Listen to the rain

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galadwen
00venerdì 15 aprile 2005 13:50
Visto che il termine per la sfida con Lucky scade oggi, ve la posto anche qui.

PdV di Bellatrix, rinchiusa ad Azkaban; titolo preso da una canzone degli Evanescence.

Listen to the rain

Coro:
Ascolta! (ascolta!)
Ascolta! (ascolta!)
Cade! (cade!)
Cade! (cade!)
Ascolta (ascolta)
Ascolta… (ascolta…)


Ascolta. Ascolta. Ascolta .
Senti la pioggia.
Cade; grigio pianto di un cielo senza più speranza.
Ascoltala rotolare echi di preghiere sulla tua pelle priva di colore, sui tuoi polsi magri, sui tuoi scarni zigomi, gli occhi famelici assetati di riposo.
Sgocciola insieme al tempo.
Ascolta, Bellatrix…
Ascolta…e non ricordo nemmeno più che odore abbia la pioggia.
La sento cadermi addosso, e il suo tocco umido è caldo in confronto al mio sangue lento, che mi scorre addormentato nelle vene, e forse si chiede cosa ci stia a fare…cosa ci stia a fare, quando basterebbe solo un po’ d’acqua a muovere i rari pensieri che appaiono alla mia mente…
Come fantasmi sono; come fantasmi sparuti e malinconici…
Ascolta la pioggia su prati di maggio, ascolta il vento, mormorano i loro segreti…a chi, a chi?
A chi rincorre foglie ballerine sulle ali dell’autunno; a chi lascia i sogni scappare nell’aria e poi li riafferra, una corsa più in là.
A chi tende l’orecchio al sussurro delle fate...
Ascolta, la pioggia.
Ascolto.
Il suo pallido rotolare sui secondi, il suo timido scandire il fievole battito del mio cuore.
Povera Bellatrix!
Già…povera Bellatrix, che fine avrà fatto…
Era così bella…
Era poi così bella, davvero?
Ero la notte che si nascondeva perché aveva paura del buio, e diventava ancora più scura.
Spengeva le stelle, nascondeva la luna
Oh, ma dov’è, dov’è?
Dov’è la mia Notte?
E dov’è, lei, Bellatrix? Non la trovo più…
Fra questi brandelli di stoffa polverosa, fra questi cocci spezzati e impolverati che chiamo…anima; non la trovo più, non la trovo più…l’ha portata via la pioggia?
Che sciocchezza, che sciocchezza….
Non piangere, Bellatrix, non piangere…non piange già abbastanza il cielo, oggi?
Le lacrime che si confondono alla pioggia sono per le bambine vestite di maggio; sono per giochi fioriti in sere d’estate, non per folli prigioniere che si perdono nel loro bicchier d’acqua.
Sono per occhi azzurri, guance rosse e paffute; la pioggia dolce di primavera non scivola su pelle priva di colori, su polsi magri, zigomi scarni e famelici occhi d’ossidiana…non scorre su sangue addormentato e stanco.
Ascolta, ascolta.
Senti? Preghiere.
Canti cristallini infranti sul nulla “ascoltaci, ascoltaci…ascolta i nostri segreti” mormora invano la pioggia. E anche lei casca lacrime scure su anime immote, prive di suono.
Che giornata triste, perfino la pioggia piange…
Perché?
Non ricordo, non ricordo, non ricordo…non respiro!
Non respiro…fa così male.
Male…fa così male…Ahia! Te l’avevo detto…perché mi hai voluto regalare questa rosa? Lo sapevo che mi sarei punta. Ecco, guarda: mi esce il sangue…
Ridi? E perché ridi?
Perché sei così bella quando ti arrabbi, amore mio!
Sono bella?
Era bella, Bellatrix Lestrange, quando suo marito le ha regalato una rosa rossa strappandola da un giardino, e lei si punse un dito con le spine selvatiche?
Non so, non so…
Non ricordo, non ricordo…
Che la pioggia cadeva, e correvo correvo, e non respiravo.
