A S/proposito

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albert314
00giovedì 30 novembre 2023 19:32
due artisti che si somigliano assai: Caravaggio e... Dostoevskij, è verosimile che bisognerebbe 'stare in compagnia' di chi ha concepito come un assoluto l'esistenza umana nei suoi molteplici aspetti da dove scaturisce anche il divino, in particolare a partire dall'arte; ciò dovrebbe valere almeno per noi spiriti-ufici perciò 'così rari' che sopravviviamo nell'attual mondo perduto. (Intanto riguàrdati, amica: "Ricordati Barbara, come pioveva su Brest" o altrove, da Jaques Prévert).

Ma devo aggiungere che oggi è diventata una manìa leggermente compiaciuta e vagamente ottimista il mettere diversi artisti del passato in una un po' forzata correlazione... Nietzsche ci ha fatto semmai comprendere l'importanza d'un certo tipo di follia e solitudine - anche 'versus' fallaci compagnie con i loro subdoli 'clubbini' atei o 'credenti' da piccolo-borghesi; perfino Quasimodo parafrasando la divina Saffo, ha scritto quei famosi e fumosi versi sull'umanità che sta sola, trafitta da un raggio di sole. Ma una volta ci fumavamo anche i cervelli con più tranquillità di spirito e morta là.

Provengo da un verosimile '68, ovvero quando avevo vent'anni non esistevano termini come "abbastanza", la pericolosità pure dell'inconscio era in abbondanza, ma di quest'oggi mediocre tutto riciclato davvero ne ho abbastanza.
albert314
00sabato 2 dicembre 2023 16:50
Si parla tanto di intelligenza artificiale, secondo Gates entro 5 anni cambierà radicalmente il nostro modo di usare il pc. , tutto ciò appartiene però ad un futuro attualmente quasi inimmaginabile; anche se non ci fosse più un futuro per la condizione da attuali schiavetti tipo genere umano, ecco ciò che i filosofi del passato avevano annunciato come 'superamento (appunto) del pover'uomo'. Saranno sempre le intus-artificiali tipo 'Al' a dettar legge, non solo nel nostro piccolo pianeta ultrammorbato.
albert314
00lunedì 4 dicembre 2023 19:15
Nietzsche mi ha ricordato del raffronto tra l'estensione degli interessi scientifici e quindi artistici, anche con lungimiranza politica, tra Leonardo da Vinci e l'imperatore della casata Hohenstaufen, Federico II: costui era nipote di nonno Barbarossa e figlio di Costanza d'Altavilla, nato casualmente a Jesi e affidato alle cure puerperali di una duchessa tedesca, la Ursingen moglie del duca di Spoleto, la quale si trovava dunque nei paraggi. - Per quanto riguarda invece la celebre "Monna Lisa" dipinta da Leonardo, probabile che fosse sua madre stessa: doveva essere una nobile circassa fatta prigioniera dai Tartari e quindi venduta come schiava ai mercanti veneziani, finita poi come serva-amante in qualche facoltosa famiglia toscana.
albert314
00venerdì 8 dicembre 2023 14:43
il prof di estetica post-moderna soggiunse: Per quanto riguarda la scrittura creativa, la prima qualità attualmente...Compito dello scrittore non è tanto 'divertire' quanto provare a cambiare le carte in tavola, a partire proprio dall'uso così logoro delle 'parole'.

Oh, qual'ibrida storica-tagliente ironia, disse il prof che sembrava proprio un anziano ufico-poetico, deciso ad infischiarsene del mondo d'oggi che ci ha tutti quanti ingabbiati, troppo invischiati fin qui... eccetto ora x l'intelligenza vera ossia quella artificiale - tutto il resto è superato, senza rimpianti, a partire dal concetto tradiz. di 'famiglia'. La patria invece è tutt'altra cosa soprattutto se la si considera come internazionale se non addirittura cosmica.

Se fossi un regista ma di talento, cercherei magari di fare un film su Giovanni di Leida (John Bockelson) a capo della setta protestante degli anabattisti, i quali volevano mettere tutto in comune, comprese le loro donne, e finirono assediati da potenti vescovi tedeschi che detenevano il potere, fino alla loro fine nella città di Munster. Sostenevano la non validità del battesimo dei neonati (infatti inconsapevoli) perciò il battesimo occorre rinnovarlo o meglio farlo semplicemente da adulti. Apprendevo queste notizie abbastanza impressionanti da ragazzo, su dei periodici storici illustrati, a cui mia zia era abbonata negli anni '60. Solo poco tempo fa ho appreso di un docu_film drammatico del '76, di G.Brintrup, "Regola di gioco x un film sugli anabattisti", i quali nel 1500 c.a. erano dei proto-comunisti che si chiamavano tra loro "fratelli in Cristo".

