua utilità,alla luce dei fatti accaduti, mi sembra evidente.....
Sextum
00domenica 28 gennaio 2018 10:25
Argomento controverso e spinoso
massimo.z, 27/01/2018 18.08:

... quando puoi essere relazionato nei particolari da tuo figlio.....

Venerdì i tutor e professori del corso erano molto sconfortati, a suo dire, e la lunga lezione è stata incentrata sulle possibili cause del disastro ferroviario....

Danilo, in questo caso chi sono, in scala direzionale i possibili indagati....




Da punto di vista tecnico che saprà già più Riccardo di me... perchè quello sarà il suo pane quotidiano e senz'altro avrenno sviscerato il caso a fondo, in aula.

Per quel che riguarda gli indagati si andrà dai vertici nazionali di RFI a scendere verso quelli lombardi e ai dirigenti della manutenzione.
I cosiddetti atti dovuti.

Come hai scritto tu, quel tipo di manutenzione non viene più fatto da "ferrovieri" da molti anni... da quando è esplosa la moda delle "esternalizzazioni" e degli appalti alle ditte esterne.

Sistema molto più economico ma anche meno controllabile e affidabile.


Sextum
00domenica 28 gennaio 2018 10:32
Sistema molto più economico ma anche meno controllabile e affidabile.
angelo.c, 27/01/2018 21.55:

Visto che giorni fà si parlava di qualità della vita nel passato...ricordo che quando ero ragazzino lungo la linea ferroviaria che attraversava la pineta vedevo spesso delle persone con uno strano martello a manico lungo che controllavano il serraggio dei bulloni sulle rotaie....non sò di preciso a cosa servisse e come fosse organizzato lungo la rete ferroviaria ma la sua utilità,alla luce dei fatti accaduti, mi sembra evidente.....



E qui mi ricollego alla doimanda di Angelo.

Quel lavoro che ricordi non esiste più anche perchè, con le nuove tecniche non ha più ragione di esistere.
Le traversine oggi sono in cemento (anzichè il legno come una volta) e non si usano più piastre e bulloni, che andavano stretti sovente, ma dei ganci (come si vede distintamente in foto) posizionati da macchinari con forze tali da essere praticamente irremovibili.

Certo è che i controlli (non la manutenzione, attenzione) umani sono calati vertiginosamente negli ultimi 20 anni.

D'altronde se negli anni 80 eravamo oltre 200 mila ferrovieri (credo che il massimo si raggiunse introneo alle 240.000 unità) mentre oggi saremo circa un terzo qualcosa avremo senz'altro lasciato indietro.


Sextum
00domenica 28 gennaio 2018 10:48
Dal punto di vista tecnico...

Con un trenino di quel genere, leggero, lanciato a 140 km/h il macchinista non aveva nessuna possibilità di accorgersi dello svio della terza-quarta vettura.

Però, se ad esempio, le stazioni fossero ancora presenziate come lo erano una volta, quando il capostazione e un addetto controllavano a vista il passaggio regolare del treno, si sarebbero accorti dello svio della vettura e (forse) avrebbero potuto cercare di fermare la corsa del treno prima del deragliamento.
Certo si tratta di un discorso molto ipotetico dato che il tempo era comunque poco.

Fatto sta che ormai nelle stazioni non c'è più nessuno.....

Quello che invece proprio non sono riuscito a capire è come mai nessuno, su quel treno, abbia tirato un freno di emergenza

Hanno fatto tutti la corsa a dichiarare a radio e televisioni che si erano accorti che c'era qualcosa che non andava, hanno sentito vibrazioni, sobbalzi, visto scintille... e tutti per diversi minuti.
In quel lungo lasso di tempo hanno dichiarato di aver fatto di tutto, chi ha telefonato a casa, chi si è raccomandato l'anima a Dio, tutti scienziati e tecnici ferroviari avevavo capito che il treno stata per deragliare, ma non uno cha abbia fatto la cosa più semplice e sensata: tirare il freno d'emergenza!!!! [SM=g27819]

Mah...
angelo.c
00domenica 28 gennaio 2018 11:14
Re: Sistema molto più economico ma anche meno controllabile e affidabile.
Sextum, 28/01/2018 10.32:



Certo è che i controlli (non la manutenzione, attenzione) umani sono calati vertiginosamente negli ultimi 20 anni.

D'altronde se negli anni 80 eravamo oltre 200 mila ferrovieri (credo che il massimo si raggiunse introneo alle 240.000 unità) mentre oggi saremo circa un terzo qualcosa avremo senz'altro lasciato indietro.





