MOTOMONDIALE 2003 (GP1 - 250 - 125)... I risultati e le classifiche piloti e costruttori

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Maxi71
00sabato 5 aprile 2003 18:33
Rossi-Biaggi, una sfida di complimenti


Vigilia di Suzuka a sorpresa. Vale: "Max è al mio livello, piloti del genere stimolano lo spettacolo". Il romano: "Duelli così fanno bene a questo sport".

SUZUKA (Giappone), 3 aprile 2003 - Gira e rigira, alla fine è sempre la solita storia. Parte un altro Mondiale e i due protagonisti più attesi sono Valentino Rossi e Max Biaggi. Alla vigilia delle prime prove di Suzuka, appuntamento inaugurale della stagione 2003, l'interesse per i rivali storici della MotoGP oscura quello per il resto dei colleghi, compresi i padroni di casa. Anche perché, per la prima volta, potranno misurarsi sulla stessa moto. Magari non identica, ma le differenze tra la Honda RC211V ufficiale del pesarese e quella del team Pons per il romano non saranno certo abissali e tali da impedire un duello che si preannuncia già incandescente. Anche se i due, nella conferenza stampa del giovedì, sono stati attenti a non gettare benzina sul fuoco. Anzi, si sono anche concessi complimenti reciproci. "Quest'anno non voglio più alimentare polemiche - ha iniziato Vale -. Inutile dire che il mio avversario principale sarà Biaggi, è il motivo dominante di questa stagione. Correremo con la stessa moto, anche se so che dopo averla provata Max non è più agguerrito come all'inizio. Il fatto che la
sua moto sia diversa dalla mia sarà il tormentone del 2003". E qui Rossi ha fatto partire un omaggio al rivale. "Ritengo Max un combattente al mio livello. Questo è importante e stimolante per lo spettacolo, per la sfida e per dare sempre il massimo. Se non ci fossero avversari così difficili e tenaci, il nostro sport non sarebbe così in crescita a livello di audience e spettatori. Anche se Max è un mio avversario, un osso duro. Punto e basta. Non ho voglia di conoscerlo più di quanto già non lo conosca".Biaggi non ha fatto mancare la sua immediata replica: "Mi auguro solo di fare delle belle gare. Sono convinto che nei sedici GP che dobbiamo disputare ci sarà un contatto tra di noi che farà parlare, discutere e lavorare i giornalisti. Personalmente voglio solo divertirmi. Sono spensierato e tranquillo perché credo che questa sia la formula per ottenere il massimo divertendomi". Ovviamente arriva la parte su Rossi, pur non nominandolo mai direttamente. "I dualismi esistono da sempre, di solito tra persone diverse caratterialmente. Ma è giusto così perché entrambi si completano. Fa bene allo sport e a chi ci lavora. Io nel dualismo con il mio avversario ci gioco, pur restando obiettivo". E chiude con una battuta: "Non nascondo di essere, a volte, un po' scomodo: perché so' dde Roma e no della terra dei motori!". Normale che i bookmakers, in vista della gara, diano per favoriti proprio loro: successo di Rossi a 1.5, di Biaggi a 2.90.


Max-Vale anche nei manifesti pubblicitari del GP.
Maxi71
00sabato 5 aprile 2003 18:35
GP del Giappone - Suzuka:
Venerdì
6.15-6.45 - Prove ufficiali classe 125
7-8 - Prove ufficiali MotoGp
8.15-9 - Prove ufficiali classe 250
(diretta sul canale via satellite Eurosport dalle 6)
Sabato
6.15-6.45 - Prove ufficiali classe 125
7-8 - Prove ufficiali MotoGp
8.15-9 - Prove ufficiali classe 250
(diretta su Italia 1 e Eurosport dalle 6)
Domenica
4.15 - GP 125
5.30 - GP 250
7 - MotoGp
(diretta su Italia 1 e Eurosport dalle 4)
Maxi71
00sabato 5 aprile 2003 18:38
Paura per Melandri, caduto a 196 orari!
Drammatico volo di Marco nelle prove libere a Suzuka: frattura di caviglia (esposta) e femore della gamba destra e del setto nasale. E' già stato operato.

SUZUKA, 4 aprile 2003 - La moto distrutta contro un muro, lui per terra a bordo pista. Poi i soccorsi, la corsa al centro medico della pista e un elicottero che si alzava verso l'ospedale più vicino. Sono state davvero drammatiche le prime immagini dell'incidente che, nelle prime prove libere MotoGP del GP del Giappone, ha visto protagonista Marco Melandri. Per il ravennate, all'esordio nella massima cilindrata, la stagione non poteva iniziare peggio: dopo 29 minuti della prima sessione di Suzuka, il pilota della Yamaha è caduto in una curva molto veloce, una piega a destra di 90° che porta a un ampio tornante. Una zona dove si superano i 230 chilometri orari. Melandri, per motivi che lui e il team non sono ancora riusciti a chiarire, è finito per terra a 196 orari, secondo quanto dice la telemetria.Nella caduta Macio si è procurato diverse fratture, che controlli più approfonditi in ospedale hanno poi precisato. Il referto medico parla di duplice frattura tibiotarsica esposta della caviglia destra, con lacerazione cutanea di circa 20 centimetri, frattura parziale del condilo del femore e frattura delle ossa nasali. Il ravennate è stato trasportato in elicottero all'ospedale Mie General Medical Centre di Yokkaichi. Dopo le radiografie è stato sottoposto a un immediato intervento chirurgico per ricomporre le fratture e arrestare l'emorragia causata dalla ferita alla caviglia, in modo da evitare infezioni. La frattura del condilo (l'estremita sferica dell'osso femorale che si articola con l'anca) desta meno preoccupazione.Secondo il dottor Claudio Costa, che ha assistito l'equipe giapponese durante l'intervento, Melandri si è procurato la frattura al femore nel primo impatto col suolo. La moto è rimbalzata sul muro di protezione ed è poi finita sul pilota che, durante la carambola, è stato colpito dal mezzo varie volte. L'iridato della 250 non ha mai perso conoscenza e prima del trasporto in ospedale ha detto: "E' stato il peggior incidente della mia vita, la moto continuava a cadermi addosso". La prognosi è di 60 giorni salvo complicazioni. Secondo Costa, però, Melandri potrebbe anche tornare a correre in occasione del GP di Spagna, in programma a Jerez l'11 maggio. Con lui all'ospedale c'erano anche il suo manager, Loris Reggiani, e Davide Brivio, team manager della Yamaha. Reggiani ha subito avvertito il padre di Melandri. Se il ravennate risponderà bene al post-intervento, dovrebbe rientrare in Italia a bordo di un aereo-ambulanza lunedì o martedì.


La Yamaha di Melandri riportata ai box.
Maxi71
00sabato 5 aprile 2003 18:40
MotoGP a Suzuka, è subito Rossi
Prove ufficiali su asfalto umido: Vale (Honda) precede Biaggi, Capirossi (Ducati) 15°. In 125 il migliore è Alex De Angelis (Aprilia), in 250 Aoyama (Honda).

