Bignardi, un'invasione di successo

La conduttrice parla al Tgcom

Picchi d'ascolto rari per La7 grazie a Daria Bignardi. La conduttrice al timone de Le invasioni barbariche ha riscosso un grande successo. Nell'edizione rinnovata del programma, dopo quella di sei puntate della scorsa primavera, la Bignardi è tornata più grintosa che mai. Mamma di due bambini di 8 e 2 anni, Ludovico ed Emilia, racconta il perché del suo successo.



Grande successo delle Invasioni barbariche, come ti senti?
Normale, contenta.

Te l'aspettavi?
Diciamo di sì, in fondo già dalla prima puntata di questa edizione i risultati sono stati molto buoni.

Da cosa è dipeso questo successo?
Dipende da tante cose. Grazie alle sei puntate dell'edizione precedente ho avuto modo di mettere a punto il progetto. Ho raddoppiato le interviste, nella passata edizione c'erano più scelte da terza serata, con filmati troppo lunghi, anche da otto minuti. Spesso parlavo anche di arte, scelta forse ardita per la prima serata.

E' stata snellita?
Non direi tanto snellita. Il fatto è che ci vuole tempo per mettere a punto i programmi. Le sei puntate in primavera mi sono servite per capire che cosa funzionava di più. Ci ho un bel po’lavorato. In questa edizione ci sono tanti toni:leggeri, seri, di costume, di divertimento. E' una trasmissione di due ore e mezza e ci sono tante cose dentro. Probabilmente la varietà aiuta.

Aldo Grasso sul Corriere della sera ha detto che ormai sei una donna da prima serata, che ne pensi?
Se è un complimento me lo prendo volentieri. Anche se sé un bel pezzo che macino prime serate: Tempi moderni, otto anni fa, poi il Grande Fratello, La fattoria….

Qual è il programma che manca nel panorama televisivo di questo momento?
Non ne ho proprio idea, non sono un'esperta di televisione. Però mi sembra che ci sia una discreta offerta. Da tempo immemorabile c’è la moda di criticare la tv italiana, che poi non è così male, c'è di tutto in tv. Dalla Gabanelli (Report, ndr) al Grande Fratello, dalle Iene alle Casalinghe Disperate, da Fazio a Chiambretti, dalla Gialappa a Lerner e Ferrara all’Isola dei Famosi a Toni Capuozzo…

Che ne pensi di questo boom dei reality, non sono troppo inflazionati?
Basta non guardarli. Non mi sembra un problema. Quel che importa è solo se una cosa è fatta bene o male.

Ti piacerebbe tornare a condurne uno?
Non particolarmente, mi sono già levata lo sfizio. Due edizioni del Grande Fratello, la Fattoria… Direi che è una curiosità che mi sono levata.

è una bella trasmissione