Re:
lordtiranus, 30/08/2011 14.11:
Ieri c'era l'incontro con Vesco e Farello, qualcuno ha assistito?
Provo io a sintetizzare ciò che mi pare significativo; Cliobini, pure presente, può eventualmente integrare.
Gli invitati a parlare erano gli assessori ai trasporti di Comune, Provincia e Regione, Farello, Dagnino e Vesco, rispettivamente. Poi ci sono stati diversi interventi di sindacalisti e anche qualcuno, estemporaneo, di semplici cittadini. Presente anche il nuovo AD di AMT Cervetti, che è intervenuto in risposta ad alcune doomande.
Coro generale di lamento, con varie intonazioni sui tagli della pereccedente finanziaria e di quanto si va delineando con la attuale manovra.
Farello, che mi è parso il più costruttivo dei tre, rammenta che tutte le grandi città si stanno avviando a fare operazioni di taglio servizio e rincari tariffe, seguendo in ciò Genova, e ricorda che, oltre ai contributi governativi via regione per il servizio pubblico di base, peraltro mai indicizzati e quindi insufficienti, il comune destina circa un terzo del proprio bilancio in contributi supplettivi ad AMT. In tal senso, pur riconoscendo che i diritti dei lavoratori non possano essere disconosciuti, ritiene inadeguato allo scenario attuale e futuro che tutte le attuali trattative abbiano avuto come tema l'accordo azienda sindacati sul presente, e poco o nulla gli investimenti ed il futuro del TPL. Avverte infatti che, anche con scenari politici diversi, non sarà più possibile reperire risorse come in passato per le aziende del TPL, che dovrenno pertanto essere più efficienti creando aggregazioni tra di esse. Ricorda il caso delle multi-utility come IREN, presente a Genova ma anche a Torino e Reggio Emilia, azienda a suo dire sana ed efficiente; ritiene che i bacini di riferimento per tali aggregazioni, nel caso di Genova e della Liguria, vadano ricercati più nel retroterra (Piemonte, per Genova) che in ottica regionale EST OVEST, ed auspica iniziative in tal senso.
Dagnino parla della profonda crisi di ATP e della difficoltà a far quadrare i conti per una azienda che deve assicurare un servizio capillare in territori lontani e di accesso disagevole, rimarcando che tale servizio è vitale per evitare il progerssivo spopolamento dei territori montani, con conseguenze negative anche per il mantenimento dell'ambiente. Ritiene che si possano e devano subito mettere in opera, prima ancora di operazioni di fusione, quanto meno interventi di razionalizzazione delle linee ad evitare inutili e costose sovrapposizioni (penso alle linee ATP ed AMT sovrapposte in città e, come ha rocordato Vesco, treno di Casella, in gestione ad AMT e su cui si sta investendo, che soffre la concorrenza dei bus di ATP).
Vesco ( arrivato in forte ritardo dalla manifestazione dei Sindaci)si è soffermato in particolare sulla riorganizzazione dei bacini di traffico, che egli vorrebbe unico per tutta la regione, o, al limite suddiviso in tre zone (Ponente, Genova, Levante) a patto che si creino poi le corrispondenti aggregazioni industriali tra le aziende.
Un unico bacino regionale ed un'unica azienda ritiene sia la condizione necessaria per gestire unitariamente sia la ferrovia che i trasporti su gomma, dato che non vede realistico, per il futuro vicino, lo scorporo del servizio ferroviario locale su diversi operatori, invece che sul monopolio Trnitalia.
Gli interventi dei
rappresentanti sindacali di AMT hanno puntualizzato che nessun efficientamento dovrà mai pesare ulteriormente sui livelli occupazionali e sui diritti dei lavoratori, esprimendo viva soddisfazione per la fuoriuscita dei francesi, individuati come deleteri per l'azienda, ed auspicando quale primaria soluzione del problema il mantenimento dello status pubblico, ed il reperimento di nuove risorse aggiuntive per nuove assunzioni.
E' quanto ho inteso, salvo errori ed omissioni. Prendete il senso generale, più che il singolo dettaglio. Grazie
.