Giro di Padania 2011

Fantomarco
00sabato 6 agosto 2011 20:03
Dopo la Vuelta, il Tour e il Giro d'Italia, sta prendendo piede un'altra competizione di prestigio... il Giro di Padania!

Saranno toccate le regioni Piemonte, Liguria, Lombardia, Emilia Romagna, Trentino Alto Adige e Veneto dal 6 al 10 settembre 2011.

Tra le squadre partecipanti troviamo Liquigas, Lampre e Astana, mentre tra i ciclisti ci saranno tra gli altri Basso e Cunego!

Per il futuro aspettiamoci nuovi percorsi, tipo una nuova Corsa classica Topolinia-Paperopoli o il Giro della Terra di Mezzo.

Se non si è capito, sono sarcastico...

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MarcoPantani
00mercoledì 31 agosto 2011 23:30
Manca meno di una settimana.
Il Giro di Padania è stato collocato in una parte della stagione in cui può essere interessante per chi prepara il mondiale senza correre la Vuelta.
Il leader ovviamente indosserà la maglia verde.
I corridori sembrano poco interessati al significato, la vedono semplicemente come una gara del calendario.

MarcoPantani
00martedì 6 settembre 2011 00:26
Inizia domani, cioè oggi visto che è passata la mezzanotte.

Sarà anche una corsa a rischio di contestazione, già annunciata dal segretario di Rifondazione, Paolo Ferrero. Per la partenza è stato scelto un paese-simbolo caro alla Lega Nord, Paesana (Cuneo), dove ogni anno a metà settembre lo stato maggiore del Carroccio, subito dopo il prelievo dell'acqua con l'ampolla alle sorgenti del Po, tiene il comizio che apre la 'Festa dei popoli padani'. La corsa verde si dirigerà poi verso la Liguria, per passare successivamente in Lombardia, Emilia, Trentino e Veneto. Anche in Trentino, soprattutto a Rovereto, le polemiche si sono levate a gran voce nei giorni scorsi.

Per Ferrero, che nei giorni scorsi ha scritto al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, la corsa "è un'inaccettabile operazione di regime, incompatibile con il quadro Costituzionale". E un esponente del Pd, il sindaco di Cuneo Alberto Valmaggia, invitato dal sottosegretario Davico alla presentazione delle squadre in gara, questa sera a Cherasco (Cuneo) e alla partenza domani a Paesana, gli ha risposto: "Motivo la mia assenza non con la solita scusa degli impegni precedentemente assunti ma con le parole di un tuo compagno di partito: abbiamo cose ben più serie a cui pensare in questo momento".

Fonte
MarcoPantani
00martedì 6 settembre 2011 13:53
Ancora tensione al Giro di Padania. Nella notte sono state rubate le frecce a bordo strada che indicano il percorso e le strade da seguire. Stamattina, appena gli organizzatori se ne sono accorti, è subito partita una nuova squadra di tecnici che hanno provveduto a segnalare nuovamente il tracciato.

Fantomarco
00martedì 6 settembre 2011 21:50
Re:
MarcoPantani, 06/09/2011 13.53:

Nella notte sono state rubate le frecce a bordo strada che indicano il percorso e le strade da seguire.


E' stato lui --->
MarcoPantani
00mercoledì 7 settembre 2011 19:24
SAVONA - Ancora proteste e contestazioni al Giro di Padania, che questa mattina è partito da Loano per la seconda tappa. Alcuni manifestanti hanno contestato il passaggio della corsa verde a Savona, costringendo i corridori a deviare il percorso. Anche oggi, come ieri nel cuneese, non sono mancati spintoni e anche momenti di tensione tra manifestanti, forze dell'ordine e corridori, davanti alla Torretta di Savona, dove è andata in scena la protesta.

Nella città ligure il gruppo si è trovato di fronte ad una contestazione che bloccava la strada. Prima di ripartire, il leader della classifica generale, Sacha Modolo, e Ivan Basso, hanno chiesto a nome dell'intero plotone dei partecipanti che il pubblico rispetti la corsa. "Noi siamo dei ciclisti, siamo venuti a questa gara per correre, e chiediamo solo che il pubblico ci permetta di farlo. Siamo dei professionisti, chiediamo rispetto da parte di tutti, nei confronti del nostro lavoro - hanno detto Modolo e Basso che hanno riferito di essere stati insultati a più riprese da alcuni manifestanti lungo il percorso - Qualcuno è andato anche oltre ai fatti e ci ha rifilato delle sberle. Per noi questi comportamenti sono inaccettabili, siamo degli sportivi, ci alleniamo e fatichiamo quotidianamente per poter correre, non accettiamo che i nostri sforzi vengano resi vani in questo modo".