SUZUKA (Giappone), 4 aprile 2003 - Bagnato, umido, poi asciutto con qualche pozzanghera traditrice e infine di nuovo pioggia. Un'ora dal meteo movimentato quella delle prime prove MotoGP a Suzuka che ha visto, alla conclusione, il solito Valentino Rossi davanti a tutti. Prove caratterizzate da condizioni molto incostanti e, in sostanza, quasi metà sessione trascorsa ai box. Dopo 35 minuti di tentativi con combinazioni varie di gomme, tra intermedie e slick, i piloti si sono infatti fermati definitivamente. Con qualche sporadico e velleitario tentativo finale da parte delle due Aprilia e della Ducati di Capirossi. Alla fine il più veloce è stato Rossi, che con la sua Honda ha girato in 2'06"838, quasi tre secondi più lento di quanto ottenuto nei test di inizio settimana. A dimostrazione delle condizioni poco favorevoli.Alle sue spalle si è piazzato Max Biaggi, staccato di 254 millesimi con la Honda del team Pons, seguito dal compagno Tohru Ukawa e dalla prima Yamaha, quella di Carlos Checa. Al quinto posto c'è Tamada, con la Honda Pramac gommata Bridgestone, poi Gibernau (Honda Gresini), Roberts (Suzuki) e Barros (Yamaha). Undicesimo Kato, con l'altra Honda di Gresini. La pioggia ha rovinato i piani della Ducati e di Loris Capirossi, il più veloce nelle libere del mattino, rimasto bloccato con un insoddisfacente 15° tempo. Soprattutto considerando che per il sabato è prevista ancora pioggia. Meglio ha fatto il suo compagno troy Bayliss, che ha chiuso 13°. Non male l'Aprilia, in particolare quella di Colin Edwards, che ha ottenuto il 9° tempo, mentre Noriyuki Haga con l'altra moto di Noale è 17°. Nelle prime prove della 125 pole provvisoria per Alex De Angelis, in sella a una Aprilia. Il sanmarinese (per lui 2'15"417) ha preceduto lo spagnolo Daniel Pedrosa (Honda) e quattro italiani tutti su Aprilia: Lucio Cecchinello, Mirko Giansanti, Stefano Perugini e Max Sabbatani. Ottavo Andrea Dovizioso (Honda), decimo Stefano Bianco su Gilera. Così così l'esordio della KTM: il francese Vincent, iridato in carica, ha fatto segnare il 16° tempo, Roberto Locatelli solamente il 27°. Asfalto umido e bagnato anche per le prime prove ufficiali della 250. Alla fine il più veloce è stato il padrone di casa Hiroshi Aoyama (Honda) in 2'17"930, davanti al connazionale Katsuyuki Nakasuga (Yamaha), ad Alex Debon (Aprilia) e a Roberto Rolfo (Honda). Bene Baldolini (id.) 11°, mentre Battaini (id.) è 16° e Poggiali, secondo nelle libere, è solo 24°, fuori dal 107% rispetto al tempo della pole dopo aver girato solo sull'asfalto viscido per la pioggia.


Valentino Rossi, 24 anni, campione in carica MotoGP.
Maxi71
00sabato 5 aprile 2003 18:51
I TEMPI DELLE PROVE UFFICIALI DEL GP1
1° Valentino ROSSI ITA 1 2'06.838 Repsol Honda
2° Max BIAGGI ITA a 0.254 Camel Pramac Pons
3° Tohru UKAWA JPN a 0.460 Camel Pramac Pons
4° Carlos CHECA SPA a 0.588 Fortuna Yamaha Team
5° Makoto TAMADA JPN a 1.265 Pramac Honda
6° Sete GIBERNAU SPA a 1.413 Telefónica Movistar Honda
7° Kenny ROBERTS USA a 1.551 Suzuki Grand Prix Team
8° Alex BARROS BRA a 1.832 Gauloises Yamaha Team
9° Colin EDWARDS USA a 1.947 Alice Aprilia Racing
10° Shinya NAKANO JPN a 2.092 d'Antín Yamaha Team
11° Daijiro KATO JPN a 2.266 Telefónica Movistar Honda
12° John HOPKINS USA a 2.303 Suzuki Grand Prix Team
13° Troy BAYLISS AUS a 2.309 Ducati Marlboro Team
14° Norick ABE JPN a 2.324 Yamaha Racing Team
15° Loris CAPIROSSI ITA a 2.487 Ducati Marlboro Team
16° PROTO Tamaki SERIZAWA JPN a 2.578 Moriwaki Racing WCM
17° Noriyuki HAGA JPN a 2.85 Alice Aprilia Racing
18° Akira YANAGAWA JPN a 3.096 Kawasaki Racing Team
19° Nobuatsu AOKI JPN a 3.282 Proton Team KR
20° Garry McCOY AUS a 4.676 Kawasaki Racing Team
21° Olivier JACQUE FRA a 5.086 Gauloises Yamaha Team
22° Chris BURNS GBR a 6.236 WCM
23° Nicky HAYDEN USA a 6.750 Repsol Honda
24° Andrew PITT AUS a 7.033 Kawasaki Racing Team

No qualificati (Oltre il 107%) 2'15.716
Jeremy McWILLIAMS GBR 267.4 2'25.328 4 4 18.49011.457 Proton Team KR




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[Modificato da Maxi71 05/04/2003 19.26]

[Modificato da Maxi71 08/04/2003 21.51]

Maxi71
00sabato 5 aprile 2003 20:16
I TEMPI DELLE PROVE UFFICIALI DELLA CLASSE 250
1° Hiroshi AOYAMA JPN 249.2 1 2'17.930 4 7 Team Harc-Pro
2° Katsuyuki NAKASUGA JPN 245.8 2 2'18.105 6 13 0.175 0.175 Sp Tadao Racing Team
3° Alex DEBON SPA 241.3 3 2'18.274 3 4 0.344 0.169 Troll Honda BQR
4° Roberto ROLFO ITA 251.3 4 2'19.990 4 8 2.060 1.716 Fortuna Honda
5° Naoki MATSUDO JPN 246.9 5 2'20.018 2 3 2.088 0.028 Yamaha Kurz
6° Sebastian PORTO ARG 249.5 6 2'20.285 4 5 2.355 0.267 Telefonica Movistar jnr Team
7° Yuki TAKAHASHI JPN 246.8 7 2'20.998 4 10 3.068 0.713 Dy Do Miu Racing Team
8° Sylvain GUINTOLI FRA 249.2 8 2'22.111 5 6 4.181 1.113 Campetella Racing
9° Fonsi NIETO SPA 251.5 9 2'22.457 3 8 4.527 0.346 Team Repsol Telefonica Movist
10° Jakub SMRZ CZE 247.2 10 2'22.464 6 6 4.534 0.007 Elit Grand Prix
11° Alex BALDOLINI ITA 244.2 11 2'22.811 4 5 4.881 0.347 Matteoni Racing
12° Tekkyu KAYO JPN 244.7 12 2'22.869 5 7 4.939 0.058 Hitman RC Koshien Yamaha
13° Johan STIGEFELT SWE 248.8 13 2'23.476 4 4 5.546 0.607 Team Zoppini Abruzzo
14° Hugo MARCHAND FRA 245.5 14 2'23.717 6 7 5.787 0.241 Equipe de France - Scrab GP
15° Jaroslav HULES CZE 237.7 15 2'24.348 3 3 6.418 0.631 Yamaha Kurz
16° Franco BATTAINI ITA 250.6 16 2'24.692 10 12 6.762 0.344 Campetella Racing
17° Anthony WEST AUS 253.1 17 2'25.134 4 4 7.204 0.442 Team Zoppini Abruzzo
18° Hector FAUBEL SPA 249.9 18 2'25.496 4 5 7.566 0.362 Aspar Junior Team
19° Dirk HEIDOLF GER 247.8 19 2'26.008 3 12 8.078 0.512 Aprilia Germany
20° Randy DE PUNIET FRA 255.2 20 2'26.560 4 13 8.630 0.552 Safilo Oxydo-LCR
21° Erwan NIGON FRA 247.4 21 2'26.613 5 10 8.683 0.053 Equipe de France - Scrab GP
22° Tomoyoshi KOYAMA JPN 244.3 22 2'26.730 4 11 8.800 0.117 Sp Tadao Racing Team
23° Christian GEMMEL GER 243.1 23 2'27.509 5 11 9.579 0.779 Kiefer Castrol-Honda Racing

