il rap

"Il rap, chi lo ama e chi lo frega
io so' coatto, come Mario Brega"
(er Piotta, 1999)


Mi pare che mancasse un thread apposito

In realtà ne so relativamente poco(*), ma è solo per rimarcare alcune cose.

Ad esempio, per la serie "il rap è la grande novità", questo spot risale al 1992...




E, per quanto nei primissimi tempi fosse genere di ultranicchia, il rap/hip hop esisteva in USA già da almeno una quindicina d'anni. In Italia Jovanotti rappava (a modo suo) già nel 1988 al suo disco d'esordio. Alcuni citano Celentano come proto rapper negli anni '70.

E insomma per inventarsi che è "nuovo" hanno dovuto aggiungere la T di trap, che ne è una variante con suoni (ancora) più sintetici e contemporanei, ma nemmeno troppo.

Se mai la vera novità è che rap & cugini siano diventati inesorabilmente, e più rapidamente dopo il 2000, sempre più mainstream: da un lato occupando gli spazi lasciati dal rock a livello di nuove produzioni - anche perché molto più accessibili (studiare e suonare strumenti musicali è difficile, per rappare bastano un microfono e un po' di software) - dall'altro spingendosi sempre più verso il pop melodico tra prestiti, campionamenti e contaminazioni varie.

Sash


(*) però ho letto Faccio la mia cosa di Frankie hi-nrg: oltre a essere l'autobiografia del nostro, è anche un sintetico manuale di storia dell'hip hop.

Sull'argomento c'è praticamente un'enciclopedia a fumetti
dell'artista underground Ed Piskor

Hip Hop Family Tree

Uscita in Italia in 4 volumi per Panini Comics.

Il rap nasce negli anni '70 quindi ha già 50 anni pure lui...
Mai stata la mia tazza di tè, adoravo solo i Beastie Boys

E i Beastie riuscivano a stare al confine fra rock, punk e rap.

ozymandias, 12/25/2023 10:49 AM:

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Ed Piskor

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Di suo ho letto "Wizzywig", biografia di un hacker ispirato al celebre Kevin Mitnick - notevole.

Il lavoro sull'hip hop dovrei in effetti prenderlo. Mi fa venire in mente il Joe Sacco di "Io e il rock", che avevo apprezzato: non enciclopedico ma autobiografico, ricco di aneddoti sui suoi esordi da roadie/groupie.



Sash

Oltre ai Beastie Boys, a me piacciono tutt'ora i Rage Against the Machine.
L'hip hop e il rap non sono mai stati la mia passione principale, ma ne ho seguito fin dagli anni Ottanta l'evoluzione. Soprattutto tra i nomi più famosi, perché al tempo non avevo chiara la distinzione tra musica commerciale e underground.
A livello italiano il Jovanotti degli esordi mi risultava respingente già al tempo, per fortuna, mentre negli anni Novanta ebbi ad apprezzare gli Almamegretta che mescolavano con tutta un'altra sapienza l'hip hop ad altri generi. Anche io ascoltai con piacere Frankie Hi NRG e trovo che la sua Quelli che Benpensano sia tutt'ora tra i brani nostrani migliori. Negli anni Duemila mi piacque prevalentemente la scena milanese (Ape, per dirne uno), ma anche quella romana. Negli anni, andando per concerti, esplorato anche lo spoken word (genere portato alla ribalta nazional-popolare credo da Faletti con Minchia signor tenente), per esempio andando ai concerti dei Massimo Volume: un mix affascinante di rock e poesia recitata.
A livello internazionale, invece, sono molto più commerciale e oltre a quel paio di artisti citato sopra e soffermandomi sui rapper puri mi ricordo di aver plaudito a Coolio e in seguito a Eminem, l'unico che vedrei volentieri live.

Mai digerito. Sarò semplicemente vecchio.
Per carità qualcosa che ho apprezzato c'è, ma se il brano più rap che mi piace è Sign 'O' the Times di Prince che non è classificato nel genere, si capisce che non fa per me.

Di italiano direi Caparezza che invece dovrebbe essere corretto come categorizzazione. Molto bello il pezzo segnalato da Carlo che ho riascoltato grazie a lui.

Sarà che ora anche le "canzoni" impegnate girano su questo genere, ma vuoi mettere con i Clash?

BertAdams, 31/12/2023 12:11:

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Sarà che ora anche le "canzoni" impegnate girano su questo genere, ma vuoi mettere con i Clash?

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Che poi ci sono arrivti pure prima!
Questo è un "proto-rap"

Già...
In effetti gli amati Clash hanno fatto pure molto altro, oltre al punk...

Con la differenza, rispetto ai rapper, che qui si sente suonare e pure benissimo...