Pur con tutte le attenuanti,caro Danilo..si poteva evitare di lasciare indietro la sicurezza degli utenti.
Noto con piacere che,l'industria automobilistica,ha fatto passi da gigante nel campo della sicurezza mentre,il trasporto ferroviario,soprattutto nel settore del pendolarismo (quello..credo...con il maggior numero di utenti)ha segnato un pò il passo in nome dei"tagli alle spese".....e questo sinceramente è difficile da accettare...

Buona domenica quasi primaverile.... [SM=g27811]


Sextum
00domenica 28 gennaio 2018 19:41
No, fermo, forse mi son spiegato male...

... la sicurezza ferroviaria è garantita cosa che non c'è assolutamente in auto, altro che passi d gigante.
Non c'è paragone e i dati lo dimostrano.

Quella che volevo dire è che, essendo di più, si poteva fare anche meglio anche se la sicurezza assoluta, nei trasporti, si ha con il traffico a zero!

Con i sistemi di sicurezza attuali (che il mondo dell'auto nemmeno si sogna) l'errore umano, (quello del macchinista e di chi controlla la circolazione, per capirci) è ormai praticamente impossibile.
Sul guasto tecnico, quello che può portare a una catena di eventi infausta (come in questo caso) ci sono ancora dei margini... soprattutto quando intervengono le cosiddette ditte esterne di cui io non mi sono mai fidato pienamente.

E anche sul lamento dei pendolari trascurati non è che sia molto d'accordo, anzi.



angelo.c
00domenica 28 gennaio 2018 20:11
Re: No, fermo, forse mi son spiegato male...
Sextum, 28/01/2018 19.41:


... la sicurezza ferroviaria è garantita

Affermazione estremamente ottimistica anche alla luce di quello che successe quì circa 9 anni fà......
Sextum
00lunedì 29 gennaio 2018 18:22
Dai, Angelo, non facciamo della facile demagogia alla Salvini.
angelo.c, 28/01/2018 20.11:


Affermazione estremamente ottimistica anche alla luce di quello che successe quì circa 9 anni fà......



Quel che successe a Viareggio fu una serie di sfortunati eventi che si concatenarono in maniera incredibile e impensabile, originati, è vero, da un pezzo di ricambio prodotto all'estero (in Germania) e in quel caso le ferrovie italiane erano semmai vittime.

La sicurezza assoluta nei trasporti, lo ripeto, non può esistere. E' utopia solo pensarlo
ma il trasporto ferroviario è sufficentemente sicuro e vorrei che lo fosse altrettanto quello stradale dove è pieno di pazzi furiosi al volante e viaggiano mezzi degni solo dello sfasciacarrozze.
Basta vedere cosa è successo sabato sulla A26 o a Milano.

Certo è che si potrebbe sicuramente fare meglio, alzare ancor di più il livello di sicurezza (ed è quello che intendevo dire) ma i costi lieviterebbero in maniera esponenziale e non credo proprio che lo Stato e i cittadini sarebbero poi disposti a sostenerli.

Sull'onda del disastro tutti in prima fila (in televisione in particolare) a chiedere più sicurezza ma quando bisogna poi mettere mano al portafoglio la piazza si svuota.

angelo.c
00lunedì 29 gennaio 2018 21:39
Non sono alla ricerca di voti e tanto meno di consensi però,caro Danilo, devi ammettere che pur senza fare demagogia...se si diminuiscono le spese in un azienda ogni comparto subirà indiscutibilmente dei ridimensonamenti e pur trovandosi a livelli di eccellenza risentirà ugualmente del fatto di dover adottare scelte che contrastino con gli standard di sicurezza adottati fino a quel momento.... nel 2018 dire che il trasporto ferroviario è "sufficentemente" sicuro non basta e pur ammettendo che certe scelte sono molto impopolari e necessitano di tanto coraggio (per la riforma pensionistica però l'hanno trovato [SM=g27826] )per la sicurezza dei passaggeri si potrebbe fare molto di più,soprattutto sul fatto dei controlli ai lavori
Ndrea82
00martedì 30 gennaio 2018 16:43
Anche io, sinceramente, mi sono domandato come sia possibile che nelle carrozze uscite dal binario, (diciamo 150 persone?) a nessuno sia venuto in mente di tirare il freno.

Fortunatamente non mi è mai capitato di viggiare con le ruote sulle traversine o sulla massicciata, ma dubito che sia una cosa che passi inosservata a chi c'è sopra

Purtroppo gli incidenti possono accadere, si può anche rompere la sedia quando si gioca a cirulla...