Non qualificati (Oltre il 107%) 2'27.585
Manuel POGGIALI RSM 255.8 2'28.281 5 11 10.351 0.772 MS Aprilia Team
Henk vd LAGEMAAT NED 238.8 2'28.804 6 9 10.874 0.523 Dark Dog Molenaar
Katja POENSGEN GER 242.9 2'28.988 6 12 11.058 0.184 Dark Dog Molenaar
Toni ELIAS SPA 254.5 2'29.312 3 11 11.382 0.324 Team Repsol Telefonica Movist
Joan OLIVE SPA 234.5 2'33.222 4 7 15.292 3.910 Aspar Junior Team
Eric BATAILLE FRA 246.7 2'33.886 8 8 15.956 0.664 Troll Honda BQR
Chaz DAVIES GBR 245.2 2'37.382 3 4 19.452 3.496 Aprilia Germany
Maxi71
00sabato 5 aprile 2003 20:35
I TEMPI DELLE PROVE UFFICIALI DELLA CLASSE 125
1° Alex DE ANGELIS RSM 216.9 1 2'15.417 4 5 Racing World
2° Daniel PEDROSA SPA 222.5 2 2'15.881 5 5 0.464 0.464 Telefonica Movistar jnr Team
3° Lucio CECCHINELLO ITA 216.0 3 2'16.732 4 4 1.315 0.851 Safilo Oxydo-LCR
4° Mirko GIANSANTI ITA 216.2 4 2'16.884 5 5 1.467 0.152 Matteoni Racing
5° Stefano PERUGINI ITA 216.5 5 2'16.918 5 8 1.501 0.034 Abruzzo Racing Team
6° Max SABBATANI ITA 218.3 6 2'16.959 4 7 1.542 0.041 Abruzzo Racing Team
7° Casey STONER AUS 212.6 7 2'16.961 4 4 1.544 0.002 Safilo Oxydo-LCR
8° Andrea DOVIZIOSO ITA 218.2 8 2'16.975 4 5 1.558 0.014 Team Scot
9° Hector BARBERA SPA 219.3 9 2'17.224 3 4 1.807 0.249 Master-MXOnda-Aspar Team
10° Stefano BIANCO ITA 220.5 10 2'17.308 4 4 1.891 0.084 Metis Gilera Racing
11° Pablo NIETO SPA 216.6 11 2'17.569 4 4 2.152 0.261 Master-MXOnda-Aspar Team
12° Shuhei AOYAMA JPN 207.7 12 2'17.804 3 5 2.387 0.235 Team Harc-Pro
13° Steve JENKNER GER 217.5 13 2'17.990 5 6 2.573 0.186 Exalt Cycle Red Devil
14° Emilio ALZAMORA SPA 217.3 14 2'18.126 4 4 2.709 0.136 Caja Madrid Derbi Racing
15° Marco SIMONCELLI ITA 215.7 15 2'18.428 4 6 3.011 0.302 Matteoni Racing
16° Arnaud VINCENT FRA 214.7 16 2'18.710 4 5 3.293 0.282 KTM-Red Bull
17° Thomas LUTHI SWI 217.0 17 2'19.062 6 6 3.645 0.352 Elit Grand Prix
18° Youichi UI JPN 222.2 18 2'19.308 3 5 3.891 0.246 Sterilgarda Racing
19° Alvaro BAUTISTA SPA 214.3 19 2'19.646 4 6 4.229 0.338 Seedorf Racing
20° Gino BORSOI ITA 216.2 20 2'19.711 5 6 4.294 0.065 Racing World
21° Fabrizio LAI ITA 208.1 21 2'19.766 3 5 4.349 0.055 Semprucci Angaia Malaguti
22° Gioele PELLINO ITA 216.5 22 2'20.130 3 5 4.713 0.364 Sterilgarda Racing
23° Gabor TALMACSI HUN 209.9 23 2'20.253 2 4 4.836 0.123 Exalt Cycle Red Devil
24° Julian SIMON SPA 211.7 24 2'20.298 4 6 4.881 0.045 Semprucci Angaia Malaguti
25° Toshihisa KUZUHARA JPN 208.9 25 2'20.452 4 5 5.035 0.154 Honda Kumamoto Racing
26° Sadahito SUMA JPN 209.8 26 2'20.487 2 6 5.070 0.035 Team Life
27° Roberto LOCATELLI ITA 211.7 27 2'20.572 4 5 5.155 0.085 KTM-Red Bull
28° Simone CORSI ITA 209.8 28 2'21.133 3 4 5.716 0.561 Team Scot
29° Jorge LORENZO SPA 217.5 29 2'21.361 3 4 5.944 0.228 Caja Madrid Derbi Racing
30° Masao AZUMA JPN 219.7 30 2'21.446 2 4 6.029 0.085 Ajo Motorsports
31° Imre TOTH HUN 213.1 31 2'21.730 3 5 6.313 0.284 Team Hungary
32° Christopher MARTIN GBR 212.0 32 2'21.920 5 6 6.503 0.190 Seedorf Racing
33° Mike DI MEGLIO FRA 214.0 33 2'22.906 5 5 7.489 0.986 Freesoul Racing Team
34° Mika KALLIO FIN 210.7 34 2'23.591 3 3 8.174 0.685 Ajo Motorsports
35° Peter LENART HUN 209.3 35 2'24.088 4 8 8.671 0.497 Metasystem Racing Service
36° Leon CAMIER GBR 197.0 36 2'24.229 4 5 8.812 0.141 Metasystem Racing Service

Non qualificati (Oltre il 107%) 2'24.896
Cheung WAY ON CHN 199.1 2'29.504 4 7 14.087 5.275 S-Way & Revive
Akio TANAKA JPN 201.5 2'54.409 1 3 38.99224.905 Team Life Hatada
Maxi71
00sabato 5 aprile 2003 20:41
Vale: "Mai più a Suzuka se non cambia"
"Il punto dove è caduto Melandri - dice Rossi - è il più pericoloso del Mondiale, avevo già chiesto modifiche un anno fa. O si fanno o nel 2004 non ci corriamo".

SUZUKA (Giappone), 4 aprile 2003 - Dopo la paura per Melandri ha indossato i panni del sindacalista. Nel frattempo Rossi è stato il più veloce nelle prove ufficiali della MotoGP. "Al mattino - dice Vale - sono partito forte, dopo i due giorni di test avevamo già una buona messa a punto. Ho girato con un buon ritmo, provando gomme per la gara. Nel pomeriggio la pioggia ha reso inutile il turno di qualificazione e io sono stato soltanto fortunato ad avere le gomme giuste nel momento giusto". Fin qui la questione agonistica. Ma c'è altro, ovviamente. "Per me è stata una giornata molto difficile, dopo la brutta caduta di Melandri. Quello che mi fa più arrabbiare è che io l'anno scorso ero caduto nello stesso punto, la curva 12, ma fortunatamente non mi ero fatto nulla. In quel punto si viaggia a circa 200 km/h e il muro è a non più di cinque metri. E' il punto più pericoloso di tutto il Mondiale e andrebbe modificato. L'ho già detto l'anno scorso a Franco Uncini, il responsabile della sicurezza, ma non è stato fatto nulla e non ci sono nemmeno gli air-fence. Franco sta svolgendo un ottimo lavoro ma è in una posizione difficile. Io sono disposto a prendermi la responsabilità e di farmi portavoce dei piloti per dire che se l'anno prossimo quel punto non viene modificato, non si corre. Ma dobbiamo essere d'accordo tutti. Se non si può allargare lo spazio di fuga, si potrebbe fare almeno una chicane, come è stato fatto per la parte finale del circuito: il tracciato diventerebbe più brutto, ma di certo più sicuro".Tornando alla parte agonistica, il 2° posto provvisorio soddisfa Biaggi. "Essere in prima fila provvisoria va bene - dice Max -, è stata una buona prestazione. Abbiamo scelto di mettere la gomma giusta al momento giusto nel corso della sessione e questa è stata una mossa intelligente. L'assetto della moto non è ancora al 100% ma qualunque situazione atmosferica si presenti nei prossimi giorni, bagnato o asciutto, per me è ok". Scarso tempismo, invece, per Capirossi. "Sono state prove poco veritiere - ha detto Loris, che festeggia il trentesimo compleanno -: chi ha avuto il coraggio di utilizzare da subito le gomme slick ha potuto fare il tempo. Io sono stato troppo prudente e sono andato piano. Quando sono rientrato ai box per cambiare la gomma ha cominciato a piovigginare rovinando tutti i piani. Spero che non piova anche sabato, sarei costretto a partire in quarta fila. Ma le prove del mattino, con pista asciutta, hanno dimostrato che siamo messi molto bene. Una nuova forcella ha migliorato molto il feeling con l'anteriore e siamo stati i più veloci, girando costantemente per più giri".


