Il rituale dei decennali propone il trentennale del Festival dell' isola di Wight (26 agosto 1970). Preceduto da quello di Monterey e nato all'ombra di Woodstock, il raduno di Wight ha ormai nei libri di storia del rock un piccolo posto (anche se per gli italiani la sua memoria è legata alla celebre canzone lanciata dai Dik Dik). Nonostante sia stato il primo autentico festival rock europeo e sia stato seguito da 350 mila persone, la sua fama è nulla rispetto a Woodstock. Il rock iniziava a contare i suoi morti e proprio dopo Wight se ne andò Jimi Hendrix fulminato quando il suo genio non era ancora riuscito a trovare forma compiuta. Il cast era di tutto rispetto con i Ten Years After in pieno fulgore swing-blues, Joni Mitchell, la musica degli anni irripetibili della comunità artistica del Laurel Canyon, i Moody Blues. Ma soprattutto c'era sua maestà Miles Davis, che proprio allora cominciava la sua svolta elettrica.
Da racconti di presenti all'evento ho raccolto due testimonianze esclusive assolutamente veritiere davvero singolari:
Uno sparuto drappello di giovanissimi italiani politicizzati dai "comunismi asiatici o sovietizzanti" giunge frammischiato a autentici hypsters in al concertone di Wight. La fenomenologia te la potrai ben immaginare...Insomma, pare che alla gioventù internazionale accorsa all'evento gli sbattesse davvero poco dei crinali ideologici contrapposti badando di più alle sperimentazioni comunitarie tipiche del movimento "Love and Peace": copula naturista campestre, nudismo militante, campeggio macrobiotico, fanghi antireumatismi, arte dell'affresco floreale con uso sapiente di tinte bioelettriche, aeresol psilocibinico e inalazioni fumogene più o meno eccentriche, fotografie di gruppo con capoccine biondastre di infanti che sgambettano felici tra furgoncini Wolkswagen tra comunità spontanee di "ragazze madri" e padri con criniere leonine.
Insomma l'atmosfera disimpegnata non frena un drappello di italiani dall'occhio attento di notare in mezzo agli alternativi su una collinetta prospiciente una bandiera del "Terzo Reich" (Hai capito bene una bandierazza nazi") appartenente a un nutrito gruppo di Hell'Angels anglo-statunitensi in trasferta che attendeva l'apertura dei bagordi nicchiando alle marmitte....Sapete che successe?
Lo sparuto gruppo di italiani tentanrono di conquistare al solito verbo dell'intervento antifascista militante alcuni hippyes che non ne vollero sapere nulla di farsi venire il sangue amaro per un centinaio di "motornazy" dell'Illinois o delle provincie Scottish a quali nessuno dei "sons flowers" prestava attenzione con gran stupore e malumore dei nostrani ...
Insomma, politicamente delusi dalla scarsa "coscienza di classe" rinunciarono ai propositi belligeranti sopportando "quieti e schisci" la presenza dei "protoskin" (anche perché erano poco incentivati dal loro esiguo numero a scazzottare con gli infernali motoclisti delle Highway ! Pare che all'indomani la polizia locale decise di far spostare il labaro appena poco sotto la collinetta senza però obbligare gli Hell's ad ammainarlo. Dopotutto appena poco sotto il dosso nessuna coscienza sarebbe stata urtata da quella riesumata e demodé "kriegsflagge" come capitò a quegli italiani...
TUTTO ASSOLUTAMENTE VERO!!!!