Ascolta!
Non voglio ascoltare!
Non voglio ascoltare…voglio cercare arcobaleni oltre questa pioggia…
Lo so
Lo sai? Lo sapevi…
Fantasma grigio che si muove attraverso la pioggia…mi hai trovato
So sempre dove sei…
Perché sorridi?
Perché ti ho trovata
Sorrido. Sorrido? Sorrideva Bellatrix Black quanto Rodolphus, bagnato di pioggia, la prese per mano e la riportò a casa?
Ma era lui? Sembrava…forse…ma no; eppure…aveva le ali.
Aveva le ali Rodophus Lestrange, per sollevare da terra perfino me. Perfino me che ho il sangue addormentato e gli occhi stanchi; perfino Lei che si sentiva cadere sulla terra più giù, sempre più giù. Aveva le ali, per accarezzare perfino me che non ricordo la mia stessa pelle, e perfino Lei che bruciava d’Inferno. E si sentiva così fresca, Bellatrix, alle sue carezze? O non era la pioggia che l’accarezzava, o piuttosto non erano insieme pioggia e Rodolphus…?
Rodolphus…chi era? Esisteva davvero poi, o non era un sogno di un' anima bruciante che cercava refrigerio, il miraggio di una mente inquieta che cercava riposo…
Rodolphus Lestrange che Bellatrix Black trattava sempre dall’alto in basso, anche quando si erano sposati; Rodolphus che fumava…fumava sotto la pioggia. Rodolphus che beveva, e Bellatrix lo disprezzava, perché lei era debole.
Ora…dov’è? Mi pare…luce polverosa che entra dalla finestra, una stanza rivestita di legno, una donna seduta sul letto, con un lungo vestito di seta nera, fuma nervosamente e si morde le unghie; e lui, dov’è? Dovrebbe essere qua, dovrebbe…
C’è solo quando piove…
Ma no; Bellatrix lo amava.
Lo amava sempre, anche se lei non lo sapeva. Lui lo sapeva invece.
Oltre ogni raggio di sole e ogni goccia di pioggia; ma lo amava soprattutto con la neve, perché nevicava quando lui l’aveva chiesta in sposa.
Già…nevicava.
Un turbinio di pensieri bianchi, mentre il mondo girava e girava…ed ora si è fermato.
Qui piove soltanto, Rodolphus…piove soltanto, ed io non riesco più a ritrovarti…ti ho perso, mi sei sfuggito dalle dita mentre tentavo di afferrare le gocce con le mani; sei scivolato via, insieme a Lei…e non so dove siate andati, ma spero che siate felici.
Io resto qui…ascolto la pioggia, cercando ancora di apprenderne il senso. Ascolto la pioggia.
In un frammento di vetro conservo il tuo riflesso, ma l’acqua lo lava, e lo porta via…porta via anche quello, dalle mie mani, incapaci di tenersi stretto anche un solo pensiero…
Non c’è neve qui, Rod, sai…non c’è. Solo pioggia…
La pioggia che porta via i colori, e rende i fantasmi ancora più grigi.
A te non piaceva la pioggia, dicevi sempre che ti inzuppava tutte le sigarette, e che cancellava il mondo.
A Bellatrix invece piaceva; a me piace.
Ascolto la pioggia, Rodolphus.
Ascolto i suoi sussurri, e spero di riconoscere in essi la tua voce, anche solo per l’illusione di un momento…
Ascolta anche tu.
Ascolta la pioggia, Rodophus.

Nachan84
00sabato 16 aprile 2005 00:04
io l'ho letta in anteprima (e me ne vanto!è__é!)!!! Bellissima, toccante e msplendidamente scritta. Come ti ho già detto dall'impeto molto D'Annunziano!XD
insomma, mi piace un sacco! E brava la nostra Gal![SM=x117091]
Rodolphus
00sabato 16 aprile 2005 21:18
Mi piace molto, anche perchè riguarda Bellatrix e Rodolphus.
A me ricorda T.S. Eliot, ma forse è solo suggestione...
Bravissima Gal, davvero!!!

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