Non sono un tecnico ne un ferroviere, ma per quel poco che imparai da mio padre (lui capotecnico in offcina fs) e per quello che posso vedere prendendo il treno tutti i giorni, mettere in dubbio la sicurezza del trasporto su rotaia italiano non mi sembra corretto

Ripeto, incidenti come a Viareggio, frontali (Bari?) come al sud neanche troppo tempo fa, passaggi a livello alzati con treno in transito, non dovrebbero accadere. Ma quando tutte le variabili giocano a sfavore e coordinate... si rompe la sedia quando giochi a carte

Solo una piccola correzione sul fissaggio rotaia/traversa. Nelle curve con forte pendenza mi è capitato di vedere l'imbullonamento con piastre alla traversa in cemento, in luogo del più comune fissaggio elastico con la clip pandrol



Sextum
00martedì 30 gennaio 2018 18:15
Più che "sufficentemente" cosa c'è?


L'incidente di Bari non era su linea FS.

Sulle linee gestite da RFI oggi è praticamente impossibile che un incidente del genere avvenga così come è praticamente impossibile che un treno transiti in velocità con le sbarre del passaggio a livello alzate.
Non scrivo assolutamente impossibile perchè un 0,01% di imponderabile bisogna sempre lasciarlo perchè, mi ripeto, la sicurezza a ssoluta la si ha solo a traffico fermo!

E' ingiusto il giudizio di Angelo perchè sufficentemente si intende un livello di sicurezza del 99 % e i dati degli incidenti ferroviari degli ultimi anni lo dimostrano.

Hai lo stesso livello di sicurezza quando sali un un autobus di linea o su un taxi? Sei sicuro che l'impanto frenante sia efficente, sia stato controllato e revisionato a dovere? Che il mezzo sia in ordine?
Sei sicuro che l'autista sia in condizioni piscofisiche idonee?
Io dico di no!

Certo che si protrebbe salire ancora e senz'altro con la tecnologia lo si farà mentre non lo si farà con gli uomini, perchè i costi lieviterebbero in maniera esponenziale e serebbero comunque controlli spesso inutili e ingiustificabili perchè è ovvio che 4 occhi vedono meglio di due, e sei meglio ancora ma bisogna anche trovare un equilibrio costi-benefici perchè tanto la sedia può comunque rompersi

A mio parere, specialmente con il traffico di merci in genere e ancor di più con le merci pericolose, dopo l'incidente di Viareggio, siamo già davvero a livelli maniacali mentre con i TIR.... boh... preferisco non pensarci.

Quindi allora diciamo che in Italia il traffico ferroviario è altamente sicuro e io quando sono su un treno dormo sonni tranquilli (anche in aereo a dire il vero)

PS. In macchina non dormo MAI

angelo.c
00mercoledì 31 gennaio 2018 08:12
https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/01/30/pioltello-trenord-e-rfi-sotto-accusa-le-risorse-non-mancano-perche-tante-carenze-nella-sicurezza/4126841/

Dopo aver letto questo articolo mi convinco ancora di più delle mie affermazioni e mi accorgo che in questa discussione avete parlato di scorretezza ed ingiustizia nei miei confronti quando da parte vostra non c'è stata una mezza parola di condanna verso il trasporto ferroviario italiano e il settore manutenzione dello stesso...anzi,avete quasi "criminalizzato" i poveri passeggeri per non aver tirato il freno d'emergenza...andiamo dai.....

Pur ammettendo che i giornali"campano" su queste disgrazie...qualcosa di vero ci deve pur essere e, sapere che è cosi,sarebbe sufficiente a rendere inaccettabile la morte di 4 persone e il ferimento di altre decine.

Con rispetto.....
Angelo.
Ndrea82
00mercoledì 31 gennaio 2018 09:01
Angelo, mi spiace per essermi espresso male.

Non intendevo dire che tu sia scorretto nel criticare la ferrovia, quanto che non sia corretto (nel senso che non rispecchia i dati reali che dicono il contrario) dire che non è un mezzo di trasporto sicuro.

Da pendolare, ti dico che se il treno facesse scintille e viaggiasse sobbalzando, prima di mettermi a pregare o fare telefonate, tirerei il freno. Non è un oggetto d'ornamento, sta lì apposta

Il macchinista, tantopiù se sul locomotore, è isolato dal resto. Il capotreno sarà stato in prima carrozza quindi all'oscuro di ciò che accadeva.

