MISERICORDIA
(Salmo 51 ; Luca 10:37 ; Ebrei 4:14-16)
La parola MISERICORDIA è una delle più dolci parole della Bibbia. E’ figlia della Carità; compagna della “compassione” e “pietà”. “COMPASSIONE” significa patire insieme. Però, compassione è più vicina all’uomo fragile, Misericordia è più vicina a DIO __infallibile.
MISERI_CORDIA, cioè prendere a cuore (avere pietà) dell’altrui miseria. Condiscendere alla sventura, che a volte, non ha pretesa, e quasi non domanda nemmeno.
Il quadro del samaritano è tutto “MISERICORDIA”. Mentre la carità è eterna, la misericordia non è eterna. La “misericordia” può essere esercitata SOLO dove è MISERIA, perché è miseria che fa appello a misericordia.
Nel cielo non vi è miseria, perciò non occorrerà misericordia, ma continui atti dell’amore di DIO (Apocalisse 7 : fine)
Iddio è amore. Egli si diletta nella MISERICORDIA. CREDERE NELLA MISERICORDIA di Dio è parte di vera fede.
E’ l’ultimo appello, quando ogni altro non avrebbe coraggio di essere avanzato. Notare Ebrei 4:14-16. L’anima è avvilita, come se non avesse più forza di alzare la fronte; Lo Spirito Santo la invita prima a considerare Colui che fù tentato in ogni cosa, senza peccato, e ad accostarsi (checché dicano i paurosi pensieri) , accostarsi, farsi più vicina, al Trono (Elevata, Oculata Potenza).
TRONO DI GRAZIA . TRONO occupato a dare Grazia, “affinché troviamo MISERICORDIA”.
L’anima è “accostata al Trono”, e il MISERICORDIOSO cercherà chi è là vicino, che non sa nemmeno chiedere; e avrà MISERICORDIA. Dopo viene la GRAZIA speciale al bisogno, per soccorso opportuno.
Per quanto sia possibile all’uomo fragile (e fragili siamo tutti), è chiamato anche ad avere “Misericordia”, la quale viene nel Tempio delle Beatitudini (Matteo 5: 1-12), e SOLO dopo che sono nate le sorelle maggiori, cioè “povertà in spirito” anima piena di cordoglio e “mansuetudine”, e POI la fame, la sete di giustizia. (Ringraziato sia Dio che ci giudica secondo la fame e la sete di giustizia), POI, nasce MISERICORDIA.
E dopo, vengono le altre due, con la conclusione del verso 10 e 11, e col frutto della GIOIA e GIUBILO. (Doppia gioia. Isaia 61:3 ; Salmo 89:15).
Mentre CARITA’ PURA fa capire la DEITA’ (1° Giovanni 4:18), la MISERICORDIA, avvicina a capire l’esercizio del ministero del Figliolo dell’UOMO : “VIDE da lontano, EBBE PIETA’” (Luca 15). UDI’ da lontano l’ambasciata a Jairo.
Qui occorre un avviso. Fino a tanto che ragioniamo col nemico, veniamo abbattuti. Conosciamo poco la Parola di Dio, la sua piena interpretazione, e, poco i misteri di Dio. Ragionando su quello che sappiamo, o abbiamo udito da altri, il nemico tenta di insinuarci. Allora la sola risposta che lo fa tacere è : “noi ci siamo confidati nella Misericordia di Dio, e a Lui abbiamo consegnato noi stessi e le nostre cose, per come vorrà risolverle”. Ciò chiude la bocca all’avversario.Anche cessano i pensieri che lui ci mette nella mente.
La Verità di Dio arriva sino alle nuvole, la Sua benignità arriva fino al Cielo (Salmo 36:5).
Altrove il Salmista dice che canterà un cantico di “benignità” e giudizio (Salmo 101 :1). E’ notevole nel Salmo 136 la ripetizione ad ogni verso : “Perché la Sua benignità (o Misericordia) è in eterno”. Come a dire, che a base di ogni Suo atto verso il popolo, come diritto di appello al popolo stesso, vi era stata “benignità”.
E sono , passo dopo passo, ricordate le Sue meraviglie, diverse di tempo e circostanza, ma tutte sullo stesso appoggio : MISERICORDIA.
Nel Cielo potremo imparare a vivere altro; ma non più misericordia. Il tempo della Misericordia, la quale ci fa capire e tanto avvicinare il cuore di Gesù, quel tempo è “ORA”.
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