Rossi, 24 anni, campione in carica in MotoGP.
Maxi71
00sabato 5 aprile 2003 20:42
Suzuka bagnata, Rossi si tiene la pole
Pioggia in Giappone: in MotoGP Vale precede Biaggi con Capirossi 15°. In 125 primo Alex De Angelis, in 250 Aoyama. Poggiali migliora e poi vola: illeso.
SUZUKA (Giappone), 5 aprile 2003 - Freddo, pioggia e pista bagnata. Per cui, niente da fare. La seconda giornata di prove del GP del Giappone MotoGP ha lasciato le cose come stavano e di conseguenza Valentino Rossi davanti a tutti. Sarà il campione del mondo in carica, quindi, a partire in pole con la sua Honda a Suzuka per la prima gara del 2003. Con lui in prima fila ci saranno le altre moto di Tokyo di Max Biaggi e Tohru Ukawa e la Yamaha di Carlos Checa. La pioggia ha dato fastidio a tutti, in particolare alla Ducati che si ritrova con Troy Bayliss 13° e Loris Capirossi 15° al via. Mentre l'Aprilia vedrà Edwards scattare nono e Haga 17°. Stessa situazione, un'ora prima, per le 125. Nessuna possibilità di migliorare e Alex De Angelis che con l'Aprilia resta padrone della pole, la seconda della sua carriera. Alle spalle del sanmarinese la Honda dello spagnolo Pedrosa e altre quattro moto di Noale: quelle di Cecchinello, Giansanti, Perugini e Sabbatani. Più movimentata la sessione della 250, nonostante non fosse possibile alcun cambiamento nelle posizioni di vertice. In pole è rimasto il giapponese Hiroshi Aoyama (Honda) davanti al connazionale Katsuyuki Nakasuga (Yamaha), con Alex Debon (Aprilia) terzo e Roberto Rolfo (Honda) quarto. Baldolini partirà 11° e Battaini (autore di una scivolata) 16° . Ma a dare un po' di pepe alla faccenda è stato il tentativo di Manuel Poggiali e Toni Elias di entrare tra i piloti qualificati, dopo che il venerdì per il maltempo entrambi avevano fatto segnare tempi più alti del 107% rispetto alla pole. Nonostante la pista bagnata, il sanmarinese ha fatto il miracolo ed è stato in grado di abbassare il suo crono con un ammirevole 2'26"748. Ma poi è caduto malamente in uno dei punti più veloci del circuito, l'ingresso della curva 130R, per fortuna senza grosse conseguenze fisiche. Stessa sorte per Elias, scivolato e sfiorato dalla sua moto in volo. E in più lo spagnolo non è riuscito a migliorare. Vedremo se potrà essere al via, adducendo cause di forza maggiore.


Rossi sull'acqua: a Suzuka ha vinto due volte.
Maxi71
00domenica 6 aprile 2003 23:19
Kato in coma, lotta contro la morte


Le speranze del giapponese, caduto a Suzuka, appese a un filo. "Ma se si salva sarà tetraplegico dal collo in giù", spiega il dottor Costa.

SUZUKA (Giappone), 6 aprile 2003 - Doveva essere una festa per la partenza di un Mondiale MotoGP mai così spettacolare. Invece il fine settimana di Suzuka si è trasformato in una tragedia. Proprio nella MotoGP. Prima la paura per Melandri, caduto e fratturato venerdì. Poi il dramma di Daijiro Kato, 26 anni, in lotta per la vita. Il pilota bambino, che sorride sempre ma non parla quasi mai, ha fatto un volo terribile alla fine del terzo giro, nel punto di frenata per la prima delle due chicane che immettono sul rettilineo del traguardo. Una caduta inspiegabile. Si può solo ipotizzare un contatto con un avversario o una ruota finita sulla riga bianca di bordo pista al momento di impostare la curva.

Ma scoprire il perché non cambia le dimensioni della tragedia. Ora il pilota è in coma profondo all'ospedale di Yokkoachi. "Purtroppo è stata riscontrata - spiega il dottor Claudio Costa, medico dei piloti - una lussazione tra la prima e la seconda vertebra cervicale che rende il quadro clinico di Kato temibilissimo; la speranza di sopravvivenza per lui si assottiglia a un filo. Per chiarire la situazione posso affermare che se si salva - ha concluso Costa - Kato sarà tetraplegico dal collo in giù e senza respiro. Non sarà autonomo sia come movimento di braccia e gambe, sia come funzione respiratoria che dovrà essere svolta con l'ausilio di macchine". Kato, nato a Saitama il 4 luglio 1976, proprio il 26 marzo scorso - dieci giorni fa - è diventato padre per la seconda volta: una bambina, per la quale i genitori dovevano ancora scegliere il nome, che va a fare compagnia al piccolo Ikko avuto dalla moglie Makiko. Ha fatto il suo esordio iridato nel GP del Giappone 250, nel 1996, chiudendo terzo alle spalle di Biaggi e Numata. E sempre a Suzuka, come wild-card, ha vinto i GP 250 nel '97 e '98. Nel 2000 ha disputato il suo primo Mondiale completo, inaugurando un binomio speciale con il team di Fausto Gresini, squadra romagnola che lo ha adottato con calore e affetto. Già il primo anno ha sfiorato il titolo, abbandonando le speranze solo all'ultima gara. Ma si è rifatto con gli interessi nel 2001, quando ha conquistato la corona a suon di record: maggior numero di vittorie (11) e punti in una stagione 250. Nel 2002 il passaggio alla MotoGP, sempre con Gresini, prima in sella a una Honda 500 - con un 2° posto a Jerez come miglior risultato - e poi con la RC211V 4 tempi. Uomo Honda per eccellenza (ha vinto per la Casa di Tokyo anche la 8 Ore di Suzuka nel 2000), è il pilota di punta dell'azienda giapponese insieme a Rossi.


Daijiro Kato è nato a Saitama 26 anni fa.
Maxi71
00domenica 6 aprile 2003 23:23
Giappone 250, Poggiali strepitoso!
Il sanmarinese dell'Aprilia parte 23°, rimonta e vince all'esordio. In 125 Perugini precede Giansanti, polemiche per un contatto con Cecchinello.

SUZUKA (Giappone), 6 aprile 2003 - Dodici giri per passare da ventitreesimo a primo. E poi vincere, da vero campione. L'esordio di Manuel Poggiali a Suzuka in 250 è stato straordinario e verrà ricordato a lungo. Il sanmarinese, scattato dalla sesta fila, a metà gara - grazie anche a un'Aprilia eccezionale - è arrivato sul gruppo di testa come un fulmine e ha passato tutti in tromba per non mollare più la presa fino al traguardo. Vincendo il GP del Giappone, prima gara della stagione 250, con una velocità e un controllo della situazione da veterano della categoria. La corsa, che ha perso a quattro giri dalla fine un ottimo Anthony West per una scivolata, ha visto finire sul podio i piloti locali Hiroshi Aoyama e Yuki Takahashi con Sebastian Porto, al comando nelle prime 10 tornate, in quarta posizione. Molto bravo anche Franco Battaini, quinto dopo un lungo alla chicane iniziale e un contatto con Fonsi Nieto (poi 6°) all'ultima curva. Mentre Roberto Rolfo ha concluso settimo con la sua Honda al termine di una gara incolore. Grandi emozioni anche in 125. Ha vinto Stefano Perugini ed è una gran bella notizia, non gli succedeva da Donington 1996. Ma la corsa ha visto un finale mozzafiato con un contatto pauroso in rettilineo a due curve dalla fine tra il vincitore e Cecchinello. Quest'ultimo alla chicane successiva andava dritto, senza freni, e pur passando primo sul traguardo veniva penalizzato di 30". Intanto il viterbese infilava Steve Jenkner e andava a vincere con soli 37 millesimi su un bravissimo Mirko Giansanti con il tedesco terzo. Un trionfo Aprilia, che ha monopolizzato il podio, con la sola beffa per Cecchinello che, dopo lo spavento, si è preso anche una penalità immeritata. Ha fatto reclamo, che è stato accolto e così è stato almeno reinstallato in quarta posizione. Migliore dei piloti Honda il bravo Andrea Dovizioso, 5° in rimonta dopo che un lungo con caduta di Alex De Angelis lo aveva rallentato moltissimo. Daniel Pedrosa, a lungo in testa, è stato autore di un dritto che gli ha fatto perdere il treno dei primi e ha chiuso 8°. Deludente l'esordiente KTM, con Roberto Locatelli 23° e l'iridato in carica Arnaud Vincent ritirato per un problema al motore. Sedicesimo posto per la Malaguti di Fabrizio Lai.