Il personale è troppo risicato?
Sicurente si, almeno 2 persone oltre al macchinista ci vorrebbero, per gestire bande di ragazzetti maleducati e senza biglietto, portogesi vari e emergenze.

Da che ho l'abbonamemto annuale, ottobre 2017, me lo hanno controllato 2 volte. E prendo il treno 6 giorni alla settimana due volte al giorno, festivi compresi
Sextum
00mercoledì 31 gennaio 2018 09:16
Dai Angelo.... certo che c'è qualcosa di vero...

... nessuno nega (io per primo) che probabilmente ci sia la responsabilità che di ha fatto quel lavoro di manutenzione e di chi doveva controllare e prendere le decisioni. (In caso di problemi all'integrità dei binari si impone ai treni un rallentamento di velocità, cosa prevista dai regolamenti ferroviari e applicata quotidianamente) o chissà cos'altro ha causato il disastro.

Tutto ciò l'inchiesta lo dimostrerà così come successe nel caso di Viareggio dove si risalì al difetto nel carrello ma ciò non toglie che il trasporto ferroviario non sia sicuro così come non si può garantire che, purtroppo, anche investendo maggiormente e aumentando il personale, di incidenti non succederanno più.

Ogni giorno e notte girano migliaia di treni si migliaia di km di linee ferroviaria trasportando milioni di persone e milioni di tonnellate di merce... tutto è controllato ripetutamente ma l'essere umano non è infallibile e le negligenze e i casi accidentali (la sfortuna che ci vede benissimo) sempre in agguato.

Io, che so come funziona, ti ripeto che su un treno viaggio nella massima tranquillità pur sapendo che il rischio zero, quando si è in movimento, non esiste.
Sextum
00mercoledì 31 gennaio 2018 09:22
Non conosco le condizioni delle Trenord (ormai sono anni che non viaggio) ma in generale l'articolo mi sembra abbastanza ingiusto.

Scrivere che si dovrebbe investire nella safety per i passeggeri (come e quando usare i freni di sicurezza in treno) sarebbe come scrivere che bisogna insegnare ai pedoni ad attraversare la strada o ai bambini appena nati a respirare.

Bisogna solo accendere il cervello: il freno d'emergenza è uno dei tanti sistemi di sicurezza tanto invocati. (purtroppo troppo spesso utilizzato in maniera improria dai passeggeri... e qui parlo per esperienza personale ventennale)

E sopratutto evitare di dare credito a chi dice coglionate del genere:






Ndrea82
00mercoledì 31 gennaio 2018 09:27
Ma quando mai il macchinista è dietro?

Professorone
Sextum
00mercoledì 31 gennaio 2018 11:44
Una volta lo si faceva... (UN macchinista dietro)
Ndrea82, 31/01/2018 09.27:

Ma quando mai il macchinista è dietro?



Sui treni navetta e quando si era ancora in due macchinisti.

In caso di guasto al telecomando, uno dei due macchinisti andava in coda (sul locomotore) per comandare la trazione mentre l'altro rimaneva sulla pilotina e comandandava la frenatura.
Si comunicava con il citofono (non c'erano ancora i cellulari) e il capotreno (abilitato al segnalamento) tralasciava i suoi compiti di controlleria e prendeva psoto in cabina per coadiuvare il macchinista nel rispetto dei segnali.

In quel caso si riduceva la velocità massima ma non ricordo a quanto... forse 80... 100 km/h

E non esistevano sistemi di controllo automatici della marcia del treno come invece esistono oggi. [SM=g27822]


Ndrea82
00mercoledì 31 gennaio 2018 12:14
Tralasciando il dubbio che chi ha riportato quanto detto dal docente possa aver inteso male, ma da quanto è una opzione non percorsa? 30 anni?
Mi pare una situazione talmente "antica" da non dover neanche essere presa in considerazione. Poi oltretutto, come hai giustamente detto, quando i macchinisti erano due, uno era comunque in testa.

Ora due macchinisti li ho visti giusto sull'ic505

Non so dire però se uno era un "passeggero" o efdettivamente a lavoro

Anche perchè sul frecciarossa non mi pare di averne mai visti 2

Ma posso ovviamente sbagliarmi essendo un semplice fruitore del servizio
massimo.z
00mercoledì 31 gennaio 2018 17:44
Essendone oramai involontariamente in causa, posso soltanto dire a Riccardo di scrivere qualcosa sugli albori dei futuri operatori sui binari e nelle stazioni............