Tra i manifestanti che hanno tentato di bloccare la seconda tappa del Giro di Padania, alcuni esponenti e militanti del centrosinistra.
"Il Giro di Padania è l'ennesima trovata propagandistica della Lega", ha commentato il vicesegretario del Pd ligure, Giovanni Lunardon. Il segretario nazionale di Rifondazione comunista, Paolo Ferrero, annunciando nuove proteste dopo quelle di ieri in Piemonte e di oggi in Liguria, ha chiesto che "la Federciclismo annulli il Giro di Padania, evitando che i problemi aumentino. Le proteste continueranno - sostiene Ferrero - e a questo punto è evidente che non si tratta di un bluff. La Lega non può pensare di strumentalizzare in questo modo il mondo dello sport. La Federciclismo prenda atto di aver fatto un errore e annulli il giro della Padania, evitando che i problemi aumentino".

Di esagerazione ha parlato Renato Di Rocco, presidente della Federciclismo: "Si sta davvero eccedendo. Quello che è avvenuto oggi non ha niente a che fare con il ciclismo, uno sport del tutto estraneo politica e alla violenza. Non avevamo motivi per non dare il via libera alla richiesta degli organizzatori. Non abbiamo mai fatto politica e peraltro avevamo dato indicazioni, rispettate, che non fossero esposti simboli di partito".

Nei tafferugli scoppiati a Savona è rimasto contuso un poliziotto, urtato accidentalmente da un'auto dell'organizzazione mentre cercava di allontanare i manifestanti. In mezzo alla protesta, che ha causato non pochi problemi al traffico cittadino, è finito anche un carro funebre, con tanto di feretro, diretto verso la chiesa per i funerali.

La seconda tappa si è poi conclusa a Vigevano senza incidenti e contestazioni. Si è imposto in volata Elia Viviani davanti a Sasha Modolo. Poco prima di Vigevano, sul tracciato della gara, è apparso solo uno striscione con scritto: "La Padania non esiste".

Fonte: Repubblica
MarcoPantani
00sabato 10 settembre 2011 18:57
In questa competizione che verrà ricordata più per le proteste che non per la gara in sé, comunque ci sarà nell'albo d'oro un nome di spicco: Ivan Basso.
Il varesino si è imposto ieri nella tappa più selettiva staccando tutti gli avversari sulla salita finale... certo il livello di partecipazione non era di primissimo livello (soprattutto riguardo agli stranieri), comunque dopo un po' di tempo ho visto un ottimo Ivan Basso.

Chissà se il prossimo anno questa corsa ci sarà ancora dopo tutti i problemi avuti.

Esprimo la mia opinione: anche a me pare una buffonata fare una corsa e chiamarla "Giro di Padania", la Padania non esiste se non nella testa dei leghisti... ma a parte il nome, alla corsa è stata data una connotazione politica (maglia verde al leader, tanti esponenti della Lega a farsi vedere nei luoghi di partenza o di arrivo, bandiere leghiste).
Detto questo però non condivido la modalità di alcune proteste, bloccare i corridori, tirargli pugni, insultarli... non hanno capito che per i ciclisti questa è una corsa come un'altra, in un periodo dove fa comodo perchè anticipa i mondiali e le altre classiche di fine stagione. Perfino Visconti, siciliano e maglia tricolore, è stato preso di mira... secondo me protestando così si passa dalla parte del torto.

Fantomarco
00sabato 10 settembre 2011 19:33
La protesta migliore sarebbe stata l'indifferenza. Nessun appassionato in giro che comprasse gadget e favorisse la buona riuscita dell'evento. Purtroppo, però, ciò non è possibile in quanto parecchia gente crede nell'esistenza dell'isola che non c'è, e questo provoca le reazioni (sconsiderate) da parte di chi preferisce la realtà alla fantasia.
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