Perugini (7) infila Jenkner, Cecchinello (4) va dritto.
Maxi71
00domenica 6 aprile 2003 23:30
Vince Rossi ma è dramma per Kato
Incidente al 3° giro della MotoGP a Suzuka: per il giapponese arresto cardiaco e condizioni disperate. Sul traguardo Valentino davanti a Biaggi e Capirossi.

SUZUKA (Giappone), 6 aprile 2003 - Ha vinto Rossi, sul gradino più alto di un podio tutto italiano, con Biaggi secondo e Capirossi terzo. Ma tutto passa in secondo piano di fronte al dramma di Daijiro Kato, caduto al 3° giro e in condizioni disperate dopo un arresto cardiaco e il trasferimento in elicottero all'ospedale più vicino. Le poche immagini dell'incidente sono state davvero spaventose e hanno fatto subito temere il peggio, con il pilota riverso a terra e la sua Honda distrutta. Timore confermato, dopo i primi soccorsi al centro medico, dal dottor Costa: "E' arrivato senza battito cardiaco e senza respiro - ha detto Costa -. E' stato subito rianimato e il cuore ha ripreso a battere. Anche il respiro, assistito, va bene. Ma ora siamo legati solo alla speranza". Nella caduta Kato si è procurato un trauma cranico e toracico e, pare, una frattura a una vertebra cervicale. Trasportato all'ospedale di Yokkoachi, è assistito da medici giapponesi e dal rianimatore della clinica mobile.Ha vinto Valentino, quindi. Che se n'è andato dopo un terzo di gara e non è stato più ripreso. E nel giro d'onore è rimasto fermo in pista senza benzina ed è stato riportato ai box da Haga. L'inizio ha visto un tentativo di fuga di Capirossi, partito 15° e primo dopo una tornata, ma l'imolese è stato ripreso e poi passato da Rossi e Biaggi, con un lungo alla chicane che gli ha fatto poi perdere il contatto con i due rivali. Alla fine Max ha chiuso secondo e Loris terzo, portando la Ducati sul podio al debutto. Quarto ha chiuso Sete Gibernau, con la Honda di Gresini. Buona anche la prestazione di Troy Bayliss, 5° all'arrivo con l'altra Ducati. mentre l'Aprilia ha portato a casa un sesto posto con Edwards. Coraggioso Barros, che ha corso imbottito di antidolorifici dopo la caduta nel warm-up e la brutta distorsione al ginocchio: ha finito 8° con la sua Yamaha.


I soccorsi a Kato dopo il suo terribile incidente.
Maxi71
00lunedì 7 aprile 2003 23:42
Kato resta fra la vita e la morte
Nella notte non sono cambiate le condizioni del pilota Honda caduto durante il GP del Giappone. I medici: “E' in coma e non ha ripreso conoscenza”.

TOKYO, 7 aprile 2003 - Daijiro Kato è sempre in coma e continua a lottare fra la vita e la morte. Il pilota giapponese, caduto domenica al terzo giro del GP del Giappone, prova inaugurale del motomondiale nella MotoGP, ha riportato gravi ferite alla testa, al collo e al petto ed è sempre in condizioni critiche: “E' ancora in coma - ha comunicato uno degli organizzatori del GP - non ci sono stati cambiamenti durante la notte. E' continuamente sottoposto ai trattamenti, ma non ha ripreso conoscenza”.Kato, subito dopo il violento impatto a circa 200 km orari, era stato trasferito in elicottero in ospedale nel reparto di terapia intensiva. Il cuore batteva ancora, ma le sue condizioni erano apparse subito gravissime. Sposato e padre di due bambine, è stato vegliato dalla famiglia insieme allo staff della Honda e ad alcuni organizzatori del GP. L'incidente ha sconvolto tutto l'ambiente del motomondiale. Valentino Rossi, ieri vincitore della corsa, ha promesso di scrivere una formale lettera di protesta contro la pericolosità della pista di Suzuka dove sabato si era infortunato anche Marco Melandri riportando la frattura del femore e della caviglia della gamba sinistra. Ancora non chiara la dinamica dell'incidente. Tohru Ukawa si trovava dietro al connazionale al momento della caduta e racconta: “Mi è sembrato si sia toccato con qualche altro concorrente, la moto si è intraversata ed è decollata in aria”.


Il momento del terribile incidente di Kato.
Maxi71
00martedì 8 aprile 2003 22:01
ORDINE D'ARRIVO DELLA CLASSE GP1:
1° V. Rossi Ita Honda 44'13''182

2° M. Biaggi Ita Honda a 6''445

3° L. Capirossi Ita Ducati a 8''209

4° S. Gibernau Spa Honda a 13''209

5° T. Bayliss Aus Ducati a 23''099

6° C. Edwards Usa Aprilia a 29''040

7° N. Hayden Usa Honda a 29''126

8° A. Barros Bra Yamaha a 30''526

9° S. Nakano Gia Yamaha a 33''447

10° C. Checa Spa Yamaha a 40''200

11° N. Abe Gia Yamaha a 44''790

12° N. Haga Gia Aprilia a 1'03''358

13° J. Hopkins Usa Suzuki a 1'03''950

14° K. Roberts Jr Usa Suzuki a 1'04''085

15° O. Jacque Fra Yamaha a 1'09''990

16° G. McCoy Aus Kawasaki a 1'16''572

17° A. Pitt Aus Kawasaki a 1'17''380

18° A. Yanagawa Gia Kawasaki a 1'23''605

19° T. Serizawa Gia Md211vf Proto a 1'35''459

20° T. Ukawa Gia Honda a 1'57''128

M. Tamada Gia Honda rit.

N. Aoki Gia Proton KR3 rit.

J. McWilliams Gb Proton KR3 rit.

D. Kato Gia Honda rit.

Maxi71
00martedì 8 aprile 2003 22:04
Classifica Mondiale Piloti(GP1):
1 V. Rossi 25

2 M. Biaggi 20

3 L. Capirossi 16

4 S. Gibernau 13

5 T. Bayliss 11

6 C. Edwards 10

7 N. Hayden 9

8 A. Barros 8

9 S. Nakano 7

10 C. Checa 6

11 N. Abe 5

12 N. Haga 4

13 J. Hopkins 3

14 K. Roberts Jr 2

15 O. Jacque 1




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[Modificato da Maxi71 08/04/2003 22.08]

Maxi71
00martedì 8 aprile 2003 22:06
Classifica Mondiale Costruttori (GP1):
1 Honda 25

2 Ducati 16

3 Aprilia 10

4 Yamaha 8

5 Suzuki 3



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Maxi71
00venerdì 11 aprile 2003 01:26
Costa: "Kato ha vinto la prima battaglia"
Il medico dei piloti: "Daijiro ha superato un periodo di tempo pericoloso. Speriamo passi anche le altre sfide". Intanto Gresini è tornato a casa: "Sono svuotato".