So che il corso non è uno scherzo: è duro e contiene mille opzioni, dalla conformazione dei treni ai binari, dalle linee ai locomotori controllo; i professori a suo dire non sono dei coglioni e pretendono..............eppoi in RFI ogni giorno c'è una novità: ora gli hanno consegnato il telefono aziendale e domani lo porteranno su una linea in disuso, ad osservare scambi ed antiche collocazioni delle traversine...............

Ho pensato a quell' altamente sicuro di Danilo e debbo connvenire che, nel settore dei trasporti ( anche se molti credono che l'aereo è il mezzo di trasporto più sicuro al mondo), le ferrovie sono un mezzo molto sicuro, ma naturalmente non esente da eventuali incidenti, per fato o per.................scarsa manutenzione: e qui mi collego perchè, Angelo ha ragione quando si considera quasi di secondo piano il motivo del deragliamento: certo, saranno le indagini a fare chiarezza, intanto se ne sono andati in 3............eppoi, caro toscanaccio, per il resto..........siamo in Italia..............ed il progresso avanza a passi troppo lesti per cui possiamo noi stargli dietro!

Sextum
00mercoledì 31 gennaio 2018 18:39
Ndrea82, 31/01/2018 12.14:

... ma da quanto è una opzione non percorsa? 30 anni?
Mi pare una situazione talmente "antica" da non dover neanche essere presa in considerazione.



Meno, molto meno. Non ricordo la data esatta della modifica regolamentare ma direi una quindicina d'anni.

Ma non era poi così una "pazzia" come potrebbe sembrare... la sicurezza era garantita, con lo standard di allora, quando era quasi tutto ancora demandato al macchinista.

Poi, in pratica, adesso è sempre così perchè sui molti treni c'è un macchinista solo.



Sextum
00mercoledì 31 gennaio 2018 18:43
Re:
massimo.z, 31/01/2018 17.44:

... le ferrovie sono un mezzo molto sicuro, ma naturalmente non esente da eventuali incidenti, per fato o per.................scarsa manutenzione: e qui mi collego perchè, Angelo ha ragione quando si considera quasi di secondo piano il motivo del deragliamento: certo, saranno le indagini a fare chiarezza, intanto se ne sono andati in 3........



E quanti se ne vanno ogni giorno sulle strade e sulle autostrade... sia per scarsa manutenzione dei mezzi che delle infrastrutture.

Sono numeri imparagonabili eppure fanno meno notizia, anzi non la fanno proprio!


Ndrea82
00mercoledì 31 gennaio 2018 18:43
Ah si? Mi ricordavo male. Mi sembrava molto più tempo che il macchinista fosse solo uno

Più he "pazzia", consideravo una cosa da non considerare più tra le opzioni in quanto desueta
Sextum
00mercoledì 31 gennaio 2018 19:03
Re:
Ndrea82, 31/01/2018 18.43:

Ah si? Mi ricordavo male. Mi sembrava molto più tempo che il macchinista fosse solo uno



Io ho smesso di farlo nel 2002 e non ho MAI viaggiato da solo.

Allora c'erano solo alcuni mezzi dove c'era un solo macchinista con il capotreno (qui in Liguria le Ale 801)

Sextum
00mercoledì 31 gennaio 2018 19:08
Desueta ma funzionale.
Ndrea82, 31/01/2018 18.43:



Più he "pazzia", consideravo una cosa da non considerare più tra le opzioni in quanto desueta



Ora in caso di guasto al telecomando il treno resta fermo in attesa di soccorsi


Ndrea82
00mercoledì 31 gennaio 2018 19:14
Il mio discorso era però riferito a quanto detto dal tizio che hai postato in precedenza

"Può il macchinista non accorgersi...?"

"Dipende da dove si trova.."

A quello alludevo, oggi non è neanche da considerare che il macchinista sia in fondo al treno.
Sextum
00mercoledì 31 gennaio 2018 19:20
Re:
Ndrea82, 31/01/2018 19.14:

Il mio discorso era però riferito a quanto detto dal tizio che hai postato in precedenza

"Può il macchinista non accorgersi...?"

"Dipende da dove si trova.."

A quello alludevo, oggi non è neanche da considerare che il macchinista sia in fondo al treno.



Ma quello ha detto una castroneria galattica.

Io ho descritto una modalità di condotta che una volta era ammessa in caso di guasto in liea al telecomando. Era solo uun metodo per risolvere una situazione di emergenza.
A termine corsa di "girava" il locomotore.

Era solo così per raccontare un pò di vecchia ferrovia

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