La Gazzetta del Fanta

bravetto
00lunedì 7 ottobre 2013 19:42
07/10/2013 numero 6
Ac Golbia – As Freelancieri 0-2

Partita a senso unico allo Golbia Stadium. Una Freelancieri troppo forte e vogliosa di riscatto dopo le due precedenti sconfitte, con un gol per tempo liquida una Golbia apparsa svogliata e molla sulle gambe.
Apre le marcature Barrientos nel primo tempo che liberato da una palla geniale di Vidal supera il portiere con un bel tocco sotto.
Nel secondo tempo la Golbia ci prova ma sbatte contro una difesa Freelancieri finalmente parsa solida e ben organizzata.
Un contropiede concluso magistralmente da Luca Toni manda in archivio una partita in cui la Golbia troppo presto a smesso di crederci.

Dall’Inviato Alfio Arese


Ss Valinor – As Sparta 1-2


Una Valinor rinvigorita dal poker rifilato alla Freelancieri settimana scorsa non riesce ad arginare una Spata partita a spron battuto in questo inizio anno.
Eppure il Tanquetil si esalta subito per il gol del giovane Florenzi che con un preciso diagonale infila gli avversari per il vantaggio Valinor.
Ma la Sparta non è la squadra svogliata dello scorso anno e con un sontuoso capitan Totti prima agguanta il pareggio con un preciso tiro da fuori e poi nel secondo tempo trasforma un rigore concesso per un fallo al limite dell’area.
La Valinor frana in casa e non spicca il volo dopo i buoni presupposti della scorsa settimana, la Sparta invece fa della continuità il suo punto forte


Dall’inviato Giulietta Arese



Bear United-A.S.Soverato
3-2 (Cas x2 Cal; Pan Ham)

07/10/2013 - Honolulu


L’ultima giornata del girone d’andata del torneo di Apertura, per brevità: uggata, vede opporsi prima e seconda della classe in un match dai contenuti tennico-tattici (Capello docet) elevatissimi. Mr Rossman, forte di un ruolino da rullo compressore tra le mura amiche, ma ancora orfano della coppia di attaccanti titolare, pesca dalla panchina e decide di rispolverare Cassano dal primo minuto affiancato dalla schpagnoletta Callejon. Da par suo Mr Chianella, prevedendo un ipotetico schema AdQ dell’avversario, non va oltre le 2 punte supportate dal sempre ispiratissimo Marekiaro per non concedere le redini del centrocampo. Primo tempo giocato su ritmi elevatissimi con la Soverato impegnata nel rintuzzare l’arrembaggio Bear sospinto dalla bolgia degli Orsi. Al termine dei primi 45’ risultato inchiodato sullo 0-0 e Mexes frastornato dallo stato di disordine dei suoi capelli dovuto ai molti colpi di testa effettuati per liberare l’area. Il difensore narcisista decide, quindi, di recarsi dal coiffeur per sistemare l’acconciatura durante l’intervallo. I 15 minuti non sono però sufficienti per lavaggio e ripristino delle treccine, cosi che il centrale francese è costretto a riprendere il gioco frustrato dal suo aspetto e con lo shampoo ancora negli occhi. Ne approfitta l’astuta volpe di Bari vecchia che, deridendo l’avversario, prima lo umilia con un tunnel liberandosi al tiro per marcare il primo gol, poi ne causa l’espulsione per fallo da ultimo uomo in area con conseguente rigore che lo stesso Totò si premura di trasformare. Sotto di due reti e con un uomo in meno, la Soverato trova la forza per una reazione d’impeto sull’asse Hamsik-Pandev. Il macedone detta il passaggio in profondità smarcandosi sul filo del fuorigioco e fredda un incolpevole Andujar. La Soverato, galvanizzata, intensifica gli attacchi alla ricerca di un isperato pareggio e si riversa all’attacco. Il più classico dei copioni si compie con il gol in contropiede di Callejon, servito dal solito Cassano con una spettacolare rabona: che giornata di grazia per il folletto barese! La Soverato ha il merito di onorare l’impegno fino al termine e viene premiata dal gol di Hamsik giunto nei minuti di recupero quando, ormai, la compagine dei surfisti era più concentrata sul controllo delle condizioni meteo che sul fischio finale. Tre punti che proiettano la Bear prima in classifica e partita che conferma la solidità dei calabrotti. Ci aspetta un girone di ritorno tiratissimo.

Dall'inviato Ciccio Flachi



Vince Lombardi-Dinamo Anale
2-1 (Mor Di N; Chi)

07/10/2013 - Augusta Taurinorum



La Dinamo approfitta della trasferta di campionato per organizzare un vero e proprio pellegrinaggio e fare visita al Museo della Sindone. La dirigenza analina, infatti, non sapendo più a che Santi aggrapparsi per raddrizzare una stagione nata storta, decide di rivolgersi decisamente al Figlio del Principale. Bagno spirituale per tutto l’organigramma Societario e ventata di carità che si impadronisce degli animi dell’undici che scenderà in campo. Questi i presupposti della partita che vede una Vince, è il caso di dirlo, miracolata, cogliere tre punti pesantissimi per rendere più interessante un girone di ritorno che, altrimenti, non avrebbe avuto più niente da dire. Pronti via e Abbiati, il più scosso tra i suoi, vedendo la folla che staziona a centrocampo, si cala nella parte e recita:”lasciate che i pargoli vengano a me!”. Maxi mini Moralez ne approfitta e indisturbato deposita alle spalle del novello Messia. Neanche un giro di lancette e la partita è già in discesa per la Vince. Il punto è che la squadra di casa, per i noti problemi strutturali, non riesce ad approfittare dello spirito da agnello sacrificale che ammanta gli analini ed il risultato si trascina fino all’intervallo. Negli spogliatoi Di Natale si accascia sul lettino, stremato dal passeggio con i nipotini nel parco del pre partita. E’ al rientro negli spogliatoi che il solito Abbiati, passando a mani giunte davanti al giaciglio dello stremato centravanti, intona il fatidico “Lazzaro: alzati e cammina!”. Risultato: serpentina di Totò che salta attendenti, fotografi, raccattapalle, portaborracce, avversari, compagni, arbitri e buona parte della tifoseria ospite prima di depositare alle spalle dell’ormai delirante portiere/pastore analino. Il tabellino recita Vince Lombardi 2 – Dinam Anale 0. Come dal primo libro di Samuele (3:1-10). Commosso da tanta Grazia, l’Atleta di Cristo Legrottaglie decide di donare una chance al suo ex-compagno di squadra Chiello Chiellini che non si fa pregare 2 volte ed imbusta il 2-1. Dopo il rituale scambio del Gesto di Pace, l’arbitro pronuncia il definitivo “ite missa est”. Amen.

Dall'inviato Ciccio Flachi



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