MILANO, 10 aprile 2003 - Affiora una tenue speranza. Le condizioni di Daijiro Kato, a quattro giorni dal terribile incidente nella gara MotoGP a Suzuka, restano stabili. Ma, secondo il dottor Costa, per il ventiseienne pilota giapponese della Honda Gresini sempre in coma all'ospedale di Yokkaichi c'è qualche buona notizia. "Kato ha superato un periodo di tempo pericoloso - ha detto il medico del motomondiale -. Il cuore batte regolarmente. La pressione è stabile e il cervello cerca di reagire inviando alle macchine dei segnali. La prima battaglia l'ha vinta, speriamo che riesca a vincere anche le altre". Le condizioni del pilota sono comunque ancora gravissime: oltre allo stato di coma profondo, Kato presenta gravi lesioni cerebrali con vaste emorragie più diffuse verso la base e il tronco encefalico, la lussazione della prima e seconda vertebra cervicale con frattura della terza e conseguente danno spinale, nonché numerose fratture alle spalle e alle braccia.Intanto è tornato in Italia Fausto Gresini, team manager di Kato, dopo essere rimasto al capezzale del pilota per qualche giorno. L'ex iridato 125 è arrivato nella tarda serata di mercoledì insieme al capo meccanico Fabrizio Cecchini e al direttore commerciale e marketing, Carlo Merlini. All'aeroporto di Bologna c'erano meccanici, amici e parenti, stretti attorno a Gresini in questo momento difficile. "Sono svuotato - ha detto Fausto -. Non voglio parlare di nient'altro che dello stato di salute di Daijiro. So che dovrò affrontare tanti argomenti, dalla dinamica dell'incidente al futuro del campionato ma davvero al momento non me la sento. Sono ancora scioccato. Resterò qualche giorno in famiglia per ritrovare la serenità, poi valuterò la situazione”.


Il casco di Kato dopo l'incidente.
Maxi71
00sabato 12 aprile 2003 00:50
Kato, nessun guasto. E Ukawa "ritratta"
La Honda esclude problemi meccanici per l'incidente. Tohru: "Il contatto? Mi sembrava. Per questo vorrei scusarmi".

FAENZA (Ravenna), 11 aprile 2003 - Fausto Gresini, team manager di Kato, è tornato a parlare delle cause che potrebbero aver provocato l'incidente di Daijiro a Suzuka: "E' da escludere che (lo schianto, ndr) sia attribuibile ad un guasto meccanico - ha detto l'ex-pilota imolese in un comunicato -. I rappresentanti della Honda ci hanno messo a conoscenza delle considerazioni fatte sull'analisi della telemetria. Purtroppo le registrazioni video delle telecamere a circuito chiuso dell'impianto giapponese non sono sufficienti a fare luce sul caso. Le ricerche continuano in maniera serrata, il tempo ci darà ulteriori chiarimenti". La squadra faentina ha poi confermato che le condizioni del giapponese sono stabili: "Il bollettino medico dell'ospedale di Yokkaichi relativo alle condizioni di salute di Daijiro rimane costante - si legge nel comunicato -. Dopo l'incidente la sua attività celebrale non è mai ripresa. Intanto continuano le terapie mediche intensive al pilota nipponico: è di questa mattina il trattamento per ridurre l'ematoma celebrale, ma i riscontri della cura si avranno soltanto tra una settimana".Intanto Tohru Ukawa, pilota del team Honda di Sito Pons, fa marcia indietro sulle dichiarazioni espresse subito dopo il GP giapponese. "So che che la stampa in questo momento avrebbe molte domande da farmi - spiega il pilota in un comunicato del team -. Mi dispiace, ma al momento non mi sento di fare alcun commento rigurdo all'incidente. La cosa più appropriata da fare in questo momento è pregare perchè Daijiro riprenda conoscenza e non abbia altre complicazioni. A Suzuka, come avevo detto domenica, mi era parso
che Kato fosse venuto a contatto con un altro pilota. L'avevo detto perchè così mi era parso di vedere. Ma non so per certo se siano venuti realmente in contatto. È stata una cosa imprudente da dire e vorrei scusarmi con tutti quelli coinvolti. Ancora una volta, mi dispiace".


Kato davanti a Ukawa nei primi giri di Suzuka.
Maxi71
00sabato 19 aprile 2003 18:59
E' morto Kato
Arresto cardiaco a due settimane dall'incidente di Suzuka, non aveva più dato segni di ripresa. Iridato 250 nel 2001, lascia la moglie e due figli.

YOKKAICHI (Giappone), 19 aprile 2003 - Ha tenuto duro per quasi quindici giorni, lottando per la vita nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale di Yokkaichi. Ma non è bastato. Daijiro Kato non ce l'ha fatta, a soli 26 anni se n'è andato, battuto dal terribile incidente di Suzuka e da un ultimo arresto cardiaco. Ha ceduto il cuore, rimasto l'ultimo organo a dare speranza dopo che l'attività cerebrale - da quel tragico 6 aprile - non aveva più dato segnali concreti. E' il primo decesso nel Motomondiale dopo dieci anni: il 1° maggio 1993 era toccato a un altro giapponese, Wakai, ai box nelle prove del GP d'Europa di Jerez. Kato lascia la moglie Makiko, il figlio Ikko (un anno e mezzo) e una figlia, nata il 26 marzo scorso e per la quale non era ancora stato scelto il nome.

La morte di Kato è una tragedia per tutto il Motomondiale. E più di tutti per Fausto Gresini, l'ex pilota e ora team manager che lo aveva portato in Europa e con lui inseguiva il sogno iridato. Pilota minuto e di pochissime parole, Daijiro era la grande speranza della Honda per la conquista di un Mondiale tutto giapponese. Nato a Saitama, un sobborgo di Tokyo, il 4 luglio 1976, Kato ha fatto il suo esordio iridato nel GP del Giappone 250, nel 1996, chiudendo terzo alle spalle di Biaggi e Numata. E sempre a Suzuka, come wild-card, ha vinto i GP 250 nel '97 e '98. Nel 2000 il suo primo Mondiale completo, inaugurando un binomio speciale con il team Gresini, che lo adottò con calore e affetto. Già il primo anno sfiorò il titolo, abbandonando le speranze solo all'ultima gara. Ma riuscì a rifarsi con gli interessi nel 2001, quando conquistò la corona a suon di record: maggior numero di vittorie (11) e punti in una stagione 250. Nel 2002 il passaggio alla MotoGP, sempre con Gresini, prima in sella a una Honda 500 - con un 2° posto a Jerez come miglior risultato - e poi con la RC211V 4 tempi. Con una Honda ha vinto anche la 8 Ore di Suzuka nel 2000, in coppia con Ukawa.



Daijiro Kato 1976-2003.



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[Modificato da Maxi71 20/04/2003 17.42]

Maxi71
00mercoledì 30 aprile 2003 23:33


Welkom, Rossi-Capirossi show


Nelle qualifiche del GP del Sud Africa il pesarese precede Loris. Ottima Ducati con Bayliss 4°. In 125 primo Ui, in 250 Nieto.

WELKOM (Sud Africa), 25 aprile 2003 - Inizia nel segno dello spettacolo il fine settimana di Welkom. Quello offerto da Valentino Rossi e Loris Capirossi, protagonisti di un bellissimo duello per il miglior tempo nelle prime qualifiche del GP del Sud Africa. L'ha spuntata Valentino proprio nell'ultimo tentativo, dopo che Loris si è dannato con la solita grinta per stare davanti. Il campione del mondo della Honda è già sceso di 1"187 millesimi rispetto alla pole dello scorso anno polverizzando il record della pista.

La Ducati, però, continua a sorprendere in positivo: pur non conoscendo affatto il tracciato sudafricano, la Desmosedici ha permesso a Capirossi di lottare per le posizioni che contano e anche a Troy Bayliss un ottimo quarto tempo. Terzo tempo per Sete Gibernau, quinto per Ukawa, solo sesto per Max Biaggi.

In 250 la pole position provvisoria è invece spagnola. L'ha stabilita Fonsi Nieto davanti al leader del Mondiale Manuel Poggiali. La prima fila tutta Aprilia è completata dal terzo tempo di Franco Battaini e dal quarto di Randy De Puniet. Nono tempo per Roberto Rolfo.