Pensando poi addirittura a 26 mila anni fa, quando è scomparso l'uomo di Neanderthal ed è comparso quello di Cro-Magnon - in concomitanza con un allineamento galattico che aveva portato all'estinzione di molte speci viventi. Nella nostra epoca, ci assicura Nostradamus, quando il sole entrerà nella costellazione del Leone, accadrà qualcosa di molto insolito. Non ho idea di quanto tempo ci vorrà per entrare "nelle fauci" del Leone... bisognerebbe chiederlo per es. a quel bravo Terzoli bolognese, che assomiglia a un'antico cinese-dinastia Ming, autore d'un voluminoso "Codice degli dèi"... bisognerebbe aver la vocazione da certosino per andare a leggerlo per bene - ho salvato quei lunghi tomi sul pc ma, pur essendo molto interessato ad un tale apprendistato, dopo un po' felinamente mi stendo in quanto ché skianto.

All'incirca 1100 anni fa i Maya, che erano selvaggi e sofisticati al contempo, sono scomparsi quasi all'improvviso e misteriosamente, però la loro cosiddetta civiltà era resistita per quasi 700 anni. Essi, assoggettàti a capi che in fondo si credevano 'troppo'... commisero dei fatali errori (ed orrori) che li condussero alla propria estinzione (di massa). Ma i lunghissimi 'còmputi' (difficili calcoli) astronomici ed astrologici di alcuni astronomi maya non sono svaniti né quindi passati invano. Inoltre, i sacrifici di alcuni tra i loro grandi re, come Cembalun figlio di re Pacal, sono serviti a rendere immortali perfino le loro evirazioni e mutilazioni (si tagliavano perfino il pene con l'ossidiana, per riuscire a comunicare con l'aldilà e gli antenati). Altro che "il nostro" filosofico stoicismo...
albert314
00domenica 10 dicembre 2023 11:56
Però cmq mi fanno un po' incazz tutti/e coloro che postano per es. su fb tante elocubrazioni o anche semplici pensieri, ma sempre cosiddetti frutti di situazioni che loro vivono 'normali', oh!voglio dire: beati loro... Per me invece è un po' diverso, visto e considerato che da sempre, ma specie da anni vivacchio trafitto da situazioni off.limits, perché mai? sono nato dostoevskiano, oppure un tipo psichicamente da mezzo-Gulag... o insomma da Urlo di Munch. - Anche se non ho letto molto, d'altronde, Dostoevskij, però mi piace assai come personaggio che ha sviluppato tematiche quasi sempre avvilenti ed affossanti 'dentro' proprio l'uomo medio frustrato ecc., perciò molto presenti ovunque negli spazi-tempi...anche lo stesso Fantozzi è stato un personaggio dostoevskiano, però ridotto alla comicità spicciola e quindi troppo commerciale-contemporaneo. - Proprio per la sua bravura di artefice che si estende come più tira-molla, trovo Dostoevskij sia post-moderno che molto ottocentesco, quindi lasciavo a suo tempo i suoi libri a un attore come C.P. che si dava tante arie da tramortito intellettual-galbé pieno di saccente prosopopea... mi scuso insomma, ma rifuggo un po' la pesantezza sia 'fuori' che interiore, preferisco da sempre Rimbaud e Joyce, la cui in fondo 'impossibile' leggerezza nulla ha, a che fare per altro con le più che svariate superficialità collettive contemporanee.
albert314
00domenica 10 dicembre 2023 17:43
Preso su per la cinghia afrikana dei pantaloni
dal gancio della teleferica dei sogni,
dove ci porteranno gli invisibili
se non verso un'inverosimile (eterno)
terno al lotto?
Ahinoi, quanto sangue sempre gronda
da un'effimera gioia
che si protrae da qualche estasi o mitica estate...

***
Attraverso i ricordi
lamento anni e giorni in disgrazia caduti,

occhi insanguinati tra le stelle alpine.

