Libri: "Io non chiedo permesso"

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monique83
00mercoledì 26 maggio 2004 14:56
per descrivere il libro basta questo brano tratto dal libro:

Mi chiamo Giulia. Ho ventun anni e fra poco ne compierò ventidue.
Sangue blu.
Sangue blu nelle vene.
Sangue blu scorre nelle mie vene.
Ho ventun anni e non ho un cazzo da fare. Non una speranza in una laurea in legge che vedo sempre più lontana. Non un lavoro con possibili promozioni che mi porterebbero a salire gradini nella scala sociale. Non un destino da star di qualsivoglia disciplina che possa stravolgermi l’esistenza. Niente di niente. Solo una tasca piena di soldi e carte di credito che servono ad anestetizzare meglio la noia. Il tempo si sveglia e muore ogni ventiquattr’ore, e io non provo nulla, non m’interessa nulla, noto a malapena la diversa colorazione che assume il cielo. L’unico segreto che mi contraddistingue è una mano ferma mentre dipingo, per il resto tutto ha sempre lo stesso sapore insipido e malinconico. Non so nemmeno perché sto piangendo, ma è così. Forse quella stronza di analista ha premuto un pulsante dimenticato dentro di me, e penso che la pago proprio per questo. La mia immagine se ne sta dritta in piedi a fissarmi mentre tiro su con il naso, mentre sono triste e come al solito un po’ malinconica.
Nessuno deve vedermi piangere.
Io non devo piangere."



Una visione dal punto di vista di una ragazza ventunenne vissuta a Torino della vita dell'alta aristocrazia...delle xsone "x bene" che poi x bene non sempre sono...



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