In 125 il mattatore è stato invece Youichi Ui. Il giapponese dell'Aprilia, che ha mostrato anche nei minuti finali di avere ancora un buon margine di miglioramento, ha preceduto i compagni di marca Daniel Pedrosa e Pablo Nieto. Quarto tempo per Andrea Dovizioso, su Honda, che al mattino era stato il più veloce nelle libere. Dietro di lui Mirko Giansanti.


Youichi Ui, miglior tempo in 125.
Maxi71
00mercoledì 30 aprile 2003 23:33


Welkom, cuore Gibernau


MotoGP in Sud Africa: Sete in pole con la Honda di Gresini davanti a Rossi, Biaggi e Capirossi. In 250 De Puniet su Poggiali, in 125 primo Ui.

WELKOM (Sud Africa), 26 aprile 2003 - Una pole speciale, da poter dedicare all'amico e compagno di squadra Daijiro Kato e al team Gresini. E' stato un grande Sete Gibernau a conquistare il miglior tempo nelle qualifiche del GP del Sud Africa MotoGP a Welkom: il cuore dello spagnolo ha avuto ragione di tutti i rivali regalando alla squadra una gioia per provare a voltar pagina dopo la tragedia di Suzuka. Sete, che per l'emozione è scoppiato a piangere appena parcheggiata la moto nelle mani dei meccanici, ha messo in fila le altre Honda di Valentino Rossi e Max Biaggi e la Ducati di Loris Capirossi, che partiranno in prima fila con lui. L'imolese ha ottenuto il tempo con la moto di riserva dopo una scivolata senza conseguenze a meno di dieci minuti dalla fine.

"C'era anche Daijiro a spingerci in queste prove - ha detto Gibernau -, speriamo sia così anche in gara. Dedico la pole a lui e alla sua famiglia". In quinta posizione si è piazzato un ottimo Shinja Nakano, in sella alla Yamaha del team D'Antin, davanti al connazionale Tohru Ukawa (Honda) e all'altra Yamaha di Carlos Checa. Buon ottavo posto per l'Aprilia di Colin Edwards che ha preceduto la Ducati di Troy Bayliss. Mentre a chiudere i primi dieci c'è la Yamaha del brasiliano Alex Barros.

La 250 ha visto una bella lotta tra le Aprilia di Randy De Puniet, Manuel Poggiali e Fonsi Nieto, con l'inserimento finale di Franco Battaini. Alla fine ha avuto la meglio il francese che ha preceduto il pilota di San Marino, il bresciano e lo spagnolo. Una prima fila tutta targata Noale. Ma Poggiali, proprio all'ultimo tentativo, ha perso tempo per passare Roberto Rolfo, alla fine ottavo con la sua Honda. Quinto ha chiuso Porto davanti a Elias. Da segnalare una caduta nel finale per Alex Baldolini, che si è comunque piazzato quindicesimo.

In 125 è stato il giapponese Youichi Ui, con la Derbi, a conquistare il miglior tempo in extremis beffando Pablo Nieto con l'Aprilia. E anche lui ha dedicato poi la pole a Kato, del quale era molto amico. Alle spalle dei due, ma staccato di 6 decimi, l'italiano Andrea Dovizioso con una Honda. Poi altre due Aprilia, quella del sanmarinese Alex De Angelis e quella di Stefano Perugini, vincitore tre settimane fa a Suzuka e leader iridato.


Sete Gibernau, 30 anni, alla prima pole in MotoGP.
Maxi71
00mercoledì 30 aprile 2003 23:34


Sete e gli altri: "Per Kato"

Gibernau: "Dall'alto Daijiro mi ha dato una mano". Rossi e Biaggi: "Giusto così, per lo spagnolo e la sua squadra". Capirossi: "Bene la prima fila".

WELKOM (Sud Africa), 26 aprile 2003 - C'è un cartello, appeso nel box del team Gresini. "Dai-chan rimarrai per sempre nei nostri cuori. Grazie". Dai-chan è Daijiro Kato. E' a lui che Sete Gibernau, autore della pole, ha pensato dall'inizio alla fine delle qualifiche. "Eravamo in due a guidare la moto - ha spiegato -: dall'alto Dai-chan mi ha dato una mano. Io qui non volevo neanche correre, poi insieme agli uomini del team abbiamo deciso di farlo e di farlo bene, per onorare la memoria di Daijiro. Questo è un fine settimana molto triste e difficile, per noi e per tutti. Ringrazio tutto il team, che mi è rimasto molto vicino e che ha saputo affrontare questo momento difficile con forza e determinazione. Con loro sto vivendo un sentimento molto particolare, a metà tra la gioia e il dolore". Emozioni forti, che hanno coinvolto anche Fausto Gresini. "Sete è stato davvero bravo - ha detto -: ha saputo guidare con grande concentrazione, cosa difficile in un momento così delicato. Non ho nulla da dire, se non che è molto bello vivere con la squadra la soddisfazione della pole".

Con Sete, in prima fila, ci saranno tre italiani. E anche i loro pensieri vanno al giapponese scomparso. "Voglio ringraziare il dottor Costa e i ragazzi della Clinica Mobile - attacca Rossi -: dopo la febbre di giovedì mi hanno permesso in questi due giorni di prove di guidare quasi al meglio delle condizioni. Ci ho provato in tutti i modi a conquistare la pole, ma Gibernau è andato più forte di me e si è meritato il primo posto. Ed è anche giusto che sia così, dato che Kato era suo compagno di squadra: per Sete e la squadra è una bella soddisfazione, anche se purtroppo serve a poco. Ho provato molto in configurazione gara, trovando qualche soluzione positiva. Il problema sarà la tenuta delle gomme: noi siamo costretti a utilizzare quelle più duri di tutti, speriamo che basti".

"Sapevo - ha spiegato invece Biaggi - che risolvendo un problema al motore avrei potuto far bene e così è stato. Negli ultimi minuti ho perso un po' di tempo al box per cambiare la gomma e questo forse mi ha impedito di provare a tirare per un giro in più. Ma, se devo dire la verità, non sono dispiaciuto di non aver fatta la pole: tutti abbiamo provato a fare del nostro meglio ma le cose dovevano andare così e a me fa piacere che la pole sia andata a Gibernau e al suo team. Il modo migliore per onorare Daijiro". Chiusura con Capirossi. "La prima fila è un gran risultato, qui sorpassare è difficile e partire davanti è importante. Ci siamo concentrati sull'assetto per la gara e forse siamo rimasti un po’ indietro rispetto agli altri. Sono scivolato per un piccolo problema alla moto, e ho dovuto usare quella di riserva. Peccato, perché la prima mi piaceva di più".


Il numero 74 di Kato sulla tuta di Gibernau.

Maxi71
00mercoledì 30 aprile 2003 23:35


MotoGP, vince Gibernau

Lo spagnolo con la sua Honda trionfa nel GP del Sud Africa davanti a Rossi e Biaggi. In 250 si impone Poggiali. In 125 Pedrosa precede Dovizioso.

WELKOM (Sud Africa), 27 aprile 2003 - Dedicato a Daijiro Kato. La vittoria di Sete Gibernau - compagno del giapponese nel team Honda di Gresini - nel GP del Sud Africa classe MotoGP ha regalato alla squadra un po' di felicità nel momento più duro, la prima corsa senza il pilota giapponese scomparso dopo l'incidente di Suzuka. Lo spagnolo ha preceduto al traguardo Valentino Rossi e Max Biaggi. Quarto posto per la Ducati di Troy Bayliss, oggi un vero gladiatore. Quinto Alex Barros.

La gara è stata ritardata per olio in pista. Poi la partenza. La caduta di Colin Edwards ha messo i brividi un po' a tutti, ma per fortuna niente di grave. Gibernau è scappato con Bayliss. I due sono stati inseguiti da Biaggi e da Rossi. La Ducati ha iniziato via via a calare, ma Bayliss ha reso la vita dura sia a Biaggi, sia a Rossi, oggi più volte in difficoltà in una delle ultime curve. Gibernau ha guidato sempre deciso e nel finale ha resistito a uno scatenato Rossi: il pesarese lo ha ripreso ma negli ultimi due giri non lo ha attaccato. In fondo per oggi è stato giusto così.