Certo non potrei rifiutare la 'vendetta' appannata
di tante ore freddolose, ciondolanti
al collo d'una noia che pare
ghermirci sovrumana.
albert314
00martedì 12 dicembre 2023 19:34
Uno dei più grandi scienziati ed astronomi di tutti i tempi, l'inglese Isaac Newton, morto nel 1726 a 84 anni, era anche un appassionato dell'Apocalisse, ed essendo pure un asessuato 'rosacroce' era tra l'altro considerato un po' eretico. Newtn calcolò la fine dei tempi profetizzata dalla Bibbia, basandosi sul libro di Daniele, e calcolò la tremenda battaglia 'finale' dell'Armageddon intorno al 2060. Tutto ciò comunque, dopo che, non si sa bene quali tra gli ebrei avranno ricostruito il Tempio di Salomone, nel quale purtroppo si installeranno con una tecnologica rete di inganni, il falso profeta e l'anticristo: quest'ultimo visto un po' come un giovanotto ricco e arioso che se la ride sinistramente. Ma quel giorno tutto sommato non lontano, non ci sarà più bisogno di entrare nel Duomo di Orvieto per guardare stupefatti il dipinto di Luca Signorelli che mostra Satana dietro un falso profeta divenuto marionetta nelle sue mani. Non ascolteremo più i poemi di Lee Masters cantati mirabilmente da De Andrè "Non al denaro Non all'amore Né al cielo" - e neppure "Il silenzio" dove si rievocano molteplici silenzi: quelli di un grande amore e di un grande odio, e quindi il silenzio dei condottieri vinti e delle nazioni disfatte...
E forse quelli che per destino saranno salvati, verranno portati via, magari in alto, non deportati come ai tempi del re Nabucco... Eppure Ungaretti scrisse proprio così "e come portàti via, si rimane".
albert314
00giovedì 14 dicembre 2023 16:04
Le nostre viscere nel teschio che ricompone una congiunzione astrale
tramite un teatrino di labirinti pieni di marionette interiori
che tolgono il respiro dico a quel teschio di tyranno
che se la ride blandamente Non tentare le nostre viscere
espanse sia pure con più giri di grappini (e varie nel corso degli anni fumisterie)
tra i frammenti del tuo cuore ormai in frantoio Nel ristretto girone viscerale
consistono le nostre prove stoiche (prassi d'un genetico rigore
in costante fibrillazione) Saranno sempre le nostre viscere a governarci
non più un cuore sciolto in frantoi Frantumato in pezzetti di antichi arcobaleni
vaccini attuali e quotidiane scie chimiche Molti altri teschi in combutta con noi?
Siamo dei cadaveri squisiti dicevano un secolo fa ben noti francesi surrealisti e dada
Durante una notte d'amore oppure in qualche albìfero rancore
non vorresti nemmeno più alzarti Le nostre viscere non tradiscono pseudo-emozioni
ci possono riempire perfino di osanna e di gesti osceni verso quel Tale cielo
(anche fiscalmente Dati gli incubi ricorrenti) Infine piccoli omaggi floreali
per avvertirci magari con grazia Stiamo finalmente per partire da esistenze fittizie.

albert314
00venerdì 15 dicembre 2023 18:12
Certe teste sono come piedi, agglomerato d'unghie incarnate, tagliate fin dagli antichi Assiri, sebbene la verosimile, grande Babilonia sia troppo lontana: non si può certo fare in fretta-in fretta come voleva Nabucodonosor anche perché questa che c'è qui è solo una pallidissima eco fitta di miliardi di zombi o di ombre fallaci... Ecco, vedi Leopardi cosa pone in calce alla sua Ginestra o fiore del deserto "E gli uomini vollero piuttosto le tenebre che la luce", (il poeta che era un non credente in fondo panteista 'spinoziano' intende per luce la 'ratio' latina o greca fino agli illuministi specie francesi dei suoi tempi). - Ma il popolo di Atlantide ora sopravvive in alcune teste un po' sclerotiche... un popolo sommerso in fondo a vene come ricorrenti alternatori, in nome d'un groviglio, pure di Non_esseri rintracciarsi a fiuto dove ci si sente esistiti - furtiva lacrima d'orride meraviglie. Anche la pietra Filosofale ti farebbe risparmiare tutte le parole, occorre perciò estrarre una rugiada con gli aiuti 'salini' per la grande Opera, quella )pietra( che assiste 'l'uomo' durante una, così pare, longevità straordinaria.
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