In 250 il Mondiale sembra aver già preso la strada di San Marino. Merito di Manuel Poggiali che dopo Suzuka ha vinto anche la seconda gara del campionato. Il pilota dell'Aprilia ha battuto con autorità il compagno di marca (e di fuga) Randy De Puniet. Il francese lo ha marcato per tutta la corsa ma nell'ultimo giro ha potuto tentare una sola volta il sorpasso. Manuel ha chiuso bene la porta e ha vinto. Sul podio anche Franco Battaini davanti a Sebastian Porto e Roberto Rolfo.

In 125 vittoria di Daniel Pedrosa. Grazie a una condotta di gara perfetta lo spagnolo della Honda ha bruciato sul traguardo un Andrea Dovizioso che cresce di gara in gara. Il terzo posto di Steve Jenkner è anche merito dell'errore finale di Youichi Ui. Il giapponese ha condotto la gara sempre in testa, ma nell'ultimo giro ha subito l'attacco di Pedrosa e dell'italiano. Lo spagnolo è stato il più deciso e ha preso la testa; e all'ultima curva anche Andrea ha infilato il giapponese costringendolo ad allargare e a finire sull'erba. I tre sul podio sono ora anche in testa al Mondiale staccati di un punticino: 33 per Pedrosa, 32 per Jenkner e 31 per Dovizioso.


Manuel Poggiali, due vittorie in due gare in 250.
Maxi71
00mercoledì 30 aprile 2003 23:35


Ordine d'arrivo della classe GP1:

1 S. Gibernau Spa Honda 44'10''398
2 V. Rossi Ita Honda a 0''363
3 M. Biaggi Ita Honda a 5''073
4 T. Bayliss Aus Ducati a 12''606
5 A. Barros Bra Yamaha a 18''930
6 T. Ukawa Gia Honda a 19''113
7 N. Hayden Usa Honda a 20''156
8 N. Abe Gia Yamaha a 20''870
9 C. Checa Spa Yamaha a 22''125
10 O. Jacque Fra Yamaha a 25''218
11 S. Nakano Gia Yamaha a 35''903
12 N. Aoki Gia Proton KR3 a 39''258
13 J. Hopkins Usa Suzuki a 50''230
14 M. Tamada Gia Honda a 1'01''441
15 K. Roberts Jr Usa Suzuki a 1'04''142
16 A. Pitt Aus Kawasaki a 1'23''083
17 G. McCoy Aus Kawasaki a 1 giro

Maxi71
00mercoledì 30 aprile 2003 23:36


Classifica Piloti classe GP1:

1 V. Rossi 45
2 S. Gibernau 38
3 M. Biaggi 36
4 T. Bayliss 24
5 A. Barros 19
6 N. Hayden 18
7 L. Capirossi 16
8 C. Checa 13
9 N. Abe 13
10 S. Nakano 12
11 C. Edwards 10
12 T. Ukawa 10
13 O. Jacque 7
14 J. Hopkins 6
15 N. Haga 4
16 N. Aoki 4
17 K. Roberts Jr 3
18 M. Tamada 2
Maxi71
00mercoledì 30 aprile 2003 23:36


Classifica Costruttori classe GP1:

1 Honda 50
2 Ducati 29
3 Yamaha 19
4 Aprilia 10
5 Suzuki 6
6 Proton KR3 4
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00mercoledì 30 aprile 2003 23:37


Ordine d'arrivo della classe 250:

1 M. Poggiali Smr Aprilia 42'14''305
2 R. De Puniet Fra Aprilia a 0''615
3 F. Battaini Ita Aprilia a 5''641
4 S. Porto Arg Honda a 12''147
5 R. Rolfo Ita Honda a 12''967
6 A. West Aus Aprilia a 19''569
7 F. Nieto Spa Aprilia a 23''080
8 T. Elias Spa Aprilia a 27''296
9 S. Guintoli Fra Aprilia a 30''187
10 N. Matsudo Gia Yamaha a 31''447
11 H. Faubel Spa Aprilia a 31''511
12 A. Baldolini Ita Aprilia a 39''311
13 E. Bataille Fra Honda a 40''209
14 J. Stigefelt Swe Aprilia a 46''756
15 C. Davies Gb Aprilia a 54''833
16 J. Hules Cze Yamaha a 1'02''623
17 E. Nigon Fra Aprilia a 1'09''165
18 C. Gemmel Ger Honda a 1'16''891
19 H. Van De Lagemaat Ola Honda a 1 giro
Maxi71
00mercoledì 30 aprile 2003 23:37


Classifica Piloti classe 250:

1 M. Poggiali 50
2 F. Battaini 27
3 S. Porto 26
4 H. Aoyama 20
5 R. Rolfo 20
6 R. De Puniet 20
7 F. Nieto 19
8 Y. Takahashi 16
9 N. Matsudo 14
10 S. Guintoli 13
11 A. West 10
12 T. Elias 8
13 T. Kayoh 7
14 A. Debon 5
15 H. Faubel 5
16 E. Nigon 4
17 J. Stigefelt 4
18 A. Baldolini 4
19 J. Olive 3
20 E. Bataille 3
21 J. Smrz 1
22 C. Davies 1
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00mercoledì 30 aprile 2003 23:38


Classifica Costruttori classe 250:

1 Aprilia 50
2 Honda 33
3 Yamaha 14
Maxi71
00mercoledì 30 aprile 2003 23:38


Sete: "Abbiamo vinto tutti"

"Io, gli altri piloti, il team e il motociclismo: il miglior omaggio a Daijiro, nei nostri cuori per sempre". Rossi: "Ho pensato che Kato fosse ancora tra noi".

WELKOM (Sud Africa), 27 aprile 2003 - Già la pole aveva emozionato tutti. Vedere Gibernau vincere anche il GP del Sud Africa nel nome di Kato ha commosso tutti. Non c'è niente da aggiungere, quindi, a quanto racconta lo spagnolo. "Non trovo le parole per descrivere cosa significa tutto quello che è successo - dice -. E' stato un week-end a due facce: la prima il confronto con la tragedia di Suzuka per cui tutti, io, il team e lo sport in generale, abbiamo sofferto. L'altra è stata il grande supporto dei tifosi, della squadra e degli sponsor che ha permesso di reggere tutta l'emotività di questi giorni. E' il motociclismo che ha vinto: tutti i piloti, non solo io, hanno offerto il miglior tributo possibile per Daijiro. Devo ringraziare la mia famiglia e la squadra, dalla prima all'ultima persona che ne fa parte. Sono contento di aver vinto per loro, terremo Kato nei nostri cuori per tutta la vita".


Belle parole, come quelle di Rossi. "Questo è sicuramente il modo migliore per perdere una gara - racconta Vale -. Quando prima della partenza è stato fatto il minuto di silenzio ed è stato mostrato il video di Kato ho provato sensazioni incredibili, quasi impossibili da descrivere. Triste ed emozionante allo stesso tempo; così come quando, durante il warm-up, ho visto la moto blu di Gibernau davanti a me: per un attimo ho pensato fosse quella di Daijiro! La vittoria di Sete è stata eccezionale e ci ha regalato per un momento l'illusione che Kato fosse ancora insieme a noi".

Comunque la gara del pesarese è stata difficile. "Ho montato una gomma dura - dice -, ma non è stata la scelta migliore, il rendimento è stato costante ma i pneumatici hanno scivolato per tutta la gara. Per questo all'inizio ero un po' nervoso, ho fatto un sacco di errori e questo mi ha fatto perdere del tempo. Poi però mi sono divertito molto e la sfida con Bayliss è stata spettacolare e avvincente. A Gibernau non pensavo più, quando l'ho visto lì davanti ho provato in tutti i modi a prenderlo. Ma non c'era niente da fare, non l'avrei battuto nemmeno se avessi avuto un altro giro a disposizione".


L'abbraccio tra le lacrime di Gresini e Gibernau.
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